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Visualizzazione dei post da settembre, 2019

Meditazione sui dolori di Maria Santissima "La sepoltura di Gesù"

La sepoltura di Gesù. Giuseppe d'Arimatea e Nicodemo, come ebbero tutto preparato per un'onorifica imbalsamazione, sindone, bende, panni lini, aromi secondo il costume dei Giudei, con delicata riverente devozione tolgono dal grembo di Maria la benedetta Salma di Gesù, la involtano con la sindone ed i panni lini fra una profusa copia di aromi, la fasciano con bende, ed improvvisata una barella, la sollevano e devotamente la portano poco più in là dal luogo della crocifissione, dentro l'orto appartenente a Giuseppe, ove era un sepolcro di recente scavato nella viva roccia. Se l'era fatto scavare per sé il nobile Decurione, e lui ancora superstite, non ci era stato seppellito alcuno. Il generoso discepolo cedé volentieri al Maestro quel suo sepolcro, tanto più che per l'imminente Sabato, non c'era tempo di trasportarlo più lontano. Ivi giunti, gli uomini soli entrarono, adagiarono la Salma divina nel loculo centrale, la coprirono con altri panni lini; ma...

Meditazioni sui Dolori della Madonna Addolorata.

[Meditazioni sopra i dolori della SS. Vergine Madre di Dio proposte alla devozione dei fedeli da un sacerdote passionista. Roma, Santuario della Scala Santa, 1938] 52. La Pietà. Gli esecutori del barbaro crurifragio se ne tornano via in fretta dal Calvario, così Maria la Vergine e le altre compagne restano un altro po' di tempo sole, accanto al Crocifisso Gesù, in tempo che alcuni si affrettavano a toglier via gli altri due. Mentre Maria era trepidante per quel che si sarebbe fatto della Salma del suo Gesù, ecco arrivare un gruppetto di gente sotto la guida di due nobili sinedristi, Giuseppe d'Arimatea e Nicodemo. Smesso ogni prudenziale ritegno, i due occulti discepoli di Gesù, che avevano osato negare il voto nel Sinedrio per la condanna di lui, avevano chiesto a Pilato, che secondo la legge romana fosse loro consegnato il corpo del giustiziato Gesù. Pilato prese le opportune informazioni dal Centurione, concesse volentieri la domanda dei due nobili uomini, ed ...

Meditazioni sui dolori di Maria santissima addolorata."nella morte di Gesù.e nel vedere la lancia squarciare il costato di Gesù"

[Meditazioni sopra i dolori della SS. Vergine Madre di Dio proposte alla devozione dei fedeli da un sacerdote passionista. Roma, Santuario della Scala Santa, 1938] 50. Maria nella morte di Gesù. La Vittima divina già quasi dissanguata è in preda al parossismo della febbre traumatica che la crucia d'insopportabile dolore, e la stringe per istrapparne l'anima dalle viccere. Maria, che è sempre là in piedi, spettatrice dell'orribile agonia dell'amatissimo figlio, si sente anima e cuore stretta con l'anima e col Cuore di Gesù in un'amplesso, di dolore e d'amore tale, che la morte ormai vicina minaccia di fare due vittime. Appena si accorge che al grido di Gesù: Ho, sete! qualcuno è accorso con una spugna inzupata nell'aceto e raccomandata ad una canna, a porgergli alle labbra quell'acre bevanda! Gesù ne succhia alquanto. Indi pronunzia a voce più alta l'ultime parole della dolorosa insieme e trionfale preghiera: Dio ha compiuto l'o...

Meditazioni sui Dolori della Madonna Addolorata. "Abbandono"

[Meditazioni sopra i dolori della SS. Vergine Madre di Dio proposte alla devozione dei fedeli da un sacerdote passionista. Roma, Santuario della Scala Santa, 1938] 49. Abbandono. «Da circa l'ora sesta le tenebre offuscarono tutta la terra sino all'ora nona, e si oscurò il sole. Ed all'ora nona esclamò Gesù a gran voce dicendo: Dio mio, Dio mio, perché m'hai abbandonato!». Maria con occhi lacrimosi, più attentamente li fissa in volto al diletto Figlio agonizzante, come per leggergli negli occhi e nelle labbra l'interna angoscia, che le fanno indovinare quelle dolenti parole. Quasi non si accorge del sole che vien meno; del suolo che si scuote, delle rupi che si spezzano. Ciò non le reca meraviglia, ché troppo bene conosce la dignità del momento, e l'acerbità del delitto che si commette dagli uccisori. Ma quelle parole!... Quelle parole, che dal moto delle labbra riarse di Gesù, si vede che sono seguite da altre esprimenti l'interna angoscia di ...

ECCE MATER TUA

[Meditazioni sopra i dolori della SS. Vergine Madre di Dio proposte alla devozione dei fedeli da un sacerdote passionista. Roma, Santuario della Scala Santa, 1938] 48. Ecco la tua Madre! «Stavano in piedi presso la Croce di Gesù la Madre di lui, e la sorella della Madre di lui Maria di Cleofa, e Maria Maddalena. Avendo pertanto Gesù scorto la Madre ed il discepolo che amava pur ivi stante, dice alla Madre sua: Donna, ecco il figlio tuo! Quindi dice al discepolo: Ecco la tua Madre! E da quell'ora egli la prese presso di sé». Quanta materia da meditare ne porge questo commoventissimo tratto di Vangelo, scritto da chi ne fu testimonio e parte, dal discepolo diletto Giovanni! E prima di tutto riflettiamo al nobile contegno di Maria in questa sublime circostanza della sua vita. Appena le è possibile per il diradarsi della folla dei curiosi, ella si accosta alla croce con le sue fide compagne, le Marie, Cleofe, Maddalena e Salome, con le quali era anche l'animoso Giova...

.Meditazioni sui Dolori della Madonna Addolorata.

[ Meditazioni sopra i dolori della SS. Vergine Madre di Dio proposte alla devozione dei fedeli da un sacerdote passionista. Roma, Santuario della Scala Santa, 1938] 47. Perdono e promessa. Compiuta l'esecuzione di Gesù e degli altri due condannati, i militi esecutori si pongono a sedere poco lungi dalla croce per far la guardia, ed intanto si spartiscono le spoglie dei morituri, e giocano a dadi, cui debba toccare la tunica di Gesù, che sarebbe un peccato tagliare, tessuta com'era tutta insieme senza cuciture: opera senza dubbio delle materne mani di Maria; che osservava in quali mani era venuto l'amoroso lavoro suo! Ma lo spettacolo più indecente era quello che davano quei zelanti, rigidi, implacabili Scribi, Farisei e sacerdoti che erano venuti a prendersi la diabolica soddisfazione di assaporare le ultime strazianti agonie dell'odiato Nazzareno.

LA VERITÀ SULL’AMAZZONIA CONVEGNO INTERNAZIONALE SUL SINODO PANAMAZZONICO sabato 5 ottobre

Carissimi amici, Sabato 5 ottobre si terrà a Roma presso l'Hotel Quirinale il Convegno Internazionale sul Sinodo Panamazzonico promosso dall'Istituto Plinio Corrêa de Oliveiradal titolo Amazzonia: la posta in gioco. La partecipazione al Convegno è gratuita, per chi vuole è possibile iscriversi al pranzo a buffet che si terrà presso lo stesso luogo del convegno. Per poter comunicare in tempo il numero esatto di persone che si fermeranno a pranzare in hotel, è necessario iscriversi e versare la quota relativa, entro e non oltre il 24 settembre. Se desidera fermarsi a pranzo clicchi qui ed effettui l’iscrizione e il pagamento . Di seguito il programma dettagliato della giornata.

«Una crociata di preghiera e digiuno per il Sinodo sull’Amazzonia»

( Chiesa e Post Concilio – settembre 2019 )  Testo integrale del documento che lancia la «crociata di preghiera e digiuno» promossa dal card.Raymond L. Burke e da mons. Athanasius Schneider vescovo ausiliare di Astana (Kazakhistan) perché il Sinodo sull’Amazzonia non approvi errori ed eresie contenute nell’Instrumentum Laboris. Per quaranta giorni a partire dal 17 settembre e fino al 26 ottobre, vigilia della chiusura del Sinodo: ogni giorno una decina del Rosario dedicata a questa intenzione e digiuno una volta alla settimana secondo la tradizione della Chiesa, per accompagnare con il cuore e con la mente questo evento che potrebbe avere gravi ripercussioni per la vita della Chiesa. Il documento evidenzia sei gravi errori ed eresie contenute nell’Instrumentum Laboris. Richiamo qui l’indice dei precedenti documenti pubblicati.

MARIA SANTISSIMA ADDOLORATA MEDITAZIONI

[ Meditazioni sopra i dolori della SS. Vergine Madre di Dio proposte alla devozione dei fedeli da un sacerdote passionista. Roma, Santuario della Scala Santa, 1938] 45. Incontro. In quel doloroso viaggio al Calvario, che molto appropriatamente si nominò «La via Crucis», vi fu un incontro fra Gesù e Maria ad un certo punto del cammino. Sia che si supponga Maria con le sue compagne uscite di città prima che ne uscisse il corteo dei condannati; sia che la medesima per qualche viottola scorciatoia venisse a trovarsi nella via per la quale doveva passare il suo Gesù, la tradizione può benissimo sostenersi, tanto più che fin da tempi lontani si conserva nel luogo di questo incontro una devota cappella dedicata a S. Maria dello Spasimo, volendosi con questa parola impropria esprimere lo schianto doloroso del cuore di Maria nel vedere da vicino il Figlio suo così trascinato al Calvario, secondo una pia tradizione, malconcio, ansimante, sudato, l'ultimo supplizio.

15 SETTEMBRE: MEMORIA DI NOSTRA SIGNORA BEATA VERGINE MARIA SANTISSIMA ADDOLORATA.

[. Meditazioni sopra i dolori della SS. Vergine Madre di Dio proposte alla devozione dei fedeli da un sacerdote passionista. Roma, Santuario della Scala Santa, 1938] 44.Viaggio al Calvario. La condanna a morte di Gesù fu pronunziata dal Preside Romano il giorno della Parasceve di Pasqua, che quell'anno cumulava con la Parasceve consueta cioè col Venerdì: era quasi l'ora sesta, cioè si era ancora prima del meriggio. I Giudei si avvidero che il tempo stringeva, poiché a calata di sole era per cominciare la grande solennità della Pasqua: rimandare l'esecuzione di Gesù a dopo le feste, non c'era nemmeno da pensare, ché il volubile Pilato avrebbe potuto cambiar parere: bisognava dunque profittare dell'ore disponibili. Si prega il Preside a non differire, tanto più che vi erano da giustiziare due altri condannati per delitti comuni. Tanto meglio; accomunandoli con Gesù sarebbe per lui il colmo dell'infamia. Pensato, sugerito, ottenuto l'intento, si appro...

Le sette sofferenze di Maria santissima Addolorata ...

Ogni sguardo dato a Lei da Gesù, ogni accento di quel labbro soave, mentre sollevava Maria sulle ali dell'amore materno, la precipitava nell'investigabile abisso del più acerbo dolore. Se la Vergine si compiaceva nel contemplare quel volto leggiadro, tosto la conturbava il desolante pensiero che un giorno quel volto sarebbe stato sformato dalle percosse e ricoperto dal gelido sudore della morte; se ne mirava la fronte divina, su cui si divideva la bionda capigliatura, Maria soffriva pensando all'orribile serto da cui sarebbe stata un giorno incoronata.

MESE DI NOSTRA SIGNORA BEATA VERGINE MARIA SANTISSIMA ADDOLORATA.

Meditazioni sui Dolori della Madonna Addolorata. [ Meditazioni sopra i dolori della SS. Vergine Madre di Dio proposte alla devozione dei fedeli da un sacerdote passionista. Roma, Santuario della Scala Santa, 1938] 42. La coronazione di spine. Immobile, atteggiata di dolore e di angoscia, stava Maria contemplando l'indegno strazio che si faceva dell'amatissimo suo Figlío; quand'ecco che i carnefici stanchi cessano dal battere, slegano le mani di Gesù che tutto una piaga sanguinolenta, mal reggendosi in piedi, si prova a ripigliare le sue vesti. Maria sospende il respiro, e vorrebbe slanciarsi là per recare qualche conforto al dolente Figlio... 

12 Settembre: la Chiesa festeggia il Santissimo Nome della Beata Vergine Maria

Santissimo Nome della beata Vergine Maria: in questo giorno si rievoca l’ineffabile amore della Madre di Dio verso il suo santissimo Figlio ed è proposta ai fedeli la figura della Madre del Redentore perché sia devotamente invocata.Un culto che si diffuse nel corso dei secoli in tutta la Chiesa, ed i Pontefici arricchirono d’indulgenze l’invocazione dei nomi di Gesù e di Maria.

Meditazioni sui Dolori della Madonna Addolorata.

Meditazioni sopra i dolori della SS. Vergine Madre di Dio proposte alla devozione dei fedeli da un sacerdote passionista. Roma, Santuario della Scala Santa, 1938] 41. Dolore di Maria spettatrice della flagellazione di Gesù. Era la grande Parasceve di Pasqua, l'ora pressappoco seconda, quando Giovanni uscito per prender voce su quanto accadesse all'amato Maestro, tornò e riferì che i Sinedristi avevano menato Gesù al loro Concilio nella sala ufficiale presso il tempio, ove interrogatolo ed avutane la stessa confessione che la sera precedente, avevano segnato la sua condanna a morte. Che già si disponevano a presentar il condannato al Preside Ponzio Pilato, affinché facesse eseguire la sentenza. Non c'era tempo da perdere: era il momento di appagare le ansiose brame di Maria, che voleva essere spettatrice e partecipe delle pene dell'amatissimo Figlio. Con le tre Marie, la Maddalena, la moglie di Cleofe e la madre dello stesso Giovanni, esce di casa Maria, l...

SETTEMBRE:MESE DI NOSTRA SIGNORA BEATA VERGINE MARIA SANTISSIMA ADDOLORATA

Meditazioni sui Dolori della Madonna Addolorata. [ Meditazioni sopra i dolori della SS. Vergine Madre di Dio proposte alla devozione dei fedeli da un sacerdote passionista. Roma, Santuario della Scala Santa, 1938] 40. Pietro pentito ricorre a Maria. La triste notte era all'ultima veglia, già l'alba imbiancava il balzo d'oriente, foriera del gran giorno della umana Redenzione. Nella casa di Maria madre di Giovanni, Marco si svegliava ancora in pianti e lamenti, e tutti si stringevano attorno alla Madre di Gesù, per consolarla del loro meglio. Quand'ecco entrare frettoloso e sconvolto Simon Pietro singhiozzante e stemperato in lacrime: 

MESE DI SETTEMBRE:Meditazioni sui Dolori della Madonna Addolorata.

Meditazioni sopra i dolori della SS. Vergine Madre di Dio proposte alla devozione dei fedeli da un sacerdote passionista. Roma, Santuario della Scala Santa, 1938 39. Maria ascolta l'Apostolo Giovanni. Già trascorsa la metà di quella notte angosciosa, che alla dolente Madre dovette sembrare eterna, ecco entrare in casa commosso e trepidante il figlio di Maria Salome, Giovanni, che con grande vivezza e commozione racconta a quelle pie donne quel che ha veduto e udito riguardo a Gesù. Giovanni non era fuggito al momento della cattura, ma insieme a Pietro aveva seguito le orme della banda che si menava via straziandolo l'Agnello divino. Era entrato nel palazzo de' principi dei sacerdoti, aveva fatto introdurre anche Pietro, e poi seguito più da presso che poteva l'amato Maestro. Diceva dell'interrogatorio fattogli da Anna, dello schiaffo datogli dal servo villano: parlava dei falsi testimoni addotti contro Gesù; della solenne confessione da lui fatta de...

MESE DELLA BEATA VERGINE MARIA SANTISSIMA ADDOLORATA.

 Meditazioni sopra i dolori della SS. Vergine Madre di Dio proposte alla devozione dei fedeli da un sacerdote passionista. Roma, Santuario della Scala Santa, 1938 38. La notte angosciosa. Mentre Maria ed alcune sue compagne si intrattenevano con la famiglia loro ospite nel piano inferiore del Cenacolo, tutti più o meno assorti nel pensiero di ciò che avveniva nel piano superiore, ed in ascolto di ciò che poteva udirsi, dei sublimi discorsi che vi teneva Gesù, ecco un rumore di mobili smossi, si sentono, i passi dei convitati che si muovono levatisi da mensa: dopo poco eccoli a fila scendere cautamente per la scala esterna ed allontanarsi. Il giovinetto figlio dei proprietari, non sì può più frenare, invano i genitori tentano di trattenerlo, che egli si disvincola e fugge per unirsi alla comitiva di Gesù. La raggiunge, che già sta per uscire di città verso la villa sua, il Getsemani, vi entra con Gesù e con gli Apostoli, e gode di udire le parole del Maestro, e spia...

8 Settembre: Natività della Beata Vergine Maria

«Festa della Natività della Beata Vergine Maria, nata dalla discendenza di Abramo, della tribù di Giuda, della stirpe del re Davide, dalla quale è nato il Figlio di Dio fatto uomo per opera dello Spirito Santo per liberare gli uomini dall’antica schiavitù del peccato». L’8 settembre, tutta, la chiesa sia in Oriente che in Occidente celebra la nascita della Vergine Maria, madre del Signore. La fonte prima che racconta l’evento è il cosiddetto Protovangelo di Giacomo secondo il quale Maria nacque a Gerusalemme nella casa di Gioacchino ed Anna. Qui nel IV secolo venne edificata la basilica di sant’Anna e nel giorno della sua dedicazione veniva celebrata la natività della Madre di Dio. La festa si estese poi a Costantinopoli e fu introdotta in occidente da Sergio I, un papa di origine siriana.(Sec VII) nel solco della tradizione orientale. La natività della Vergine è strettamente legata alla venuta del Messia, come promessa, preparazione e frutto della salvezza. Aurora che precede il...

Settembre mese dedicato alla Beata Vergine Maria meditazioni alla Addolorata

37. L’ultima cena Il Mercoledì Gesù si trattenne a Betania lasciando che la malignità e l'odio dei suoi nemici si riscaldassero e bollissero soffiati dalla rabbia infernale. Giuda prende gli ultimi accordi pel tradimento, mentre gli altri Apostoli con incertezza e trepidazione aspettano gli ordini del Maestro, per conoscere come e dove si sarebbe celebrata la Pasqua. « Sapete, dice il Maestro, che fra due giorni si farà la Pasqua, ed il Figlio dell'uomo sarà preso per esser crocifisso?. Venne la mattina del Giovedì, ed i discepoli ancora incerti gli domandano: Dove vuoi tu che ti apparecchiamo per mangiare la Pasqua?». Gesù presi in disparte Pietro e Giovanni, li manda a Gerusalemme avendo dato loro il segno per trovare il Cenacolo preparato. Pietro e Giovanni adempiscono puntualmente gli ordini di Gesù, ed all'ora stabilita Gesù è a tavola in Gerusalemme, in questo Cenacolo con í suoi dodici discepoli Pertanto dalla sera del Martedì, a quella del Giovedì, Ma...

Settembre :Mese dedicato alla Beata Vergine Maria Addolorata"Meditazioni sui Dolori della Madonna Addolorata".

[ Meditazioni sopra i dolori della SS. Vergine Madre di Dio proposte alla devozione dei fedeli da un sacerdote passionista. Roma, Santuario della Scala Santa, 1938] 36. Il primo triduo della settimana dolorosa. Il giorno dopo quel penoso commiato, Gesù si parte da Betania coi soli Apostoli avviandosi verso Gerusalemme, manda due di loro a Betfage per prendervi un asinello, sul quale Gesù cavalca; quand'ecco che una folla di gente, convenuta nella santa città per la Pasqua, avendo inteso che Gesù veniva, gli mosse incontro con rami di palma acclamando: «Salve, benedetto colui che viene nel nome del Signore! Viva il regno di David padre nostro che viene: Osanna! Osanna!». Così Gesù in modesto, ma eloquente trionfo, entrava in Gerusalemme tra lo sdegno malcelato dei capi della Sinagoga, che avrebbero voluto spacciarlo proprio quel giorno, se non fosse stata la paura di un tumulto. Alcuni Gentili chiesero di Gesù, e gli si avvicinarono, ed allora Gesù manifesta la più ...

MESE DI SETTEMBRE: BEATA VERGINE MARIA SANTISSIMA ADDOLORATA.

 Meditazioni sopra i dolori della SS. Vergine Madre di Dio proposte alla devozione dei fedeli da un sacerdote passionista. Roma, Santuario della Scala Santa, 1938] Penoso commiato. «Qui va inserita una meditazione molto bella, della quale tuttavia la Scrittura non parla; così il Serafico Dottore si introduce a raccontare il mestissimo commiato che Gesù volle prendere da Maria sua Madre prima di cominciare la sua passione. Confessa il Serafico, che di questo non parla la Scrittura, ma è cosa chiara che lo si può e lo si deve supporre. «È opinione comune dei santi che l'amoroso Redentore non principiasse l'atroce Passione senza averne prima domandato licenza alla dolcissima Madre sua che tanto amava e da cui sapeva di essere cotanto amato». Consideriamo perciò come Gesù e Maria ritiratisi dalla casa di Simone a quella di Marta e Maria, e ridottisi soli a soli nella stanza loro assegnata, dopo essersi detti tante cose col cuore in tumulto e lo sguardo turgido di lacri...

MESE DI SETTEMBRE: BEATA VERGINE MARIA SANTISSIMA ADDOLORATA.

 Meditazioni sopra i dolori della SS. Vergine Madre di Dio proposte alla devozione dei fedeli da un sacerdote passionista. Roma, Santuario della Scala Santa, 1938]  Maria in Betania. Dal momento della resurrezione di Lazaro l'ostilità dei nemici di Gesù era giunta al parossismo: in un'adunanza del Sinedrio si era deliberato, relatore Caifas sommo sacerdote di quell'ultimo anno del sacerdozio levitico, che Gesù fosse messo a morte, perché questa morte pareva necessaria per la salute pubblica. Si era dato il bando perché chiunque sapesse dove egli si era nascosto, lo denunziasse all'autorità, e fosse arrestato. Gesù che aveva le ore contate, ma contate da lui stesso, credette opportuno ritirarsi nella borgatella detta Efraim, al di là del Giordano, accanto al deserto. Quando credette giunto il tempo riprese il viaggio alla volta di Gerusalemme, senza nulla temere: passò per Gerico, venne a Betania, dove era morto Lazaro che egli aveva risuscitato. Mancavano...

TUTTE LE DIFFERENZE TRA GESU' E MAOMETTO

L'errore del multiculturalismo è considerare le religioni tutte uguali, ma guardando al fondatore le differenze emergono da Dietro le Quinte. Basterebbe considerare solo le differenze tra Gesù e Maometto, per tagliare la testa al toro, Gesù non partecipò mai a nessuna guerra e non uccise mai nessuno, Maometto sì, partecipò a numerose guerre, e uccise di persona numerose persone, anche decapitandole. Noi cristiani abbia Gesù come esempio da seguire, i musulmani hanno Maometto, quindi noi cristiani abbiamo un esempio di vera pace e amore, i musulmani hanno un esempio di vera guerra e odio. Naturalmente poi ci sono i cristiani tiepidi e i musulmani tiepidi, che non seguono alla lettera gli insegnamenti dei rispettivi "profeti" (per noi Gesù è Dio e non un semplice profeta) , i tiepidi quindi si accontentano, non gli interessa più di tanto seguire gli insegnamenti della Bibbia o del Corano, questi oggi vengono chiamati "MODERATI" un termine che va...