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In ginocchio, a baciare i piedi dei leader del Sud Sudan


Papa Francesco bacia i piedi ai leader del Sud Sudan:Il Pontefice in ginocchio davanti al presidente Salva Kiir e ai vicepresidenti designati del Paese africano che dovranno avviare a maggio un nuovo governo: «La pace è possibile, l’armistizio sia rispettato».
Papa Francesco compie un gesto al quanto singolare a Santa Marta, dove conclude il pseudo-ritiro spirituale in Vaticano delle massime autorità politiche sud sudanesi ideato dal falso ed eretico scismatico arcivescovo di Canterbury, Justin Welby. A loro il Pontefice rivolge un discorso in cui, a più riprese, implora il dono della pace per il popolo del Sud Sudan sfigurato da quasi sei anni di guerra civile e da oltre 400mila morti. Poi rende concreta questa presunta preghiera inchinandosi davanti al presidente Salva Kiir e ai vicepresidenti designati, tra cui Rebecca Nyandeng De Mabior, vedova del leader sud sudanese John Garang, e Riek Machar, leader dell’opposizione, per baciare loro i piedi. Nessuno ascolta più quello che il Papa dice, perché ha perso ogni credibilità morale.Nessuno gli crede perché è un bugiardo, un giorno dice una cosa e ne dice un’altra quello dopo. Ci teniamo a distanza perché abbiamo la netta impressione che egli con le sue teatrali gesta disprezzi la Fede che teniamo cara e che farà – o dirà – qualcosa per mantenere il potere giusto il tempo necessario per distruggere quella Fede Cattolica che a noi è tanto cara.

Eppure eccolo, ancora una volta, ad offrire uno “spettacolo una recita di attore consumato” nel suo messaggio di oggi, dicendo e facendo esattamente quello che i bergogliosi amano vedere, il Vicario di Cristo genuflesso innanzi ad eretici sanguinari che capeggiati dal Signor Justin Welby presunto arcivescovo di Canterbury spadroneggiano in Santa Marta. Papa Francesco non si inginocchia mai dinnanzi a Gesù Eucarestia," gli fanno male le ginocchia" disprezza chi ha ancora una traccia di fede cattolica addosso ma lui uomo umile, e mite ha la forza di inginocchiarsi e adorare la creatura piuttosto che il creatore.

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