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Visualizzazione dei post da agosto, 2018

I Sette VIZI CAPITALI E LE VIRTU'

SUPERBIA E UMILTA' Il vizio della superbia è davvero la più brutta bestia di questo mondo, perché il superbo ha un comportamento di ribellione a Dio e di disprezzo verso il proprio simile. Tutti infatti lo condanniamo quando lo vediamo ben scolpito negli altri, mentre non osiamo scendere nel profondo del nostro cuore, né scrutare i nostri ragionamenti e comportamenti, quando si tratta di noi. Cosa ci dice la la Sacra Scrittura Scelgo il Salmo 72 che, mettendo a confronto, davanti a Dio, le due categorie di persone, i superbi e gli umili, incomincia così: Quanto è buono Dio con i giusti, con gli uomini dal cuore puro! Per poco non inciampavano i miei piedi, per un nulla vacillavano i miei passi, perché ho invidiato i prepotenti, vedendo la prosperità dei malvagi (72,13). Con questi accenti prega il pio israelita che confida in Dio. Anche noi, con lui, constatiamo, che non c'è sofferenza per i cattivi, almeno così appare, il loro corpo è sano e pasciuto, ...

Il quotidiano dei vescovi "Avvenire" promuove la teologia gender/queer?

(di Lupo Glori)  Mentre la Chiesa cattolica è travolta, da un capo all’altro del mondo, dai vergognosi scandali a sfondo sessuale il quotidiano dei vescovi Avvenire, nel suo supplemento del 29 luglio scorso dedicato al raduno mondiale delle famiglie che si apre a Dublino, sdogana la teoria del gender, pubblicando un articolo in cui viene esposta la “bontà” di una improbabile teologia in chiave “gender” e, perché no, anche “queer”. Ad avanzare l’audace tesi è la teologa Lucia Vantini, della Facoltà Teologica del Triveneto, con un testo astruso, redatto secondo l’artificioso e criptico linguaggio genderista, nel quale la professoressa espone la propria personalissima “teologia” di orientamento gender in cui, secondo le sue stesse parole, ”non viene esclusa a priori nemmeno la prospettiva queer“.

“Migranti nei lager in Libia”. Le fake news di Avvenire con le immagini del 2011

L'Italia deve incominciare a dire NO al traffico di esseri umani, NO al business dell'immigrazione clandestina.Ha ragione da vendere Salvini nella sua accusa contro l'ipocrisia degli altri Paesi Ue: "Nel Mediterraneo ci sono navi con bandiera di Olanda, Spagna, Gibilterra e Gran Bretagna, ci sono Ong tedesche e spagnole, c'è Malta che non accoglie nessuno, c'è la Francia che respinge alla frontiera, c'è la Spagna che difende i suoi confini con le armi, insomma tutta l'Europa che si fa gli affari suoi". La sinistra ha completamente perso il contatto con la realtà: i lavoratori italiani (che sono anche elettori) soffrono le conseguenze nefaste dell’immigrazione di massa – in termini di degrado, criminalità, dumping sociale e accaparramento delle risorse – e il Pd pensa bene di spiegar loro che non hanno motivo di sentirsi preoccupati e frustrati. E poi si meravigliano che gli operai votano Lega…Partiamo dal dato più evidente: nel momento in cu...

Mons. Schneider interviene sul documento dell’arcivescovo Viganò

S. E. Mons. Schneider, vescovo ausiliare di Santa Maria in Astana Pubblichiamo in anteprima in Italia il testo che S. E. Mons. Schneider, vescovo ausiliare di Santa Maria in Astana, ha scritto in sostegno al documento di S. E. Mons. Carlo Maria Viganò, pubblicato il 26 agosto scorso sul quotidiano La Verità e dai blog di Marco Tosatti e Aldo Maria Valli. Riflessione sulla “testimonianza” dell’Arcivescovo Carlo Maria Viganò pubblicata il 22 agosto 2018 È un fatto raro ed estremamente grave nella storia della Chiesa che un vescovo accusi pubblicamente e specificamente un Papa regnante. In un documento pubblicato recentemente (il 22 agosto 2018), l’arcivescovo Carlo Maria Viganò assicura che da cinque anni papa Francesco era a conoscenza di due fatti: che il cardinale Theodor McCarrick aveva commesso reati sessuali con suoi seminaristi e con suoi sottoposti, e che vi erano sanzioni nei suoi confronti imposte da papa Benedetto XVI. L’arcivescovo Viganò ha inoltre con...

Mons.Carlo Maria Viganò"Il coraggio di un vescovo"

 (leggi il testo integrale dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò) In una straordinaria testimonianza scritta, l’ex nunzio apostolico negli Stati Uniti Carlo Maria Viganò solleva il velo sulla situazione di tragica immoralità della Chiesa, denunciando la responsabilità di papa Francesco, di cui chiede le dimissioni di Mons. Carlo Maria Viganò Arciv. tit. di Ulpiana Nunzio Apostolico In questo tragico momento che sta attraversando la Chiesa in varie parti del mondo, Stati Uniti, Cile, Honduras, Australia, ecc., gravissima è la responsabilità dei Vescovi. Penso in particolare agli Stati Uniti d’America dove fui inviato come Nunzio Apostolico da papa Benedetto XVI il 19 ottobre 2011, memoria dei Primi Martiri dell’America Settentrionale. I Vescovi degli Stati Uniti sono chiamati, ed io con loro, a seguire l’esempio di questi primi martiri che portarono il Vangelo nelle terre d’America, ad essere testimoni credibili dell’incommensurabile amore di Cristo, Via, V...

Nostra Signora di Fatima e la Devozione al Cuore Immacolato di Maria

Dopo le apparizioni della Beata Vergine Maria a Fatima nel 1917 , la devozione al Cuore Addolorato e Immacolato di Maria si è diffusa in tutto il mondo ... e ha incontrato molti ostacoli. Inferno, dove vanno i poveri peccatori Il 13 luglio 1917, la Madonna ha esortato i tre pastorelli di Fatima a fare sacrifici per i peccatori. Allungando le mani, lasciò cadere raggi di luce sulla terra.  "Abbiamo visto, per così dire, un vasto mare di fuoco. Immersi in questo fuoco, abbiamo visto i demoni e le anime. Questi ultimi erano come braci ardenti trasparenti, tutti in bronzo annerito o brunito, con forme umane. Stavano fluttuando in quella conflagrazione, ora sollevati nell'aria dalle fiamme che emanavano da dentro di loro, insieme a grandi nuvole di fumo. Ora cadevano da ogni parte come scintille in grandi fuochi, senza peso o equilibrio, tra grida e gemiti di dolore e disperazione, che ci terrorizzavano e ci faceva tremare di paura ... Hai visto l'inferno ...

AFFIDAMENTO significa imparare la difficile arte di mettere sul cuore della Madonna tutto ciò che ci preoccupa e affligge.

"Affidarsi"  porta con sè il significato di  mettere totalmente  la nostra fiducia  in qualcuno. "Buttarsi tra le braccia". Fa parte dell'esperienza umana comune e universale l'atteggiamento del bambino che trova sicurezza e rifugio nel momento del pericolo, conforto nelle prime difficoltà della vita tra le braccia accoglienti della madre.  Il rapporto vitale della gestazione si continua in questo meraviglioso rapporto esistenziale, importantissimo per una crescita serena. L'assenza della madre durante l'infanzia è all'origine di molte problematiche nell'età adulta.  Durante la crescita l'amore si consolida, la figura materna cambia di ruolo, ma l'affetto, le relazioni non vengono meno, anzi... Nell'ambito della fede si verifica un processo analogo. Dice Gesù: "In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque si...

"Auxilium Christianorum...all'indomani della vittoria di Lepanto".

"Auxilium Christianorum... L'invocazione inserita fra le Litanie Lauretane all'indomani della vittoria di Lepanto, e ripresa nel titolo dell'Ausiliatrice, ben rivela il messaggio di contrasto e difesa dalle minacce rivolte al papato e, in esso, alla sicurezza stessa della Chiesa universale. Anche san Giovanni Bosco, figlio del suo tempo -e di questa sua Chiesa- si sente investito della responsabilità di difendere dagli attacchi di una modernità allora spesso violenta, la sua piccola comunità torinese e l'integrità della fede e dell'esperienza cristiana, quale era da lui compresa. Così, nello scegliere il titolo di Ausiliatrice per la nuova immagine della sua chiesa, egli non nasconde di aderire a quel sottostante messaggio ideologico, e di condividerne le ansie e le preoccupazioni. Ma l'Ausiliatrice disegnata da don Bosco è diversa dalle immagini che l'hanno ispirata e preceduta. Ella è la guerriera armata di fede,speranza,e carità,im...

Il famoso incontro tra Papa Paolo VI e l'arcivescovo Marcel Lefebvre l'11 settembre 1976, a Castel Gandolfo.

Con la pubblicazione del libro di mons. Sapienza del 16 maggio 2018, abbiamo ora due fonti (QUI)l'udienza del 1976 con papa Paolo VI che riproducono il famoso incontro tra Papa Paolo VI e l'arcivescovo mons. Marcel Lefebvre dell'11 settembre 1976, a Castel Gandolfo.Fu lo stesso Arcivescovo Lefebvre, che immediatamente raccontò la storia ai seminaristi di Econe in due conferenze registrate il 12 e il 18 settembre 1976. Servivano come base per il resoconto dato dal suo biografo, vescovo autorizzato. Tissier de Mallerais. La seconda fonte, che fino ad oggi era rimasta segreta, è la trascrizione dell'incontro che il Papa ha redatto "nel modo più fedele possibile". Le parole del pubblico sono state quindi messe per iscritto dal cardinale Benelli, sostituto della segreteria di stato; coprono otto pagine dattiloscritte.Mentre le due conferenze dell'arcivescovo Lefebvre sono state una reazione immediata e viva subito dopo l'incontro e destinate all...

"Dormitio Mariae"

Il 15 agosto, i Cattolici di tutto il mondo celebrano la festa dell’Assunzione, che commemora l’assunzione al cielo di Maria al termine della sua vita terrena. La festa è conosciuta nelle Chiese Orientali come Dormizione (addormentamento) della Theotokos, e questo è anche il nome del santuario cattolico di Gerusalemme che commemora l’evento: l’Hagia Maria Sion o Abbazia della Dormizione di Maria. La massiccia chiesa benedettina, con il suo alto campanile a cupola visibile da molti punti della città, è situata sul monte Sion. Nei tempi antichi la collina era parte della città murata superiore, ma oggigiorno si trova appena al di fuori delle mura della Città Vecchia, vicino alla Porta di Sion. Accanto alla Porta di Sion si trova il luogo venerato come la tomba del re Davide e, praticamente al di sopra, si trova il Cenacolo – la Camera Superiore in cui Gesù celebrò l’Ultima Cena con i suoi discepoli. A causa della particolare santità del luogo, diventò il sito di una chiesa p...

POSTILLE ALLA NUOVA DOTTRINA BERGOGLIANA SULLA PENA DI MORTE di don Mauro Tranquillo

Abbiamo già analizzato QUI  il fondo modernista della nuova dottrina di Papa Francesco che condanna la pena di morte, che invece la dottrina della Chiesa cattolica, fondata sulla Rivelazione, considera lecita si veda l'articolo di don Gleize . Tuttavia resta da fare qualche altra annotazione a margine del rescritto pontificio del 1 agosto 2018 e del discorso che lo annunciava l’11 ottobre 2017. Nel 1962 per cambiare la dottrina (libertà religiosa, ecumenismo, collegialità, etc.) ci volle un Concilio ecumenico. Ancora nel 2016 per dare la comunione ai divorziati risposati ci è voluto un sinodo. Questo ennesimo vulnus formale all’insegnamento della Chiesa si è fatto invece con un semplice atto amministrativo di una Congregazione romana, dopo un’udienza con il Papa. Inoltre non si sono riscontrate, per il momento, reazioni o “dubia” di prelati “conservatori”. Difficile dire se ce ne saranno prossimamente. Eppure tutti gli articoli della dottrina, in quanto rivelati da Dio, ha...

La pena di morte è contraria al Vangelo?

Cosa pensare delle recenti affermazioni di Papa Francesco sulla pena di morte? di Don Jean-Michel Gleize L’11 ottobre 2017, rivolgendosi ai partecipanti all’incontro organizzato dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, Papa Francesco ha dichiarato che la pena di morte sarebbe «inumana», che «ferisce la dignità personale», che è anche «contraria al Vangelo». Tutti i filosofi, i teologi e i papi che hanno sostenuto la legittimità della pena di morte, prima dell’attuale Sommo Pontefice, avrebbero tradito il Vangelo? La pena di morte secondo Francesco «Si deve affermare con forza che la condanna alla pena di morte è una misura disumana che umilia, in qualsiasi modo venga perseguita, la dignità personale. È in sé stessa contraria al Vangelo perché viene deciso volontariamente di sopprimere una vita umana che è sempre sacra agli occhi del Creatore e di cui Dio solo in ultima analisi è vero giudice e garante» (1). Così si è espresso u...

DOTTRINA SULLA PENA DI MORTE, MODERNISMO E PAPA FRANCESCO

Con un rescritto ex audientia Sanctissimi , la Congregazione per la Dottrina della Fede ci ha fatto sapere che un altro elemento della religione cattolica dovrà considerarsi cambiato ufficialmente: la dottrina sulla liceità della pena di morte. Il Catechismo pubblicato da Giovanni Paolo II, pur contenendo già le innovazioni conciliari, ammetteva ancora (seppur in maniera piuttosto teorica) che l’autorità civile potesse comminare la pena capitale in casi gravissimi. Invece, la modifica al numero 2267 del citato catechismo ci informa che, contrariamente a quanto affermato in passato, «la Chiesa insegna, alla luce del Vangelo, che “la pena di morte è inammissibile perché attenta all’inviolabilità e dignità della persona”, e si impegna con determinazione per la sua abolizione in tutto il mondo». Si specifica, seguendo la dottrina conciliare, che la dignità umana non si può mai perdere, nemmeno per crimini gravissimi (san Tommaso d’Aquino faceva un discorso opposto).