AFFIDAMENTO significa imparare la difficile arte di mettere sul cuore della Madonna tutto ciò che ci preoccupa e affligge.
"Affidarsi"
porta con sè
il significato di
mettere totalmente
la nostra fiducia
in qualcuno.
"Buttarsi tra le braccia".
Fa parte dell'esperienza umana comune e universale l'atteggiamento del bambino che trova sicurezza e rifugio nel momento del pericolo, conforto nelle prime difficoltà della vita tra le braccia accoglienti della madre.
Il rapporto vitale della gestazione si continua in questo meraviglioso rapporto esistenziale, importantissimo per una crescita serena. L'assenza della madre durante l'infanzia è all'origine di molte problematiche nell'età adulta.
Durante la crescita l'amore si consolida, la figura materna cambia di ruolo, ma l'affetto, le relazioni non vengono meno, anzi...
Nell'ambito della fede si verifica un processo analogo.
Dice Gesù: "In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli".(Mt 18,3)
La cosidetta "infanzia spirituale" ripete nel cammino dello spirito il processo naturale nei confronti di quella Madre, che, diventata la Madre del Figlio di Dio da Lui stesso ci è stata donata al termine della vita, come suo ultimo grandissimo dono.
Sotto la croce, assistiamo ad un dialogo toccante tra Gesù, sua madre e Giovanni, nel quale Gesù dice a Maria: "Ecco tuo Figlio", e a Giovanni: "Ecco tua madre".
Queste parole di Gesù sono anzitutto un atto molto umano.
Vediamo Gesù come vero uomo che fa un atto da uomo, un atto di amore per la madre e affida la madre al giovane Giovanni perché sia sicura.
Una donna sola, in Oriente, in quel tempo, era in una situazione impossibile.
Affida la mamma a questo giovane e al giovane dà la mamma; quindi Gesù realmente agisce da uomo con un sentimento profondamente umano.
Ma questo attua diverse dimensioni: non riguarda solo questo momento, ma concerne tutta la storia.
In Giovanni Gesù affida tutti noi, tutta la Chiesa, tutti i discepoli futuri, alla Madre e la Madre a noi.
E questo si è realizzato nel corso della storia: sempre più l'umanità e i cristiani hanno capito che la madre di Gesù è la loro madre.
E sempre più si sono "affidati" alla Madre: pensiamo ai grandi Santi, come San Bernardo di Chiaravalle,San Luigi Maria Grignion da Montfort, è impossibile citarli tutti lo stuolo innumerevole di Santi che hanno trovato in Maria è nella pratica del S. Rosario un'autentica via di santificazione. Ai grandi santuari, pensiamo alla devozione per Maria, dove sempre più la gente sente che "Maria è nostra Madre".
Questa è la fede della Chiesa.
Non possiamo essere cristiani da soli
La Madre è anche immagine della Chiesa, della Madre Chiesa, e affidandoci a Maria dobbiamo anche affidarci alla Chiesa, vivere la Chiesa, essere la Chiesa con Maria.
I Papi - sia Pio IX,San Pio X,Pio XII, e tanti altri - hanno fatto un grande atto di "affidamento" alla Madonna, a nome della Chiesa, di cui noi siamo parte viva. Adesso, è importante per noi, per ciascuno di noi, rinnovarlo, interiorizzarlo, lasciarci penetrare, realizzarlo in noi stessi.
"Affidarsi a Maria" è trovare aiuto e protezione nei pericoli e nelle necessità della vita e della fede (cf. LG 66).
Proprio il titolo di "Ausiliatrice" esprime la consapevolezza che i credenti hanno nutrito fin dalle origini che Maria sia una madre molto tenera e molto energica.
Fra le più antiche preghiere dedicate alla Vergine vi è il noto Sub tuum presidium (III secolo), che don Bosco faceva pregare comunemente, riferendola all'Ausiliatrice:"Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio: non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, e liberaci da ogni pericolo, o Vergine, gloriosa e benedetta".
L'Ausiliatrice è riconosciuta dalla Chiesa come la Madonna dei tempi difficili, i tempi in cui la Chiesa è attaccata come tale, in cui i cristiani sono perseguitati perché cristiani, perché parlano con franchezza di Dio, perché testimoniano che Gesù è il Signore, perché contestano le idee correnti diventando un segno di contraddizione.
Don Bosco aveva compreso già ai suoi tempi ciò che oggi vediamo con più chiarezza, e cioè che le forze del male, attraverso la diffusione di opinioni erronee e di pratiche irreligiose, soprattutto attraverso le dittature prima del razionalismo e ora del relativismo, stanno sferrando un attacco diretto e inedito alla Chiesa e ai capisaldi della fede. Tentano di sradicare il cristianesimo con una violenza devastatrice sul piano legislativo, educativo e del costume.
E spesso, di fronte a questi attacchi, noi credenti ci troviamo indifesi, talvolta confusi e scoraggiati, impotenti.
Ci è chiesto di credere fermamente alla presenza e al soccorso dell'Ausiliatrice!...Di pregarla.
....Di pregarLa con fede, con piena fiducia, come è ben espresso nelle orazioni della liturgia dell'Ausiliatrice: "Dio, che in Maria, Madre del tuo Figlio, hai posto il segno della nostra difesa e del nostro aiuto, concedi al popolo cristiano di vivere sempre sotto la sua protezione e di godere di una pace indefettibile.
Fa' o Signore che la tua Chiesa abbia sempre la forza di superare con la pazienza e vincere con l'amore tutte le prove interne ed esterne, perché possa svelare al mondo il mistero di Cristo".
Praticare l'AFFIDAMENTO
significa imparare
la difficile arte di mettere
sul cuore della Madonna
tutto ciò che ci preoccupa e affligge.
Scrive un autore spirituale: "Coloro che si affidano a Maria non camminano da soli lungo le strade impervie della vita.
La Madre ci accompagna tenendoci per mano.
I nostri problemi, le nostre angosce, le nostre difficoltà e le nostre paure le appartengono. Purtroppo, pochi hanno questo atteggiamento di abbandono filiale e, anziché presentare alla Madre le proprie afflizioni, le trattengono, crogiolandosi fino alla disperazione. Affidiamo al suo cuore anche le preoccupazioni materiali del quotidiano, poiché la Madre di tutto si fa carico...
Se ci si affida alla Madonna, lei ci aiuta a evitare le tentazioni, oppure ad affrontarle con risolutezza".
Infine, l'Ausiliatrice ci aiuta ad affrontare cristianamente il momento decisivo della morte, dove il nostro bisogno di aiuto, conforto e protezione è più grande.
Non saranno state certamente inutili le tante Ave Maria da noi recitate nel santo rosario quotidiano: "Santa Maria, madre di Dio, prega per noi peccatori adesso e "nell'ora della nostra morte".
Con fede continuiamo a pregare la "Salve Regina": "Rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi e mostraci dopo questo esilio Gesù, il frutto benedetto del tuo grembo, o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria".
Maria, aiuto del Cristiani,
prega per noi.
Amen.
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