Blog della Tradizione Cattolica Apostolica Romana

domenica 17 giugno 2018

Cuore Trafitto Amore donato


La solennità del Sacro Cuore che la Chiesa ci propone, ogni anno, nel mese di giugno, ci offre l’opportunità di fermarci davanti all’icona del Cuore Trafitto e di tentare di penetrarla con lo sguardo della fede e della saggezza scaturita da un’abituale e costante contemplazione.
Nei misteri che riguardano Cristo “c’è il mistero più nascosto di tutti, quello del Cuore aperto e sanguinante del Signore, fonte da cui scaturiscono tutti gli altri misteri”. «Si può indicare ed esprimere alla meno peggio, balbettando, questo mistero ineffabile con una di quelle parole che fanno parte della struttura fondamentale del linguaggio umano. Solo chi ama può pronunciare la parola “cuore” sapendo quello che dice, e solo chi è unito con amore al Signore Crocifisso comprende che cosa significa parlare del “cuore di Gesù”» Tu, infatti, veramente sei l'arca dell'alleanza, nella quale è nascosto da secoli e sì è compiuto in quest'ultimo tempo tutto ciò che dall'inizio del mondo è stato testimoniato da tutti i santi e dai profeti per mezzo della legge, dei profeti, di segni e di prodigi. Tu sei l'arca rivestita da ogni parte di oro puro, poiché in te ha riposato e in te tutto ha avvolto, glorificandoti, la pienezza della Sapienza di Dio. In te è l'urna d'oro che contiene la manna, l'anima santa e immacolata che la pienezza della divinità corporalmente inabitò; e la verga di Aronne che era fiorita, dignità del sacerdozio eterno; e le tavole dell'alleanza, per mezzo delle quali il mondo è stato costituito erede della tua grazia e le genti sono state stabilite coeredi e partecipi del medesimo corpo e compartecipi della tua promessa. (…) Questi beni, nascosti dai secoli nel cielo del tuo segreto, alla fine dei secoli li hai mostrati al mondo, che li desiderava, quando hai aperto nel cielo te stesso, la porta. E hai aperto quando è apparsa a tutti gli uomini la tua grazia che ci istruisce; quando è apparsa la tua benevolenza e umanità, non in virtù di opere di giustizia che noi avessimo fatto, ma per salvarci secondo la tua misericordia. Allora, una volta aperto il cielo, ogni bene, ogni gloria, ogni soavità del cielo si riversò sulla terra. Allora divenne chiaro per tutti quanto grande fosse in te la tua bontà verso di noi, o Dio, che non hai risparmiato il tuo proprio Figlio, ma che per tutti noi lo hai consegnato quando hai reso nota al mondo la tua salvezza e al cospetto delle genti hai rivelato la tua giustizia - che hai operato per noi nel sangue del tuo Unico -; quando egli stesso, per la nostra salvezza, sacrificò a te la casta obbedienza della carità e a noi la carità di questa stessa obbedienza. Allora, infatti, hai benedetto la nostra terra e da allora essa ha cominciato a dare il suo frutto. Da allora una via pubblica è stata lastricata fino al tuo cielo, frequentata dalle orme degli apostoli e dei martiri e di tutti i santi che, per l'esempio e la grazia della carità da te ricevuta, ti hanno amato fino al disprezzo di sé e che per te non hanno temuto di deporre le loro vite. Queste investigabili ricchezze della tua gloria, Signore, erano nascoste presso di te nel cielo del tuo segreto, finché, apertosi per la lancia del soldato il costato di tuo Figlio, Signore e redentore nostro, sulla croce, sgorgarono i sacramenti della nostra redenzione; cosicché non solo mettiamo il dito o la mano nel suo costato, come Tommaso, ma tutti interi entriamo per la porta aperta, fino al tuo cuore, Gesù, sicura dimora di misericordia, fino all'anima tua santa, piena di ogni pienezza di Dio, piena di grazia e di verità, della nostra salvezza e consolazione.

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