Passa ai contenuti principali

Un prete non negoziabile

vescovo di Lione Aborto, eutanasia, procreazione, famiglia: Pregare, parlare, agire e manifestare in nome del Vangelo. Mantenere viva l’attenzione, ringraziando chi ci aiuta a restare vigili”. Lo dice il vescovo di Lione

Non è solo un programma politico imperniato su laïcité, culto della République e confinamento della religione alla sfera privata. Quello che sta attraversando la Francia è qualcosa di più, “è un cambiamento di civiltà”. 

Una battaglia che si gioca ora, e il campo è quello della famiglia. A parlare al quotidiano cattolico la Croix è l’arcivescovo di Lione e primate delle Gallie, il cardinale Philippe Barbarin. Il porporato – laurea in Filosofia alla Sorbona e in Teologia all’Institut Catholique di Parigi – era in prima fila, domenica 19 gennaio, alla Marcia per la vita di Parigi, e parteciperà anche alla Manif pour tous del prossimo 2 febbraio nella città di cui è vescovo da dodici anni. In un episcopato che assiste inerme alla chiusura, vendita o distruzione delle chiese perché costose e troppo grandi per i pochi pensionati rimasti ad assistere alle messe domenicali, Barbarin è l’eccezione.
Parla, marcia dietro striscioni e cartelli, mette in guardia sulla deriva eugenetica che sta minacciando la società. “Io, Philippe, prete, non posso passare oltre facendo finta di niente”, scrive sulla Croix, mentre i colleghi vescovi d’oltralpe sembrano ormai rassegnati a custodire chiese vuote, di fatto ridotte a museo.  “Nel disegno di legge sulla famiglia non si parlerà né di utero in affitto né di procreazione medicalmente assistita – dice –, ma sappiamo che, fatti uscire dalla porta principale, questi temi rientreranno dalla finestra come emendamenti”. E se “si aprirà la strada all’affitto degli uteri e alla procreazione medicalmente assistita, tutta la filiazione rimarrà sconvolta e disorientata. Nascerà una generazione di bambini intenzionalmente privati di uno dei genitori”. Sarà “consacrato il diritto dell’adulto sul diritto del bambino, il diritto del più forte sul diritto del più debole già terribilmente messo in discussione dalla legge sull’aborto”, aggiunge Barbarin. “Dovremo sopportare ancora una volta l’ingiustizia fatta propria dalla legge?”. Bisogna “pregare, parlare, agire e manifestare. Farlo in nome del Vangelo. Bisogna mantenere viva l’attenzione, ringraziando coloro che non si addormentano e ci aiutano a rimanere vigili”. Soprattutto, bisogna parlarne, farsi sentire. Scendere in strada.
Dall’altra parte dell’oceano, qualche giorno fa ha parlato anche l’arcivescovo di Boston, il cardinale-frate Sean O’Malley, consigliere del Papa per la riforma della curia e per il governo della chiesa universale. Conversando con il quotidiano Boston Herald, il porporato cappuccino ha evocato il dibattito sui princìpi cosiddetti non negoziabili, tornando su uno dei punti più discussi dell’intervista estiva concessa da Francesco alla Civiltà Cattolica e ad altre riviste gesuite. “Non possiamo insistere solo sulle questioni legate ad aborto, matrimonio omosessuale e uso dei metodi contraccettivi”, diceva il Pontefice: “Questo non è possibile. Quando se ne parla, bisogna parlarne in un contesto. Non è necessario parlarne in continuazione”, aggiungeva. Qualcuno, in effetti, è fin troppo ossessionato dall’aborto, ha replicato O’Malley, ma di certo non è la chiesa. “Un cattolico sentirà forse una volta all’anno un’omelia contro l’aborto. Ma se date un’occhiata al New York Times, in una settimana su quel giornale ci saranno almeno venti articoli su omosessualità, aborto e nozze gay. Chi è allora l’ossessionato?”.
La posizione della chiesa, aggiunge l’arcivescovo di Boston, è chiara: “La vita è al centro del nostro insegnamento sociale, è preziosa. Deve essere difesa e protetta” perché “la trasmissione della vita è sacra. E la nostra difesa della vita umana è un grande servizio alla società”. Il problema, insomma, è un altro: “Quando lo stato comincia a decidere chi è degno di vivere e chi no, a quel punto gli stessi diritti dell’uomo sono messi in pericolo”. E sia chiaro che “la vita non è preziosa solo nell’utero, ma anche quando un uomo ha l’Alzheimer, l’Aids, quando un uomo è povero, ha una malattia mentale. Non credo che questa possa definirsi ossessione”.

Commenti

Post popolari in questo blog

Il nuovo vescovo D'Ivrea Daniele Salera" tolleranza zero per chi si inginocchia alla comunione"!

Carissimi amici e lettori, che nella Chiesa contino i gesti, si è sempre saputo.  Ma a Ivrea ora contano soprattutto le posizioni. Quelle del corpo. Da qualche settimana, in diverse parrocchie, i fedeli che si inginocchiano per ricevere l’Ostia vengono sistematicamente saltati. Il messaggio è chiaro, il metodo pure: ti inginocchi? Non comunichi. La scena si è già vista più volte: il parroco si avvicina, Ostia in mano, e quando incontra un fedele inginocchiato... tira dritto. Nessuno dice nulla, ma tutti capiscono. Qualcuno si alza all’ultimo secondo per non fare la figura dell’eretico, altri restano lì, come statue di gesso, in ginocchio davanti all’altare e col vuoto tra le mani. Benvenuti nella nuova liturgia in salsa eporediese, dove non si sa bene cosa si prega, ma si sa benissimo come bisogna stare. La direttiva – perché di questo si tratta – non è scritta, non è firmata, non è motivata. Ma c’è. E gira. E viene fatta rispettare alla lettera, come certe leggi non dette dei regi...

LA PREGHIERA CONSEGNATA DALLA MADONNA STESSA (REGINA DEGLI ANGELI) PER INVIARE GLI ANGELI A SCONFIGGERE I DEMONI

Nel 1864, in Francia, la Madonna apparve a un prete e gli insegnò una potente preghiera per combattere e sconfiggere i poteri dell’inferno. Il 13 gennaio 1864, il beato padre Luis-Eduardo Cestac fu improvvisamente colpito da un raggio di luce divina. Vide dei demoni sparsi per tutta la terra, causando un’immensa confusione. Allo stesso tempo, ha avuto una visione della Vergine Maria. La Madonna le ha rivelato che in effetti il ​​potere dei demoni era stato scatenato in tutto il mondo e che più che mai era necessario pregare la Regina degli Angeli e chiederle di inviare le legioni dei santi angeli per combattere e sconfiggere poteri dell’inferno. “Madre mia”, disse il prete, “sei così gentile, perché non mandi questi angeli per te senza che nessuno te lo chieda?” “No”, rispose la Beata Vergine, “la preghiera è una condizione stabilita da Dio stesso per ottenere questa grazia”. “Allora, santissima Madre”, disse il prete, “insegnami come vuoi che ti venga chiesto!” Fu allora che il Beato ...

Non sparate su Leone XIV di Aldo Maria Valli

Leone XIV Carissimi amici e lettori, offriamo alla vostra attenzione questo articolo di Aldo Maria Valli che condividiamo pienamente. Carissimi amici, sappiate che 8 Maggio ero come tanti in piazza San Pietro, in attesa orante e inquieta per questa elezione. Quando Papa Leone XIV e apparso sulla loggia ho avvertito la carezza di Gesù per tutti noi. Il Signore ha ascoltato le nostre preghiere continuiamo a pregare vedrete che la Vergine Maria Madre della Chiesa lo condurrà per mano. Buona lettura e condivisione! A.diJ. di Aldo Maria Valli Cari amici di Duc in altum, nel campo tradizionalista c’è chi già sta facendo le pulci a papa Leone XIV passando al setaccio perfino le virgole e criticandolo per ogni sfumatura che possa anche lontanamente far supporre un segno di continuità con il pontificato bergogliano. Con la solita sincerità, devo dire che non condivido questo atteggiamento. L’esordio di Leone XIV mi è piaciuto. Mi è piaciuto il fatto che si sia presentato con mozzetta rossa ...