Passa ai contenuti principali

Papa Pio XII

poio xii, papa, vaticano, chiesa cattolica
Pio XII
Papa Pio XII indirizza al mondo un paterno messaggio per la conservazione della pace tra i popoli: "Tutto è perduto con la guerra; nulla è perduto con la pace (24 Agosto 1939)".condanna il nazismo. Parla di persecuzione contro quella "centinaia di migliaia che, senza qualsiasi colpa loro, qualche volta solamente per ragioni della loro nazionalità o razza, sono state designate alla morte o all'estinzione progressiva".
Durante la persecuzione nazista degli ebrei nel 1934, il cardinale Pacelli pubblica tre articoli su L'Osservatorio Romano, dicendo chiaro e tondo che il nazionalsocialismo meritava il nome di terrorismo nazionale."Come tutti i movimenti che fanno ricorso al terrorismo, questo gruppo più che da una banda, spunta da un partito", scrive il francese Charles Pichon, corrispondente di guerra. 

 
Nel suo libro, The Vatican and Its Role in World Affairs ( Il Vaticano e il suo ruolo negli affari mondiali), Pichon dà testimonianza che i discorsi fatti da Pio XII in difesa delle vittime del terrorismo nazista francese confermano chiaramente che i nazisti furono ostili ai cattolici e agli ebrei.
Il principale collaboratore di Hitler, martin Bormann, dichiarò: "Noi tedeschi siamo primi scelti dal destino per dividere dal Cristianesimo, e ciò sarà un onore per noi. Abbiamo mille legami con la fede cristiana; questi si romperanno con un solo colpo. Le nostre intenzioni non sono di radere al suolo le Cattedrali, ma di riempirle con una nuova ideologia e con proclami di una fede nuova".
Difronte a questa delirante " fede nuova ", la Chiesa Cattolica non si è arresa nel silenzio; continue proteste furono fatte tramite il Nunzio e l'ambasciatore dei rispettivi paesi . Charles Pichon continua: " I testi pontifici condannarono fortemente le persecuzioni antisemite, l'oppressione dei paesi invasi, la condotta inumana della guerra, e anche la deificazione di cose terrene che diventano idoli: la Terra e la Razza, lo Stato e la Classe. Nell'ordine positivo, questi documenti ponevano l'urgenza ai cristiani di restaurare la vita della famiglia e l'educazione, la ricostruzione armoniosa della società, di dare ai lavoratori il diritto alla proprietà privata, l'uguaglianza delle nazioni, piccole e grandi, la partecipazione della gente impoverita alle risorse naturali del globo, la soppressione della propaganda di odio e un'organizzazione internazionale per il disarmo e il mantenimento della pace".
Direi che Pio XII si caratterizza attraverso tre verbi: uscire, chinarsi, spogliarsi.
Lui prima di tutto "esce " dal Palazzo Apostolico per soccorrere le sue pecore, il Pastore non fugge anzi si china su di esse fascia quelle ferite poi se la pone sulle spalle e le riconduce.Spalanca porte e finestre. Fuori c'è il mondo della povertà, della sofferenza, delle malattie, spesso della fame. Lui non esita a lasciarsi bruciare gli occhi da quella realtà sconvolgente, lui non delega va in prima persona a tuffare le mani nelle miserie più assortite a calpestare la polvere e il fango dello scalo di San Lorenzo. La carità e uscire da sè, occorre rompere il cerchio rassicurante per trovare Dio e scoprire il senso della propria vita, che diventa così una vita donata, spesa per gli altri, perduta e quindi guadagnata secondo la logica evangelica.
Chinarsi Pio XII si specializza nell'esercizio del chinarsi che è il verbo tipico del servizio e della misericordia . Gesù che, nell'ultima cena lava i piedi ai suoi discepoli( Gv 13,1-17),viene espresso nella maniera più significativa dal verbo "chinarsi".
Il chinarsi è un atteggiamento tipicamente paterno
I padri si chinano tanto che le loro spalle ben presto ne portano il segno.quella curva è il documento della loro carità, inconfondibile segno di paternità.La Misericordia la si può esercitare soltanto chinandosi Sovente troviamo nella Bibbia , il Dio ricco di misericordia , che si china con un gesto tipicamente materno, sulla miseria del suo popolo.
Spogliarsi Pio XII ha vissuto in una perfetta povertà è riuscito a conciliare il ruolo di Vicario di Cristo con una perfetta mortificazione e dominio di se , s'infliggeva delle penitenze che solo chi gli fu tanto vicino potesse comprenderne l'entità.Resta da aggiungere che la carità di Pio XII ha un'altra connotazione precisa:la bellezza. Questo Pontefice colto, elegante, amante delle arti, riesce a trasferire la bellezza nel campo dell'assistenza. certa carità trasandata , sciatta, ciabattona, burocratica, è proprio l'opposto dello stile di Pio XII che è, invece all'insegna della delicatezza, della finezza, del rispetto, diciamo pure della signorilità. Pio XII fa del servizio ai malati e ai bisognosi di ogni specie un'opera bella, non solo buona. Tra l'altro, questo pontefice corregge in positivo l'immagine della Chiesa che veniva considerata distante.Dio entra nel profondo della vita umana, diventa uno di noi, prende su di se' il peso dei nostri peccati, della fragilità e delle debolezze umane, e lo porta sul Golgotha, per liberare noi uomini da questo peso insostenibile. Da allora Dio non è più' lontano, nella sommità' inaccessibile dei cieli, ma è qui, con noi, in mezzo a noi''.

Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Francesco decapita la diocesi di Roma, promuovendo per rimuovere. Via il suo vicario De Donatis e il suo “nemico”, l’ausilario Libanori

I due vescovi litigarono sul destino del gesuita Rupnik, accusato di violenza sessuale da 5 suore Papa Francesco ha deciso a modo suo di risolvere la lunga disputa fra il suo vicario a Roma, cardinale Angelo De Donatis e il gesuita Daniele Libanori, vescovo ausiliare della capitale: li ha sollevati entrambi dall’incarico ricoperto promuovendoli ad altro incarico. Come spiegato dal bollettino della sala stampa vaticana di sabato 6 aprile, il cardinale De Donatis è stato nominato nuovo penitenziere maggiore del Vaticano in sostituzione del cardinale Mauro Piacenza dimissionato qualche mese in anticipo (compirà 80 anni a fine estate). Libanori è stato invece nominato assessore personale del Papa per la vita consacrata, incarico creato ad hoc perché non è mai esistito: dovrà occuparsi di tutti gli istituti di vita consacrata. Con il suo vicario le incomprensioni iniziarono con la pandemia Era da tempo che il Papa aveva fatto trapelare l’intenzione di sostituire De Donatis, che lui stesso a...

LA PREGHIERA CONSEGNATA DALLA MADONNA STESSA (REGINA DEGLI ANGELI) PER INVIARE GLI ANGELI A SCONFIGGERE I DEMONI

Nel 1864, in Francia, la Madonna apparve a un prete e gli insegnò una potente preghiera per combattere e sconfiggere i poteri dell’inferno. Il 13 gennaio 1864, il beato padre Luis-Eduardo Cestac fu improvvisamente colpito da un raggio di luce divina. Vide dei demoni sparsi per tutta la terra, causando un’immensa confusione. Allo stesso tempo, ha avuto una visione della Vergine Maria. La Madonna le ha rivelato che in effetti il ​​potere dei demoni era stato scatenato in tutto il mondo e che più che mai era necessario pregare la Regina degli Angeli e chiederle di inviare le legioni dei santi angeli per combattere e sconfiggere poteri dell’inferno. “Madre mia”, disse il prete, “sei così gentile, perché non mandi questi angeli per te senza che nessuno te lo chieda?” “No”, rispose la Beata Vergine, “la preghiera è una condizione stabilita da Dio stesso per ottenere questa grazia”. “Allora, santissima Madre”, disse il prete, “insegnami come vuoi che ti venga chiesto!” Fu allora che il Beato ...

Perché disobbedire – anche al Papa – può essere un dovere

Carissimi amici e lettori, La vera fedeltà e obbedienza non implicano un rinnegamento della nostra personalità, del nostro pensiero e della nostra volontà!Nell' ottobre 2022 il vescovo Athanasius Schneider ha gentilmente fornito a LifeSite un'analisi (vedi testo completo sotto) in cui discute la natura e i limiti dell'obbedienza al Papa buona lettura ( link originale ) “L’obbedienza”, dice, “non è cieca o incondizionata, ma ha dei limiti. Quando c’è un peccato, mortale o di altro tipo, abbiamo non solo il diritto, ma anche il dovere di disobbedire”. Il Papa, essendo il vicario di Cristo, è tenuto a servire la verità cattolica e a non alterarla. Pertanto, “si deve sicuramente obbedire al Papa, quando propone infallibilmente la verità di Cristo, [e] quando parla ex cathedra, cosa molto rara. Dobbiamo obbedire al Papa quando ci ordina di obbedire alle leggi e ai comandamenti di Dio [e] quando prende decisioni amministrative e giurisdizionali (nomine, indulgenze, ecc.)”. Tutta...