Carissimi amici e lettori,
pochi sembrano ricordare che il più violento cambiamento all’interno della Chiesa romana si ebbe, sotto ogni aspetto, negli anni che seguirono immediatamente il Vaticano II. Mutata “ufficialmente” la dottrina su alcuni punti importanti, si procedette da parte di Papa Montini in un’impressionante opera di rivoluzione, che non risparmiò alcun aspetto della vita ecclesiale. L’intera liturgia, i seminari, la vita del clero, le regole e le costituzioni di tutti gli ordini e le congregazioni religiose, la formazione dei giovani, la bibbia, il catechismo, il diritto canonico, il cerimoniale papale: tutto fu oggetto di un ribaltamento che non potrà mai avere uguali, anche per il semplice fatto che allora il punto di partenza era l’integrità della professione di fede. Tale professione, infatti, o è integra o non è, non ha senso che essa sia “più o meno integra”: una cosa già rotta si può spezzettare ulteriormente, ma il vero cambiamento si ha nel momento in cui smette di essere integra.