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Visualizzazione dei post da febbraio, 2024

Intervento di S.E. Mons. Carlo Maria Viganò Arcivescovo, al Secondo Congresso del Movimento Russofilo Internazionale e del Forum sulla Multipolarità - Mosca, 26 Febbraio 2024

Eccellenze, illustri Signore e Signori, cari amici, Questa è la seconda occasione in cui ho l'onore di parlare al Congresso Internazionale dei Russofili. Ringrazio tutti voi e gli organizzatori di questo evento per avermi invitato a questa riflessione, che segue di qualche settimana la storica intervista che il presidente Vladimir Vladimirovič Putin ha concesso al giornalista americano Tucker Carlson. La reazione dei media mainstream occidentali mostra quanto sia spaventosa la verità, in un mondo che vive di bugie e si basa sulla falsità. Tutti voi qui riuniti siete ben consapevoli della minaccia che incombe sul mondo occidentale e sull’intera umanità. In primo luogo, la minaccia di una terza guerra mondiale, sotto le cui macerie saranno sepolti decenni di crimini e frodi commessi da un’élite sempre più potente e tirannica. In secondo luogo, la minaccia dello sterminio di una parte dell’umanità attraverso l’Agenda 2030. In terzo luogo, la minaccia reale e terribile dell’instaurazio...

MISTICA DELLA QUARESIMA

Non ci si deve meravigliare se un tempo così sacro come quello della Quaresima sia così pieno di misteri. La Chiesa, che la considera come la preparazione alla più gloriosa delle sue feste, ha voluto che questo periodo di raccoglimento e di penitenza fosse caratterizzato dalle circostanze più idonee a risvegliare la fede dei cristiani ed a sostenere la loro costanza nell'opera dell'espiazione annuale. Nel Tempo della Settuagesima riscontrammo il numero settuagenario, che ci richiama i settant'anni della cattività in Babilonia, dopo i quali il popolo di Dio, purificato dalla sua idolatria, doveva rivedere Gerusalemme e celebrarvi la Pasqua. Ora è il numero quaranta che la santa Chiesa presenta alla nostra religiosa attenzione, il numero che, al dire di san Girolamo, è sempre quello della pena e dell'afflizione (Comm. d'Ezechiele, c. 20). Il numero 40 e il suo significato. Ricordiamo la pioggia dei quaranta giorni e delle quaranta notti, causata dai tesori della colle...

Omelia di mons.Carlo Maria Viganò nel Mercoledì delle Sacre Ceneri, in capite Jejunii

ET NON DABO VOS ULTRA OPPROBRIUM IN GENTIBUS Immutemur habitu, in cinere et cilicio: jejunemus, et ploremus ante Dominum: quia multum misericors est dimittere peccata nostra Deus noster. Giole 2, 13 Memento, homo, quia pulvis es, et in pulverem reverteris.   Abbiamo udito pronunciare queste parole poco fa, durante il rito dell’imposizione delle Ceneri: Ricordati, uomo, che sei polvere, e che polvere tornerai. Mentre ci apprestiamo ad entrare nel sacro tempo penitenziale della Quaresima in preparazione al tempo di Passione e alla Santissima Pasqua, è certamente salutare rammentarci da dove veniamo e cosa ci attende. Veniamo dalla polvere, con la quale il Creatore si è degnato di plasmare il nostro corpo in cui infondere un’anima immortale, facendoci a Sua immagine e somiglianza. Destinati alla beatitudine eterna, con il peccato siamo tornati nella polvere dell’esilio. Condannati alla perdita dell’immortalità, alla polvere della zolla abbiamo mescolato il sudore della nostra fronte....

Le solenni “Sante Quarantore”

“Solenni Quarantore” o “Sante Quarantore” : ci viene subito in mente che si tratti di una forma di adorazione eucaristica ma ci chiediamo: “Perché 40 ore?” , “Perché dobbiamo farle?” , “Cos’è di preciso l’adorazione eucaristica e come va fatta?” Quaranta ore, secondo il calcolo di S. Agostino, dalle tre di quel giorno che gli Ebrei chiamavano “parasceve” alle sette del mattino dell’ottavo giorno, dal momento in cui Cristo,  “chinato il capo, spirò” all’annuncio della resurrezione. Le Quarantore, una pratica che pare sia nata in Dalmazia nel 1214 e fu poi portata in Italia a inizio Cinquecento, (dovrebbe essere stata praticata a Roma in occasione del “sacco” nel 1527, come preghiera di intercessione e liberazione, e poi in concomitanza di altre calamità naturali sociali o sanitarie), lanciata dai Barnabiti e consolidata dai Gesuiti, per passare poi, in Spagna, Francia, Germania e nel resto d’Europa e poi nell’Ottocento negli Stati Uniti, allorché il Vescovo Neuman le introdusse n...

XXII Motivi per rifiutare il messale scaturito dalla riforma Roncalliana Giovanni XXIII 1962

I) Il Messale di San Pio X è stato promulgato da un Papa Santo canonizzato che condannò il modernismo e composto con la collaborazione di sacerdoti assolutamente ortodossi, in egual modo colti e pii. (il messale roncalliano è stato promulgato da un papa già sospettato di modernismo che aprì le porte della Chiesa a eretici massoni e scismatici servendosi della preziosissima opera di demolizione dei frà massoni F.Antonelli e Annibale Bugnini. II) Il messale di San Pio X è basato sui principi del Cattolicesimo in materia liturgica, seguita sempre e in ogni circostanza dai papi. Questo messale fu utilizzato,senza manomissioni, fino all'ascesa del cosidetto "Movimento Liturgico" negli anni cinquanta. ( il messale roncalliano fu basato invece sui principi del movimento liturgico condannati dai papi). III) Il Messale di San Pio X non innova nulla ma rimane strettamente legato alla tradizione per usare le parole di papa Benedetto XIV lambertini ( Il messale roncalliano è un pont...

Mons. Carlo Maria Viganò HABEMUS PAPAM? Note all’ultimo saggio del prof. Massimo Viglione

Habemus Papam? Il recente saggio del Prof. Massimo Viglione pone una domanda che solo undici anni fa era improponibile e impensabile per il Cattolico medio e forse anche per un canonista, dal momento che gli errori e le deviazioni del Vaticano II non si erano ancora palesati nella loro dirompente evidenza, giungendo ad essere affermati ore rotundo da colui che avrebbe dovuto invece condannarli. Pensiamo a Amoris Lætitia, al provvedimento con cui è stata modificata la dottrina sulla pena capitale o all’ultima, scandalosa dichiarazione Fiducia Supplicans, impugnata da intere Conferenze Episcopali. Con questo voglio dire che il recente “risveglio” di molti Cattolici – tra cui non posso non annoverare me stesso, nel percorso di ritorno alla Tradizione di questi ultimi anni – consente di capire anche solo intuitivamente, mediante il sensus Fidei, che non avremmo mai potuto veder profanare una Basilica romana da una simulazione di Messa di un finto vescovo anglicano senza prima l’abbraccio d...

A proposito del libro “Habemus papam?” / Viglione risponde al professor de Mattei

di Massimo Viglione Il 1° febbraio 2024 il professor Roberto de Mattei ha recensito, sul periodico da lui diretto   [ qui ]  il mio libro, appena edito, Habemus papam? Papa eretico. Rinuncia. Sede vacante. L’insegnamento del passato e il dibattito dopo l’11 febbraio 2013 (Edizioni Maniero del Mirto, 2024)  [ qui l’intervista che mi è stata fatta in proposito da Duc in altum]. Nel ringraziare il professore per la sua attenzione al mio lavoro, mi trovo costretto ad avanzare chiarimenti su alcune sue affermazioni che ritengo errate e su alcune dichiarazioni non rispondenti al vero. Anche perché, come potremo vedere, dalla sua trattazione si potrebbero evincere conclusioni sul mio conto non rispondenti alla realtà, ed è quindi doveroso per me chiarire nero su bianco la verità. Siccome una trattazione approfondita della questione richiederebbe un altro libro, mi limito a un veloce schema per chiarire le principali problematiche. Punto primo De Mattei scrive: «Se per Cionci ...

Nessuno ha amato la Beatissima Vergine Maria più del suo Divin Figlio.

Chiunque abbia riconosciuto e profondamente contemplato l’amore inesprimibile di Maria verso di lui, desidera rispondere a questo amore con il più grande amore filiale possibile. Guardiamo con ammirazione e forse un po’ di invidia la devozione dei grandi santi che hanno fatto e sofferto così tanto per Maria, e vorremmo diventare almeno una miniatura di un San Bernardo, di un San Luigi Grignion de Montfort, o di un Massimiliano Kolbe. È difficile immaginare che ci potrebbe essere un altro modo per amare ancora di più Maria. Tuttavia, sappiamo che nessuno ha amato Maria più di suo Figlio. L’amava con tutta la perfezione della sua natura umana e divina. Ha fatto di più per lei che per tutte le altre creature messe insieme, come dimostrano gli straordinari privilegi che Dio non ha mai concesso ad un’altra creatura: l’Immacolata Concezione, la Pienezza della grazia, la Perpetua Verginità, la Divina Maternità, la Maternità spirituale come Corredentrice e Mediatrice di tutte le grazie, e inf...

San Biagio, il Vescovo martire che protegge dal mal di gola e non solo

Le notizie storiche di san Biagio sono molto scarse. Si sa che era di origine armena e fu eletto vescovo di Sebaste. Infierendo la persecuzione di Licinio, Biagio ritenne prudente lasciare la città e rifugiarsi in una grotta nascosta nella boscaglia, ma l’andirivieni delle persone che lo cercavano rese ben presto noto a tutti il suo nascondiglio. Condotto in città, per ordine del governatore Agricola, fu imprigionato, ma anche nella prigione riceveva e sanava molti ammalati. Un giorno si recò da lui una madre il cui figlio stava morendo soffocato, per aver ingoiato una spina di pesce: Biagio lo benedisse e lo risanò immediatamente. La buona mamma, per ringraziarlo, gli offrì una candela per illuminare di notte la cella e un po’ di cibo. Da qui nacque la tradizione di benedire, con due ceri incrociati, la gola dei fedeli nel giorno della sua festa. Questo episodio valse a san Biagio la qualifica di protettore di tutti i mali della gola. Si racconta pure del suo amore per gli animali, c...