Passa ai contenuti principali

Mons.Lefebvre: Non ho mai smesso di ripeterlo:"Fu un atto d'amore per la Chiesa" .

Mons.M.Lefebvre


Carissimi amici e lettori,

“La vita di Mons. Lefebvre parla ancora al nostro cuore di uomini e di cristiani. Ha da comunicare qualcosa di molto grande a questo nostro mondo così martoriato da lotte sociali di ogni genere”. Un vescovo dei nostri tempi tra oblazione e santità.Molto intenso il suo magistero a fianco delle famiglie più povere e disagiate in Africa, La storia è maestra di vita, di prudenza. Fu vicario apostolico del Senegal, un anno dopo venne nominato delegato apostolico per tutta l'Africa francese, fu così il rappresentante della Santa Sede in 18 paesi africani, nei quali vi erano 45 giurisdizioni ecclesiastiche e 2 milioni di cattolici, con 1.400 sacerdoti e 2.400 religiose.

Nel 1955 diverrà il primo arcivescovo metropolita di Dakar, quando in Senegal verrà istituita la gerarchia locale. Resterà delegato apostolico fino al 1959 e arcivescovo metropolita di Dakar fino al 1962. In 11 anni di lavoro come delegato apostolico le diocesi passarono da 44 a 65. A Dakar raddoppiò il numero dei cattolici e le chiese da tre divennero 13.
Dopo cinquant’anni, le persone di buona volontà hanno degli elementi supplementari per valutare ciò che accade nella Chiesa, per valutare le conseguenze a lungo termine dei princìpi che furono posti.La decisione che Monsignor Lefebvre prese più di trent’anni fa, nel 1988, nel momento più cruciale della storia della Fraternità San Pio X.Fu un atto d'amore per la Chiesa .
Mons.Lefebvre: "Non ho mai smesso di ripeterlo, se qualcuno si separa dal Papa, quello non sarò certo io". In questi giorni la Signora Luisella Scrosati non fa altro che inveire con degli articoli ridicoli sul giornale "la nuova bussola quotidiana",su l'opera di mons.L
efebvre la FSSPX, una che non riesce a capire ne a distinguere lo scisma fatto dagli ortodossi d'oriente, da un atto di resistenza di un vescovo Cattolico alle riforme scellerate del concilio Vaticano II .Carissima Luisella il 7 dicembre 1965, Paolo VI tolse le scomuniche che pendevano sugli Ortodossi dallo scisma del 1054. Questo atto non ha posto fine allo scisma, evidentemente, perché gli Ortodossi continuano a non riconoscere né in linea teorica né in pratica le prerogative del Papa. A differenza degli ortodossi i Vescovi,i sacerdoti,i religiosi, e i molti fedeli, che orbitano intorno alla Fraternità Sacerdotale San Pio X,credono e riconoscono sia in linea di principio sia nella pratica, le prerogative del papa. Pertanto non c'è alcuno scisma ma solo un atto di resistenza.
Carissimi,“Nonostante questi tempi di grave difficoltà il Signore ci ha fatto dono di una grazia particolare”, il dono della FSSPX un dono fatto alla Chiesa tramite mons.Lefebvre, si pongano fine al discredito e alle calunnie subite dal presule che oggi gode della visione beatifica di Dio,e dell'opera di cui egli fu umile strumento nelle mani di Dio,"non una sua opera"ma  un'opera voluta da Dio per la Chiesa.
Un vescovo missionario “un discepolo del Signore che è stato perseguitato per aver vissuto i propri impegni con Dio e con gli altri, entrando in un combattimento con un mondo fatto di ambizioni di potere e interessi mondani. Il calvario generato da calunnie e falsità che ha percorso è stato per lui, per la Congregazione da lui fondata, e per la Chiesa fonte di maturazione e di santificazione”.
Carissimo lettore se Mons. Marcel Lefebvre fosse ancora oggi presente su questa terra, concluderebbe questo articolo con queste parole:"Non esitiamo ad accettare le prove che Dio ci manda, non esitiamo a staccarci da tutto per abbandonarci completamente alla Sua santa volontà".

Commenti

Post popolari in questo blog

Fiducia Supplicans: Colpo di Mano di una Setta di Eretici Corrotti.Mons. Carlo Maria Viganò.

Mons. Carlo Maria Viganò Sul Comunicato stampa circa la ricezione di Fiducia Supplicans https://www.lifesitenews.com/news/archbishop-vigano-cdl-fernandezs-defense-of-fiducia-supplicans-shows-his-manifest-heresy/ Il Cardinal Fernández scrive che “non c’è spazio per prendere le distanze dottrinali da questa Dichiarazione o per considerarla eretica, contraria alla Tradizione della Chiesa o blasfema”. Come risponderebbe a una simile osservazione? Non stupisce che l’autore di un documento in sé eretico cerchi di difenderlo contro ogni evidenza. Stupisce invece l’impudenza nel contraddire quella sinodalità che, a sentir loro, dovrebbe lasciare autonomia alle “chiese particolari”. Ma questo è ciò che avviene quando una lobby che pretende di avere una legittimazione “democratica” scopre che il popolo – sovrano solo a parole – non asseconda i suoi piani eversivi. Il consenso popolare diventa allora “deriva populista” (come quando non sono i Democratici a vincere onestamente un’elezione) e la st...

LA PREGHIERA CONSEGNATA DALLA MADONNA STESSA (REGINA DEGLI ANGELI) PER INVIARE GLI ANGELI A SCONFIGGERE I DEMONI

Nel 1864, in Francia, la Madonna apparve a un prete e gli insegnò una potente preghiera per combattere e sconfiggere i poteri dell’inferno. Il 13 gennaio 1864, il beato padre Luis-Eduardo Cestac fu improvvisamente colpito da un raggio di luce divina. Vide dei demoni sparsi per tutta la terra, causando un’immensa confusione. Allo stesso tempo, ha avuto una visione della Vergine Maria. La Madonna le ha rivelato che in effetti il ​​potere dei demoni era stato scatenato in tutto il mondo e che più che mai era necessario pregare la Regina degli Angeli e chiederle di inviare le legioni dei santi angeli per combattere e sconfiggere poteri dell’inferno. “Madre mia”, disse il prete, “sei così gentile, perché non mandi questi angeli per te senza che nessuno te lo chieda?” “No”, rispose la Beata Vergine, “la preghiera è una condizione stabilita da Dio stesso per ottenere questa grazia”. “Allora, santissima Madre”, disse il prete, “insegnami come vuoi che ti venga chiesto!” Fu allora che il Beato ...

Francesco decapita la diocesi di Roma, promuovendo per rimuovere. Via il suo vicario De Donatis e il suo “nemico”, l’ausilario Libanori

I due vescovi litigarono sul destino del gesuita Rupnik, accusato di violenza sessuale da 5 suore Papa Francesco ha deciso a modo suo di risolvere la lunga disputa fra il suo vicario a Roma, cardinale Angelo De Donatis e il gesuita Daniele Libanori, vescovo ausiliare della capitale: li ha sollevati entrambi dall’incarico ricoperto promuovendoli ad altro incarico. Come spiegato dal bollettino della sala stampa vaticana di sabato 6 aprile, il cardinale De Donatis è stato nominato nuovo penitenziere maggiore del Vaticano in sostituzione del cardinale Mauro Piacenza dimissionato qualche mese in anticipo (compirà 80 anni a fine estate). Libanori è stato invece nominato assessore personale del Papa per la vita consacrata, incarico creato ad hoc perché non è mai esistito: dovrà occuparsi di tutti gli istituti di vita consacrata. Con il suo vicario le incomprensioni iniziarono con la pandemia Era da tempo che il Papa aveva fatto trapelare l’intenzione di sostituire De Donatis, che lui stesso a...