la Messa “tridentina” non è stata inventata da san Pio V né dal Concilio di Trento, ma risale ai tempi apostolici. La Liturgia, infatti, non è l’espressione d’un sentimento del fedele, ma è “la” preghiera ufficiale della Chiesa; è Dogma pregato. Essa racchiude qualcosa di eterno non costruito da mano umana. «Ecce ego vobiscum sum», dice Cristo alla sua Chiesa (Mt 28,20).
Carissimi amici e lettori,
è chiaro da tempo che la confusione nel senso più triste del termine, ormai regna sovrana nella Chiesa.
Da quando la facciamo partire?
Dall’inizio del Concilio Ecumenico Vaticano II?
Forse, bisogna farla partire da prima; il fumo di satana ha iniziato ad entrare non tanto nei sacri palazzi, ma nel cuore di tanti pastori, già da prima.
Certo è, che il Concilio Ecumenico Vaticano II, voluto da Giovanni XXIII e da sempre definito “pastorale” è un punto fermo per quanto riguarda la divisione nella Chiesa, piaga di cui stiamo portando tutti le conseguenze.
A chi imputare la colpa?
A quale tipologia di cristiani cattolici?
Fino al Concilio, non esistevano categorie di cattolici; c’erano i cattolici, punto e basta!
Oggi, si sono create le tipologie, o meglio, le hanno definite tali, coloro che detengono le redini.
Oggi, i cattolici cosiddetti tradizionalisti, i più perseguitati da coloro che invece dovrebbero accoglierli e comprenderli, in primis il Papa, che dimostra comprensione, accoglienza e misericordia per tutti, meno che per coloro che hanno una sensibilità comunque autenticamente cristiana, devono subire l’onta della denigrazione che lascia sbalorditi e senza parole persino i non credenti, i quali non capiscono il perché di scelte così assurde nei confronti di chi non chiede altro se non di poter pregare in un certo modo.
La cosa peggiore e scandalosa, è vedere come ci siano prese di posizione diverse e diametricalmente agli estremi nell’applicazione dell’ultimo Motu Proprio di Papa Francesco.
Non una linea comune, ma ancora una volta, il tutto è lasciato alle decisioni dei Vescovi, che quando sei fortunato hanno il senso umano, responsabile e saggio, di prendere decisioni di buon senso, quando invece sono al limite dell’eresia, allora diventano gli inquisitori più spietati.
Aveva visto bene Benedetto XVI, quando aveva rimesso questa straordinaria causa nelle mani di una commissione che non doveva rendere conto a nessun Vescovo.
Aveva capito, da saggio, che c’erano da evitare anche gli scandali dovuti al sentire personale dei Vescovi!
Se sei fortunato e abiti in una Diocesi che ha un Vescovo benevolo, allora non cambia niente; se sei sfortunato e abiti a cento metri dal confine di una Diocesi che ha un Vescovo contrario, allora sei spacciato.
Santo Padre…Vescovi…ma dov’è il buon senso!
O una cosa vale per tutti, o non vale per nessuno!
Basta confusione!
Con il Motu Proprio “Traditionis Custodes” si è andati contro la memoria venerabile di quei Papi che pur avendo promosso, attualizzato e magari anche difeso la riforma liturgica del Vaticano II, tuttavia non si sono mai permessi di pensare e peggio ancora di dire che la forma con la quale si era pregato fino a quel momento, era da eliminare.
Noi, le case vecchie, le restauriamo, le forniamo di quegli ausili che sono necessari per poter vivere dignitosamente, ma non le distruggiamo e neanche le denigriamo, perché quelle case hanno permesso ai nostri genitori, nonni e bisnonni di essere accolti, custoditi e viverci con onestà.
Il Cardinale Ottaviani e come lui tanti altri, diceva sempre che l’Ordo Missae della cosiddetta Messa tridentina, era molto più antico e affondava le sue radici nell’età apostolica.
Un cambiamento così radicale della liturgia della Messa, dei sacramenti e Sacramentali avrebbe innescato un malcontento generale che non si sarebbe più fermato.
E’ quello a cui stiamo assistendo.
Ma nessuno si chiede perché dopo così tanti anni c’è questo malcontento nella Chiesa, dovuto a queste ed altre cose che sono state violentate con le cosiddette riforme del Concilio?
In poco tempo, è venuto meno il sacro rispetto per generazioni e generazioni di cristiani, Papi, Vescovi e Sacerdoti, che hanno amato, sofferto e dato la vita per Cristo e per la Chiesa.
In conclusione, la Santa Sede vuole ripudiare il venerabile rito detto tridentino!
Anche se ufficialmente dicono di no, questa è la verità che molti di coloro che sono al comando dicono nel contesto dei corridoi e delle lettere che inviano a destra e a manca e che poi sfuggono al controllo, svelando i loro diabolici intenti!
Avevamo la possibilità di usufruire di uno strumento che aveva messo le basi per una sana convivenza tra sensibilità diverse, come è giusto e doveroso che sia, e si vuole a tutti i costi negare questa libertà.
Su tutto si può avere una propria opinione e quindi una scelta, meno che su questo.
Ma non vi accorgete che anche i non credenti, ma comunque persone che sanno leggere e scrivere, per non dire di cultura, si stanno chiedendo se sapete quello che dite?
Almeno tacete e decidete senza dare spiegazioni, perché non ce n’è una che possa giustificare la vostra cattiva fede.
Abbiate almeno rispetto di coloro che sono ancora vivi e che avevano cercato di aggiustare le cose con fede e saggezza; non fate dire a loro cose che neppure avevano pensato.
Povero Benedetto XVI, che cosa deve sentire prima di concludere la sua vita gloriosa!
Che il Motu Proprio l’aveva pensato per riavvicinare i seguaci di Mons. Lebfevre!
Ma per favore….pregate e convertitevi dalla vostra condotta malvagia e domandate al Signore che vi illumini sulla strada che dovete percorrere per rientrare nella via della grazia!
Carissimi amici e lettori,
è chiaro da tempo che la confusione nel senso più triste del termine, ormai regna sovrana nella Chiesa.
Da quando la facciamo partire?
Dall’inizio del Concilio Ecumenico Vaticano II?
Forse, bisogna farla partire da prima; il fumo di satana ha iniziato ad entrare non tanto nei sacri palazzi, ma nel cuore di tanti pastori, già da prima.
Certo è, che il Concilio Ecumenico Vaticano II, voluto da Giovanni XXIII e da sempre definito “pastorale” è un punto fermo per quanto riguarda la divisione nella Chiesa, piaga di cui stiamo portando tutti le conseguenze.
A chi imputare la colpa?
A quale tipologia di cristiani cattolici?
Fino al Concilio, non esistevano categorie di cattolici; c’erano i cattolici, punto e basta!
Oggi, si sono create le tipologie, o meglio, le hanno definite tali, coloro che detengono le redini.
Oggi, i cattolici cosiddetti tradizionalisti, i più perseguitati da coloro che invece dovrebbero accoglierli e comprenderli, in primis il Papa, che dimostra comprensione, accoglienza e misericordia per tutti, meno che per coloro che hanno una sensibilità comunque autenticamente cristiana, devono subire l’onta della denigrazione che lascia sbalorditi e senza parole persino i non credenti, i quali non capiscono il perché di scelte così assurde nei confronti di chi non chiede altro se non di poter pregare in un certo modo.
Chi sta minando veramente oggi l'unità della Chiesa in questo preciso istante?
Sicuramente non i tradizionalisti, ma certamente il clero modernistico filo-teutonico, che benedice "nozze" gay e ha sposato il mondo (ideologia gender).
Fatto sta che la Conferenza Episcopale Teutonica e diversi teologi stanno giocando con la fede, sprecando il loro tempo a speculare su quale genere sia Dio, se Egli sia maschio o femmina.
Ma tutti sanno che Dio non ha sesso! Sono le basi della fede!
Sapete perché costoro fanno ciò?
Solo per sdoganare quanto detto sopra, le depravazioni del mondo e il gender. Ora trovare il capro espiatorio nei tradizionalisti è una vera sciocchezza, in quanto i tradizionalisti pregano per la Chiesa, per il papa e per l'unità dei cristiani.
Un Vescovo ausiliario di Roma ha detto con cattiveria che la Messa Tridentina deve scomparire dall'Urbe e che i cattolici tradizionalisti vanno rieducati e re-indottrinati... Ciò che questo Presule ha affermato è gravissimo perché questi metodi sono propri del regimi totalitari e del partito Comunista cinese.
La cosa peggiore e scandalosa, è vedere come ci siano prese di posizione diverse e diametricalmente agli estremi nell’applicazione dell’ultimo Motu Proprio di Papa Francesco.
Non una linea comune, ma ancora una volta, il tutto è lasciato alle decisioni dei Vescovi, che quando sei fortunato hanno il senso umano, responsabile e saggio, di prendere decisioni di buon senso, quando invece sono al limite dell’eresia, allora diventano gli inquisitori più spietati.
Aveva visto bene Benedetto XVI, quando aveva rimesso questa straordinaria causa nelle mani di una commissione che non doveva rendere conto a nessun Vescovo.
Aveva capito, da saggio, che c’erano da evitare anche gli scandali dovuti al sentire personale dei Vescovi!
Se sei fortunato e abiti in una Diocesi che ha un Vescovo benevolo, allora non cambia niente; se sei sfortunato e abiti a cento metri dal confine di una Diocesi che ha un Vescovo contrario, allora sei spacciato.
Santo Padre…Vescovi…ma dov’è il buon senso!
O una cosa vale per tutti, o non vale per nessuno!
Basta confusione!
Con il Motu Proprio “Traditionis Custodes” si è andati contro la memoria venerabile di quei Papi che pur avendo promosso, attualizzato e magari anche difeso la riforma liturgica del Vaticano II, tuttavia non si sono mai permessi di pensare e peggio ancora di dire che la forma con la quale si era pregato fino a quel momento, era da eliminare.
Noi, le case vecchie, le restauriamo, le forniamo di quegli ausili che sono necessari per poter vivere dignitosamente, ma non le distruggiamo e neanche le denigriamo, perché quelle case hanno permesso ai nostri genitori, nonni e bisnonni di essere accolti, custoditi e viverci con onestà.
Il Cardinale Ottaviani e come lui tanti altri, diceva sempre che l’Ordo Missae della cosiddetta Messa tridentina, era molto più antico e affondava le sue radici nell’età apostolica.
Un cambiamento così radicale della liturgia della Messa, dei sacramenti e Sacramentali avrebbe innescato un malcontento generale che non si sarebbe più fermato.
E’ quello a cui stiamo assistendo.
Ma nessuno si chiede perché dopo così tanti anni c’è questo malcontento nella Chiesa, dovuto a queste ed altre cose che sono state violentate con le cosiddette riforme del Concilio?
In poco tempo, è venuto meno il sacro rispetto per generazioni e generazioni di cristiani, Papi, Vescovi e Sacerdoti, che hanno amato, sofferto e dato la vita per Cristo e per la Chiesa.
In conclusione, la Santa Sede vuole ripudiare il venerabile rito detto tridentino!
Anche se ufficialmente dicono di no, questa è la verità che molti di coloro che sono al comando dicono nel contesto dei corridoi e delle lettere che inviano a destra e a manca e che poi sfuggono al controllo, svelando i loro diabolici intenti!
Avevamo la possibilità di usufruire di uno strumento che aveva messo le basi per una sana convivenza tra sensibilità diverse, come è giusto e doveroso che sia, e si vuole a tutti i costi negare questa libertà.
Su tutto si può avere una propria opinione e quindi una scelta, meno che su questo.
Ma non vi accorgete che anche i non credenti, ma comunque persone che sanno leggere e scrivere, per non dire di cultura, si stanno chiedendo se sapete quello che dite?
Almeno tacete e decidete senza dare spiegazioni, perché non ce n’è una che possa giustificare la vostra cattiva fede.
Abbiate almeno rispetto di coloro che sono ancora vivi e che avevano cercato di aggiustare le cose con fede e saggezza; non fate dire a loro cose che neppure avevano pensato.
Povero Benedetto XVI, che cosa deve sentire prima di concludere la sua vita gloriosa!
Che il Motu Proprio l’aveva pensato per riavvicinare i seguaci di Mons. Lebfevre!
Ma per favore….pregate e convertitevi dalla vostra condotta malvagia e domandate al Signore che vi illumini sulla strada che dovete percorrere per rientrare nella via della grazia!
Commenti
Posta un commento