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«Andiamo fino a Betlemme a vedere questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere» (Lc 2,15).


La carità apre gli occhi alla fede

Siamo a Natale e mettiamo il nostro cuore nel presepio e nella liturgia che ci ricordano che Gesù “è venuto ad abitare in mezzo a noi”. Il clima del Natale suscita un’onda di calore e di nostalgia di affetti familiari, di unione con le persone che fan parte della nostra vita. Questo moto di familiarità è la risonanza affettiva del fatto che Gesù “è venuto ad abitare in mezzo a noi”, rendendo bella e amabile la vita e i suoi protagonisti.

Il richiamo di Dio


Il Natale porta in tutti un risveglio di gioia, uno slancio di bontà, di gusto per la vita bella. Il Natale suscita il desiderio di quel “regno” di pace, di giustizia e di fraternità di cui parla il Vangelo, patria amata, anche se ne siamo lontani e quasi estranei. Per capire cosa è capitato con il Natale di Gesù e cosa ci capita ogni anno, ricorro a un fenomeno della natura, a quanto succede al cuculo o anche alle pernici. Le uova di questi uccelli spesso vengono deposte in un nido estraneo. I piccoli crescono e famigliarizzano nel nido ove sono nati, ignari della loro origine. Però capita che se nelle vicinanze passa la vera madre e manda il suo richiamo, il piccolo subito lo riconosce, si risveglia in lui una sintonia naturale per cui lascia il nido e si pone al suo seguito.“Non diversamente accade, per quanto riguarda il nostro cuore”, ha osservato San Francesco di Sales. “Sebbene, infatti, esso venga covato, nutrito e allevato in mezzo alle cose di questo mondo, materiali ed effimere, e, per così dire, sotto le ali della natura, nondimeno, al primo sguardo che getta verso Dio, alla prima conoscenza che ne riceve, la naturale e originaria inclinazione ad amare Dio, che si era come assopita e divenuta impercettibile, si risveglia in un istante e appare all’improvviso, come una scintilla in mezzo alla cenere. E questa inclinazione, agendo sulla nostra volontà, le imprime uno slancio di quell’amore”.Gesù è il “richiamo” di Dio per noi. È venuto in mezzo a noi risvegliando la nostra natura divina, inespressa ma viva. Ancora oggi, guardando al “Bambino che ci è stato dato” sentiamo una vibrazione di verità e di connaturalità che ci sorprende con uno slancio inaspettato del cuore, con un moto di simpatia verso Gesù e quel suo “regno” tanto umano e tanto divino che sentiamo anche nostro. Dio continua a mandarci i dolci richiami della sua presenza, come una mamma che per giorni e settimane intere cura e sorride al suo bambino, inconsapevole, finché giunge il giorno in cui il bambino le risponde con un sorriso, riconoscendo la mamma e riconoscendo se stesso in relazione a lei. Ogni atto di amore è un richiamo di Dio che risveglia l’umanità di figli di Dio. “per far sperimentare a tutti la Divina Provvidenza mediante la carità... che apre gli occhi della fede e riscalda i cuori di amore a Dio”.Il tempo è troppo lento per chi aspetta, troppo rapido per chi ha paura, troppo lungo per chi soffre, troppo breve per chi gioisce. Il tempo è pieno per chi è amato e ama. Gesù nato in una notte d'inverno, a Betlemme, ha riempito di sè il tempo. Quando venne la pienezza del tempo scrive San Paolo , Dio mandò il suo Figlio, nato da donna (Gal.4,4). La pienezza del tempo è Gesù.La nostra vita non è una brocca vuota, come quella della Samaritana, da riempire ripetutamente al pozzo della vita, sempre troppo limitato, ma abbiamo in noi una sorgente di acqua viva zampillante, inesauribile:lo Spirito di Dio. Se tu conoscessi il dono! I Santi i missionari hanno conosciuto il dono di Dio e hanno voluto farlo sperimentare a tutti con l'urgenza dell'amore che gli muoveva nel cuore, nelle parole nelle mani.Chi ama Dio gode sempre,il dolore non si differenzia più dalla gioia e diventa tutta una gioia la vita, ed è un paradiso.Dove nasce Dio, nasce la speranza: Lui porta la speranza. Dove nasce Dio, nasce la pace. E dove nasce la pace, non c’è più posto per l’odio e per la guerra.’

‘Con la nascita di Gesù è nata una promessa nuova, è nato un mondo nuovo È una gioia serena, tranquilla, una gioia che sempre accompagna il cristiano’.

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