Non vedete la deriva di questa festa verso il satanismo? Siete accecati dal pensiero unico dominante? Seppure le origini siano cristiane (dicono alcuni) oppure celtice (dicono altri), non vedete che l’effetto di questo “festeggiamento” è deleterio e negativo? Quindi ascoltate, oppure leggete, oppure stampate e diffondete questa omelia di esattamente un anno fa. E ringraziamo questo bravo predicatore che ci apre gli occhi! Forse conoscete già la registrazione MP3 di questa omelia, tramite i social network, ma ne gira una versione parziale; qui ho voluto trascrivere, invece, la versione integrale e renderla disponibili in PDF e in DOC. E ne è valsa la pena!
Dal Vangelo secondo Marco (10, 46-52)
In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gerico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». Molti lo rimproveravano perché tacesse ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco dicendogli: «Coraggio! Alzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo.». E Gesù gli disse: «Và, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.
Parola del Signore.
Omelia
Sia Lodato Gesù Cristo.
Anche noi speriamo di sentire la pesantezza e la inabilità prodotta dalla nostra cecità interiore; la cecità del corpo è niente in confronto a quella dell’anima. Quando si è ciechi nell’anima, quando non si sa distinguere il bene dal male, quando non si sanno produrre giudizi responsabili in modo autonomo, come diceva Gesù nel Vangelo pochi giorni fa: “Perché non giudicate da voi stessi gli eventi, anche se sapete dire che verrà la pioggia, viene il sole, è bello, è brutto …” quando non si ha questa capacità e si è nella cecità si ha bisogno di rivedere, o in alcuni casi di vedere per la prima volta nella vita, vedere quello che è peccato e vedere quello che è grazia; vedere quello che è secondo Dio e vedere quello che è secondo il Diavolo; vedere quello che è verità e vedere quello che è menzogna e chiamare ciascun ambito, ciascuna realtà, con il suo corretto nome, senza fare confusioni inutili, ed alle volti capziose, e senza voler fraintendere volutamente per giustificare le proprie pigrizie, i propri gusti malsani, la propria ribellione a Dio, per questo dobbiamo imparare da Bartimèo, da quest’uomo così tanto segnato dal timor di Dio, di chiedere: “Figlio di Davide, abbi pietà di me.” E se il signore ci chiama, e il signore ci chiama sempre, anche noi dobbiamo avere questa prontezza di alzarci in piedi, di saltare in piedi, di lasciare tutto il mantello, era tutto, era quello che gli serviva per la notte, per coprirsi; lasciare tutto per seguire il Signore, per andare da Lui a farci guarire perché Lui è l’unico che ci può guarire, è l’unico che ci può dare la salvezza. Un segno della nostra cecità, un segno grave della nostra cecità, della noncuranza, del non distinguere il bene dal male, un segno diffusissimo, tutte le realtà della nostra vita sono pervase, da questa follia che adesso vi dico; e noi senza battere ciglio andiamo avanti, dietro a questa follia.
Persino se vai dalla panettiera, luogo più comune e più quotidiano del mondo, tu oggi trovi scritto che tra pochi giorni è la festa di Halloween. Capito? Ma noi ci siamo chiesti cos’è questa roba? Siamo lì tutti teneri, tutti pieni di tenerezza verso i nostri bambini che disegnano i mostri, le streghe, i diavoli, con le corna. Sai che bella tenerezza vedere un bambino che gli viene insegnato a disegnare i mostri con cinque teste, con i denti da vampiro, col sangue, con … con i cappelli delle streghe. Bellissimo, una festa bellissima! Pedagogicamente è fantastica. Dopo stiamo attenti se guardano Gesù nella passione perché “Oh! Madre, quanto sangue! Non vorrei che mio figlio rimanesse scioccato … dal sangue di Cristo; togliamo il crocifisso perché crea turbamento psicologico al mio bambino.” Però che disegna il Diavolo questo va bene; non crea nessun turbamento psicologico; dopo li portiamo dagli psichiatri e dagli psicologi perché cominciamo a dire: “Ma non dorme più, si sveglia angosciato, c’ha l’ansia, è disturbato.” Teh, va! Chissà come mai? Gesù Cristo non ha mai turbato il sonno di nessuno. Il Diavolo turba il sonno e la veglia di tutti!
Ma noi, ci mancherebbe che ci mettiamo a chiederci: “Ma che cos’è ‘sta roba?” Io da piccolino, mai sentito ‘sta cosa qui di Halloween. E non vengo dal Mesolitico, cioè io non sono cresciuto insieme ai dinosauri, eh! Ho qualche anno ma, una manciata di anni in più, o più di voi o meno di voi, ma siamo lì, su. Da piccolino, che è quarant’anni fa, non c’era questa roba qui. Io, mai visto nessuno girare con le zucche in mano; anzi se mi dicevano che ero una zucca, mi offendevo! Mai visto disegnare diavoli o mai visto le mie compagne andare in giro vestite come le streghe. Magari erano un po’ streghette, però non si mettevano in giro vestite così, non c’era questa cosa. E da dove viene questa roba qui? Che cosa vuol dire? Una cosa innocente, tranquilla, serena, carina; perché noi dobbiamo sempre scimmiottare quello che fanno in America, altrove, no? Quindi se da domani quelli mangiano con i piedi per aria, anche noi dobbiamo mangiare con i piedi per aria; vi tocca fare le scimmie di tutti! Senza chiederci il senso. Quello che adesso io vi dico non è che dovete crederlo perché ve lo dico io, eh; andate stasera a casa su Internet, battete, e trovate le stesse cose che vi dico io; non sono frutto della mia sapienza, sono frutto di un po’ di informazione, che però dobbiamo dircela, per esser coscienti. Padre Gabriele Amorth, noto, notissimo esorcista di Roma, conosciuto in tutto il mondo, dice così: “Halloween è una trappola del Demonio” e dice: “Fa schifo e mi fa schifo.” Punto! “Si tratta … ” sto leggendo testualmente, eh, … “Si tratta di una roba pagana, anticristiana ed anticattolica, proveniente da terre nordiche ed esplosa negli Usa. È stata fatta per mettere in secondo piano ed offuscare la Solennità di Tutti i Santi.”. “Il suo scopo è quello di mettere intralcio alla santità, è una ideazione del demonio che intende scompaginare i piani di Dio.” Questa festa, così chiamata, la festa di Halloween, ha delle radici nel paganesimo e nel satanismo, e continua ad essere ancora oggi una pericolosa forma di idolatria demoniaca.” Da dove viene, nello specifico? “Trae origine da un’antichissima celebrazione celtica diffusa nelle isole britanniche e nel nord della Francia,” sentite che roba, eh, “con cui i pagani adoravano una delle loro divinità, chiamata Samhain, Signore della morte.” Bellissimo, che i nostri bambini festeggiano il signore della morte. Stupendo! “Era considerata una delle feste più importanti e dava inizio al capodanno celtico. La notte del 31 ottobre, in onore del sanguinario dio della morte, Samhain, veniva realizzato sopra un’altura un enorme falò utilizzando rami di quercia, albero ritenuto sacro, sul quale venivano bruciati sacrifici costituiti da cibo, animali e persino da esseri umani.”
Di quest’ultima crudele e sanguinaria usanza noi abbiamo testimonianza: nel “De bello gallico” di Giulio Cesare” nel libro 6 paragrafo 16; abbiamo la stessa testimonianza nel libro del “Naturalis Historia” capitolo 30 paragrafo 13 di Plinio il Vecchio; addirittura Tacito negli “Annales” capitolo 24 paragrafo 30 ne parla di questa roba; una roba terribile, mostruosa.
Questa festa per i satanisti, tra l’altro verrà inaugurata la Chiesa Luciferiana in America, proprio in quella data, il 31 ottobre ci sarà l’inaugurazione in America della Chiesa Luciferiana: un abominio della desolazione, una roba pazzesca, è considerata il Capodanno Magico. Voi sapete che una delle frasi tipiche di questa festa è “Dolcetto o scherzetto?” Carini! Che belli i bambini puffosi! Che bei! “Dolcetto o scherzetto?” E noi come i somari diciamo: “Ma no, Dolcetto!” E stiamo a fare anche noi i cicirilloni; no? Perché adesso va di moda la tenerezza; quindi tutti teneri, no? Un po’ come i puffi! Ma siccome non bisogna essere ignoranti, perché la tenerezza non è sintomo di ignoranza, ma è ben altra cosa, analizziamo cosa vuol dire questo scherzetto e dolcetto, se è così innocente. In inglese, perché viene da là, l’espressione sarebbe “Trick or Treat?”; c’è una somiglianza, eh? Trick, tradotto letteralmente, andate a vedere sul vocabolario, significa: stratagemma, trucco e inganno. Qui con lo scherzetto non c’abbiamo niente, eh, neanche col dolcetto; qui vuol dire ben altra roba, che in realtà, nell’uso che facevano loro, era: maledizione o sacrifico; dopo capirete perché maledizione o sacrifico. Treat, invece, significa piacere, gioia e godimento; che nella bocca di un bambino, non ci sta proprio. Piacere e godimento, un bambino non sa neanche che cos’è; non c’entra niente. Quindi qui un miscuglio tra maledizione e godimento! Una meraviglia! Quale era la logica che ci sta sotto? La logica era quella che attraverso Trick e Treat tu dicevi, era questa la cosa: “O tu mi dai del denaro e del cibo … ” questo era quello che facevano i druidi, nell’andare di casa in casa in quella notte, chiedendo: o denaro o cibo o sacrifici umani, oppure: Trick! Ti do la maledizione! Non c’è nessuno scherzo qui sotto. Questa è una forma di maledizione: “Se tu non mi dai quella cosa, io ti maledico!”. Quindi fermiamoci un secondo … e ragioniamo. Perché dopo, abbiamo voglia di andare a riempire … le liste degli esorcisti perché siamo disperati e non sappiamo più da che parte girarci, eh! Dopo cominciamo a dire “Sento i rumori”, cominciamo a dire “Sono disturbato, sto male; i dottori dicono che non c’ho niente ma io non dormo più, io c’ho l’ansia e non sto bene!”. Che cos’è? Che cos’è? Eh, che cos’è?
Io son rimasto molto impressionato quando, a un corso di esercizi, ebbi accanto a tavola un esorcista, famoso; e mi ricordo che ci disse tante cose; era un corso di esercizi per noi sacerdoti; e io ascoltavo; a un certo punto mi è venuta fuori questa frase, gli ho detto: “Ma padre, ma io queste cose qui io non le ho mai sapute, mai sentite!” Dico: “Ma succedono anche a uno che non, non, non le sa?” E lui m’ha guardato e m’ha detto: “Caro padre Giorgio Maria, se io adesso ti metto qui una bottiglia di vino avvelenato, e tu non lo sai, e tu lo bevi: poiché non lo sai, questo vino non ti fa niente di male?” Basta. Io non ho parlato più. Ho detto: “Caro Giorgio, svegliati. Invece di perdere il tempo a parlare e a guardare le baggianate alla televisione o a parlare di chiacchere inutili, informati sulle cose importanti della vita. Vai a vedere veramente il senso delle cose!”.
Noi ci rendiamo conto che questa festa viene celebrata negli asili? Negli asili! Negli asili si preparano queste robe qui. Andate a vedere su Internet qual è il significato della zucca vuota! Da dove, dove si aggancia questa leggenda della zucca vuota. È un incontro tra un … [manca] … alcolici!
Noi non siamo pagani, noi siamo battezzati in Cristo! Noi non siamo barbari figli di Attila; noi abbiamo una cultura; abbiamo una tradizione cristiana; e dove l’abbiamo messa? Dove l’abbiamo sepolta? In nome di che cosa? Delle streghe e dei diavoli? Nooo! Ai nostri ragazzi diamo contenuti. “Ah, ma noi andiamo a fare una festa.” Non si fa festa col Diavolo! Non si scherza col fuoco. Non si scherza su queste cose. Impariamo, come dice Gesù, a distinguere il bene dal male. Questo vuol dire essere derisi, essere messi da parte, essere diversi? E sia! Ma almeno io di notte, quando vado a letto, dormo così bene, ma così satollo, che mi viene persino la bolla al naso tanto dormo bene, ma sto così bene, perché l’anima è in pace; non devo stare li a pensare agli spiriti, ai demoni, alle schifezze varie, alle streghe, alle … beh, a tutte le cose inquietanti, No! Perché penso a Gesù, penso agli angeli, penso ai santi, faccio un bel segno di croce e dico: “Signore, nelle tue mani metto il mio spirito. Buonanotte.”. Certo che se dentro c’hai altro è un po’ difficile poi fare questa roba, no? Quindi chiediamo al Signore la grazia della luce e la grazia del coraggio di essere cristiani cattolici fino in fondo.
Sia Lodato Gesù Cristo.
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