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Visualizzazione dei post da maggio, 2016

Omelia nella solennità del CORPUS DOMINI

Nel Nome del Padre, del Figlio, e dello Spirito Santo, Così sia! Sia Lodato Gesù Cristo. Carissimi, come avete potuto ascoltare sia nella lettura, che nel Vangelo, la narrazione dell’istituzione della Santissima Eucarestia.  Comunque questa narrazione ci mette davanti a tre cose. Prima: l’istituzione del Santo Sacrificio della Messa. Secondo:l’istituzione dell’Eucarestia, ossia della Presenza Reale, vera e sostanziale sotto le apparenze del pane e del vino di Gesù Cristo vivo e vero. Terzo: l’istituzione del Sacerdozio, perché l’Eucarestia è legata solamente ed esclusivamente al Sacerdozio ministeriale; i fedeli la ricevono, si uniscono alla celebrazione, ma non sono essi la causa efficiente, sia pure secondaria, della Santissima Eucarestia. Comunque, oggi, festa del Corpus Domini, siamo davanti a Cristo presente veramente, realmente, sostanzialmente nella Santissima Eucarestia.

Chi confida in Maria non sarà mai deluso.

Don Bosco, apostolo della devozione a Maria Ausiliatrice La devozione alla Madonna, sotto il titolo di Ausiliatrice, vuole manifestare la nostra fiducia nella presenza materna di Maria nelle vicende dell'umanità, della Chiesa e di ciascuno di noi. Maria è la Madre che non abbandona mai i suoi figli, ma li segue e aiuta con la sua intercessione. Il titolo di Maria aiuto dei cristiani era presente, fin dal 1500, tra le litanie lauretane. La devozione a Maria Ausiliatrice era già nota e diffusa all'epoca di S. Pio V e si propagò largamente a seguito della vittoria dei cristiani contro i turchi, a Lepanto (1571) e a Vienna (1683). Il Papa Pio VII, dopo la sua liberazione dalla prigionia napoleonica (1814), istituì la festa di Maria Ausiliatrice, fissandone la data al 24 maggio.

“Chi ha dunque ingegno, badi di non tacere” (San Gregorio Magno) di Giuseppe Provenzale

La lezione della dottrina sociale della Chiesa: cristianizzare l’economia contro l’imperialismo internazionale del denaro – I due concomitanti anniversari di oggi (i 125 anni della Rerum Novarum (1891) e gli 85 della Quadragesimo Anno (1931), emanata nel quarantesimo anniversario della prima enciclica) offrono l’occasione di una più che mai utile rilettura della dottrina sociale della Chiesa così come venne concepita, senza le influenze secolariste successive. Molti sono gli spunti, numerose le direttive ricavabili nel campo dell’azione dottrinale e politica, questo breve scritto si limiterà a rintracciarne alcune.

Santissima Trinità

D opo aver celebrato i misteri della vita di Gesù nel corso dell’anno liturgico, dopo aver accolto lo Spirito Santo nella Pentecoste, oggi contempliamo il mistero del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo: un “solo Dio e un solo Signore, non nell'unità di una sola persona, ma nella Trinità di una sola sostanza”. Tre persone: Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo in un'unica natura, nell'unità perfetta, in una reciproca relazione di amore. Quando si pensa alla Trinità, per lo più viene in mente l’aspetto del mistero: sono Tre e sono Uno, un solo Dio in tre Persone. In realtà Dio non può essere altro che un mistero per noi nella sua grandezza, e tuttavia Egli si è rivelato: possiamo conoscerlo nel suo Figlio, e così anche conoscere il Padre e lo Spirito Santo.

FATIMA: la clamorosa conversazione di Benedetto XVI con padre Ingo Döllinger

fonte corrispondenza romana «Non ascoltare la Vergine Santissima, inviata da Dio», affermò Suor Lucia dos Santos in un’intervista del 26 dicembre 1957 rilasciata a Padre Augustin Fuentes su autorizzazione di Pio XII nel convento delle Carmelitane scalze di Coimbra di fronte al Vescovo ausiliare di Leiria, a due Vescovi di Coimbra, al nunzio apostolico in Portogallo, «è un peccato contro lo Spirito Santo».

"Il Papa affonda la Chiesa a picconate"

di Antonio Socci In una recente conferenza in Spagna, il card. Gerhard Müller, custode della dottrina cattolica, cercando di mettere una toppa sulle esplosive trovate eterodosse dell’Amoris laetitia di Bergoglio, ha affermato che nessun papa può cambiare la dottrina sui sacramenti istituiti da Cristo.

F.S.S.P.X L'Immacolata e il dono della felicità

E’possibile la Felicità? Venerdì 20 Maggio ore 20:00 conferenza su come essere felici, aperta a tutti tenuta da don Pierpaolo Petrucci superiore del distretto italiano F.S.S.P.X Priorato di Albano laziale Via Trilussa, 45 00041-Albano Laziale mail@sanpiox.it Tel:06.9306816

AMORIS LAETITIA: UN DOCUMENTO DAVVERO TERRIFICANTE di don Mauro Tranquillo

Natura del documento L’esortazione post-sinodale testé pubblicata da Papa Bergoglio non va considerata, per sua stessa ammissione, un atto paragonabile al Magistero cattolico, né supremo né “ordinario”. La ragione non sta solamente nella generale assenza di queste caratteristiche (che è presunta in tutti gli atti conciliari e postconciliari), ma in quanto il documento dice di se stesso, al di là di ogni più o meno discutibile catalogazione dei livelli di esercizio del Magistero.

Supplica alla Madonna di Pompei (vero testo della Supplica scritta dal beato Bartolo Longo)

(da recitarsi l'8 maggio  e la prima domenica  di ottobre a mezzogiorno) I. - O Augusta Regina delle vittorie, o Vergine sovrana del Paradiso, al cui nome potente si rallegrano i cieli e tremano per terrore gli abissi, o Regina gloriosa del Santissimo Rosario, noi tutti, avventurati figli vostri, che la bontà vostra ha prescelti in questo secolo ad innalzarvi un Tempio in Pompei, qui prostrati ai vostri piedi, in questo giorno solennissimo della festa dei novelli vostri trionfi sulla terra degl'idoli e dei demoni, effondiamo con lacrime gli affetti del nostro cuore, e con la confidenza di figli vi esponiamo le nostre miserie.

ORIGINARIA SUPPLICA ALL’ARCANGELO SAN MICHELE

I. Gloriosissimo arcangelo s. Michele, che pieno di fede, di umiltà, di riconoscenza, di amore, lungi dall’aderire alle suggestioni del ribelle Lucifero, o di intimidirvi alla vista degli innumerevoli suoi seguaci, sorgeste anzi pel primo contro di lui ed animando alla difesa della causa di Dio tutto il restante della Corte celeste, ne riportaste la più completa vittoria, ottenetemi, vi prego, la grazia di scoprire tutte le insidie, e resistere a tutti gli assalti di questi angioli delle tenebre, affinché, trionfando a vostra imitazione dei loro sforzi, meriti di risplendere un giorno sopra quei seggi di gloria da cui furono essi precipitati per non risalirvi mai più.Gloria.

Brevi considerazioni sul capitolo 8 dell’Esortazione apostolica “Amoris Laetitia” di Papa Francesco

di don Jean-Michel Gleize, sacerdote della Fraternità San Pio X professore di ecclesiologia al Seminario Internazionale San Pio X di Écône 1- L’Esortazione apostolica colpisce per la sua ampiezza e la sua articolazione. Essa è divisa in nove capitoli e conta più di trecento paragrafi. Le questioni più sensibili sono trattate al Capitolo 8 (nn. 291 - 312) a partire dal n. 293. Dopo aver parlato del matrimonio e della famiglia cattolica, il documento tratta le “situazioni fragili”. Qui ci atterremo a questo passaggio così atteso. Non ignoriamo, certamente, altri punti che meriterebbero una riflessione ed un’analisi, come, per esempio, il n. 250 sugli omosessuali, la parte sulla dimensione erotica dell’amore, “manifestazione specificamente umana della sessualità” (nn. 150-152), così come gli aspetti positivi e più normali, nei quali il documento ricorda la dottrina sul matrimonio, la sua grandezza, la sua indissolubilità. Tutto questo verrà a suo tempo, perché, non potendo dire t...

Apparizione alle Tre Fontane:della Vergine della Rivelazione a Bruno Cornacchiola

Parliamo oggi di Bruno Cornacchiola, colui che ha avuto la visione della vergine della rivelazione alla grotta delle tre fontane a Roma 12 aprile 1947. Ma dobbiamo andare con ordine per capire bene la storia, innanzitutto chi era Bruno Cornacchiola? Vediamo ora una breve biografia del veggente ed il suo racconto dell’apparizione.