"Non ero a mio agio negli anni settanta con queste messe in italiano spiega don Ernesto sacerdote istriano da più di sessanta anni, fuggito dalla ex Jugoslavia sotto il regime di Tito, di cui cinquanta trascorsi in una periferia romana a servire i poveri da ogni dove". Quando la Santa Messa era in latino, il 99 per cento della gente capiva e sapeva molto di quello che stava accadendo sull’altare. Il sacerdote pronunciava gli oremus e moltissima gente, lo seguiva. Oggi nessuno capisce quasi nulla nonostante la lingua e in italiano e il Canone pronunciato o per meglio dire “urlato” e non più sottovoce diventano parole che cadono nel vuoto. Il 14 settembre del 2007 con il motu-proprio del Santo Padre Benedetto XVI, ho sentito la necessità di ritornare a celebrare pubblicamente la Santa Messa nuovamente come la Santa Chiesa ha sempre raccomandato in latino e rispettando questo cambio perché la messa potesse nuovamente ritornare a ricoprire quel giusto posto che gli spetta ed es...
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