Passa ai contenuti principali

Preghiamo per il riposo eterno dell'anima di Monsignore Soseman.






Monsignor Richard Soseman è ritornato alla casa del Padre a lui va
Il nostro "GRAZIE" e la nostra preghiera .

L’8 ottobre 2017 a Roma mons. Richard Soseman ha cantato la Messa solenne alla chiesa di Gesù e Maria al Corso prima della sua partenza negli Stati Uniti d'America.

Grande amico dell'istituto di Cristo Re sommo sacerdote a spesso celebrato secondo il rito romano antico, mons. Soseman è stato parecchi anni nell’Urbe quale officiale della Congregazione per il Clero. Adempiuto il suo incarico in Vaticano, verso la metà di ottobre del 2017 è rientrato nella sua diocesi, Peoria nell' Illinois, per reinserirsi funditus nell’attività pastorale, assumendo nell’immediato la cura di due parrocchie a Peru, vicino ai suoi familiari.Nella sua ultima Messa a Gesù e Maria prima della sua partenza, ha manifestato la sua gratitudine a questa chiesa, da lui frequentata fin dal 1993, e ai suoi fedeli, come ai tanti cristiani legati alla Messa tridentina conosciuti a Roma e nei vari luoghi dell’Italia da lui visitati.
Il cuore, ancora impersuaso e mesto, sente il bisogno di dire a mons. Soseman quelle parole di commiato che non abbiamo potuto esprimergli nell’attimo della sua morte.Eri guida sicura e illuminata per le associazioni legate alla forma extraordinaria del rito romano, compagno di viaggio per ciascuno di noi. Tutti noi abbiamo sperato nel miracolo della tua guarigione. Abbiamo sperato contro ogni speranza, ma il miracolo, quello che chiedevamo, non c'è stato. Noi non possiamo conoscere i fini del Signore. Sono un mistero. Scopriamo fra i tanti tuoi messaggi che ci hai donato nel corso di questi anni, un tuo pensiero proprio sul mistero: « ... in tale mistero - tu scrivi - anche i nostri dolori diventano tappe della nostra maturazione umana e cristiana, e la vita, che sarà sempre faticoso esodo ... sarà sempre confortata dalla speranza della Pasqua, già presente nell'esperienza attuale del credente, ma che sarà completa nel regno di Dio che ci attende ». Tu vivi già la Pasqua gloriosa del Cristo, tu sei già nella gloria del Padre, perché tu già da questa terra, eri certo del Suo amore. Quante volte lo hai ripetuto anche a noi. Tu dicevi: «Vedete, per un cristiano, non è tanto importante amare Dio, quanto essere certi del Suo amore per noi. Questa sicurezza ci dà conforto, speranza, e fa scaturire in noi, l'amore per Dio e per il prossimo! ». Animato e sorretto da questo Amore, hai costruito la tua chiesa. La tua chiesa che amavi definire: « ... Chiesa di periferia, senza una vera e propria facciata, ma che non ti volta le spalle, accoglie tutti da tutte le parti ... ». La tua chiesa rispecchia il tuo stile di vita: tutti accoglievi, tutti ascoltavi, non rimandandovi indietro nessuno, senza averlo prima confortato. Cosi facendo, realizzavi "la vera chiesa", la chiesa delle anime, la comunità parrocchiale, per la quale hai vissuto e hai dato la vita . Ora noi raccogliamo la tua preziosa eredità e non piangiamo perché Dio ti ha tolto a noi ma lo ringraziamo per averci fatto dono di te.

Tu es sacerdos in aeternum




Commenti

Post popolari in questo blog

Francesco decapita la diocesi di Roma, promuovendo per rimuovere. Via il suo vicario De Donatis e il suo “nemico”, l’ausilario Libanori

I due vescovi litigarono sul destino del gesuita Rupnik, accusato di violenza sessuale da 5 suore Papa Francesco ha deciso a modo suo di risolvere la lunga disputa fra il suo vicario a Roma, cardinale Angelo De Donatis e il gesuita Daniele Libanori, vescovo ausiliare della capitale: li ha sollevati entrambi dall’incarico ricoperto promuovendoli ad altro incarico. Come spiegato dal bollettino della sala stampa vaticana di sabato 6 aprile, il cardinale De Donatis è stato nominato nuovo penitenziere maggiore del Vaticano in sostituzione del cardinale Mauro Piacenza dimissionato qualche mese in anticipo (compirà 80 anni a fine estate). Libanori è stato invece nominato assessore personale del Papa per la vita consacrata, incarico creato ad hoc perché non è mai esistito: dovrà occuparsi di tutti gli istituti di vita consacrata. Con il suo vicario le incomprensioni iniziarono con la pandemia Era da tempo che il Papa aveva fatto trapelare l’intenzione di sostituire De Donatis, che lui stesso a...

LA PREGHIERA CONSEGNATA DALLA MADONNA STESSA (REGINA DEGLI ANGELI) PER INVIARE GLI ANGELI A SCONFIGGERE I DEMONI

Nel 1864, in Francia, la Madonna apparve a un prete e gli insegnò una potente preghiera per combattere e sconfiggere i poteri dell’inferno. Il 13 gennaio 1864, il beato padre Luis-Eduardo Cestac fu improvvisamente colpito da un raggio di luce divina. Vide dei demoni sparsi per tutta la terra, causando un’immensa confusione. Allo stesso tempo, ha avuto una visione della Vergine Maria. La Madonna le ha rivelato che in effetti il ​​potere dei demoni era stato scatenato in tutto il mondo e che più che mai era necessario pregare la Regina degli Angeli e chiederle di inviare le legioni dei santi angeli per combattere e sconfiggere poteri dell’inferno. “Madre mia”, disse il prete, “sei così gentile, perché non mandi questi angeli per te senza che nessuno te lo chieda?” “No”, rispose la Beata Vergine, “la preghiera è una condizione stabilita da Dio stesso per ottenere questa grazia”. “Allora, santissima Madre”, disse il prete, “insegnami come vuoi che ti venga chiesto!” Fu allora che il Beato ...

Perché disobbedire – anche al Papa – può essere un dovere

Carissimi amici e lettori, La vera fedeltà e obbedienza non implicano un rinnegamento della nostra personalità, del nostro pensiero e della nostra volontà!Nell' ottobre 2022 il vescovo Athanasius Schneider ha gentilmente fornito a LifeSite un'analisi (vedi testo completo sotto) in cui discute la natura e i limiti dell'obbedienza al Papa buona lettura ( link originale ) “L’obbedienza”, dice, “non è cieca o incondizionata, ma ha dei limiti. Quando c’è un peccato, mortale o di altro tipo, abbiamo non solo il diritto, ma anche il dovere di disobbedire”. Il Papa, essendo il vicario di Cristo, è tenuto a servire la verità cattolica e a non alterarla. Pertanto, “si deve sicuramente obbedire al Papa, quando propone infallibilmente la verità di Cristo, [e] quando parla ex cathedra, cosa molto rara. Dobbiamo obbedire al Papa quando ci ordina di obbedire alle leggi e ai comandamenti di Dio [e] quando prende decisioni amministrative e giurisdizionali (nomine, indulgenze, ecc.)”. Tutta...