Passa ai contenuti principali

DOMENICA TERZA DOPO L'EPIFANIA



“Ciò che per le
generazioni anteriori
era sacro,
anche per noi
resta sacro e grande”

(Benedetto XVI, 7.7.2007)

AMDG et BVM

L'instabilità della festa di Pasqua provoca quasi tutti gli anni un cambiamento nell'ordine secondo il quale si presentano nel Messale le domeniche che seguono. La Settuagesima risale spesso fino a gennaio, e talvolta avviene perfino che la Quinquagesima precede la festa della Purificazione. Di conseguenza, l'Ufficio delle ultime quattro Domeniche dopo l'Epifania può essere rinviato ad altra epoca del ciclo liturgico.

MESSA

EPISTOLA (Rm 12, 16-21). 
- Fratelli: Non vi stimate saggi da voi stessi. Non rendere ad alcuno male per male, e cercate di fare il bene non soltanto davanti a Dio, ma anche davanti a tutti gli uomini. Se è possibile, per quanto è da voi, vivete in pace con tutti. Non vi vendicate da voi stessi, o carissimi, ma lasciate fare all'ira (divina); perché sta scritto: A me la vendetta; io farò giustizia, dice il Signore. Se pertanto il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere; e tu, così facendo, ammasserai carboni ardenti sopra la sua testa. Non ti lasciar vincere dal male ma vinci col bene il male.

La carità verso il prossimo che ci raccomanda l'Apostolo, attinge alla sorgente dell'universale eternità che il Salvatore venne a portarci dal cielo con la sua nascita. Egli è venuto a mettere la pace tra cielo e terra e perciò gli uomini debbono essere in pace tra loro. Il Signore ci raccomanda di non lasciarci vincere dal male, ma di vincere il male col bene. È ciò che ha fatto lui stesso quando è venuto in mezzo ai figli della collera per farne dei figli di adozione, per mezzo, delle sue umiliazioni e delle sue sofferenze.


VANGELO (Mt 8,1-13). 
- In quel tempo: Sceso che fu Gesù dal monte, lo seguirono molte turbe. Ed ecco un lebbroso, accostatesi, gli si prostrò dinanzi, dicendo: Signore, se vuoi, tu puoi mondarmi. E, stesa la mano, Gesù lo toccò, dicendo: Lo voglio, sii mondato. E subito sparì la sua lebbra. E Gesù gli disse: Guardati dal dirlo ad alcuno; ma va', mostrati al sacerdote e fa' l'offerta prescritta da Mosè in testimonianza per essi. Ed entrato che fu in Cafarnao, s'accostò a lui un centurione, e lo pregava, dicendo: Signore, il mio servo giace in casa paralizzato e soffre terribilmente. E Gesù a lui: Io verrò e lo guarirò. Ma il centurione, rispondendo, soggiunse: Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di' soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Perché anch'io sono uomo sottoposto ed ho dei soldati sotto di me, e dico a questo: va', ed egli va; e a quello: vieni, ed egli viene; ed al mio servitore: fa' questo, e lo fa. Gesù, udite queste parole, ne restò ammirato, e disse a coloro che lo seguivano: In verità, vi dico: non ho trovato tanta fede in Israele. Or vi dico che molti verranno dall'oriente e dall'occidente e sederanno con Abramo e Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli; e i figli del regno saranno gettati nelle tenebre esteriori, ove sarà pianto e stridor di denti. E Gesù disse al centurione: Va', e come hai creduto ti avvenga. E in quell'istante il servo fu guarito.

Il genere umano era malato della lebbra del peccato: il Figlio di Dio si degna di toccarlo nel mistero dell'Incarnazione, e gli ridona la salute; ma esige che il malato così guarito vada a mostrarsi al sacerdote, e che compia le cerimonie prescritte dalla legge, per dimostrare che egli associa un sacerdozio umano all'opera della nostra salvezza. La vocazione dei Gentili, di cui i Magi sono stati le primizie, appare anche nella fede del Centurione. Un soldato romano e migliore di altri suoi simili saranno ritenuti veri figli di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, mentre i figli diretti di questi Patriarchi saranno cacciati fuori dalla sala del banchetto, nelle tenebre dell'accecamento; e il loro castigo sarà offerto in spettacolo a tutti i popoli.

PREGHIAMO

O Dio onnipotente ed eterno, riguarda, propizio, la nostra debolezza e stendi a nostra difesa il braccio della tua maestà.


da: dom Prosper Guéranger, 
L'anno liturgico. - I. Avvento - Natale - Quaresima - Passione, trad. it. P. Graziani, Alba, 1959, p. 243-244

Commenti

Post popolari in questo blog

Francesco decapita la diocesi di Roma, promuovendo per rimuovere. Via il suo vicario De Donatis e il suo “nemico”, l’ausilario Libanori

I due vescovi litigarono sul destino del gesuita Rupnik, accusato di violenza sessuale da 5 suore Papa Francesco ha deciso a modo suo di risolvere la lunga disputa fra il suo vicario a Roma, cardinale Angelo De Donatis e il gesuita Daniele Libanori, vescovo ausiliare della capitale: li ha sollevati entrambi dall’incarico ricoperto promuovendoli ad altro incarico. Come spiegato dal bollettino della sala stampa vaticana di sabato 6 aprile, il cardinale De Donatis è stato nominato nuovo penitenziere maggiore del Vaticano in sostituzione del cardinale Mauro Piacenza dimissionato qualche mese in anticipo (compirà 80 anni a fine estate). Libanori è stato invece nominato assessore personale del Papa per la vita consacrata, incarico creato ad hoc perché non è mai esistito: dovrà occuparsi di tutti gli istituti di vita consacrata. Con il suo vicario le incomprensioni iniziarono con la pandemia Era da tempo che il Papa aveva fatto trapelare l’intenzione di sostituire De Donatis, che lui stesso a...

LA PREGHIERA CONSEGNATA DALLA MADONNA STESSA (REGINA DEGLI ANGELI) PER INVIARE GLI ANGELI A SCONFIGGERE I DEMONI

Nel 1864, in Francia, la Madonna apparve a un prete e gli insegnò una potente preghiera per combattere e sconfiggere i poteri dell’inferno. Il 13 gennaio 1864, il beato padre Luis-Eduardo Cestac fu improvvisamente colpito da un raggio di luce divina. Vide dei demoni sparsi per tutta la terra, causando un’immensa confusione. Allo stesso tempo, ha avuto una visione della Vergine Maria. La Madonna le ha rivelato che in effetti il ​​potere dei demoni era stato scatenato in tutto il mondo e che più che mai era necessario pregare la Regina degli Angeli e chiederle di inviare le legioni dei santi angeli per combattere e sconfiggere poteri dell’inferno. “Madre mia”, disse il prete, “sei così gentile, perché non mandi questi angeli per te senza che nessuno te lo chieda?” “No”, rispose la Beata Vergine, “la preghiera è una condizione stabilita da Dio stesso per ottenere questa grazia”. “Allora, santissima Madre”, disse il prete, “insegnami come vuoi che ti venga chiesto!” Fu allora che il Beato ...

Perché disobbedire – anche al Papa – può essere un dovere

Carissimi amici e lettori, La vera fedeltà e obbedienza non implicano un rinnegamento della nostra personalità, del nostro pensiero e della nostra volontà!Nell' ottobre 2022 il vescovo Athanasius Schneider ha gentilmente fornito a LifeSite un'analisi (vedi testo completo sotto) in cui discute la natura e i limiti dell'obbedienza al Papa buona lettura ( link originale ) “L’obbedienza”, dice, “non è cieca o incondizionata, ma ha dei limiti. Quando c’è un peccato, mortale o di altro tipo, abbiamo non solo il diritto, ma anche il dovere di disobbedire”. Il Papa, essendo il vicario di Cristo, è tenuto a servire la verità cattolica e a non alterarla. Pertanto, “si deve sicuramente obbedire al Papa, quando propone infallibilmente la verità di Cristo, [e] quando parla ex cathedra, cosa molto rara. Dobbiamo obbedire al Papa quando ci ordina di obbedire alle leggi e ai comandamenti di Dio [e] quando prende decisioni amministrative e giurisdizionali (nomine, indulgenze, ecc.)”. Tutta...