Passa ai contenuti principali

Mons.Fellay :perché ho dato il mio sostegno alla Correctio filialis?

Immagine correlata

Il sito ufficiale della Fraternità,FSSPX.news, ha intervistato Mons. Fellay in seguito alla sua adesione allaCorrectio filialis sottoscritta da 62 personalità del mondo cattolico e resa il suo sostegno alla Correctio filialis?pubblica lo scorso 24 settembre. Proponiamo qui di seguito la traduzione italiana ufficiale dell’intervista.


FSSPX.Actualités: Perché, Monsignore, ha dato il suo sostegno alla Correctio filialis?

Mons. Fellay: Questa iniziativa filiale da parte di ecclesiastici e accademici laici turbati da certe proposizioni eterodosse di Amoris lætitia è importante. L’insegnamento di Cristo sul matrimonio non può essere modificato surrettiziamente, sotto pretesto che i tempi cambiano e che la pastorale si deve adattare ad essi, trovando dei mezzi per bypassare la dottrina.


È ben comprensibile che gli autori della Correctio filialissiano turbati da tutte le divisioni causate da Amoris lætitia, dalle spiegazioni che il Papa ha fornito su questo documento in delle dichiarazioni recenti, dalle sue affermazioni sulla figura di Lutero… Ormai in certi paesi i vescovi accettano la comunione dei divorziati risposati civilmente, in altri la rifiutano. La morale cattolica può mai essere a geometria variabile? Può mai essere soggetta a interpretazioni contraddittorie?

Dal mese di settembre 2016 quattro cardinali domandano rispettosamente al Papa di “fare chiarezza”; quest’anno hanno chiesto udienza. Come risposta, non hanno diritto a nient’altro che al silenzio, ma il silenzio non è una risposta. Riguardo ad una questione tanto grave e di fronte alle attuali divisioni il Papa deve necessariamente rispondere in modo chiaro e nel merito della questione.


In questa triste situazione di confusione è di estrema importanza che il dibattito su queste questioni di primaria importanza si intensifichi, affinché la verità sia ristabilita e l’errore condannato.


Ecco perché ho dato il mio sostegno a questa iniziativa; ma ciò che dovrebbe essere maggiormente preso in considerazione non sono tanto i nomi dei firmatari dellaCorrectio filialis, quanto il valore oggettivo degli argomenti in essa esposti.

FSSPX.Actualités: Questo rimette in causa le relazioni della Fraternità San Pio X con la Santa Sede?


Mons. Fellay: Il nostro rispetto per il Papa rimane intatto, ed è appunto per il rispetto per la sua funzione che gli domandiamo in modo filiale di “confermare i suoi fratelli”, rigettando pubblicamente queste proposizioni oggettivamente eterodosse che causano tante divisioni nella Chiesa.

Ho apprezzato la risposta di Ettore Gotti Tedeschi [1], anche lui cofirmatario della Correctio filialis. Ha ragione quando afferma che non siamo nemici del Papa: al contrario, se ci comportiamo in questo modo è perché amiamo la Chiesa.
Questa è stata l’attitudine di mons. Lefebvre e della Fraternità San Pio X da sempre. Nella sua dichiarazione del 21 novembre 1974 il nostro fondatore diceva: “Noi aderiamo con tutto il cuore, con tutta l’anima alla Roma cattolica, custode della fede cattolica e delle tradizioni necessarie alla conservazione di questa fede, alla Roma eterna, maestra di saggezza e di verità. Rifiutiamo, invece, e abbiamo sempre rifiutato di seguire la Roma di tendenza neomodernista e neoprotestante”. Sono appunto questo neomodernismo e questo neoprotestantesimo che gli autori della Correctio filialisdenunciano, a giusto titolo, come cause dei cambiamenti operati da Amoris lætitia nella dottrina e nella morale matrimoniale.
Noi siamo attaccati a Roma, Mater et Magistra, con tutte le fibre del nostro cuore. Sarebbe appunto rinunciando alla sua dottrina bimillenaria che smetteremmo di essere cattolici romani; in tal caso diverremmo piuttosto fautori della sua demolizione, con una morale di circostanza basata su una dottrina priva di fondamenta.
La nostra fedeltà alla Tradizione non è un ripiego nostalgico sul passato, ma una garanzia di perennità per il futuro. Solo a questa condizione possiamo realmente servire la Chiesa.

FSSPX.Actualités: Che speranze nutre riguardo allaCorrectio filialis?

Mons. Fellay: Dobbiamo augurarci che essa sia l’occasione di una presa di coscienza più netta della gravità della situazione della Chiesa da parte del clero e dei fedeli. Come ha riconosciuto Benedetto XVI, “la barca di Pietro prende acqua da tutte le parti”. Non era un’immagine poetica: è una tragica realtà. Nella battaglia in corso sono in gioco la fede e la morale!
C’è da sperare anche che si manifestino anche altre adesioni da parte di coloro che hanno cura d’anime. Nell’esporre tali proposizioni oggettivamente eterodosse, i firmatari della Correctio filialis non hanno fatto altro che dire a gran voce quello che, in fondo, condividono in molti. Allora non è giunto il momento per questi pastori di anime di dirlo chiaro e forte? Ma, anche qui, ciò che più conta è il valore oggettivo degli argomenti e non tanto il numero dei firmatari. La Verità rivelata da Gesù Cristo non è quantificabile, è innanzitutto immutabile.

Preghiamo affinché un giorno si possano applicare a papa Francesco le parole di Nostro Signore a san Pietro: “E tu, quando ti sarai convertito, conferma i tuoi fratelli” (Lc 22,32).








Commenti

Post popolari in questo blog

Il nuovo vescovo D'Ivrea Daniele Salera" tolleranza zero per chi si inginocchia alla comunione"!

Carissimi amici e lettori, che nella Chiesa contino i gesti, si è sempre saputo.  Ma a Ivrea ora contano soprattutto le posizioni. Quelle del corpo. Da qualche settimana, in diverse parrocchie, i fedeli che si inginocchiano per ricevere l’Ostia vengono sistematicamente saltati. Il messaggio è chiaro, il metodo pure: ti inginocchi? Non comunichi. La scena si è già vista più volte: il parroco si avvicina, Ostia in mano, e quando incontra un fedele inginocchiato... tira dritto. Nessuno dice nulla, ma tutti capiscono. Qualcuno si alza all’ultimo secondo per non fare la figura dell’eretico, altri restano lì, come statue di gesso, in ginocchio davanti all’altare e col vuoto tra le mani. Benvenuti nella nuova liturgia in salsa eporediese, dove non si sa bene cosa si prega, ma si sa benissimo come bisogna stare. La direttiva – perché di questo si tratta – non è scritta, non è firmata, non è motivata. Ma c’è. E gira. E viene fatta rispettare alla lettera, come certe leggi non dette dei regi...

LA PREGHIERA CONSEGNATA DALLA MADONNA STESSA (REGINA DEGLI ANGELI) PER INVIARE GLI ANGELI A SCONFIGGERE I DEMONI

Nel 1864, in Francia, la Madonna apparve a un prete e gli insegnò una potente preghiera per combattere e sconfiggere i poteri dell’inferno. Il 13 gennaio 1864, il beato padre Luis-Eduardo Cestac fu improvvisamente colpito da un raggio di luce divina. Vide dei demoni sparsi per tutta la terra, causando un’immensa confusione. Allo stesso tempo, ha avuto una visione della Vergine Maria. La Madonna le ha rivelato che in effetti il ​​potere dei demoni era stato scatenato in tutto il mondo e che più che mai era necessario pregare la Regina degli Angeli e chiederle di inviare le legioni dei santi angeli per combattere e sconfiggere poteri dell’inferno. “Madre mia”, disse il prete, “sei così gentile, perché non mandi questi angeli per te senza che nessuno te lo chieda?” “No”, rispose la Beata Vergine, “la preghiera è una condizione stabilita da Dio stesso per ottenere questa grazia”. “Allora, santissima Madre”, disse il prete, “insegnami come vuoi che ti venga chiesto!” Fu allora che il Beato ...

Non sparate su Leone XIV di Aldo Maria Valli

Leone XIV Carissimi amici e lettori, offriamo alla vostra attenzione questo articolo di Aldo Maria Valli che condividiamo pienamente. Carissimi amici, sappiate che 8 Maggio ero come tanti in piazza San Pietro, in attesa orante e inquieta per questa elezione. Quando Papa Leone XIV e apparso sulla loggia ho avvertito la carezza di Gesù per tutti noi. Il Signore ha ascoltato le nostre preghiere continuiamo a pregare vedrete che la Vergine Maria Madre della Chiesa lo condurrà per mano. Buona lettura e condivisione! A.diJ. di Aldo Maria Valli Cari amici di Duc in altum, nel campo tradizionalista c’è chi già sta facendo le pulci a papa Leone XIV passando al setaccio perfino le virgole e criticandolo per ogni sfumatura che possa anche lontanamente far supporre un segno di continuità con il pontificato bergogliano. Con la solita sincerità, devo dire che non condivido questo atteggiamento. L’esordio di Leone XIV mi è piaciuto. Mi è piaciuto il fatto che si sia presentato con mozzetta rossa ...