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Visualizzazione dei post da febbraio, 2023

ROCHE E GLI ALTRI La cricca di Sant'Anselmo che fa la guerra al rito antico

  di Luisella Scrosati Dal segretario Viola ai sottosegretari García Macías e Marcjanowicz, fino a Ravelli e Midili che guidano le celebrazioni pontificie: provengono tutti dall'Ateneo Sant’Anselmo e si muovono animati soltanto da un accecamento ideologico e cieco di fronte alla realtà. Ecco chi fa la guerra alla Messa antica. Qualsiasi persona, anche se intellettualmente poco dotata, è in grado di comprendere che la crociata intrapresa contro il rito antico, a partire da Traditionis Custodes fino al recente Rescriptum, altro non è che un desiderio di vendetta, un accanimento cieco e pieno di livore. E’ questione di semplice osservazione: la Chiesa cattolica si ritrova quasi esangue, con vescovi che osannano all’omosessualità, preti “coccolati” che abusano di suore e vengono protetti dalle più alte sfere, conventi chiusi a forza, chiese e seminari sempre più vuoti, cattolici che fuggono dalla Chiesa. Se si esclude la Polonia, nei Paesi occidentali la frequenza almeno settimanale ...

Un consiglio di San Pierre-Julien Eymard

“Ho visto iniquità e discordia in città; giorno e notte l’iniquità la circonderà sulle mura; travaglio e ingiustizia saranno nelle sue vie”  (Sal 55,10-12). Quando pensiamo che Gesù ci guardi, è più difficile peccare sotto il suo sguardo. "San Pierre-Julien Eymard" Quando pecchiamo, spesso lo facciamo di notte, pensando inconsapevolmente che nessuno ci veda. Ma Dio non ci vede forse sempre, indipendentemente dall’ora? Possiamo però dimenticare questa verità fondamentale e convincerci che Dio ignori le nostre cattive azioni. San Pierre-Julien Eymard ha scritto un sermone, inserito nel testo La Divina Eucaristia, su come dobbiamo fare tutto sotto lo sguardo attento di Gesù. “Dovete compiere le vostre azioni sotto lo sguardo di Gesù nel Santissimo Sacramento per realizzarle con coraggio, santità e buonsenso. Sappiate che l’occhio di Gesù Cristo è direttamente su di voi. Come possiamo osare offenderlo davanti ai Suoi stessi occhi, visto che Egli ci vede come Lo vedremmo noi se c...

Conferenza di S. Ecc. Mons. Marcel Lefebvre Fondatore della Fraternità San Pio X tenuta a Firenze 15 febbraio 1975 La Messa di Lutero

Carissimi lettori,pubblichiamo il testo della conferenza tenuta il 15 febbraio 1975 da Monsignore Marcel Lefebvre, nella quale egli si serve del libro di Léon Cristiani, Dal Luteranesimo al Protestantesimo, pubblicato in Francia nel 1910, per presentare una comparazione tra la Messa di Lutero e la nuova Messa cattolica riformata dopo il concilio Vaticano II. Le considerazioni di Monsignore partono dalla situazione in cui si trovava la celebrazione della nuova Messa all'epoca, quindi appaiono poco rispondenti con la situazione attuale; e tuttavia, pur tenuto conto della scomparsa dei diffusi eccessi dell'epoca, purtroppo sostituiti nel tempo da irregolarità e licenze a volte anche più gravi, seppure meno diffuse, lo spirito che animò la cosiddetta riforma liturgica è rimasto e anzi ha acquisito elementi di maggiore gravità, arrivando a corrompere la dottrina non più in maniera velata, ma in forme palesi. Quanto detto allora da Monsignore resta quindi valido tuttora e, per l...

E NON CI INDURRE IN TENTAZIONE MA LIBERACI DAL MALE

  (di E.R) È la più conosciuta e diffusa delle preghiere cristiane, quella che, secondo il Vangelo di Luca (11,1), fu insegnata da Gesù stesso ai suoi discepoli che gli chiedevano come dovessero pregare. Nella preghiera del "Padre nostro" Dio che ci induce in tentazione «non è una buona traduzione», afferma infatti papa Francesco, correggendo il testo che da 2000 anni è stato recitato a suo dire in modo errato. Tentazione. Una parola non più di moda nella geografia dell'anima; una parola sempre più di moda nella pubblicità. E capovolta, ad indicare qualcosa di positivo, di allietante, di necessario. Eppure se il peccato non esiste, tutto è indifferente. Se il peccato non esiste l'anima stessa, più che un enigma,è un delitto. Se tutto equivale, niente vale. "Non ci indurre in tentazione". Queste parole sembrano quasi dare l'impressione che Dio sia implicato in qualche maniera nella tentazione, che sia Lui a preparare il trabocchetto. Ma "Dio non tent...