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Cristo è nato per noi, venite, adoriamo!



Carissimi amici e lettori,

siamo giunti a Natale sempre caro ed atteso nonostante il tempo di difficoltà che stiamo vivendo a motivo della confusione che c'è nella Chiesa e nei suoi vertici.

Per ben prepararci alle feste natalizie, riprendendo le parole del profeta Isaia; “Pusillanimi, confortatevi e non temete: ecco che il nostro Dio verrà e ci salverà”… “per liberare il suo popolo dalla mano dell’oppressore".
I primi cristiani davanti a feroci persecuzioni hanno dimostrato la verità di queste parole, forti della fede nel Salvatore del mondo sono stati confortati nelle loro prove.
Inoltre – come dice Tertulliano - “il sangue dei martiri è il seme dei cristiani”. Così adesso la nostra sopportazione e testimonianza di fede, sulla scia dei nostri fratelli e sorelle che ci hanno preceduto come eroi della fede, avrà il conforto del nostro Salvatore che dice “abbiate fiducia io ho vinto il mondo”. Come in particolare i primi cristiani anche noi possiamo con la nostra fermezza nella fede, pronti al sacrificio, essere “semenza” o strumenti per far crescere la fede in questa apostasia e dittatura silenziosa. 
In realtà mai come in questo momento le anime stanno avendo una occasione d’oro per vedere chiaro e prendere delle decisioni che aprono loro la strada “stretta” del Paradiso. 
Per quello che ci riguarda, non sono le tenebre che stanno vincendo ma la luce della Tradizione che in mezzo al buio, brilla ancora di più. Come Gesù Bambino è venuto durante il buio della notte a illuminare le anime dei pastori, così in questo periodo natalizio penso ci voglia far toccare con mano la sua presenza in mezzo a noi e godere quella pace e gioia che gli angeli hanno cantato nella notte santa sulla grotta di Betlemme. 
È sempre più chiaro lo scontro fra la Luce del Vangelo e le tenebre della Rivoluzione che il magistero della Chiesa aveva sempre denunciato. 
È sempre più evidente che c’è un nemico da combattere e l’idolo del Liberalismo - che al contrario coniuga Verità e mondo, Vangelo e Rivoluzione – sembra, davanti agli occhi di molti, sciogliersi e distruggersi. Ormai da 60 anni gli uomini di chiesa incensando questo idolo – il Liberalismo – hanno permesso alle tenebre di estendersi ovunque con delle profanazioni inaudite: dal rito della nuova messa alle sue profanazioni più sacrileghe, dalla riunione di tutte le religioni e la partecipazione ai riti pagani all’idolo del pachamama in Vaticano. I fedeli cattolici , sono stati avvelenati dal liberalismo ora - a causa della sottomissione completa degli uomini di Chiesa al mondo e ai suoi potenti - in qualche modo è costretto a prendere quella via stretta del Vangelo che porta alla vera felicità anche qui sulla terra, senza falsi compromessi, memori delle parole di Nostro Signore all’ultima cena: “Se il mondo vi odia sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo, ma poiché non siete del mondo ed io vi ho eletti dal mondo, per questo il mondo vi odia. Ricordatevi della parola che vi ho detto: non si dà servo maggiore del padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi”. (S. Giov. 15, 18-20). Questo è il Vangelo, a noi di essere coerenti e con Gesù Bambino che nasce in una grotta nella povertà, umiliazione e sacrificio, disprezziamo questo mondo, forti nella “fede che vince il mondo”. Non guardiamo solo il male, che ci annebbia e agita, ma anche come la Provvidenza opera per il bene della nostra anima e di molte altre. Restiamo uniti come i primi cristiani che erano “un sol cuore e una sola anima”. Spero che questo Natale sia per tutti un Natale di speranza e solidarietà dove nessuno si senta solo. Tanti auguri e coraggio!
A.diJ.

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