Blog della Tradizione Cattolica Apostolica Romana

venerdì 30 novembre 2018

Novena all'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria



(Incomincia il 29 novembre, festa 8 dicembre)

“Dopo aver offerto senza interruzione, nell'umiltà e nel digiuno, le Nostre private preghiere e quelle pubbliche della Chiesa a Dio Padre, per mezzo del suo Figlio, affinché si degnasse di dirigere e sostenere la Nostra mente con la virtù dello Spirito Santo; dopo aver implorato il soccorso di tutta la corte celeste, e invocato con gemiti lo Spirito consolatore, per sua ispirazione, a onore della Santa e indivisibile Trinità, a decoro e ornamento della Vergine Madre di Dio, a esaltazione della fede cattolica, e a incremento della religione cristiana, con l'autorità di nostro Signore Gesù Cristo, dei beati apostoli Pietro e Paolo e Nostra, dichiariamo, pronunziamo e definiamo la dottrina, che sostiene che la Beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua concezione, per singolare grazia e privilegio di Dio onnipotente, in vista dei meriti di Gesù Cristo, salvatore del genere umano, è stata preservata immune da ogni macchia di peccato originale, è stata rivelata da Dio e perciò si deve credere fermamente e inviolabilmente da tutti i fedeli. Quindi, se qualcuno (che Dio non voglia!) deliberatamente presumerà di pensare diversamente da quanto è stato da Noi definito, conosca e sappia di essere condannato dal suo proprio giudizio, di aver fatto naufragio nella fede, di essersi separato dall'unità della Chiesa, e di essere inoltre incorso da sé, per il fatto stesso, nelle pene stabilite dalle leggi contro colui che osa manifestare oralmente o per iscritto, o in qualsiasi altro modo esterno, gli errori che pensa nel suo cuore”. (Pio IX, Bolla Ineffabilis Deus, 8 dicembre 1854)


℣. Deus, ☩ in adiutorium meum intende.
℞. Domine, ad adiuvandum meum festina.
Gloria Patri.

℣. O Dio, ☩ provvedi al mio soccorso.
℞. Signore, affrettati ad aiutarmi.
Gloria al Padre.

Veni, ☩ Sancte Spiritus, reple tuorum corda fidelium et tui amoris in eis ignem accende.
℣. Emitte Spiritum tuum et creabuntur.
℞. Et renovabis faciem terrae.
Oremus. Deus, qui corda fidelium Sancti Spiritus illustratione docuisti: da nobis in eodem Spiritu recta sapere, et de ejus semper consolatione gaudere. Per Christum Dominum nostrum. Amen.

Vieni, ☩ Santo Spirito, riempi il cuore dei tuoi fedeli e accendi in essi il fuoco del tuo amore.
℣. Manda il tuo Spirito per una nuova creazione.
℞. E rinnoverai la faccia della terra.
Preghiamo. O Signore, che hai istruito i cuori dei fedeli con la luce dello Spirito Santo, donaci di gustare nello stesso Spirito la verità e di godere sempre della sua consolazione. Per Cristo nostro Signore. Amen.

ORAZIONE PREPARATORIA

Vergine purissima, concepita senza peccato, e fin da quel primo istante tutta bella e senza macchia, gloriosa Maria, piena di grazia, Madre del mio Dio, Regina degli Angeli e degli uomini, io umilmente vi riverisco come Madre del mio Salvatore, cui Dio m'ha insegnato, colla sua stima, col suo rispetto e colla sua sottomissione verso di Voi, quali onori e quali omaggi io debba prestare. Degnatevi, vi prego, ricevere ciò che in questa novena vi consacro. Voi siete il sicuro asilo dei peccatori penitenti; ho dunque ragione di ricorrere a Voi: siete Madre di misericordia; non potrete dunque non essere intenerita dalle mie miserie: siete, dopo Gesù Cristo, tutta la mia speranza; non potrete non gradire la tenera confidenza, che ho in Voi. Fatemi degno di chiamarmi vostro figlio, affinché possa dirvi con fiducia: Monstra Te esse Matrem.

Si diranno 9 Ave Maria ed un Gloria Patri, quindi la preghiera corrispondente al giorno della Novena.

PRIMO GIORNO

Eccomi ai vostri santissimi piedi, o Vergine Immacolata; io mi rallegro grandemente con Voi, che fino dall'eternità siete eletta Madre del Verbo eterno e preservata dalla colpa originale. Ringrazio e benedico la Santissima Trinità che vi ha arricchita di questi privilegi nella vostra Concezione; e vi supplico umilmente ad impetrarmi grazia di vincere quei tristi effetti, che in me ha prodotto il peccato originale: deh! Voi fate, che io li superi e non lasci mai di amare il mio Dio.

SECONDO GIORNO

O Giglio immacolato di purità, Maria, io mi congratulo con Voi, che fino dal primo istante della vostra Concezione siate stata ricolmata di grazia. Ringrazio ed adoro la Santissima Trinità, che vi ha compartito così sublimi doni, e mi confondo dinanzi a Voi nel vedermi così povero di grazia. Voi, che così pienamente ne foste ricolmata, deh! partecipatene all'anima mia, e fatene partecipe dei tesori del vostro Immacolato Concepimento.

TERZO GIORNO

O mistica Rosa di purità, Maria, io mi rallegro con Voi, che avete gloriosamente trionfato nella vostra Immacolata Concezione del serpente infernale, e che siete stata concepita senza macchia di peccato originale. Ringrazio e lodo con tutto il cuore la Santissima Trinità che vi ha concesso tal privilegio, e vi supplico di ottenermi valore a superare ogni insidia del nemico infernale e non macchiare col peccato l'anima mia. Deh! Voi sempre aiutatemi, e fate che colla vostra protezione trionfi sempre dei nemici della mia eterna salute.

QUARTO GIORNO

O Specchio di purità, Immacolata Maria Vergine, io godo al sommo nel vedere che sieno state infuse in Voi sin dalla vostra Concezione le più sublimi e perfette virtù, ed insieme tutti i doni dello Spirito Santo. Ringrazio e lodo la Santissima Trinità che vi ha favorita con questi privilegi: e vi supplico, o Madre benigna, di ottenermi la pratica delle virtù, e rendermi così degno di ricevere i doni e la grazia dello Spirito Santo.


QUINTO GIORNO

O Luna rilucente di purità, Maria, io mi congratulo con Voi, mentre il mistero del vostro Immacolato Concepimento è stato il principio della salute di tutto il genere umano e l'allegrezza di tutto il mondo. Ringrazio e benedico la Santissima Trinità, che ha così magnificato e glorificato la vostra Persona; e vi supplico di ottenermi grazia di saper approfittare della Passione e Morte del vostro Gesù, affinché non sia per me inutile il Sangue da Lui sparso sulla Croce.

SESTO GIORNO

O Stella risplendentissima di purità, Immacolata Maria, io mi rallegro con Voi, che l'immacolato vostro Concepimento abbia recato un gaudio grandissimo a tutti gli Angeli del Paradiso. Ringrazio e benedico la Santissima Trinità che vi ha arricchita di così bel privilegio. Deh! fate che io entri un giorno a parte di questa gioia, e possa in compagnia degli Angeli lodarvi e benedirvi in eterno.

SETTIMO GIORNO

O Aurora sorgente di purità, Immacolata Maria, io mi rallegro con Voi, ed ammiro che nel momento stesso della vostra Concezione siate stata confermata in grazia e resa impeccabile. Ringrazio ed esalto la Santissima Trinità che ha contraddistinto Voi sola con questo particolare privilegio. Deh! impetratemi, o Vergine santa, un totale e continuo abborrimento al peccato sopra ogni altro male, e fate che piuttosto io muoia, che commetterlo ancora.

OTTAVO GIORNO

O Sole senza macchia, Vergine Maria, io mi congratulo con Voi, e godo, che nella vostra Concezione sia stata da Dio conferita a Voi una grazia maggiore e più copiosa, che non ebbero tutti gli Angeli e tutti i Santi nel colmo dei loro meriti. Ringrazio ed ammiro la somma beneficenza della Santissima Trinità che vi ha dispensato questo privilegio. Deh! fate che io corrisponda alla grazia divina e mai non ne abusi: mutatemi il cuore e fate che fin d'ora incominci il mio ravvedimento.

NONO GIORNO

O Luce viva di santità, ed esempio di purità, Immacolata Vergine e Madre Maria, Voi appena concepita adoraste profondamente Iddio e lo ringraziaste, giacché col mezzo vostro, sciolta la maledizione antica, veniva la piena benedizione sopra i figli di Adamo. Deh! Voi fate, che questa benedizione accenda nel mio cuore l'amor verso Dio. Voi infiammatelo, acciocché io ami costantemente il Signore in terra, e poi lo goda eternamente in Paradiso, dove possa ringraziarlo più ardentemente dei singolari privilegi a Voi conceduti, e godere di Voi coronata in tanta gloria.

Si reciteranno le Litanie della Beata Vergine ovvero il seguente Inno:

Tota pulchra es, Maria.Tota pulchra es, Maria.
Et macula originalis non est in Te.
Et macula originalis non est in Te.
Tu gloria Jerusalem.
Tu laetitia Israel.
Tu honorificentia populi nostri.
Tu advocata peccatorum.
O Maria.
O Maria.
Virgo prudentissima.
Mater clementissima.
Ora pro nobis.
Intercede pro nobis ad Dominum Jesum Christum.

Tutta bella sei, Maria.
Tutta bella sei, Maria.
E il peccato originale non è in Te.
E il peccato originale non è in Te.
Tu gloria di Gerusalemme.
Tu letizia di Israele.
Tu onore del nostro popolo.
Tu avvocata dei peccatori.
O Maria.
O Maria.
Vergine prudentissima.
Madre clementissima.
Prega per noi.
Intercedi per noi presso il Signore Gesù Cristo.


Dopo le Litanie, ovvero dopo il suddetto Inno, si dirà:

℣. In Conceptione tua, Virgo, immaculata fuisti:
℞. Ora pro nobis Patrem, cujus Filium peperisti.


℣. Nella tua Concezione, Vergine, fosti immacolata:
℞. Prega per noi il Padre, di cui generasti il Figlio.


Oremus.
Deus, qui per Immaculatam Virginis Conceptionem dignum Filio tuo habitaculum praeparasti: quaesumus, ut qui, ex morte ejusdem Filii tui praevisa, eam ab omni labe praeservasti, nos quoque mundos, ejus intercessione, ad te pervenire concedas.
Deus, omnium fidelium Pastor et Rector, Famulum tuum N. quem Pastorem Ecclesiae tuae praeesse voluisti, propitius respice: da ei, quaesumus, verbo et exemplo, quibus praeest, proficere, ut ad vitam una cum grege sibi credito perveniat sempiternam.
Deus, refugium nostrum et virtus, adesto piis Ecclesiae tuae precibus auctor ipse pietatis, et praesta; ut quod fideliter petimus, efficaciter consequamur. Per Christum Dominum nostrum. ℞. Amen.

Preghiamo.
O Dio, che mediante l’Immacolata Concezione della Vergine preparasti al Figlio tuo una degna dimora: Ti preghiamo, come, in previsione della morte del tuo stesso Figlio, preservasti lei da ogni macchia, così concedi anche a noi, per sua intercessione, di giungere a Te purificati.O Dio, pastore e reggitore di tutti i fedeli, guarda propizio al tuo Servo N., che hai voluto Pastore della tua Chiesa: concedigli, Te ne preghiamo, di giovare con le parole e con l'esempio a coloro dei quali è capo, affinché, in un col gregge a sé affidato, giunga alla vita eterna.
O Dio, nostro rifugio e nostra forza, Tu che sei l'autore della pietà, presta l'orecchio alle pie suppliche della tua Chiesa, e fa che quanto Ti domandiamo con fede, efficacemente l'otteniamo. Per Cristo Signore nostro. ℞. Amen.


℣. Nos cum prole pia benedicat Virgo Maria.℞. Amen.


℣. La Vergine Maria benedica noi e tutti i suoi devoti.℞. Amen.


Indulgenza di trecento giorni per ciascun giorno.Indulgenza Plenaria nel giorno della solennità dell'Immacolata Concezione, od in un giorno dell'ottava, per chi avrà praticato l'intera novena
 (Pio VII, 4 agosto 1808, 24 novembre 1808 e 11 gennaio 1809).


"Seguitemi, vi farò pescatori di uomini" (Matteo 4,18-20).

Risultati immagini per sant'andrea apostolo

In questo giorno la Santa Madre Chiesa festeggia uno dei dodici apostoli, fratello di Pietro.
Tra gli apostoli è il primo che incontriamo nei Vangeli: il pescatore Andrea, nato a Bethsaida di Galilea, fratello di Simon Pietro. Il Vangelo di Giovanni (cap. 1) ce lo mostra con un amico mentre segue la predicazione del Battista; il quale, vedendo passare Gesù da lui battezzato il giorno prima, esclama: "Ecco l’agnello di Dio!". Parole che immediatamente spingono Andrea e il suo amico verso Gesù: lo raggiungono, gli parlano e Andrea corre poi a informare il fratello: "Abbiamo trovato il Messia!". Poco dopo, ecco pure Simone davanti a Gesù; il quale "fissando lo sguardo su di lui, disse: “Tu sei Simone, figlio di Giovanni: ti chiamerai Cefa”". Questa è la presentazione. Poi viene la chiamata. I due fratelli sono tornati al loro lavoro di pescatori sul “mare di Galilea”: ma lasciano tutto di colpo quando arriva Gesù e dice: "Seguitemi, vi farò pescatori di uomini" (Matteo 4,18-20).
Troviamo poi Andrea nel gruppetto – con Pietro, Giacomo e Giovanni – che sul monte degli Ulivi, “in disparte”, interroga Gesù sui segni degli ultimi tempi: e la risposta è nota come il “discorso escatologico” del Signore, che insegna come ci si deve preparare alla venuta del Figlio dell’Uomo "con grande potenza e gloria" (Marco 13). Infine, il nome di Andrea compare nel primo capitolo degli Atti con quelli degli altri apostoli diretti a Gerusalemme dopo l’Ascensione.
E poi la Scrittura non dice altro di lui, mentre ne parlano alcuni testi apocrifi, ossia non canonici. Uno di questi, del II secolo, pubblicato nel 1740 da L.A. Muratori, afferma che Andrea ha incoraggiato Giovanni a scrivere il suo Vangelo. E un testo copto contiene questa benedizione di Gesù ad Andrea: "Tu sarai una colonna di luce nel mio regno, in Gerusalemme, la mia città prediletta. Amen". Lo storico Eusebio di Cesarea (ca. 265-340) scrive che Andrea predica il Vangelo in Asia Minore e nella Russia meridionale. Poi, passato in Grecia, guida i cristiani di Patrasso. E qui subisce il martirio per crocifissione: appeso con funi a testa in giù, secondo una tradizione, a una croce in forma di X; quella detta poi “croce di Sant’Andrea”. Questo accade intorno all’anno 60, un 30 novembre.
Nel 357 i suoi resti vengono portati a Costantinopoli; ma il capo, tranne un frammento, resta a Patrasso. Nel 1206, durante l’occupazione di Costantinopoli (quarta crociata) il legato pontificio cardinale Capuano, di Amalfi, trasferisce quelle reliquie in Italia. E nel 1208 gli amalfitani le accolgono solennemente nella cripta del loro Duomo. Quando nel 1460 i Turchi invadono la Grecia, il capo dell’Apostolo viene portato da Patrasso a Roma, dove sarà custodito in San Pietro per cinque secoli. Ossia fino a quando il papa Paolo VI, nel 1964, farà restituire la reliquia alla Chiesa di Patrasso. Il culto di Sant’Andrea, forte in ambito bizantino, si diffuse da subito anche in ambiente latino a cui si accompagnarono molte narrazioni leggendarie fra cui le gesta narrate nella passio di Andrea del secolo IV. Numerosissime furono le chiese sorte in suo onore e specialmente presso i Francesi vi fu nel Medioevo una fervidissima devozione per Sant’Andrea, invocato nelle battaglie, tanto che il grido di guerra di Goffredo di Buglione, durante la prima Crociata era: “ Sant’Andrea di Patrasso !”, la casa di Borgogna si mise sotto la protezione del Santo e molte decorazioni militari e cavalleresche furono formate dalla Croce di Sant’Andrea. Il pescatore di Galilea che facendosi sopravanzare dal fratello era rimasto nell’ombra, ora appariva sugli stendardi e nelle insegne come un condottiero, forse proprio perché era stato il primo a seguire animosamente Gesù.
Auguri di buon onomastico ai nostri lettori che portano il nome Andrea dalle origini greche, daandrós significa “uomo”, ma dal termine andréia ha anche il significato di “forza” o “coraggio”.

martedì 27 novembre 2018

Supplica alla Madonna della Medaglia miracolosa.Da recitarsi alle 17 del 27 novembre

Immagine della Vergine -Chiesa di S.Andrea delle Fratte  Roma, luogo 
della conversione di Ratisbonne e delle Medaglie miracolose
O Vergine Immacolata, noi sappiamo che sempre ed ovunque sei disposta ad esaudire le preghiere dei tuoi figli esuli in questa valle di pianto, ma sappiamo pure che vi sono giorni ed ore in cui ti compiaci di spargere più abbondantemente i tesori delle tue grazie. Ebbene, o Maria, eccoci qui prostrati davanti a te, proprio in quello stesso giorno ed ora benedetta, da te prescelta per la manifestazione della tua Medaglia.
Noi veniamo a te, ripieni di immensa gratitudine ed illimitata fiducia, in quest'ora a te sì cara, per ringraziarti del gran dono che ci hai fatto dandoci la tua immagine, affinché fosse per noi attestato d'affetto e pegno di protezione. Noi dunque ti promettiamo che, secondo il tuo desiderio, la santa Medaglia sarà il segno della tua presenza presso di noi, sarà il nostro libro su cui impareremo a conoscere, seguendo il tuo consiglio, quanto ci hai amato e ciò che noi dobbiamo fare, perché non siano inutili tanti sacrifici tuoi e del tuo divin Figlio. Sì, il tuo Cuore trafitto, rappresentato sulla Medaglia, poggerà sempre sul nostro e lo farà palpitare all'unisono col tuo. Lo accenderà d'amore per Gesù e lo fortificherà per portar ogni giorno la propria croce dietro a Lui. Questa è l'ora tua, o Maria, l'ora della tua bontà inesauribile, della tua misericordia trionfante, l'ora in cui facesti sgorgare per mezzo della tua Medaglia, quel torrente di grazie e di prodigi che inondò la terra. Fai, o Madre, che quest'ora, che ti ricorda la dolce commozione del tuo Cuore, la quale ti spinse a venirci a visitare e a portarci il rimedio di tanti mali, fai che quest'ora sia anche l'ora nostra: l'ora della nostra sincera conversione, e l'ora del pieno esaudimento dei nostri voti.
Tu che hai promesso, proprio in quest'ora fortunata, che grandi sarebbero state le grazie per chi le avesse domandate con fiducia: volgi benigna i tuoi sguardi alle nostre suppliche. Noi confessiamo di non meritare le tue grazie, ma a chi ricorreremo, o Maria, se non a te, che sei la Madre nostra, nelle cui mani Dio ha posto tutte le sue grazie? Abbi dunque pietà di noi.
Te lo domandiamo per la tua Immacolata Concezione e per l'amore che ti spinse a darci la tua preziosa Medaglia. O Consolatrice degli afflitti, che già ti inteneristi sulle nostre miserie, guarda ai mali da cui siamo oppressi. Fai che la tua Medaglia sparga su di noi e su tutti i nostri cari i tuoi raggi benefici: guarisca i nostri ammalati, dia la pace alle nostre famiglie, ci scampi da ogni pericolo. Porti la tua Medaglia conforto a chi soffre, consolazione a chi piange, luce e forza a tutti.
Ma specialmente permetti, o Maria, che in quest'ora solenne ti domandiamo la conversione dei peccatori, particolarmente di quelli, che sono a noi più cari. Ricordati che anch'essi sono tuoi figli, che per essi hai sofferto, pregato e pianto. Salvali, o Rifugio dei peccatori, affinché dopo di averti tutti amata, invocata e servita sulla terra, possiamo venirti a ringraziare e lodare eternamente in Cielo. Cosi sia. Salve Regina

venerdì 16 novembre 2018

"LA CHIESA CATTOLICA per duemila anni ha sbagliato, e con essa anche Gesù"che per duemila anni migliaia di Santi hanno pronunciato in latino le medesime parole.Et ne nos inducas in tentationem;



Pater - Testo Aramaico Traslitterazione / Traduzione 



Legenda dei simboli usati per la trascrizione` - non si pronuncia (glottal stop), come lo spirito dolce del greco
´ - indica un suono profondamente gutturale e sonoro
w - w come nell'inglese well
ŝ - suono sh come l'inglese shop o l'italiano sciare
s - s come nell'italiano sole
ç - s "enfatica" tz o più o meno come la zz dell'italiano pazzo 
h - h come nell'inglese hand
h - suono molto aspirato come ch nel tedesco nasch
j - i come nell'inglese yes
΄ - sta ad indicare un relitto vocalico simile al simbolo fonetico a utilizzato per l'inglese
b`- indica la b spirante, come nel sardo soßl sole
k`- indica la k spirante come nel toscano la Xasa

Gli altri segni valgono come in italiano


Che cosa è, oggi, tutta questa smania di nuovo e di cambiamento se non quel monito paolino: "stanchi di udire la solita dottrina" (2Tim.4,1-5), attraverso la quale si vuole dare una "nuova" immagine di Dio e della Chiesa?

Dal latino della prima Vulgata di san Girolamo: "...et ne nos indúcas in tentatiónem..." e non ci indurre in tentazione, il primo a storcere il naso su questa traduzione fu Martin Lutero, sì, proprio lui che ovviamente lasciò ai suoi discepoli e alla "sua chiesa", l'opportunità di ritradurre il finale con: "E non esporci alla tentazione, ma liberaci dal maligno, perché tuo è il regno e la potenza e la gloria in eterno. Amen".

La versione della CEI del 1978 manteneva ancora la frase tradizionale della Vulgata: "e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male".Mentre, già dalla versione del 2008 abbiamo una modifica davvero grottesca in: "e non abbandonarci nella tentazione, ma liberaci dal male". Una traduzione, quest'ultima, che Benedetto XVI non volle usare nel lezionario liturgico.

Chi ha ragione e chi ha torto? Ha torto il Protestantesimo ieri e la CEI con Papa Francesco, oggi, perché la traduzione protestante fu volutamente ideologica, come ideologica lo è oggi. Milioni di cattolici in tutto il mondo e da duemila anni hanno sempre pregato con la versione - tradotta in lingua propria - dalla Vulgata attraverso la quale, per altro, per duemila anni migliaia di Santi hanno pronunciato in latino le medesime parole.

Il messaggio che si vuole far passare è che "la Chiesa può sbagliare" e che per duemila anni ha sbagliato, finalmente oggi abbiamo un Papa così coraggioso e misericordioso, da rimettere le cose a posto. Riportiamo questo passaggio molto interessante da chi ha già discusso l'argomento:

I commenti contenenti linguaggio sgradito, insulti , con contenuti a sfondo razzista , sessista ed intolleranti saranno cestinati dall'amministratore del blog che si riserva il diritto di scegliere quali commenti possono essere pubblicati.

Questo sito internet è un blog personale e non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001


Realizzazione siti web - www.webrex2000.com