Blog della Tradizione Cattolica Apostolica Romana

sabato 19 agosto 2023

Mons.Lefebvre: Non ho mai smesso di ripeterlo:"Fu un atto d'amore per la Chiesa" .

Mons.M.Lefebvre


Carissimi amici e lettori,

“La vita di Mons. Lefebvre parla ancora al nostro cuore di uomini e di cristiani. Ha da comunicare qualcosa di molto grande a questo nostro mondo così martoriato da lotte sociali di ogni genere”. Un vescovo dei nostri tempi tra oblazione e santità.Molto intenso il suo magistero a fianco delle famiglie più povere e disagiate in Africa, La storia è maestra di vita, di prudenza. Fu vicario apostolico del Senegal, un anno dopo venne nominato delegato apostolico per tutta l'Africa francese, fu così il rappresentante della Santa Sede in 18 paesi africani, nei quali vi erano 45 giurisdizioni ecclesiastiche e 2 milioni di cattolici, con 1.400 sacerdoti e 2.400 religiose.

Nel 1955 diverrà il primo arcivescovo metropolita di Dakar, quando in Senegal verrà istituita la gerarchia locale. Resterà delegato apostolico fino al 1959 e arcivescovo metropolita di Dakar fino al 1962. In 11 anni di lavoro come delegato apostolico le diocesi passarono da 44 a 65. A Dakar raddoppiò il numero dei cattolici e le chiese da tre divennero 13.
Dopo cinquant’anni, le persone di buona volontà hanno degli elementi supplementari per valutare ciò che accade nella Chiesa, per valutare le conseguenze a lungo termine dei princìpi che furono posti.La decisione che Monsignor Lefebvre prese più di trent’anni fa, nel 1988, nel momento più cruciale della storia della Fraternità San Pio X.Fu un atto d'amore per la Chiesa .
Mons.Lefebvre: "Non ho mai smesso di ripeterlo, se qualcuno si separa dal Papa, quello non sarò certo io". In questi giorni la Signora Luisella Scrosati non fa altro che inveire con degli articoli ridicoli sul giornale "la nuova bussola quotidiana",su l'opera di mons.L
efebvre la FSSPX, una che non riesce a capire ne a distinguere lo scisma fatto dagli ortodossi d'oriente, da un atto di resistenza di un vescovo Cattolico alle riforme scellerate del concilio Vaticano II .Carissima Luisella il 7 dicembre 1965, Paolo VI tolse le scomuniche che pendevano sugli Ortodossi dallo scisma del 1054. Questo atto non ha posto fine allo scisma, evidentemente, perché gli Ortodossi continuano a non riconoscere né in linea teorica né in pratica le prerogative del Papa. A differenza degli ortodossi i Vescovi,i sacerdoti,i religiosi, e i molti fedeli, che orbitano intorno alla Fraternità Sacerdotale San Pio X,credono e riconoscono sia in linea di principio sia nella pratica, le prerogative del papa. Pertanto non c'è alcuno scisma ma solo un atto di resistenza.
Carissimi,“Nonostante questi tempi di grave difficoltà il Signore ci ha fatto dono di una grazia particolare”, il dono della FSSPX un dono fatto alla Chiesa tramite mons.Lefebvre, si pongano fine al discredito e alle calunnie subite dal presule che oggi gode della visione beatifica di Dio,e dell'opera di cui egli fu umile strumento nelle mani di Dio,"non una sua opera"ma  un'opera voluta da Dio per la Chiesa.
Un vescovo missionario “un discepolo del Signore che è stato perseguitato per aver vissuto i propri impegni con Dio e con gli altri, entrando in un combattimento con un mondo fatto di ambizioni di potere e interessi mondani. Il calvario generato da calunnie e falsità che ha percorso è stato per lui, per la Congregazione da lui fondata, e per la Chiesa fonte di maturazione e di santificazione”.
Carissimo lettore se Mons. Marcel Lefebvre fosse ancora oggi presente su questa terra, concluderebbe questo articolo con queste parole:"Non esitiamo ad accettare le prove che Dio ci manda, non esitiamo a staccarci da tutto per abbandonarci completamente alla Sua santa volontà".

venerdì 18 agosto 2023

Le Chiese sono vuote la colpa di chi è?




Carissimi amici e lettori,

Se parliamo della crisi della Chiesa cattolica, l’America latina merita una riflessione particolare. Nonostante papa Francesco sia nato in Argentina, molti cattolici, nell’America latina, si sono allontanati dalla vera fede cattolica,per abbracciare l'eresia protestante. Il Brasile, che è il primo paese al mondo con il più alto numero di cattolici, si prevede che entro il 2022-23 perderà questo primato. Il numero di aderenti alla setta protestante in Brasile in circa 50 anni è cresciuto da 6,8 milioni a 46,7 milioni e tra il 2022-23, secondo delle stime effettuate diventerà la prima religione del Paese. In altri Paesi dell’America Latina, la religione Cattolica è già minoranza.
Sono le parole di Rodrigo Guerra Lòpez, segretario della Pontificia Commissione per l’America Latina.

I motivi del calo dei Cattolici sono molteplici tra cui rientra sicuramente il tasso di natalità che, nei paesi a religione Cattolica, è crollato, ma sopratutto dopo la riforma conciliare voluta dal Vaticano II.
”Si allontanano dalla fede perché non trovano più Cristo nella Chiesa cattolica e non fanno più chiesa con un’esperienza affettiva e comunitaria che cambi la propria vita”.
Da decenni oramai le Chiese sono sempre più vuote.I credenti, quindi, sono scesi di circa 860 milioni in proporzione al numero degli abitanti di oggi. Ma quanti di questi cattolici si professano praticanti? Una sempre più esigua minoranza.
In Italia, centro del Cattolicesimo, si è fatta sempre più forte la scollatura tra la realtà sociale ed il modello proposto dalla Chiesa cattolica: l’aborto, i contraccettivi, la violenza sessuale, il divorzio, negli anni si cono succeduti gli scontri col mondo laico. Ed a nulla è servito il Concilio Vaticano II, quell'arrendersi della Chiesa al potere laico del mondo che voleva i papi e vescovi a mezzo-servizio. La Chiesa per la sua struttura radicata nel territorio, è stata vissuta dallo Stato come buon mezzo sociale per affrontare i vari problemi di droga, emigrazione, emarginazione. Lo Stato si è scrollato di dosso molti di tali problemi sociali e, demandandoli alla Chiesa, ha reso quest’ultima sempre più debole spiritualmente, strutturalmente ed economicamente. Ciò, di fatto, ha costruito uno Stato nella Chiesa, determinando da un lato la fuga dei fedeli dalla Chiesa cattolica, dall’altro un intollerabile potere sulla gerarchia ecclesiastica.Pertanto lo stato finanzia economicamente la Chiesa italiana che, in cambio delle elargizioni che riceve ha accettato una progressiva secolarizzazione fino a diventare una qualsiasi agenzia filantropica.

lunedì 14 agosto 2023

Testimonianze di alcuni partecipanti alla G.M.G.2023




Carissimi amici e lettori,

dal 1° al 6 agosto 2023 la città di Lisbona, in Portogallo, ha ospitato la 36ma. Giornata Mondiale della Gioventù. Migliaia di giovani, da tutte i Paesi del mondo, hanno raggiunto la capitale per vivere, insieme ai propri gruppi di appartenenza, l’evento giovanile ecclesiale per eccellenza. Madre Chiara Cazzuola superiora generale delle figlie di Maria Ausiliatrice li ha definiti “Giovani belli e sereni” “che negli aeroporti, per le strade, nelle chiese, nei luoghi pubblici sono vivaci ma composti, educati e gentili. Ci offrono una visione particolare di gioventù e di Chiesa. È una Chiesa giovane, dinamica, sorridente, piena di speranza, in netto contrasto con le statistiche che ne mettono in evidenza il declino inevitabile, la mancanza di fioritura, la morte certa. Stiamo contemplando una Chiesa giovane e viva”.

Purtroppo mi tocca dissentire con la reverenda Madre Cazzuola, i fatti sono ben diversi di come lei le presenta sul sito salesiano.Molte persone mi hanno comunicato la loro sofferenza a cui unisco anche la mia, ecco una delle testimonianze di un giovane che ha partecipato all'evento che si è tenuto a Lisbona.


Buonasera , innanzitutto mi scuso per il ritardo con cui le scrivo questa a-mail rispetto al giorno in cui avevo commentato su YouTube.

Dunque, come promesso, ecco tutto quello che ho visto di orripilante nel corso sia della GMG che della pre-GMG:

-durante il corso di alcune messe da parte dei sacerdoti poco rispetto per Gesù, molti indossavano il cappello con la visiera girata all’indietro;

-durante la via Crucis condotta dal Papa molti giovani se ne sono fregati della funzione giocando a carte, oppure a calcio, e come se non bastasse si sono messi in mezzo anche i preti, che a quanto pare hanno preferito giocare anziché seguire la via Crucis;

-anche durante la messa finale con la presenza del Papa mi sembra di aver visto molte persone dormire (era una messa domenicale), si vede ormai che la Chiesa è diventata una specie di ludoteca, in cui la gente va non per Gesù, ma per gli amichetti e i gruppetti, e questo mi rammarica molto, lo dico da giovane;

-la veglia è stata organizzata in modo a dir poco pessimo, per poter arrivare nel luogo dove dovevamo pernottare per raggiungerlo dovevamo camminare sotto un sole cocente un percorso abbastanza lungo (con 40 gradi circa di temperatura) e molta gente sveniva ai lati della strada, e anziché soccorrerli con dell’acqua queste persone, gli organizzatori del servizio di accoglienza si limitavano a dirci dirci di metterci in fila ed aspettare;

-poco rispetto per la santissima Eucarestia, lasciando perdere il fatto che in molti casi erano i laici a distribuirla, ma la cosa che ha stupito è stata che le ostie consacrate venivano tenute in ciotole non apposite, simili a quelle casalinghe, di colore bianco.

Insomma, per tirare le somme una GMG che non ha saputo nascondere la decadenza della fede di molti. Questa a-mail è firmata .

Adesso vi trasmetto carissimi, il messaggio che mi è stato inviato da Carmelo sentite cosa dice riguardo la custodia dell'eucarestia durante la GMG
Carmelo mi dice: Esattamente, un orrore che molti cercano di nascondere….il Santissimo messo negli scatoloni sotto una tenda, mai visto, ed ancora con tutto ciò che per me questo sembrava un raduno satanico camuffato, l’eucarestia profanata a più non posso, e con tutto ciò ancora cercano di difendere quell'elemento vestito di bianco che rinnega i dogmi, si, è propio così, non crede, non è cattolico,è .............ecc ecc.

Un ultimo messaggio da una ragazza, sono Sonia è vi scrivo dalla provincia di Padova dice: il mio prete

ci è andato

è tornato a casa ammalato

febbre tosse = covid

e per stare lì 10 giorni circa (viaggio incluso) ha ovviamente abbandonato la parrocchia insomma messe feriali sospese (per la sua assenza) solo festive con sacerdoti sostitutivi.

domanda: abbiamo forse sbagliato tutti noi che per 2000 anni, o anche di più, abbiamo seguito la santa Chiesa cattolica la buona dottrina, i nostri sacerdoti e vescovi che oggi a stento e con fatica arrivo a riconoscerli non so cosa pensi lo spirito Santo, mi piacerebbe tanto sentire il suo parere, ma credo che essendo Lui Fuoco e Vento, ci stia già dando una risposta con il clima. Buona serata!

Carissimi lettori, per rimuovere la cancrena dal corpo ecclesiale – andrebbe amputato l'arto infetto – occorre anzitutto denunciare i falsi pastori, resistere con fermezza ai loro ordini illegittimi.
Probabilmente non sarà questo ad assicurarci la vittoria; ma il nostro impegno, il nostro desiderio sincero di servire il Signore e salvare le anime, la nostra testimonianza di coerenza di vita cristiana potranno indurre il Signore a fare quel tutto, che solo il nostro nulla può muovere.


venerdì 11 agosto 2023

La “Dormitio Mariæ” di Santa Maria Maggiore




Negli splendidi mosaici dell’abside della Basilica di Santa Maria Maggiore, a Roma, viene narrata la vita di Maria. In particolare, il mosaico centrale del semicatino inferiore raffigura la “Dormitio Mariæ”.

Fin dai primi secoli la Chiesa ha creduto che il morire di Maria, ossia il suo passaggio dalla vita terrena alla vita divina sia stato un addormentarsi nel Signore.

Autore del ciclo musivo mariano dell’abside è il frate francescano Jacopo Torriti, che su incarico del primo pontefice proveniente dall’ordine francescano, il Papa Niccolò IV (1288-1292), eseguì tali mosaici nel 1296.

La tradizione asserisce che Maria trascorse gli ultimi anni della sua esistenza ad Efeso (attuale Turchia). Gesù, dalla croce aveva affidato sua Madre all’apostolo Giovanni che, «da quell’istante, la prese nella sua casa» (Gv. 19,27). Il giorno del transito al cielo di Maria, giunsero tutti gli Apostoli, essi, dopo la Pentecoste, si erano dispersi in varie parti del mondo per annunciare il Vangelo, ma erano stati avvisati da un angelo del Signore della prossima dipartita di Maria e subito si erano messi in viaggio per radunarsi intorno alla Madre di Gesù. Tutti ricordavano come l’esperienza terribile della Croce li indotti ad abbandonare Gesù, ma proprio intorno a Maria avevano trovato il coraggio di restare uniti ed attendere la venuta dello Spirito Santo, il giorno di Pentecoste.

Nello splendido mosaico della “Dormitio Mariæ”, troviamo i Dodici Apostoli riuniti intorno al corpo della Madre del Signore, disteso su un letto bianco ornato di pietre preziose, con il volto sereno e le braccia incrociate sul petto. La tunica di porpora e il manto blu ne indicano la dignità regale. Dalla parte del capo della Vergine, vediamo san Pietro con la barba bianca e in mano un turibolo, egli rende l’ultimo omaggio alla Madre del Verbo, incensandone il sacro corpo. Dalla parte opposta, ai piedi di Maria, si vede l’Apostolo Paolo nell’atto di prostrarsi, egli è caratterizzato dalla barba a punta e il capo stempiato. In secondo piano, vicino al cuscino di Maria, notiamo l’Apostolo Giovanni che piangente si china sul corpo della Vergine.

Posto al centro della composizione, appare il Signore Risorto, circondato da una schiera di angeli e racchiuso in una mandorla di arcobaleno, è rivestito degli abiti regali con il capo cinto dall’aureola crucisegnata, stringe tra le braccia con gesto affettuoso una bambina vestita di bianco: l’anima immacolata della Vergine Maria. Gesù accoglie Maria tra le sue braccia allo stesso modo, in cui Sua Madre lo aveva accolto, quando Lui piccolo e indifeso, da Dio si era fatto Bambino.

Culmine del racconto è il mosaico del registro superiore, dove il Redentore incorona Maria; entrambi sono sullo stesso trono, raffigurato nella forma di talamo nuziale. Questa scena di gloria rappresenta le nozze eterne tra il Figlio di Dio e l’umanità redenta dal sacrificio della Croce. Gesù ha nella mano sinistra un libro aperto in cui è scritta una frase tratta dal Cantico dei Cantici (4.7-8), il poema d’amore tra Dio e l’Umanità: «Vieni mia diletta e ti porrò sul mio Trono». L’Assunzione al cielo di Maria in corpo ed anima esprime ed anticipa il destino dell’uomo, che è quello di condividere la vita divina. Questo è possibile perché la morte è stata sconfitta da Cristo, e Maria assunta in cielo è la creatura umana che per prima ha raggiunto il sublime traguardo a cui l’umanità intera è stata chiamata.

L’Assunzione di Maria è per noi garanzia e certezza che il nostro corpo è chiamato alla Risurrezione!

giovedì 10 agosto 2023

La Fede la speranza, la carità sono tesori eterni, non vengono mai meno



Carissimi amici,

Oggi 10 agosto la Santa Chiesa fa memoria di San Lorenzo che è stato uno dei sette diaconi di Roma, dove venne martirizzato nel 258 durante la persecuzione voluta dall'imperatore romano Valeriano nel 257. Nell'atto di fede che ognuno di noi ha imparato a recitare da bambino dice:Credo in te, unico vero Dio in tre persone uguali e distinte, Padre e Figlio e Spirito Santo. Credo in Gesù Cristo, Figlio di Dio incarnato, morto e risorto per noi, il quale darà a ciascuno, secondo i meriti,

il premio o la pena eterna. Conforme a questa fede voglio sempre vivere. Signore, accresci la mia fede.(Voglio sottolineare darà a ciascuno il premio o la pena eterna).L’Atto di fede è una preghiera cristiana che viene recitata per valorizzare e rafforzare il sentimento di fede.
L’Atto di Fede rappresenta l’atto cosciente e consapevole che ogni cristiano compie nel momento in cui decide di credere ad un fatto indimostrabile; San Lorenzo versò il suo sangue per quest'atto di Fede in Dio. La tradizione dice anche in maniera più precisa che a Lorenzo fu promessa salva la vita se avesse consegnato i tesori della Chiesa entro tre giorni. Il 10 agosto, quindi, Lorenzo si presentò alla testa di un corteo di suoi assistiti dicendo:
«Ecco questi sono i nostri tesori: sono tesori eterni, non vengono mai meno, anzi crescono».

Quanti oggi come Lorenzo sono disposti a testimoniare Gesù come unico Signore e Salvatore?
Quanti sono disposti a testimoniarlo fino all'effusione del sangue? Quanti sono disposti a perdere ogni cosa, per dare testimonianza al mondo che Gesù Cristo è l'unico Signore e che al di fuori di Lui non vi è nessuna salvezza?

Carissimi, il veleno per il corpo entra dalla bocca; quello per il cuore entra dall'orecchio e la lingua che lo propina è assassina. Gesù, che conosce i pensieri, ha detto che la bocca parla dell'abbondanza del cuore. Se il pensiero non  ce lo mettiamo noi, sta pur certa che ce lo mette il diavolo e anche molto!  È il suo segreto: servirsi di cattive parole per colpire i cuori.
Tra le meditazioni più celebri degli "Esercizi spirituali" di Sant'Ignazio vi è quella detta dei "Due stendardi", che richiama l’uomo al necessario combattimento spirituale e alla scelta tra lo stendardo di Cristo, «sommo capitano e Signore Nostro», e quello di Lucifero, «mortale nemico della natura umana».Chi mi ama, mi «segua», e s'incamminò verso il Calvario, ma dopo tre giorni entrò nella gloria della Risurrezione. È il primo stendardo-vessillo: su di esso è raffigurata la CROCE GLORIOSA del suo capitano.
Chi lo segue, non camminerà nell'ombra di morte ma anch'egli brillerà un giorno della Sua luce.
Com'è la vita del seguace di Gesù? Come quella del maestro modello: tutta la sua vita fu croce e martirio, cioè testimonianza della Verità liberatoria ch'Egli era venuto a portare nel mondo.
Pochi all'inizio lo seguirono, perché le previsioni sembravano troppo impegnative. Con l'andar dei secoli i suoi seguaci sono diventati milioni.
C'è stato chi s'è fatto suo pedissequo, mettendo i passi sulle orme da Lui lasciate e cioè imitandolo al cento per cento, altri correndogli dietro, zoppicando, cadendo ogni tanto sotto il peso della croce che portava insieme con Lui, altri ancora anelando di raggiungerlo quanto prima possibile per godere con Lui il mantenimento della promessa: «Nel regno dei cieli siederete a mensa con me, anzi io stesso vi servirò!».

Il secondo vessillo, portato dal capitano Lucifero, sventola superbo e menzognero invitando tutti a seguirlo nel sentiero che si snoda apparentemente tra ROSE E FIORI.
I suoi «schiavi» andranno incontro a delusioni, se… non faranno in tempo a «cambiare padrone»!
La convenienza d'una scelta oculata e prudente, e quindi anche previdente delle conseguenze future, s'impone a tutti. Arrivati al «bivio tra Virtù e Piacere» , non è possibile rimanere estranei e indifferenti, perché chi non decide… ha già scelto male!

Ma oggi, dove sta andando la Chiesa cattolica? La Chiesa Una Santa è viva e immacolata nel Suo Sposo? Se tante conferenze episcopali e con i silenzi del papa stesso, che dovrebbe custodire gelosamente il deposito fidei, si diffondono errori dottrinali o eresie in spirito di dialogo con il mondo, omettendo la verità rivelata per fare spazio al vessillo portato dal capitano Lucifero, che sventola superbo e menzognero.Carissimi amici, questo è il tempo della misericordia è della conversione,la parola misericordia deriva da due parole latine, miserere, che significa avere pietà, e cor/cordis, che significa cuore. In pratica è un sentimento che ci fa provare compassione quando qualcuno è infelice o si trova nel bisogno. Nel libro dell’Esodo leggiamo: «Il Signore, tuo Dio, è un Dio misericordioso, non ti abbandonerà», e ancora: «Il Signore, Dio, misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di misericordia e fedeltà». Nel Vangelo è riportata questa frase di Gesù: «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso». «Dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia», dice l’apostolo Paolo. Non a caso usa «sovrabbondare» per sottolineare che la misericordia di Dio è infinitamente più grande della misura che servirebbe per perdonare la colpa. San Tommaso d’Aquino dice che noi non sappiamo coniugare misericordia o giustizia e che solo Dio vive un perfetto equilibrio dove giustizia e misericordia si completano piuttosto che intralciarsi a vicenda. L’essenza di Dio è l’amore. «Dio è amore» «L’amore non è uno tra i tanti attributi di Dio. Tutti gli attributi di Dio sono attributi dell’amore». Ciò significa che la potenza di Dio è un attributo del suo amore. L’onniscienza di Dio è un attributo del suo amore. E, infine, la giustizia di Dio è una qualità del suo amore (cosa che ha ben intuito santa Teresina di Lisieux). Se Dio obbligasse chi lo rifiuta a sceglierlo e a stare con lui, violerebbe la libertà della persona e annienterebbe la sua vita. Un grande filosofo, Solov’ëv, osservava che il bene imposto è un male assoluto. Gesù, parlando del giudizio, dice: «E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie» (Giovanni 3,19).Questo versetto viene poco dopo una grande dichiarazione d’intenti di Dio: «Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna» (3,16).Dio si dona fino alla fine. È l’uomo che si chiude alla salvezza. Dio non si dona ai «meritevoli» , ma a tutti quelli che accolgono il suo dono.
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