Cari fedeli, amici e benefattori, Dopo che don Ludovico questa estate è stato nominato Superiore del distretto italiano e mi ha lasciato il posto nel Canavese, detto anche “il giardino d’Italia”, in questo primo editoriale mi preme salutare tutti voi, soprattutto quelli che ancora non conosco e ringraziarvi per il vostro aiuto spirituale e materiale con cui avete sostenuto il Priorato san Carlo Borromeo in questi ultimi anni, ricordandovi che il Signore non si lascia mai vincere in generosità. Con i miei confratelli continueremo, con la grazia del Signore, l’apostolato nella linea del nostro fondatore per essere forti nel mantenere la Fede e viverla. Come sempre ci affidiamo anche alla vostra generosità sapendo come “l’unione fa la forza” ma anche “la forza fa l’unione”. Il Priorato deve essere per tutti noi come un bastione o una Fortezza (come si vedono nel Canavese) in mezzo a questa guerra spirituale che dobbiamo affrontare per restare fedeli giorno per giorno a Nostro Signore Gesù Cristo e al suo Corpo Mistico.
venerdì 14 dicembre 2018
mercoledì 12 dicembre 2018
La Vergine di Guadalupe La Madonna degli indios
Il 9 dicembre 1531, sulla collina del Tepeyac vicino a Città del Messico. Ella gli avrebbe chiesto di far erigere un tempio in suo onore ai piedi del colle: Juan Diego corse a riferire il fatto al vescovo Juan de Zumárraga, ma questi non gli credette. La sera, ripassando sul colle, Juan Diego avrebbe visto per la seconda volta Maria, che gli avrebbe ordinato di tornare dal vescovo l'indomani. Il vescovo lo ascoltò di nuovo e gli chiese un segno che provasse la veridicità del suo racconto.
Juan Diego tornò quindi sul Tepeyac dove avrebbe visto per la terza volta Maria, la quale gli avrebbe promesso un segno per l'indomani. Il giorno dopo, però, Juan Diego non poté recarsi sul luogo delle apparizioni in quanto dovette assistere un suo zio, gravemente malato. La mattina dopo, 12 dicembre, lo zio appariva moribondo e Juan Diego uscì in cerca di un sacerdote che lo confessasse. Ma Maria gli sarebbe apparsa ugualmente, per la quarta e ultima volta, lungo la strada: gli avrebbe detto che suo zio era già guarito e lo avrebbe invitato a salire di nuovo sul colle a cogliere dei fiori. Qui Juan Diego trovò il segno promesso: dei bellissimi fiori di Castiglia, sbocciati fuori stagione in una desolata pietraia. Egli ne raccolse un mazzo nel proprio mantello e andò a portarli al vescovo.
Di fronte al vescovo e ad altre sette persone presenti, Juan Diego aprì il mantello per mostrare i fiori: ed ecco, all'istante sulla tilma si sarebbe impressa e resa manifesta alla vista di tutti l'immagine della S. Vergine Maria. Di fronte a tale presunto prodigio, il vescovo cadde in ginocchio, e con lui tutti i presenti. La mattina dopo Juan Diego accompagnò il presule al Tepeyac, per indicargli il luogo in cui la Madonna avrebbe chiesto Le fosse innalzato un tempio e l'immagine venne subito collocata nella cattedrale.
martedì 11 dicembre 2018
Esercizi Spirituali di Sant'Ignazio “Cinque giorni… un'eternità” Calendario per l'anno 2019
Andrea Pozzo e La gloria di sant'Ignazio
Con il termine di esercizi spirituali si intende ogni forma di esame di coscienza, di meditazione, di contemplazione, di preghiera vocale e mentale, e di altre attività spirituali. Infatti, come il passeggiare, il camminare e il correre sono esercizi corporali, così si chiamano esercizi spirituali i diversi modi di preparare e disporre l'anima a liberarsi da tutte le affezioni disordinate e, dopo averle eliminate, a cercare e trovare la volontà di Dio nell'organizzazione della propria vita in ordine alla salvezza dell'anima.
Ricevendo dalla stessa Gran Madre di Dio i Santi Esercizi – nella grotta di Manresa – Sant’Ignazio iniziò così questa grande opera di apostolato, forgiando moltitudini di anime assetate di Dio, e procurando grazie – ancor oggi concesse agli “esercitandi” – tutto il popolo cristiano.
Al centro del metodo ignaziano vi è la riscoperta del senso di Eternità, l’unica e sola cosa che dovrebbe contare nella vita di ogni uomo e che si decide con la Salvezza o meno dell’Anima.
Oggi più che mai siamo portati a pensare superficialmente al nostro Fine Ultimo, che è Dio, che è servire e lodare Lui solo, conquistando così la Salvezza, senza la quale si è perduti per sempre, dannati per sempre… “ Discedite a me, maledicti”.
domenica 9 dicembre 2018
Capodanno in Priorato
Il Priorato della Fraternità sacerdotale San Pio X ad Albano Laziale organizza per chi lo vorrà il Capodanno, siete tutti invitati fedeli, amici e simpatizzanti. Con l'occasione si organizza una visita nella città di Roma,delle conferenze al fine di stare insieme per ringraziare il Signore dei tanti benefici ricevuti nell’anno che sta finendo e chiederne di nuove per il venturo.
Domemica 30 dic. -ore 11:00 S. Messa cappella Santa Caterina in via urbana,85 -
- S. Messa - visita alla città - pranzo “al sacco” - i partecipanti che raggiungeranno la cappella di Roma nella mattinata potranno lasciare il loro bagaglio per facilitare la visita della città nel tardo pomeriggio,trasferimento in Priorato ad Albano laziale (con mezzi propri) - dove verranno alloggiati -e Ceneranno.
31 dic. - Te Deum - S. Messa - Cenone
colazione - mattinata libera - pranzo - conferenza pomeridiana - S. Messa con Te Deum di ringraziamento - Cenone di capodanno - Botti ed Auguri.
01 gen. - Veni Creator - S. Messa
colazione - S. Messa - pranzo.
Prenotazione obbligatoria entro il 15 dicembre
È possibile partecipare anche solo ad alcuni momenti dell'intero programma.
il cenone di fine anno che sarà in abbondanza è servito da un Catering.
Per ulteriori informazioni e per il modulo d'iscrizione: madate un'e-mail
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