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Vi spiego le ragioni di inconciliabilità dell'ecumenismo con la dottrina della Chiesa cattolica


"Pronunciamenti Magisteriali"

Carissimi amici e lettori,

ci sono documenti, approvati dai Papi, che condannano l'ecumenismo abbiamo Gregorio XVI che condanna l'ecumenismo di alcuni Chierici a Friburgo. Papa Leone XIII che nella Satis Cognitum afferma: Gesù Cristo istituì nella Chiesa un “vivo, autentico e perenne magistero”. Per noi cattolici sono precluse le vie dell’ecumenismo nel senso originario del termine, principalmente dopo che il papa Pio XI nella sua enciclica Mortalium animos (6 gennaio 1928) e Pio XII nella Orientalis Ecclesiae (1944) hanno ribadito il genuino concetto dell’unità della Chiesa, ed hanno tracciato il metodo da seguire per promuovere il ritorno dei dissidenti.
Scrive Pio XII (Orientalis Ecclesiae):«Non conduce al desideratissimo ritorno degli erranti figli alla sincera e giusta unità in Cristo, quella teoria che ponga a fondamento del concorde consenso dei fedeli solo quei capi di dottrina, sui quali o tutte o la maggior parte delle comunità, che si gloriano del nome cristiano, si trovino d’accordo, bensì l’altra che, senza eccettuarne né sminuirne alcuna, integralmente accoglie qualsiasi verità da Dio rivelata».

Ragioni di inconciliabilità 

1) L'ecumenismo nega che vi sia una sola vera Chiesa, dotata delle note che la distinguono: l'unità, la santità, la cattolicità (universalità) e l'apostolicità.

2)
Negando che vi sia una sola Chiesa, nega anche l'autorità del Supremo Pastore, Cristo, e del suo legittimo Vicario, il Sovrano Pontefice.

3)
Professando di voler superare le divisioni dottrinali, nega l'oggettiva verità dei dogmi e presume di poter fondare l'unità sull'errore e sull'eresia.

4)
Riconoscendo pari dignità a tutte le "chiese", pone di fatto la Chiesa di Cristo al livello delle sette; negando che essa sia istituzione divina, nega che sia governata e retta da Dio e che solo attraverso di essa gli uomini- ad eccezione di casi di ignoranza invincibile - possano conseguire la salvezza eterna.

5) Nelle sue forme più recenti, pone la Chiesa al livello delle religioni false ed idolatre, il Dio vero e santo al livello degli dei mendaci e delle forze della natura.

6) Implicitamente afferma che l'uomo può salvarsi al di fuori della vera Chiesa, aderendo ad una setta cristiana o alle superstizioni dei pagani e degli idolatri.

7) Nega la necessità dello zelo missionario della Chiesa e legittima gli omicidi e le stragi di missionari cattolici compiute dagli eretici e dai pagani in ogni parte del mondo.
 
8) Propugna la laicità dello stato, il relativismo e l'indifferentismo religioso, a danno della verità e a vantaggio dell'errore.

9) È causa di vizi e di corruzione, poiché dove Cristo non regna, si annida il peccato, l'omicidio, l'inganno e lo scandalo verso i giusti.

Come si vede, l'ecumenismo così inteso non solo legittima l'eresia, l'apostasia, l'idolatria e tutti i peccati che ne scaturiscono, ma distrugge dalle fondamenta la fede cattolica, vanificando l'esistenza stessa della Chiesa. Non stupisce che esso stia tanto a cuore alla massoneria, che della Religione rivelata è principale acerrima oppositrice.
Se infatti si ammette ─ per assurdo ─ che la Chiesa vera ed unica non è pienamente realizzata nella Chiesa Cattolica, e che di conseguenza l'insegnamento del Magistero non è che una versione opinabile di una delle tante realtà presenti in seno al cristianesimo e addirittura al di fuori di esso, non si può più distinguere l'eresia dalla verità di fede, lo scisma dalla comunione, il vizio dalla virtù, la setta dalla sola Arca di salvezza che Dio ha stabilito nella sua Provvidenza.
E se si afferma ciò, ne consegue che la Chiesa ha da sempre insegnato come verità di fede delle pure opinioni, se non degli errori, e che quindi essa è fallibile nelle questioni relative alla salvezza eterna; se poi la Chiesa è fallibile, lo è anche Colui che ad essa  ha promesso perpetua assistenza, cioè Dio ma semplice espressione di un modo di sentire il fenomeno religioso da parte degli uomini, né più né meno dei libri "sacri" delle altre religioni.
Da tutto ciò si comprende come l'ecumenismo altro non sia  se non il frutto dell'errore protestante e delle sue dirette infiltrazioni in seno al mondo cattolico, prima di tutte il modernismo, somma di tutte l'eresie, secondo la definizione di San Pio X (cfr. Enc. Pascendi).
Confutazione
La grave crisi che la Chiesa attraversa in questi ultimi decenni, in particolare ad opera di non pochi teologi, non poteva evitare  il manifestarsi dell'errore ecumenico, di cui questa crisi è insieme causa ed effetto.
Non fu così in passato: i Pontefici condannarono con impressionante lungimiranza questo fenomeno fin dall'inizio, mettendo in guardia i cattolici con numerosi documenti magisteriali.
È pur vero che mai i Papi poterono immaginare un tale proliferare di errori, da supporre che un giorno qualcuno avrebbe potuto affermare ─ in nome di una mal interpretata libertà di religione ─ che la Santa Chiesa di Dio non ha nulla che la renda  intrinsecamente e sostanzialmente superiore non solo alle sette cristiane, ma anche alle superstizioni pagane.
Appare inoltre evidente che, se è vero che i modernisti abbracciano con entusiasmo ogni novità e maggiormente la propugnano se legittima i loro errori, anche altri  si adoperano perché l'ecumenismo progredisca e trovi vasto spazio nel tempio di Dio: laicisti ed atei, razionalisti, irenisti, massoni e via dicendo. Tutti costoro hanno compreso che il mondo migliore per indebolire la Chiesa è quello di non combatterla apertamente e di favorire il proliferare delle eresie al suo interno. Come non vedere nei vaneggiamenti degli ecumenisti la realizzazione dei progetti massonici circa la religione universale?
Il Vero Ecumenismo
La Sacra Scrittura, la Tradizione e l'insegnamento del Magistero infallibile della Chiesa sono concordi nell'affermare  appello la condanna dell'ecumenismo così  inteso.
Fin dall'Antico Testamento il popolo di Israele aveva la consapevolezza di Dio a tutte le nazioni, e più volte ebbe prova della esclusività di questo suo rapporto  con Dio, sia venendo punito ogni volta che cedeva a tentazioni di connivenza con i pagani, sia custodendo le verità che il Signore gli aveva insegnato, sia infine preparando la nascita del Redentore, il Messia di Israele, Signore dei Signori, Re dei Re.
L'insegnamento di Cristo e degli Apostoli fu ancora più esplicito: si veda a tal proposito la parte riguardante la virtù della Fede. I Martiri della Chiesa furono condannati ad atroci supplizi ─ di cui resta ampia documentazione ─ proprio perché rifiutarono di adorare gli idoli.
L'autorità romana, infatti, accettava tutte le religioni, ma imponeva loro l'obbligo di riconoscere l'imperatore come un dio, bruciando incenso davanti alla sua statua. Ovviamente per un cristiano questo atto di adorazione era equivalente all'apostasia, ed il rifiutarsi di compierlo era considerato reato di lesa maestà.
Se l'ecumenismo fosse stato accettato, mai come allora si sarebbe mostrato utile; e le feroci persecuzioni anticattoliche da parte degli eretici di tutti i secoli si sarebbero potute evitare, nel nome della "complementarità" delle confessioni religiose e della pace tra i cristiani. Per grazia di Dio, i martiri erano testimoni della fede e non dell'ecumenismo . Ma la pace non è non belligeranza: è tranquillità dell'ordine. E dove non c'è la fede integra e pura, regna il caos.
La vera pace viene dal Regno di Cristo, in cui vige la Sua legge e Lo si adora con culto pubblico. Inutile dire che solo la Chiesa proclama questa verità, poiché é Cristo stesso che la guida.
Il vero ecumenismo è antico quanto la Chiesa: esso consiste nel moltiplicare gli sforzi per acquistare a Dio coloro che non credono, per riportare nell'unico ovile coloro che non credono, per riportare nell'unico ovile coloro che se ne sono allontanati e per fortificare i fedeli nella loro fede. Si chiama zelo apostolico, predicazione, missione. Si fonda sulla carità (per cui si ama Dio e il prossimo per amor Suo) illuminata dalla fede (per cui si crede a ciò che Dio  ha rivelato e che la Chiesa propone a credere, per l'autorità di Dio rivelatore) ed animata dalla speranza ( che assicura la grazia a coloro che la chiedono e che seguono la legge di Dio).
Poiché Dio è Verità suprema e Carità perfetta, amarLo senza credere in Lui non è possibile: negare la verità è negare Dio. Certo, difficili situazioni storiche ed altre ragioni contingenti possono far si che una divisione dottrinale sembri insanabile; ma la Chiesa non intende ammettere l'errore, ma convincere l'errante, come portare un uomo dalle tenebre alla luce non vuol dire negare l'esistenza delle tenebre o ammetterne la conciliabilità con la luce.

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