A seguito della conferenza stampa del presidente del consiglio italiano Giuseppe Conte, in cui ha annunciato la fase due durante la quale non sarebbe ancora previsto il culto pubblico nelle chiese cattoliche (ad eccezione dei funerali da celebrarsi in spazi aperti con un massimo di 15 partecipanti), la CEI manifesta con il seguente comunicato il proprio disaccordo per la prorogata soppressione del culto pubblico ( Messe e sacramenti).
Auspichiamo che, come abbiamo ascoltato nel vangelo odierno del Bonus Pastor, i Vescovi si dimostrino tenaci difensori del popolo fedele contro i soprusi dello stato laicista e ateo, che infrange il Concordato e la costituzione riguardo il culto. I Vescovi gridino la verità evangelica e difendano l'onore, i diritti e la libertà di Santa Madre Chiesa.
Gregorius et Hildegardis
Commenti
Posta un commento