Passa ai contenuti principali

F.S.S.P.X.College Santa Maria Kansas


E' necessario che tutto l’insegnamento e tutto l’ordinamento della scuola: insegnanti, programmi e libri, in ogni disciplina, siano governati dallo spirito cristiano sotto la direzione e vigilanza materna della Chiesa, per modo che la religione sia veramente fondamento e coronamento di tutta l’istruzione, in tutti i gradi, non solo elementare, ma anche media e superiore.”.Nello stato attuale di grave crisi di Fede e di valori risentita soprattutto dalla gioventù risulta quantomai necessario ribadire e diffondere queste verità.


L’educazione dei figli non è solo un atto di generosità ma anche un dovere dei genitori; questo è ciò che viene chiesto anche durante il matrimonio: “Siete disposti a ricevere da Dio responsabilmente e amorosamente i figli che riceverete e ad educarli secondo la legge di Cristo e della Chiesa?”.Gli sposi sono collaboratori di Dio non solo nella procreazione ma anche nell’educazione dei figli attraverso la quale i coniugi partecipano alla pedagogia divina che è allo stesso tempo paterna e materna. Educare il bambino vuol dire mostrargli la sua intelligenza e fargli conoscere la religione, che è il fine dell’uomo, la necessità della salvezza, la morte, il giudizio, il cielo, l’eternità, il peccato, l’inferno, i comandamenti della legge di Dio e della Chiesa; la vita di Gesù Cristo e i suoi misteri..
Educare il bambino vuol dire indirizzare le sue cattive inclinazioni, correggere i suoi vizi e difetti.
Educare il bambino vuol dire formare il suo cuore e sviluppare le sue buone disposizioni. Il cuore dei bambini è una terra fertile che riceve il seme per la prima volta. Se si coltiva e si prepara bene il cuore, il seme è buono e produrrà frutti abbondanti e duraturi.
Educare il bambino vuol dire formare la sua coscienza (facendogli capire che deve seguire i principi della legge di Dio, i motivi della fede e i dettami della coscienza e che non deve seguire le opinioni del mondo); bisogna infondergli il rifiuto del peccato facendo capire che la virtù, come il peccato, vengono dal cuore; infondendo amore alla verità e avversione alla bugia.
Educare il bambino vuol dire anche abituarlo alla pietà. L’educazione alla pietà è tutto, bisogna farla penetrare nel cuore del bambino, in lui si devono manifestare tutte le virtù come un incendio che distrugga tutti i vizi e difetti.
Educare il bambino è far sì che lui ami tutte le virtù e la religione. Il bambino amerà la religione e si affezionerà a essa per convinzione e coscienza, ma solo se comprende bene queste quattro verità: la religione è la grazia più grande che Dio ha fatto per l’uomo, ogni comandamento della legge di Dio è un vero beneficio e fonte di gioia per l’uomo, anche se da un punto di vista temporale; la religione combatte i nostri nemici (il demonio, il peccato, i vizi e le passioni che ci degradano); solo la virtù rende felice l’uomo
Educare il bambino vuol dire formare la volontà e insegnare ad obbedire per amore e non per timore.
Educare il bambino vuol dire formare il suo giudizio, la sua riflessione e il suo discernimento.
Educare il bambino vuol dire formare la sua indole, il suo genio e il suo carattere.
Educare il bambino vuol dire vigilarlo continuamente.
Educare un bambino vuol dire far radicare l’ amore per il lavoro, l’ordine e la pulizia.
Educare il bambino vuol dire facilitargli le conoscenze che saranno necessarie al suo stato e posizione.
Educare il bambino vuol dire anche dedicarsi al suo sviluppo fisico e alla sua salute.


Concludendo, educare il bambino vuol dire dare i mezzi per acquisire la perfezione possibile del suo essere e fare di lui un uomo completo. 

Commenti

Post popolari in questo blog

Il nuovo vescovo D'Ivrea Daniele Salera" tolleranza zero per chi si inginocchia alla comunione"!

Carissimi amici e lettori, che nella Chiesa contino i gesti, si è sempre saputo.  Ma a Ivrea ora contano soprattutto le posizioni. Quelle del corpo. Da qualche settimana, in diverse parrocchie, i fedeli che si inginocchiano per ricevere l’Ostia vengono sistematicamente saltati. Il messaggio è chiaro, il metodo pure: ti inginocchi? Non comunichi. La scena si è già vista più volte: il parroco si avvicina, Ostia in mano, e quando incontra un fedele inginocchiato... tira dritto. Nessuno dice nulla, ma tutti capiscono. Qualcuno si alza all’ultimo secondo per non fare la figura dell’eretico, altri restano lì, come statue di gesso, in ginocchio davanti all’altare e col vuoto tra le mani. Benvenuti nella nuova liturgia in salsa eporediese, dove non si sa bene cosa si prega, ma si sa benissimo come bisogna stare. La direttiva – perché di questo si tratta – non è scritta, non è firmata, non è motivata. Ma c’è. E gira. E viene fatta rispettare alla lettera, come certe leggi non dette dei regi...

LA PREGHIERA CONSEGNATA DALLA MADONNA STESSA (REGINA DEGLI ANGELI) PER INVIARE GLI ANGELI A SCONFIGGERE I DEMONI

Nel 1864, in Francia, la Madonna apparve a un prete e gli insegnò una potente preghiera per combattere e sconfiggere i poteri dell’inferno. Il 13 gennaio 1864, il beato padre Luis-Eduardo Cestac fu improvvisamente colpito da un raggio di luce divina. Vide dei demoni sparsi per tutta la terra, causando un’immensa confusione. Allo stesso tempo, ha avuto una visione della Vergine Maria. La Madonna le ha rivelato che in effetti il ​​potere dei demoni era stato scatenato in tutto il mondo e che più che mai era necessario pregare la Regina degli Angeli e chiederle di inviare le legioni dei santi angeli per combattere e sconfiggere poteri dell’inferno. “Madre mia”, disse il prete, “sei così gentile, perché non mandi questi angeli per te senza che nessuno te lo chieda?” “No”, rispose la Beata Vergine, “la preghiera è una condizione stabilita da Dio stesso per ottenere questa grazia”. “Allora, santissima Madre”, disse il prete, “insegnami come vuoi che ti venga chiesto!” Fu allora che il Beato ...

Non sparate su Leone XIV di Aldo Maria Valli

Leone XIV Carissimi amici e lettori, offriamo alla vostra attenzione questo articolo di Aldo Maria Valli che condividiamo pienamente. Carissimi amici, sappiate che 8 Maggio ero come tanti in piazza San Pietro, in attesa orante e inquieta per questa elezione. Quando Papa Leone XIV e apparso sulla loggia ho avvertito la carezza di Gesù per tutti noi. Il Signore ha ascoltato le nostre preghiere continuiamo a pregare vedrete che la Vergine Maria Madre della Chiesa lo condurrà per mano. Buona lettura e condivisione! A.diJ. di Aldo Maria Valli Cari amici di Duc in altum, nel campo tradizionalista c’è chi già sta facendo le pulci a papa Leone XIV passando al setaccio perfino le virgole e criticandolo per ogni sfumatura che possa anche lontanamente far supporre un segno di continuità con il pontificato bergogliano. Con la solita sincerità, devo dire che non condivido questo atteggiamento. L’esordio di Leone XIV mi è piaciuto. Mi è piaciuto il fatto che si sia presentato con mozzetta rossa ...