Passa ai contenuti principali

Ordinazioni 27 Giugno 2014 Ecône F.S.S.P.X.



Che cosa grande è un sacerdote! Il sacerdote non lo capiremo bene che in cielo. Se lo capissimo sulla terra, moriremo non di spavento, ma di amore!

Queste parole del Santo curato d'Ars risuonano nelle nostre orecchie, sono trascorsi pochissimi giorni dalle ordinazioni svoltasi ad Ecône, dove ben diciannove giovani si sono consacrati totalmente a Dio, dieci sono stati ordinati diaconi e nove sono stati ordinati sacerdoti per mano di Mons. Alfonso de Galarreta, vescovo ausiliare della F.S.S.P.X. Mentre il mondo rifiuta più che mai il prete e ciò che egli rappresenta, ci è necessario penetrare ancor di più nel mistero del sacerdozio al quale Nostro Signore ha chiamato questi giovani."Tra tutti i suoi discepoli, il Signore Gesù vuole sceglierne alcuni in particolare, perchè esercitando pubblicamente nella Chiesa in suo nome l'ufficio sacerdotale a favore di tutti gli uomini, continuino la sua personale missione di maestro,sacerdote e pastore... ""Essi saranno infatti configurati a Cristo sommo ed eterno sacerdote,ossia saranno consacrati come veri sacerdoti del Nuovo Testamento, e a questo titolo, che li unisce nel sacerdozio al loro vescovo, saranno predicatori del Vangelo, pastori del popolo di Dio, celebreranno le azioni di culto, specialmente nella celebrazione del Santo Sacrificio del Signore (La Santa Messa)."Carissimi amici a noi non ci rimane che pregare la Santa Vergine Maria Regina e Madre del Sacerdote, perchè questi novelli sacerdoti, che intraprendendo una strada ritta e scoscesa che esercitando il ministero della sacra dottrina siano fedelmente partecipi della missione di Cristo, unico maestro. Dispensino a tutti quella Parola, che loro stessi hanno ricevuto con gioia, prima dalle loro mamme, dai loro catechisti,e poi dai loro professori in seminario. Leggano e meditano assiduamente la parola del Signore per credere a ciò che hanno letto, insegnino ciò che hanno appreso nella fede, vivano ciò che hanno insegnato. Sia dunque nutrimento al popolo di Dio la dottrina che insegneranno, che non è la loro: loro non sono padroni della dottrina! E' la dottrina e del Signore, e loro dovranno essere fedeli alla dottrina del Signore! Sia dunque un nutrimento al popolo di Dio la sana dottrina, gioia e sostegno ai fedeli di Cristo il profumo della loro vita, perchè con le parole e con l'esempio edifichino la casa di Dio, che è la Chiesa. E così loro continuino l'opera santificante di Cristo. Mediante il loro ministero il sacrificio spirituale dei fedeli viene reso perfetto,perchè congiunto al Sacrificio di Cristo, che attraverso le loro mani in nome di tutta la Chiesa viene offerto in modo incruento sull'altare nella celebrazione del Santo sacrificio della Messa.

Commenti

Post popolari in questo blog

LA PREGHIERA CONSEGNATA DALLA MADONNA STESSA (REGINA DEGLI ANGELI) PER INVIARE GLI ANGELI A SCONFIGGERE I DEMONI

Nel 1864, in Francia, la Madonna apparve a un prete e gli insegnò una potente preghiera per combattere e sconfiggere i poteri dell’inferno. Il 13 gennaio 1864, il beato padre Luis-Eduardo Cestac fu improvvisamente colpito da un raggio di luce divina. Vide dei demoni sparsi per tutta la terra, causando un’immensa confusione. Allo stesso tempo, ha avuto una visione della Vergine Maria. La Madonna le ha rivelato che in effetti il ​​potere dei demoni era stato scatenato in tutto il mondo e che più che mai era necessario pregare la Regina degli Angeli e chiederle di inviare le legioni dei santi angeli per combattere e sconfiggere poteri dell’inferno. “Madre mia”, disse il prete, “sei così gentile, perché non mandi questi angeli per te senza che nessuno te lo chieda?” “No”, rispose la Beata Vergine, “la preghiera è una condizione stabilita da Dio stesso per ottenere questa grazia”. “Allora, santissima Madre”, disse il prete, “insegnami come vuoi che ti venga chiesto!” Fu allora che il Beato ...

Francesco decapita la diocesi di Roma, promuovendo per rimuovere. Via il suo vicario De Donatis e il suo “nemico”, l’ausilario Libanori

I due vescovi litigarono sul destino del gesuita Rupnik, accusato di violenza sessuale da 5 suore Papa Francesco ha deciso a modo suo di risolvere la lunga disputa fra il suo vicario a Roma, cardinale Angelo De Donatis e il gesuita Daniele Libanori, vescovo ausiliare della capitale: li ha sollevati entrambi dall’incarico ricoperto promuovendoli ad altro incarico. Come spiegato dal bollettino della sala stampa vaticana di sabato 6 aprile, il cardinale De Donatis è stato nominato nuovo penitenziere maggiore del Vaticano in sostituzione del cardinale Mauro Piacenza dimissionato qualche mese in anticipo (compirà 80 anni a fine estate). Libanori è stato invece nominato assessore personale del Papa per la vita consacrata, incarico creato ad hoc perché non è mai esistito: dovrà occuparsi di tutti gli istituti di vita consacrata. Con il suo vicario le incomprensioni iniziarono con la pandemia Era da tempo che il Papa aveva fatto trapelare l’intenzione di sostituire De Donatis, che lui stesso a...

Perché disobbedire – anche al Papa – può essere un dovere

Carissimi amici e lettori, La vera fedeltà e obbedienza non implicano un rinnegamento della nostra personalità, del nostro pensiero e della nostra volontà!Nell' ottobre 2022 il vescovo Athanasius Schneider ha gentilmente fornito a LifeSite un'analisi (vedi testo completo sotto) in cui discute la natura e i limiti dell'obbedienza al Papa buona lettura ( link originale ) “L’obbedienza”, dice, “non è cieca o incondizionata, ma ha dei limiti. Quando c’è un peccato, mortale o di altro tipo, abbiamo non solo il diritto, ma anche il dovere di disobbedire”. Il Papa, essendo il vicario di Cristo, è tenuto a servire la verità cattolica e a non alterarla. Pertanto, “si deve sicuramente obbedire al Papa, quando propone infallibilmente la verità di Cristo, [e] quando parla ex cathedra, cosa molto rara. Dobbiamo obbedire al Papa quando ci ordina di obbedire alle leggi e ai comandamenti di Dio [e] quando prende decisioni amministrative e giurisdizionali (nomine, indulgenze, ecc.)”. Tutta...