Finalmente la tanto attesa festa per i 40 anni della Fraternità in Italia è arrivata! Con la collaborazione di sacerdoti, suore, frati, preseminaristi e volontari vari, durante la giornata di sabato sono stati montati gli stand e tutto il necessario per il buono svolgimento della festa, sotto la costante minaccia della pioggia.
Pioggia che non ha tardato a farsi vedere: la mattina della domenica, numerosi tuoni la preannunciavano, ma, incuranti di quello che sarebbe potuto accadere in caso di temporale, e affidandoci completamente alla Provvidenza, abbiamo dato il via alla festa.
Per evitare un eccessivo affollamento in chiesa, sono state celebrate tre Messe: la prima alle 7.20, mentre le altre due, alle 10.30, sono state celebrate, rispettivamente, nella sala San Tommaso e nella cappella del Priorato. Quest'ultima, celebrata da don Pierpaolo, è stata accompagnata, come di consueto, dai canti delle suore della Fraternità, per l'occasione raddoppiate di numero, e da quelli della corale appositamente costituita e composta da Alessandro Fiore (contemporaneamente organista), Fra' Pietro e la porzione femminile della famiglia Drudi. La chiesa era ovviamente gremita di persone provenienti un po' da tutta Italia, che si sono intrattenute poi per il resto della giornata.
Durante la Santa Messa, don Pierpaolo ha ricordato le origini della Fraternità San Pio X, partendo dal Concilio Vaticano II e dalle necessità che spinsero Mons. Lefebvre a fondare il primo seminario e quindi la Fraternità, approvata ufficialmente nel 1970. Ecco che quattro anni dopo decise poi di comprare la casa di Albano Laziale, dove in precedenza si era stabilita la congregazione dei fratelli del Sacro Cuore, che qui avrebbe dovuto "accogliere le numerosi vocazioni che sarebbero dovute venire dopo il Concilio, ma che non sono mai arrivate", ha continuato son Pierpaolo. "Nel comprare questa casa, uno degli scopi di Mons. Lefebvre era proprio quello di accogliere sacerdoti e seminaristi, membri della nostra Fraternità, perché potessero conoscere le bellezze della città eterna, della Roma cristiana".
Il superiore ha poi ricordato che proprio in concomitanza con l'acquisto della nuova casa, la sorella di Mons, Lefebvre, suor Marie Gabrielle, fondò la congregazione delle suore della Fraternità, che trovò la sua prima sede proprio ad Albano Laziale. Ecco perché, durante la giornata del 15 giugno, abbiamo ricordato anche i 40 anni dalla loro fondazione. Soltanto nel 1978 arrivarono i primi giovani seminaristi, e fu così che la casa di Albano, da noviziato delle suore, divenne seminario.
Don Pierpaolo, in ultimo, ha ricordato come l'espansione della Fraternità nel mondo sia stata del tutto provvidenziale, poiché essa, è bene ricordarlo, non riceve alcuna sovvenzione, né dallo Stato né dalla Chiesa, ma si mantiene solo ed unicamente grazie "all'aiuto dei suoi benefattori che spesso sono persone povere, anche poverissime, che si sacrificano per aiutare i sacerdoti nel loro ministero".
Dopo la Messa, don Emanuele, con un breve intervento, ha completato la storia della Fraternità in Italia aggiungendovi altri dettagli, non meno importanti, quali i nomi di coloro che hanno contribuito enormemente alla fondazione dei vari priorati in Italia, partendo da don Francesco Putti, la signora Katharina Tangari e il signor Giuseppe Pagnossin, tutti figli spirituali di Padre Pio, che, in maniera diversa, hanno dato appoggio considerevole all'espansione della Fraternità in Italia, per poi citare gli altri fedeli e benefattori che hanno permesso l'acquisto e il mantenimento delle case di Montalenghe, di Rimini e di Lanzago di Silea. Un aiuto non indifferente, ha continuato don Emanuele, viene quotidianamente dalle tre congregazioni di suore che sostengono la Fraternità in Italia: le Discepole del Cenacolo, le Consolatrici del Sacro Cuore e le Suore della Fraternità, la cui superiora generale ci ha onorato della sua presenza durante la festa.
Il discorso di don Emanuele è stato seguito da un video che, attraverso fotografie e interviste ai vari sacerdoti del distretto, ha ripercorso la vita della Fraternità in Italia, con particolare riferimento alla storia del Priorato di Albano Laziale.
Il pranzo, tenutosi sotto il porticato del Priorato, è stato disturbato brevemente dalla pioggia, costringendo alcuni commensali a rifugiarsi all'interno della casa, ma non ha fermato il suo svolgimento, conclusosi con una splendida torta preparata grazie ad una collaborazione tra le suore della Fraternità e le mamme dei bambini del catechismo.
A proposito del pranzo, che ha accolto circa 300 invitati, è doveroso un ringraziamento a tutte quelle persone che si sono prodigate affinchè tutto riuscisse alla perfezione (parliamo delle signore "nascoste" in cucina e delle ragazze che, tra intoppi e difficoltà, hanno servito ai tavoli), senza, naturalmente, dimenticare la cuoca Giuseppina alla quale, in ricordo dei 25 anni di servizio presso il Priorato di Albano, è stato regalato un meraviglioso ritratto di Padre Pio.
Concluso il pranzo, i balli delle bambine del Catechismo, accompagnate dalla fisarmonica di don Aldo, hanno introdotto il pomeriggio di festeggiamenti, che hanno visto numerosi giochi a premi, vendita di beneficenza di oggetti e manufatti vari, vendita di libri, banchetto di ristoro, il tutto accompagnato dalla simpatica cronaca di uno dei preseminaristi, mentre un altro girava per gli stand con i trampoli ai piedi.
Solo a metà pomeriggio la pioggia ci ha costretto a sospendere tutte le attività: ci siamo quindi rifugiati, per oltre un'ora, tutti dentro il garage, luogo coperto più vicino, finchè la pioggia non ha cessato di battere, ma ormai gran parte delle persone erano andate via, ma la festa non si è conclusa prima dell'estrazione dei premi della lotteria. Purtroppo questa è stata l'unica nota stonata della giornata che, per il resto, ha visto una foltissima partecipazione di persone, entusiaste per la perfetta organizzazione, fin nei minimi dettagli, di tutta la giornata.
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