La reliquia si trovava dietro l’altare maggiore, nella parte inferiore della basilica costruita nei luoghi natii del fondatore della congregazione salesiana
L’urna contenente il cervello di San Giovanni Bosco è stata rubata nelle scorse ore dalla Basilica di Colle Don Bosco, nell’Astigiano. Lo si apprende da fonti investigative. La reliquia si trovava dietro l’altare maggiore, nella parte inferiore della basilica costruita nei luoghi natii del fondatore della congregazione salesiana.
Dietro l’altare
Colle don Bosco è la collina che sorge in borgata Becchi, frazione Morialdo del comune di Castelnuovo (Asti), dove San Giovanni Bosco nacque il 16 agosto 1815. La basilica è stata consacrata nel 1984. Le reliquie del Santo sono collocate dietro l’altare della Chiesa inferiore, a indicare il luogo di nascita del fondatore dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Santo molto caro a Bergoglio, in occasione dei 200 anni della sua nascita, nel 2015, Papa Francesco gli ha reso omaggio nella basilica di Maria Ausiliatrice, a Torino. «Sono tanto riconoscente ai salesiani, per quello che hanno fatto per la mia famiglia, che era molto attaccata a loro», aveva detto in quella occasione. «Mia mamma e mio papà - aveva aggiunto Francesco - sono stati sposati da un salesiano, missionario della Patagonia, proveniente da Lodi, che mi ha molto aiutato nella mia vocazione».
La basilica chiusa
La basilica è chiusa da questa mattina, nonostante la presenza consueta di numerosi fedeli. Nessuno, tra i pellegrini presenti, tra cui numerose scolaresche, sembra essere al corrente di quanto accaduto. «Siamo sconvolti, una cosa del genere non ce l’aspettavamo proprio», si limitano a dire all’infopoint allestito accanto alla chiesa. Secondo quanto appreso, nelle ultime settimane i salesiani della basilica avrebbero subito altri furti, tutti però di poco conto.
Salesiani: «Il Santo non si può rubare»
Don Ezio Orsini, rettore della Basilica di Castelnuovo, si dice «molto addolorato» ma anche «sicuro» che si possa trafugare una sua reliquia «ma non si possa rubare don Bosco a noi e ai tanti pellegrini che ogni giorno visitano questi luoghi». «Confidiamo che don Bosco - aggiunge il salesiano - possa toccare il cuore di chi ha compiuto tale gesto e farlo ritornare sui suoi passi così come era capace di trasformare la vita dei giovani che incontrava». L l’arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, lancia l’invito a chi ha sottratto la reliquia «a restituirla subito, senza condizioni». Nosiglia denuncia la «profonda miseria morale» insita in quanto accaduto.
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