Passa ai contenuti principali

La Passione della Chiesa di don Pierpaolo Maria Petrucci



La Relazione finale del sinodo sulla famiglia è stata approvata dai padri sinodali che l’hanno votata nei suoi i 94 punti approvandoli tutti ai 2/3 dei voti. Questo testo sotto certi aspetti costituisce uno scandalo senza precedenti. In esso infatti si chiamano “membra vive della Chiesa”coloro che vivono pubblicamente nell’adulterio affermando che occorre valutare nella pratica la possibilità per essi di accostarsi alla S. Eucaristia “caso per caso”.
Si mina così la dottrina sull’indissolubilità del matrimonio come se questa potesse variare in ragione delle circostanze. Lo stesso 6° comandamento: “Non commetter adulterio” sarebbe così valido in generale, ma poi occorrerebbe considerare ogni caso particolare, ammettendo in questo modo eccezioni. Siamo in presenza di una tecnica rivoluzionaria, già utilizzata al Concilio Vaticano II, per sconvolgere la dottrina, introducendo una morale a geometria variabile, non più riferita a principi immutabili ma che si adatta alle circostanze. Tutto ciò in perfetta continuità con i due Motu proprio di Papa Francesco sull’abbreviazione della procedura per l’annullamento dei matrimoni che hanno aperto la via a quello che è già stato chiamo il “divorzio cattolico”.

È questa la nuova, falsa misericordia, non per il peccatore, ma per il peccato. La vera misericordia infatti non consiste nel modificare la morale per giustificare una condotta disordinata ma nel mostrare la gravità del male e spingere il peccatore alla conversione.

Come già affermò il nostro fondatore, Mons. Marcel Lefebvre, stiamo vivendo la Passione della Chiesa che si manifesta sempre più con il tradimento della gerarchia: è il bacio di Giuda; è Caifa che fa liberare Barabba e condanna Gesù a morte.

Tacere di fronte a questo scandalo significa acconsentire. La Fraternità San Pio X non può tacere e nel seguente comunicato il nostro Superiore generale ribadisce la dottrina cattolica di fronte a questi errori diffusi dalle stesse autorità ecclesiastiche.

Commenti

Post popolari in questo blog

LA PREGHIERA CONSEGNATA DALLA MADONNA STESSA (REGINA DEGLI ANGELI) PER INVIARE GLI ANGELI A SCONFIGGERE I DEMONI

Nel 1864, in Francia, la Madonna apparve a un prete e gli insegnò una potente preghiera per combattere e sconfiggere i poteri dell’inferno. Il 13 gennaio 1864, il beato padre Luis-Eduardo Cestac fu improvvisamente colpito da un raggio di luce divina. Vide dei demoni sparsi per tutta la terra, causando un’immensa confusione. Allo stesso tempo, ha avuto una visione della Vergine Maria. La Madonna le ha rivelato che in effetti il ​​potere dei demoni era stato scatenato in tutto il mondo e che più che mai era necessario pregare la Regina degli Angeli e chiederle di inviare le legioni dei santi angeli per combattere e sconfiggere poteri dell’inferno. “Madre mia”, disse il prete, “sei così gentile, perché non mandi questi angeli per te senza che nessuno te lo chieda?” “No”, rispose la Beata Vergine, “la preghiera è una condizione stabilita da Dio stesso per ottenere questa grazia”. “Allora, santissima Madre”, disse il prete, “insegnami come vuoi che ti venga chiesto!” Fu allora che il Beato ...

Perché disobbedire – anche al Papa – può essere un dovere

Carissimi amici e lettori, La vera fedeltà e obbedienza non implicano un rinnegamento della nostra personalità, del nostro pensiero e della nostra volontà!Nell' ottobre 2022 il vescovo Athanasius Schneider ha gentilmente fornito a LifeSite un'analisi (vedi testo completo sotto) in cui discute la natura e i limiti dell'obbedienza al Papa buona lettura ( link originale ) “L’obbedienza”, dice, “non è cieca o incondizionata, ma ha dei limiti. Quando c’è un peccato, mortale o di altro tipo, abbiamo non solo il diritto, ma anche il dovere di disobbedire”. Il Papa, essendo il vicario di Cristo, è tenuto a servire la verità cattolica e a non alterarla. Pertanto, “si deve sicuramente obbedire al Papa, quando propone infallibilmente la verità di Cristo, [e] quando parla ex cathedra, cosa molto rara. Dobbiamo obbedire al Papa quando ci ordina di obbedire alle leggi e ai comandamenti di Dio [e] quando prende decisioni amministrative e giurisdizionali (nomine, indulgenze, ecc.)”. Tutta...

Cardinale Müller: "Una Chiesa che non crede più in Gesù Cristo" non è più la Sua Chiesa

(LifeSite) Carissimi amici e lettori, l' ex prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF), il cardinale Gerhard Ludwig Müller, in uno dei suoi viaggi negli Stati Uniti,ha tenuto diversi discorsi, uno dei quali al Philadelphia International Institute for Culture (IIC), in cui ha ricordato con forza al suo pubblico che i Pastori della Chiesa cattolica devono rimanere fedeli agli insegnamenti stabiliti da Gesù Cristo stesso e non cercare di adattarli allo spirito dei tempi. "Una Chiesa che non crede più in Gesù Cristo non è più la Chiesa di Gesù Cristo", ha insistito. Il cardinale tedesco ha criticato il “relativismo nella dottrina” e ha detto al suo pubblico che i vescovi della Chiesa cattolica “che tradiscono la loro missione divina per evitare di essere accusati di proselitismo o di essere rigoristi per difendere la morale cristiana hanno dimenticato il senso e la ragione della loro esistenza”. Questi commenti fanno seguito al Sinodo sulla sinodalità, r...