Cari amici,
La “Supplica alla potente Regina del Santissimo Rosario” fu recitata la prima volta il 14 ottobre 1883.
La “Supplica alla potente Regina del Santissimo Rosario” fu recitata la prima volta il 14 ottobre 1883.
Il primo pontefice a recitarla, insieme ai dignitari vaticani, fu, alle 12:00 dell’8 maggio 1915, nella Cappella Paolina, Papa Benedetto XV, che tanto apprezzava lo zelo del fondatore e il bene compiuto nella Valle pompeiana. Questa bella tradizione proseguì con i pontefici successivi .
E, nel difficile contesto storico nel quale viviamo, non va dimenticato che la Supplica fu considerata, sin dagli inizi, una preghiera di pace.
Non erano tempi facili neanche quelli del fondatore del Santuario Bartolo Longo, che da un lato vedeva il diffondersi di teorie contrarie alla fede cattolica e, dall’altro, l’iniziale germe della divisione tra gli Stati che porterà all’immane tragedia della Prima Guerra mondiale. Nel testo Longo implorava pietà per le “nazioni traviate” e chiedeva che la Vergine, “Regina di pace e di perdono”, concedesse “pace all’umana società”.
Il giovane Bartolo Longo rimase scosso , proprio come San Paolo sulla via di Damasco, quell’incontro lo segnò profondamente quel messaggio che la Madonna gli affidava, gli fece mutar vita tanto da abbandonare gli ambienti satanici che frequentava, e iniziare la propria opera di diffusione della preghiera del Santo Rosario.
Non erano tempi facili neanche quelli del fondatore del Santuario Bartolo Longo, che da un lato vedeva il diffondersi di teorie contrarie alla fede cattolica e, dall’altro, l’iniziale germe della divisione tra gli Stati che porterà all’immane tragedia della Prima Guerra mondiale. Nel testo Longo implorava pietà per le “nazioni traviate” e chiedeva che la Vergine, “Regina di pace e di perdono”, concedesse “pace all’umana società”.
Come da tradizione la Supplica composta da Bartolo Longo nel 1883 è recitata abitualmente nelle Parrocchie e pubblici oratori, alle 12:00 dell'otto Maggio e la Prima Domenica di Ottobre .
Scopriamo la storia e il testo originale della Supplica alla Madonna di Pompei, l’invocazione alla Vergine composta dal beato Bartolo Longo nel 1883, e perché si ricorda 8 Maggio e la prima Domenica di Ottobre.
Mentre era nei campi, Bartolo Longo, fondatore del Santuario delle Opere di Carità di Pompei, sentì la voce della Madonna che gli rivelava:
"Se propagherai il Rosario sarai salvo".
Scopriamo la storia e il testo originale della Supplica alla Madonna di Pompei, l’invocazione alla Vergine composta dal beato Bartolo Longo nel 1883, e perché si ricorda 8 Maggio e la prima Domenica di Ottobre.
Mentre era nei campi, Bartolo Longo, fondatore del Santuario delle Opere di Carità di Pompei, sentì la voce della Madonna che gli rivelava:
"Se propagherai il Rosario sarai salvo".
La preghiera portava inizialmente il titolo di "Atto d’amore alla Vergine" e solo successivamente venne tramandata come "Supplica alla potente Regina del SS.mo Rosario di Pompei".La supplica alla Madonna di Pompei si recita alle 12:00 due volte l’anno:l’8 maggio, giorno in cui si festeggia la prima apparizione dell’Arcangelo Michele sul monte Gargano, regione d’origine del beato Longo;
la prima Domenica di Ottobre, giorno in cui la Chiesa cattolica celebra la Madonna come Regina del Santo Rosario, e la vittoria cristiana a Lepanto
. Una data simbolica, che ricorda l'intercessione della Madonna nella battaglia di Lepanto, combattuta tra la flotta cristiana e quella turca musulmana, nel 1571.Il culto verso la Vergine è molto antico, risale al XIII secolo, epoca in cui fu istituito l’ordine dei domenicani. , ma fu in seguito alla vittoria dei cristiani nella battaglia di Lepanto che papa Pio V il 5 marzo 1572 con la bolla Salvatoris Domini, dichiarò che la battaglia di Lepanto era stata vinta contro i turchi, perché la cristianità aveva invocato la SS. Vergine del Rosario (7 ottobre 1571).La flotta della Lega, salpata da Messina il 16 settembre si riunì il 4 ottobre nel porto di Cefalonia e il 6 ottobre davanti al golfo di Patrasso, per intercettare la flotta ottomana. Domenica 7 ottobre 1571 don Giovanni d’Austria fece schierare le proprie navi in formazione serrata. La battaglia di Lepanto ebbe un profondo significato religioso.
Prima della partenza, il Pontefice Pio V benedetto lo stendardo raffigurante su fondo rosso il Crocifisso tra gli apostoli Pietro e Paolo e sormontato dal motto costantiniano “In Hoc Signo Vinces”, lo consegna al Duca Marcantonio Colonna di Palliano: tale simbolo, insieme con l’Immagine della Madonna e la scritta “S. Maria succurre miseris”, issato sulla nave ammiraglia Real, sotto il comando del Principe Don Giovanni d’Austria, sarà l’unico a sventolare in tutto lo schieramento cristiano all’inizio della battaglia. Si racconta che il 7 ottobre, poco prima delle cinque di sera, papa Pio V, in contemplazione dalla finestra del suo studio vaticano, rivolgendosi ai prelati che lo circondavano annunciò la vittoria cristiana. L’annunzio della vittoria giungerà a Roma ventitré giorni dopo, portata da messaggeri del Principe Colonna.
la prima Domenica di Ottobre, giorno in cui la Chiesa cattolica celebra la Madonna come Regina del Santo Rosario, e la vittoria cristiana a Lepanto
. Una data simbolica, che ricorda l'intercessione della Madonna nella battaglia di Lepanto, combattuta tra la flotta cristiana e quella turca musulmana, nel 1571.Il culto verso la Vergine è molto antico, risale al XIII secolo, epoca in cui fu istituito l’ordine dei domenicani. , ma fu in seguito alla vittoria dei cristiani nella battaglia di Lepanto che papa Pio V il 5 marzo 1572 con la bolla Salvatoris Domini, dichiarò che la battaglia di Lepanto era stata vinta contro i turchi, perché la cristianità aveva invocato la SS. Vergine del Rosario (7 ottobre 1571).La flotta della Lega, salpata da Messina il 16 settembre si riunì il 4 ottobre nel porto di Cefalonia e il 6 ottobre davanti al golfo di Patrasso, per intercettare la flotta ottomana. Domenica 7 ottobre 1571 don Giovanni d’Austria fece schierare le proprie navi in formazione serrata. La battaglia di Lepanto ebbe un profondo significato religioso.
Prima della partenza, il Pontefice Pio V benedetto lo stendardo raffigurante su fondo rosso il Crocifisso tra gli apostoli Pietro e Paolo e sormontato dal motto costantiniano “In Hoc Signo Vinces”, lo consegna al Duca Marcantonio Colonna di Palliano: tale simbolo, insieme con l’Immagine della Madonna e la scritta “S. Maria succurre miseris”, issato sulla nave ammiraglia Real, sotto il comando del Principe Don Giovanni d’Austria, sarà l’unico a sventolare in tutto lo schieramento cristiano all’inizio della battaglia. Si racconta che il 7 ottobre, poco prima delle cinque di sera, papa Pio V, in contemplazione dalla finestra del suo studio vaticano, rivolgendosi ai prelati che lo circondavano annunciò la vittoria cristiana. L’annunzio della vittoria giungerà a Roma ventitré giorni dopo, portata da messaggeri del Principe Colonna.
Nel marzo 1572, dunque, lo stesso Pontefice stabilì che il 7 ottobre di ogni anno fosse celebrata una festa in onore della Madonna del Rosario (per l’occasione fu chiamata Madonna della Vittoria). Il 1° aprile 1573, Gregorio XIII, con la costituzione Monet Apostolus, spostò la festa alla prima domenica di ottobre e infine, nel 1716, Clemente XI estese la festa alla Chiesa universale. A ricordo perpetuo di un fatto storico che cambiò letteralmente le sorti della Storia.
Il culto della Madonna del Rosario conobbe infine una particolare e rapida diffusione grazie al Beato Bartolo Longo, avvocato anticlericale e dedito allo spiritismo, che si convertì e dedicò la sua vita all’assistenza dei poveri e fondò il Santuario di Pompei la cui costruzione fu iniziata il 9 maggio 1876 e fu completata nel 1887.
Supplica alla Madonna di Pompei ( testo originale scritta dal beato Bartolo Longo)
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