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CULTURE WAR

Guerra della cultura di S. Ecc. Mons. Richard Williamson



Questi “Commenti” almeno una volta hanno caldamente raccomandato ai lettori di leggere i frequenti articoli di John HORVAT sul sito web della TFP su tfp.org. Questo perché, oggi, per innumerevoli adulti Dio è il Grande Innominabile. Non deve pertanto essere nominato nella società politicamente corretta. Al contrario, quando spesso Horvat commenta la politica americana, lo fa sempre dalla prospettiva cattolica di Dio Onnipotente. Nelle parole di uno dei grandi pensatori Cattolici del 19° secolo, Horvat vede, e dice, che se Dio oggi non sta governando la Creazione con la Sua presenza, allora la sta governando con la Sua assenza.


Questo perché Dio ha creato il mondo liberamente, per amore, e ama in particolare la creatura che ha costituito per governare la Creazione come Suo delegato, e quella creatura è l’uomo, che subordina a Sé per mezzo delle facoltà di ragione e di libero arbitrio, che l’uomo solo possiede tra tutte le creature materiali di Dio. Tuttavia, se l’uomo usa quel libero arbitrio per allontanarsi da Dio, cosa che Dio può permettergli di fare, poi Dio, che sa pienamente ciò che l’uomo non conosce, vale a dire l’orribile eternità che si merita disdegnando il Suo grande amore per Lui, allora non può lasciare sola la Sua amata creatura sulla via di tale distruzione. Ed ecco perché l’uomo moderno, fuggendo da Dio, non può fare a meno di riconoscere che l’amore dell’Onnipotente lo sta ancora inseguendo, anche se quel riconoscimento lo spinge solo a fuggire sempre più: “Smetti di amarmi! Non voglio il Tuo amore!”.

E similmente Horvat interpreta (articolo dell’11 novembre 2021) una recente elezione a sorpresa nello Stato della Virginia, con la quale i Repubblicani di destra hanno stravinto tutte e tre le gare a livello statale e, sorprendentemente, hanno ripreso la Camera dei Delegati ai Democratici di sinistra. Horvat afferma che mentre “i Repubblicani moderati promettono tutto ma non mantengono quasi nulla”, sono stati i sani conservatori, “con il loro potente blocco di voto pro-vita”, a vincere quelle elezioni a sorpresa votando su questioni morali della cosiddetta “Guerra della Cultura”: Teoria Critica della Razza, educazione sessuale radicale, ideologia di genere e aborto procurato.
Nota quanto direttamente queste questioni morali coinvolgono e offendono Dio Onnipotente. Horvat dice che queste questioni vincono nelle elezioni perché se sono ben presentate, “affrontano problemi profondi nell’anima di innumerevoli americani”. In altre parole, la “Guerra della Cultura” inquadra il dibattito nei termini di ciò che c’è di più profondo e vero in noi uomini, la legge naturale di Dio, anche se Lui stesso è raramente menzionato. “Dio benedica “l’America” – ancora.

Ma la sinistra è intenta a cacciare Dio dalla Sua Creazione. Di conseguenza, odiano la “Guerra della Cultura” e vogliono che non venga mai menzionata, né che le sue questioni vengano sollevate. I guerrieri culturali che lo fanno sono “deplorevoli” (ha detto Hilary Clinton), privi di legittimità all’interno della schiacciante cultura liberale dei liberali.
Inutile dire che i vili media fanno tutto il possibile per soffocare i conservatori e impedire loro di inquadrare le questioni come culturali o morali, cioè puntare verso Dio. Non possono assolutamente considerarlo, nemmeno la sua ombra. L’uomo ha preso il posto di Dio, e niente e nessuno può più essere preposto all'uomo come fonte di un bene o male che siano oggettivi. Pertanto chiunque tenti di farlo viene screditato come “razzista” o “sessista”, o “fascista” o “antisemita”, o con qualche altra bigotta etichetta di odio.
Eppure i liberali, che conoscono così poco se stessi, si prendono per credenti fanatici nella legislazione “anti-odio”!

La conclusione di Horvat è del tutto logica e, se presa sul serio, potrebbe salvare l’America dalla rovina: “Soprattutto, i conservatori devono confidare in Dio perché venga in loro aiuto. Dietro la facciata di mille scaramucce si nasconde una guerra totale contro Dio e il Suo ordine. Coloro che difendono la Sua causa possono aspettarsi il Suo aiuto”. Mons. Viganò sostiene esattamente questo stesso punto.

Madre di Dio, ogni volta che recito il tuo santissimo Rosario, fammi capire che non sto “solo pregando”, ma sto facendo del mio meglio per assisterti nella tua tremenda battaglia per la salvezza degli uomini e delle loro nazioni, per mezzo del tuo divin Figlio, Nostro Signore Gesù Cristo.

                                                                                                 Kyrie eleison.

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