Blog della Tradizione Cattolica Apostolica Romana

lunedì 10 novembre 2014

I MORTI RISORGERANNO V PARTE



LA MORTE DI GESU'

Chi avrebbe potuto far morire Gesù Cristo, come uomo, se Egli non a­vesse voluto? Lo aveva detto in pubbli­co: Nessuno può togliermi la vita se io non lo voglio; ed io ho il potere di dare la mia vita e di riprenderla. - Tuttavia volle morire per fare avverare quanto i Profeti avevano predetto di Lui. E quan­do San Pietro volle difendere con la spa­da il Maestro nell'Orto del Getsemani, Gesù disse: Metti nel fodero la spada! Tu credi che io non possa avere a dispo­sizione più di dodici eserciti di Angeli? - Questo disse per significare che sponta­neamente andava a morire.

La morte di Gesù Cristo fu quanto mai atroce. Il suo corpo fu dissanguato a mo­tivo del sudore di sangue nell'orto, della flagellazione, della coronazione di spine e della crocifissione con i chiodi. Mentre era in agonia, i suoi nemici non cessava­no d'insultarlo e fra le altre cose gli di­cevano: Hai salvato gli altri; ora salva te stesso!... Tu hai detto che puoi distrug­gere il tempio di Dio e in tre giorni la riedifichi!... Scendi dalla croce, se sei il Figlio di Dio!

Avrebbe potuto il Cristo scendere dal­la croce, ma Egli aveva stabilito di mo­rire per risorgere poi gloriosamente. Pe­rò anche stando in croce, Gesù mostrò la sua Divinità con l'eroica fortezza con cui tutto soffrì, con il perdono che invocò, dall'Eterno Padre ai suoi crocifissori, con il far commuovere tutta la terra per mez­zo di un terremoto nell'atto in cui man­dò l'ultimo respiro. Contemporaneamen­te il grande velo del tempio di Gerusa­lemme si squarciò in due parti e molti corpi di persone sante uscirono risusci­tati dai sepolcri e comparvero a molti.

Vedendo quello che accadeva, coloro che custodivano Gesù cominciarono a tremare e dissero; Veramente costui era il Figlio di Dio!

Gesù era morto. Vollero però accertar­si meglio prima di lasciar deporre dalla croce il suo corpo: A tale fine uno dei sol­dati con la lancia gli aprì il costato, tra­passandogli il cuore e dalla ferita uscì un po' di sangue e acqua.


GESU' RISORGE

La morte di Gesù Cristo non ammette dubbio. Ma è proprio vero che Egli sia risuscitato? Che non sia stato un trucco dei suoi discepoli l'aver messo fuori que­sta diceria?

I nemici del Divin Nazareno, quando videro la vittima spirare in croce, si cal­marono. Ricordarono le parole che in pubblico Gesù aveva detto, accennando alla propria risurrezione; ma credevano impossibile che egli stesso potesse ridar­si vita. Tuttavia, temendo qualche tra­nello da parte dei suoi discepoli, si pre­sentarono al Procuratore Romano, Pon­zio Pilato, ed ottennero dei soldati da mettere a custodia del sepolcro del Na­zareno.

Il corpo di Gesù deposto dalla croce fu imbalsamato, secondo il costume giudai­co, e avvolto in un bianco lenzuolo; fu ben seppellito in un sepolcro nuovo, sca­vato nella viva pietra, poco distante dal luogo della crocifissione.

I soldati da circa tre giorni guardava­no il sepolcro, il quale era stato suggel­lato e non era lasciato incustodito nep­pure un istante.

Giunto il momento volato da Dio, al­l'alba del terzo giorno, ecco avvenire la risurrezione predetta! Un forte terremo­to fa balzare la terra, la grossa pietra sug­gellata davanti al sepolcro si abbatte, una luce vivissima appare... ed il Cristo, Trionfatore della morte, fa la sua prima comparsa, mentre fasci di luce si sprigio­nano da quelle membra divine!

I soldati restano tramortiti per lo spa­vento e poi, riprese le forze, scappano a raccontare tutto.


LE APPARIZIONI

Maria Maddalena, la sorella di Lazza­ro risorto, la quale aveva seguito Gesù Cristo sino al monte Calvario e lo aveva visto morire, non trovava conforto alcu­no stando lungi dal Divin Maestro. Non potendolo avere vivo, si contentava di sta­re, piangendo, vicino al sepolcro.

Ignara della risurrezione avvenuta, quella stessa mattina con alcune donne si era recata di buon'ora al sepolcro; tro­vò rimossa la pietra d'ingresso e non vi­de dentro il corpo di Gesù. Le pie donne erano rimaste lì a guardare in grande costernazione, quando apparvero due Angeli sotto forma umana in bianca ve­ste e sfolgoranti di luce. Prese dallo spa­vento, abbassarono gli occhi non soppor­tando quello splendore. Ma gli Angeli le rassicurarono: Non temete!... Ma perchè venite a cercare tra i morti Colui che è vivo? Egli non è più qui; è risuscitato!

Dopo questo, Maria Maddalena e le al­tre andarono ad avvisare di tutto gli A­postoli e gli altri discepoli; ma non fu­rono credute. L'Apostolo Pietro volle an­dare personalmente al sepolcro e trovò secondo che le donne gli avevano detto.

Intanto Gesù appariva a questa e a quella persona sotto diverse sembianze. Apparve a Maria Maddalena sotto forma di giardiniere e chiamatala per nome, si fece conoscere. Apparve sotto sembianze di pellegrino a due discepoli che andava­no al Castello di Emmaus; mentre erano a tavola, si manifestò e scomparve.

Gli Apostoli erano raccolti in una stan­za. Gesù, entrato a porte chiuse, si fece vedere dicendo: La pace sia con voi! Non abbiate paura; sono io! - Atterriti di ciò, essi credevano di vedere un fantasma; ma Gesù li rassicurò: Perché vi turbate? Che cosa pensate mai?... Sono io, il vo­stro Maestro! Guardate le mie mani ed miei piedi! Toccatemeli! Il fantasma non ha la carne e le ossa, come vedete che ho io! - E siccome erano titubanti e pieni di orgasmo per la gioia, Gesù con­tinuò: Avete qui qualcosa da mangia­re? - Gli presentarono del pesce e un favo di miele. Il Divin Redentore, con bontà infinita, prese di quel cibo e lo mangiò; con le sue stesse mani ne diede anche agli Apostoli. Dopo disse loro: Di quanto ora vedete, ve ne avevo già par­lato. Era necessario che il Figlio dell'uo­mo patisse e che il terzo giorno risorges­se dai morti.

In questa apparizione non si trovava l'Apostolo Tommaso; quando gli fu rife­rito tutto, egli non volle credere. Però Gesù apparve di nuovo, presente Tom­maso; e gli rimproverò la sua increduli­tà, dicendo: Tu hai creduto perché hai visto! Ma beati coloro ché senza aver vi­sto hanno creduto!

Queste apparizioni si protrassero per quaranta giorni. In questo periodo Gesù stava tra i suoi Apostoli e gli altri disce­poli come durante la sua vita terrena, confortandoli, impartendo istruzioni, af­fidando loro la missione di perpetuare l'opera sua redentrice nel mondo. In fi­ne sul Monte Oliveto, mentre tutti gli facevano corona, Gesù si sollevò da terra e benedicendo scomparve per sempre, av­volto da una nube.

Abbiamo visto pertanto che ci sarà il Giudizio Universale e che i morti risor­geranno.

Cerchiamo ora di farci un concetto del come avverrà la fine del mondo.


LA DISTRUZIONE DI GERUSALEMME

Un giorno verso il tramonto usciva Gesù dal tempio di Gerusalemme in com­pagnia dei discepoli.

Il magnifico tempio aveva il tetto for­mato di lamine d'oro e tutto rivestito di candidissimo marmo; in quel momento colpito dai raggi del sole morente, pre­sentava un quadro degno di ammirazio­ne. I discepoli, fermatisi a contemplare, dissero al Signore: Guarda, o Maestro, che magnificenza di fabbriche! - Gesù diede uno sguardo e poi soggiunse: Ve­dete tutte queste cose? In verità vi dico che non resterà pietra su pietra senza che sia distrutta!

Giunti sul monte, ove solevano ritirar­si la sera, alcuni discepoli si accostarono a Gesù, che già si era messo a sedere, e gli chiesero quasi segretamente: Ci hai detto che il tempio sarà distrutto. Ma di' a noi, quando succederà questo?

Gesù rispose: Quando vedrete l'abomi­nazione della desolazione, predetta dal Profeta Daniele, posta nel luogo santo, allora coloro che si trovano nella Giu­dea; fuggano ai monti; e chi si trova nel solaio, non discenda per prendere qual­che cosa di casa sua e ehi sta nel campo, non ritorni a pigliare la sua veste. Ma guai alle donne che avranno bambini al petto in quei giorni! Pregate che non ab­biate a fuggire d'inverno o in giorno di sabato, poichè allora sarà grande la tri­bolazione!

La predizione di Gesù Cristo si avverò sessantotto anni dopo. Vennero allora i Romani per ordine di Tito e cinsero d'as­sedio Gerusalemme. Furono rotti gli ac­quedotti; non potè entrare cibo in città. Ci fu la disperazione! Lo storico Giusep­pe Flavio narra che per la fame alcune madri arrivarono a mangiare i propri fi­gli. Dopo non molto, i Romani poterono entrare nella città e fecero strage orri­bile. Gerusalemme era allora rigurgitan­te di popolo, poichè un numero stragran­de di pellegrini vi era pervenuto in oc­casione della Pasqua.

La storia dice che durante l'assedio, di Ebrei ne furono uccisi circa un milione e cento mila: chi fu messo in croce, chi fu passato di spada e chi fu fatto a pezzi; novantasette mila inoltre vennero condotti a Roma, schiavi.

Il grandioso tempio in preda alle fiam­me, fu distrutto completamente.

Le parole di Gesù Cristo si avveraro­no. E qui non è fuor di posto una nota. L'imperatore Giuliano, che rinnegò la Religione Cristiana e venne chiamato l'Apostata, volendo dare una smentita alle parole del Divin Nazareno riguardo al tempio, ordinò ai suoi soldati di riedi­ficare il tempio di Gerusalemme sul luo­go ove sorgeva e possibilmente con del materiale primitivo. Mentre si scavava­no le fondamenta, uscirono ammassi di fuoco dal seno della terra e molti per­dettero la vita. L'infelice imperatore do­vette desistere dalla sua empia idea.


LA FINE DEL MONDO

Ritorniamo a Gesù che sul monte par­lava ai discepoli. Egli si servi della pre­dizione della distruzione di Gerusalem­me per dare una idea della distruzione di tutto il mondo, in occasione del Giu­diio Universale. Ascoltiamo ora con som­ma riverenza quanto Gesù ha predetto per la fine del mondo. E' Iddio che parla! 


IL PRINCIPIO DI DOLORI

Sentirete parlare di guerre e di rumori di guerre. Badate di non turbarvi, poichè é impossibile che queste cose non succe­dano; però non è ancora la fine. Infatti si solleverà popolo contro popolo e regno contro, regno e vi saranno pestilenze, ca­restie e terremoti in questa e in quella parte. Ma tutte queste cose sono il prin­cipio dei dolori.

Le guerre mai sono mancate nel corso dei tempi; quella però di cui parla Ge­sù, dovrà essere pressocché universale. La guerra porta seco malattie, causate dallo spavento e dalla putrefazione dei cadaveri. Attendendo alle armi, non si coltivano i campi e si va incontro alla fame, aumentata dalla difficoltà delle co­municazioni. Gesù parla di carestie e fa comprendere che la mancanza di piog­gia farà aumentare la fame. I terremoti, che mai sono mancati, saranno allora più frequenti e in diversi luoghi.

Questa situazione angosciosa non sarà altro che il preludio di quanto di terri­bile starà per accadere nel mondo.


LE PERSECUZIONI

Allora vi getteranno nella tribolazione e vi faranno morire; e sarete odiati da tutte le nazioni per causa del nome mio. Molti patiranno scandalo e rinnegheran­no la fede; l'uno tradirà l'altro e si odie­ranno a vicenda!


L'ANTICRISTO

Se qualcuno allora vi dirà: Ecco qui, o ecco là, il Cristo! - non date retta. Sor­geranno infatti falsi Cristi e falsi profeti e faranno grandi miracoli e prodigi, da ingannare anche gli eletti, se' fosse pos­sibile. Ecco io ve l'ho predetto.

Oltre ai dolori già descritti, piombe­ranno sull'umanità altre miserie morali, che renderanno sempre più angosciosa la situazione. Satana, che sempre ha osta­colato l'opera di bene nel mondo, in quel­l'ultimo tempo metterà in atto tutte le sue arti maligne. Si servirà di uomini malvagi, i quali diffonderanno false dot­trine riguardo alla Religione e alla mo­rale, dicendo di essere mandati da Dio ad insegnare ciò.

Sorgerà allora l'anticristo, il quale fa­rà di tutto per mostrarsi come un Dio. San Paolo, scrivendo ai Tessalonicesi, lo chiama uomo di peccato e figlio della perdizione. L'anticristo combatterà tutto ciò che riguarda il vero Dio e farà di tut­to per entrare nel tempio del Signore e proclamarsi Dio. Lucifero lo appoggerà talmente da fargli operare miracoli falsi. Ci saranno di coloro che si lasceranno trascinare sulla strada dell'errore.

Contro l'anticristo si leverà Elia.


ELIA

In questo tratto di Vangelo non parla Gesù di Elia; però in altra circostanza ne parla chiaramente: Prima verrà Elia a riordinare ogni cosa.

Era costui uno dei più grandi Profeti, vissuto nei secoli prima di Gesù Cristo. La Sacra Scrittura dice che egli fu preservato dalla morte comune e scomparve dal mondo in modo misterioso. Trovavasi in compagnia di Eliseo presso il Giorda­no, quando apparve un carro di fuoco. Elia in un attimo si trovò sul carro e salì al Cielo in mezzo al turbine.

Adunque prima della fine del mondo verrà Elia e, dovendo egli riordinare ogni cosa, svolgerà la sua missione con le ope­re e con la parola specialmente contro l'anticristo. Come San Giovanni Battista preparò la strada al Messia per la sua pri­ma venuta nel mondo, così Elia prepare­rà tutto per la seconda venuta del Cristo sulla terra in occasione del Giudizio Uni­versale.

La comparsa di Elia sarà uno stimolo per gli eletti a perseverare nel bene in mezzo alle prove.


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