(di Lupo Glori) L’Europa mette in vendita la sua secolare e gloriosa storia cristiana al miglior offerente, non importa se in molti casi islamico. A mettere in luce tale desolante deriva è una recente inchiesta, a cura di Roberto Scarcella, pubblicata sul La Stampa dell’11 dicembre 2017, che riporta quella che è la drammatica tendenza in corso nei diversi paesi europei, dove da tempo si assiste ad un lenta ma inesorabile svendita dei luoghi santi della cristianità che in diverse occasioni sono finiti nella mani della concorrenza diretta, rappresentata dalla religione islamica.
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domenica 31 dicembre 2017
sabato 30 dicembre 2017
Quarant’anni contro la vita: dall’aborto all’eutanasia (1978-2018)
(di Roberto de Mattei) I governi Renzi-Gentiloni entreranno nella storia come quelli che hanno imposto due tra le più sciagurate leggi della Repubblica italiana: lo pseudo-matrimonio omosessuale, sotto il nome di “Unioni Civili” (20 maggio 2016) e l’eutanasia, sotto la denominazione di “testamento biologico” o “DAT” (Dichiarazione anticipata di trattamento), approvata dal Senato in via definitiva il 14 dicembre 2017.
venerdì 29 dicembre 2017
San Gregorio Magno e il Natale del 590
(Roberto de Mattei, Fondo di Radici Cristiane n.129 – dicembre 2017 )
Era il mese di dicembre dell’anno 590. Cento anni erano passati dalla caduta dell’Impero romano (476 d.C.). Altri tre secoli sarebbero dovuti passare prima della restaurazione di un Sacro Romano Impero Cristiano (anno 800). La penisola italica era stata devastata dagli eserciti dei bizantini, dei goti, dei longobardi. Nel tardo autunno le milizie longobarde, guidate dal re Agilulfo, erano giunte fin sotto le mura della Città Eterna. Dovunque si vedevano tracce di calamità e tribolazioni. Chi sedeva sul soglio di Pietro era un romano, discendente da un’antica famiglia senatoria. Il suo predecessore, Pelagio, aveva trovato la morte in una terribile pestilenza, che aveva colpito la città di Roma. La guerra, la fame, le malattie, flagellavano la terra, come tanto spesso accadde nello storia.
giovedì 28 dicembre 2017
BOLLETTINO DEL PRIORATO SAN PIO X, DI ALBANO LAZIALE — Dicembre 2017 EDITORIALE DI DON ALDO ROSSI
Carissimi lettori,
in questo numero oltre a mettere in rilievo gli eventi più importanti del Priorato di Albano appena trascorsi volevo trarre la vostra attenzione su come gli uomini di Chiesa in modo sempre più esplicito dichiarano di riconoscersi nel pensiero riformatore dell’eresiarca Lutero di cui ricorre quest’anno l’anniversario dei cinquecento anni. Il segretario generale dei Vescovi italiani mons. Nunzio Galantino ha affermato nel mese di ottobre che “la riforma avviata da Lutero 500 anni fa è stato un evento dello Spirito Santo”. Non ci sono parole perché è evidente il contrario: “… un evento del Maligno”. L’anno scorso il Papa ha istallato la statua di Lutero in Vaticano: era il 13 ottobre data in cui quest’anno in particolare a motivo del centenario abbiamo ricordato l’ultima apparizione dove la Madonna con un miracolo strepitoso conferma la veracità delle apparizioni e in particolare il pericolo della diffusione degli errori del Comunismo che si scatenò qualche giorno dopo (il 17) con la rivoluzione bolscevica. Ottobre, sottolineo, è un mese particolare in cui in un certo senso in modo sensibile si è manifestato lo scontro di sempre tra la Regina del Cielo e Lucifero: “Ed io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua progenie e la progenie di lei; essa ti schiaccerà la testa e tu la insidierai al calcagno” (Gen 3,15.) Infatti da una parte abbiamo Fatima, il 13 ottobre 1917 e dall’altra il 17, qualche giorno dopo, la rivoluzione bolscevica e il 31 dello stesso mese, ma nel 1517, l’inizio della Riforma Luterana con l’affissione delle 95 tesi alla porta della chiesa di Wittemberg. Da una parte abbiamo quindi la Madonna e dall’altra Lucifero, i 3 pastorelli di Fatima contro Lutero, Marx e Lenin. Il problema è che oggi non si vede più questo scontro, ma come dicevo prima cresce la simpatia in particolare per Lutero che è stato visto sempre dalla Chiesa come il padre della sovversione e della rivoluzione nell’ambito religioso. Marx e Lenin non sono altro che i “figli” dell’eresiarca tedesco nell’ambito politico. Il socialismo e il comunismo davanti ai quali la Vergine Santissima a Fatima ci ha messo in guardia non sono altro che la conseguenza logica del principio del libero esame di Lutero attraverso il quale si rende indipendente, separandosi dall’autorità divina della Chiesa Cattolica e dalla sua grazia senza la quale “non possiamo fare niente” anzi sprofondare come stiamo vedendo sempre più negli abissi del male. L’elemento più fondamentale nella religione è la sottomissione all’autorità di Dio ed è questo che ci insegna prima di tutto la Madonna: “Ecco l’ancella del Signore”. Chi più di Lei (la Madonna) – come dice il prof. Gnerre – pur essendo Regina della Chiesa e degli Apostoli, si è sottomessa agli apostoli (e quindi all’autorità della Chiesa nascente) e in particolare a san Giovanni, capo della comunità di Efeso, facendosi custodire da lui?”. Come sappiamo dal Vangelo Lucifero è il “padre della menzogna” e dell’inganno, colui che riesce a mostrare il male sotto l’apparenza di bene “scimmiottando” o imitando (nel male) l’operare del Signore. In questo senso penso che sia importante vedere l’opera della “Riforma” luterana e il Comunismo come un tentativo di Lucifero di costruire una Chiesa alla rovescio e per questo vi propongo alcuni passi del filosofo cattolico Marcel de Corte che mostrano questa verità e quello che stiamo vivendo a livello di società che è diventata come dice lo stesso autore una “dissocietà”. Non voglio scoraggiarvi dicendo queste cose, ma al contrario incoraggiarvi a lottare e a rifugiarvi nel Cuore Immacolato che nel mese di ottobre ci mostra un’“arma” speciale per poter fronteggiare il nemico: il Santo Rosario. Auguro a tutti voi di conoscere e aumentare la vostra devozione verso questa semplicissima e bellissima preghiera meditando i misteri e riflettendo a quello che diceva Padre Pio: “Satana mira sempre a distruggere questa preghiera, ma non ci riuscirà mai: è la preghiera che trionfa su tutto e su tutti! È lei che ce l’ha insegnata, come Gesù ci ha insegnato il Pater Noster”. Che questa preghiera vi possa accompagnare nel nuovo anno 2018! Santo anno! Viva Cristo Re e Maria Regina.
DON ALDO ROSSI
sabato 16 dicembre 2017
"Regem venturum Dominum, venite adoremus".Novena di Natale
Ecco il Signore viene:
venite, adoriamo.
Rallegrati, popolo di Dio ed esulta di gioia, città di Sion:
ecco, verrà il Signore e ci sarà grande luce in quel giorno
e i monti stilleranno dolcezza;
scorrerà latte e miele tra i colli perché verrà il gran profeta
ed egli rinnoverà Gerusalemme.
Ecco il Signore viene:
venite, adoriamo.
Ecco, verrà il Signore Dio: un uomo della casa di Davide salirà sul trono;
voi lo vedrete ed esulterà il vostro cuore.
Ecco apparire il Signore: non mancherà alla parola data;
se ancor non giunge, ravviva l’attesa,
poiché certo verrà e non potrà tardare.
Ecco il Signore viene:
venite, adoriamo.
Scenderà il Signore dal cielo come rugiada sul vello:
nei suoi giorni fiorirà la giustizia e abbonderà la pace; l
o adoreranno i potenti del mondo
e lo serviranno tutte le nazioni della terra.
Ecco il Signore viene:
venite, adoriamo.
16 dicembre
Ecco sta per venire lo sposo, il re d’Israele, busserà e chiederà di aprirgli la porta. È giunto ormai il tempo delle nozze,
il giorno della sua gioia e della sua felicità.
Pronta è la regina, amabile come l’aurora, bella come la luna e splendente come il sole.
venerdì 15 dicembre 2017
FONDAMENTI DELLA CATTOLICA RELIGIONE PER CURA DEL SACERDOTE GIOVANNI BOSCO
Idea generale della vera religione.
D. Che cosa s'intende per religione?
R. Per religione s'intende una virtù, ovvero una serie d'azioni buone, con cui l'uomo rende a Dio l'ossequio e l'onore a lui dovuto.
D. Come deve l'uomo praticare la religione?
R. L'uomo deve praticare la religione col credere le verità da Dio rivelate, e coll'osservare la sua santa legge; cioè coll'esatto adempimento dei comandamenti di Dio e della Chiesa dal medesimo Iddio stabilita.
D. A chi fu rivelata la vera religione? {505 [505]}
R. La vera religione fu primieramente da Dio rivelata ad Adamo, che fu il primo uomo del mondo; quindi dallo stesso Dio, e talvolta col ministero degli Angeli, venne rivelata ai santi Patriarchi che la praticarono, ai Profeti, i quali coi loro miracoli dimostrarono che erano da Dio inspirati. Imperciocchè Dio solo è autore de'veri miracoli, nè li può fare o concedere che altri li faccia in prova dell'errore e della menzogna. Gli uni e gli altri confermarono questa rivelazione con profezie, cioè con predizioni riguardanti l'avvenire, che esattamente si avverarono; solamente Iddio sa l'avvenire, e può rivelarlo agli uomini.
«Andiamo fino a Betlemme a vedere questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere» (Lc 2,15).
La carità apre gli occhi alla fede
Siamo a Natale e mettiamo il nostro cuore nel presepio e nella liturgia che ci ricordano che Gesù “è venuto ad abitare in mezzo a noi”. Il clima del Natale suscita un’onda di calore e di nostalgia di affetti familiari, di unione con le persone che fan parte della nostra vita. Questo moto di familiarità è la risonanza affettiva del fatto che Gesù “è venuto ad abitare in mezzo a noi”, rendendo bella e amabile la vita e i suoi protagonisti.
Il richiamo di Dio
venerdì 24 novembre 2017
175°anniversario apparizione della S.Vergine all’ebreo, Alphonse Marie Ratisbonne
Altare presso il quale apparve la Vergine Maria ad Alfonso Ratisbonne |
l 20 gennaio di ogni anno, presso la Basilica di Sant’Andrea delle Fratte a Roma (nelle vicinanza di Piazza di Spagna), si fa memoria dell’unica apparizione certificata della Vergine Maria nella città eterna. Nel 1842 una donna bellissima, riconosciuta come la Vergine della Medaglia Miracolosa, apparve sull’altare di San Michele all’ebreo, Alphonse Marie Ratisbonne che in seguito testimoniò l’accaduto con queste parole:
martedì 14 novembre 2017
La “svolta luterana” di papa Francesco
(di Roberto de Mattei) Il 31 ottobre 2016 papa Bergoglio inaugurava l’anno di Lutero, incontrando i rappresentanti del luteranesimo mondiale nella cattedrale svedese di Lund. Da allora riunioni e celebrazioni “ecumeniche” si sono succedute ad abundantiam all’interno della Chiesa.
A un anno esatto da quella data, la “svolta luterana” è stata suggellata da un atto simbolico di cui pochi hanno avvertito la gravità: l’emissione, da parte delle Poste Vaticane, di un francobollo che celebra la nascita del protestantesimo, avvenuta il 31 ottobre 1517, con l’affissione delle 95 tesi di Lutero sulla porta della cattedrale di Wittenberg. «V Centenario della Riforma protestante», si legge in cima al francobollo, presentato il 31 ottobre di quest’anno dall’Ufficio Filatelico del Vaticano.
lunedì 13 novembre 2017
L'ORDINAZIONE SACERDOTALE DA RISERVARSI SOLTANTO AGLI UOMINI
L'ordinazione sacerdotale, mediante la quale si trasmette l'ufficio che Cristo ha affidato ai suoi Apostoli di insegnare, santificare e governare i fedeli, è stata nella Chiesa cattolica sin dall'inizio sempre esclusivamente riservata agli uomini. Tale tradizione è stata fedelmente mantenuta anche dalle Chiese Orientali.
Esiste un pronunciamento dogmatico in merito, quindi la Chiesa cattolica fino a che sarà tale non avrà sacerdotesse. Nessun Papa potrà mutarlo.
lunedì 6 novembre 2017
LA POLIZIA BLOCCA IL CAMION-VELA IN RICORDO DI CAFFARRA. “IL CARDINALE NON ERA IN LINEA CON PAPA FRANCESCO”. ROMA, ITALIA, 2017. UN AGGIORNAMENTO.
CAMION-VELA IN RICORDO DI CAFFARRA. “IL CARDINALE NON ERA IN LINEA CON PAPA FRANCESCO”. ROMA, ITALIA, 2017. UN AGGIORNAMENTO.
MARCO TOSATTI
Questa mattina abbiamo dato notizia del ricordo – un grande manifesto su un camion vela – che alcune associazioni cattoliche hanno voluto fare della morte del cardinale Carlo Caffarra.
Oggi dobbiamo tornare sull’argomento con una notizia che ha del surreale. Ecco cosa dicono gli organizzatori del ricordo:
“In Via della Conciliazione, incredibile ma vero, il camion vela è stato bloccato dalla polizia in borghese e in uniforme. Un sovraintendente del commissariato Borgo ha chiesto a Toni Brandi, per telefono, quale fosse lo scopo dell’iniziativa poiché – parole testuali – « il Cardinal Caffarra non era in linea con Papa Francesco».
Brandi ha risposto che si trattava della commemorazione di un uomo santo, un principe della Chiesa, affatto eretico né separato dal Papa regnante.
Il camion è stato bloccato per due ore e ne è seguito un vero e proprio interrogatorio che dovrà essere continuato domani alle 12:00 presso il Commissariato, dove Brandi dovrà recarsi per spiegare le motivazioni dell’iniziativa. Il sovrintendente sul posto si è detto preoccupato per motivi di ordine pubblico e non ha permesso di fare altre foto.
Ecco il manifesto incriminato: quali messaggi sovversivi contiene? In che cosa può turbare l’ordine pubblico? E’ possibile che in un Paese civile e democratico dove vige la libertà di espressione e di pensiero non si possa commemorare un sant’uomo che insieme al Papa allora regnante, Giovanni Paolo II, ha speso la vita per difendere la vita fin dal concepimento e la famiglia fondata sul matrimonio?”.
Credo che dobbiamo essere felici del fatto che le Forze di Polizia nell’Italia del 2017, si occupino attivamente dei dibattiti interni alla Chiesa, e a dispute dottrinali una volta riservate ai teologi. Certo, tutto questo ci riporta un po’ all’epoca del papa Re, e siamo rassicurati dal fatto che Castel Sant’Angelo ormai è un museo, e a campo dei Fiori siamo sommersi dalle bancarelle, quindi niente roghi e falò…Se non fosse surreale, sarebbe divertente. Povera Italia!
Aggiornamento.
Il funzionario ha realmente detto a Toni Brandi la frase incriminata. La motivazione ufficiale del blocco era che l’autista stava facendo fotografie del camion sullo sfondo di San Pietro, e quindi c’erano motivi di sicurezza per l’azione degli agenti in borghese e in divisa. Provita Onlus sta facendo verificare agli avvocati la possibilità di un’azione legale. C’è l’ipotesi che l’azione sia partita da dentro le mura. Qualcuno timoroso che preti e frati numerosi nella zona potessero fare chi sa che cosa (una sommossa?) a causa del camion. Magari assaltando il Portone di Bronzo.
domenica 5 novembre 2017
“Il Santo Curato d’Ars”
Il Santo Curato d’Ars è il patrono di tutti i sacerdoti che dovrebbero seguirlo come modello!!! Leggiamo un po’ delle sue semplici ma stupende prediche, che differenza con quelle che si sentono oggi!
LA PREGHIERA
Per mostrarvi il potere della preghiera e le grazie che essa vi attira dal cielo, vi dirò che è soltanto con la preghiera che tutti i giusti hanno avuto la fortuna di perseverare. La preghiera è per la nostra anima ciò che la pioggia è per la terra. Concimate una terra quanto volete, se manca la pioggia, tutto ciò che farete non servirà a nulla. Così, fate opere buone quanto volete, se non pregate spesso e come si deve, non sarete mai salvati; perché la preghiera apre gli occhi della nostra anima, le fa sentire la grandezza della sua miseria, la necessità di fare ricorso a Dio; le fa temere la sua debolezza.
Il cristiano conta per tutto su Dio solo, e niente su se stesso. Sì, è per mezzo della preghiera che tutti i giusti hanno perseverato… Del resto, ci accorgiamo noi stessi che appena trascuriamo le nostre preghiere, perdiamo subito il gusto delle cose del cielo: pensiamo solo alla terra; e se riprendiamo la preghiera, sentiamo rinascere in noi il pensiero e il desiderio delle cose del cielo. Sì, se abbiamola fortuna di essere nella grazia di Dio, o faremo ricorso alla preghiera, o saremo certi di non perseverare per molto tempo nella via del cielo.
In secondo luogo, diciamo che tutti i peccatori debbono, senza un miracolo straordinario che accade rarissimamente, la loro conversione soltanto alla preghiera. Vedete santa Monica, ciò che fa per chiedere la conversione di suo figlio: ora essa è al piede del suo crocifisso a pregare e piangere; ora si trova presso persone che sono sagge, per chiedere il soccorso delle loro preghiere. Guardate lo stesso sant’Agostino, quando volle seriamente convertirsi… Si, per quanto fossimo peccatori, se avessimo fatto ricorso alla preghiera e se pregassimo come si deve, saremmo sicuri che il buon Dio ci perdonerebbe.
giovedì 2 novembre 2017
In Commemoratione omnium Fidelium Defunctorum
Il mese di Novembre dedicato alla Commemorazione dei Defunti, sarà opportuno, più che in ogni altro tempo, aver presente un ammonimento della Bibbia: "In tutte le tue opere ricordati della tua fine e non cadrai mai nel peccato" (Siracide 7, 36). Dopo la morte vi è il giudizio, ma chi ama non teme né l'una né l'altro.San Carlo Borromeo , in un quadro raffigurante la morte con la falce in mano, fece togliere la falce e fece mettere una chiavina d'oro; perché, diceva il santo, la morte chiude la porta del tempo e apre quella dell'eternità, chiude il periodo della prova e apre quello della gioia. Infati, la chiesa celebra l'anniversario della morte dei Santi come giorno del loro natale, della loro nascita al cielo. La liturgia dice: "parti, anima cristiana, da questo mondo nel nome di Dio Padre che ti ha creato; nel nome di Gesù Cristo, Figlio di Dio che ha patito per te; nel nome dello Spirito Santo che in te è stato effuso, nel nome della santa e gloriosa Vergine Maria".
mercoledì 1 novembre 2017
Solennità di tutti i Santi
Con questa solennità la Chiesa pellegrina sulla terra venera in unico giubilo di festa la memoria di coloro della cui compagnia esulta il cielo, per essere incitata dal loro esempio e allietata dalla loro protezione.
Festeggiare tutti i santi è guardare coloro che già posseggono l’eredità della gloria eterna. Quelli che hanno voluto vivere della loro grazia di figli adottivi, che hanno lasciato che la misericordia del Padre vivificasse ogni istante della loro vita, ogni fibra del loro cuore. I santi contemplano il volto di Dio e gioiscono appieno di questa visione. Sono i fratelli maggiori che la Chiesa ci propone come modelli perché, peccatori come ognuno di noi, tutti hanno accettato di lasciarsi incontrare da Gesù, attraverso i loro desideri, le loro debolezze, le loro sofferenze, e anche le loro tristezze. Questa beatitudine che dà loro il condividere in questo momento la vita stessa della Santa Trinità è un frutto di sovrabbondanza che il sangue di Cristo ha loro acquistato. Nonostante le notti, attraverso le purificazioni costanti che l’amore esige per essere vero amore, e a volte al di là di ogni speranza umana, tutti hanno voluto lasciarsi bruciare dall’amore e scomparire affinché Gesù fosse progressivamente tutto in loro. È Maria, la Regina di tutti i Santi, che li ha instancabilmente riportati a questa via di povertà, è al suo seguito che essi hanno imparato a ricevere tutto come un dono gratuito del Figlio; è con lei che essi vivono attualmente, nascosti nel segreto del Padre.
Con la Solennità di tutti i Santi uniti con Cristo nella gloria in un unico giubilo di festa la Chiesa ancora pellegrina sulla terra venera la memoria di coloro della cui compagnia esulta il cielo, per essere incitata dal loro esempio, allietata dalla loro protezione e coronata dalla loro vittoria davanti alla maestà divina nei secoli eterni.
martedì 31 ottobre 2017
L'Avvenire il quotidiano dei Vescovi fa lo spot allo “Ius Soli e “dimentica” l’aborto
Già da diversi anni i dati Istat certificano il drammatico calo delle nascite nel nostro paese, tanto che il numero dei morti ha ormai superato quello dei nati. Eppure, Avvenire, il quotidiano dei vescovi italiani, sembra focalizzare l’attenzione sul problema demografico proprio ora, guarda caso nel bel mezzo del dibattito politico circa l’approvazione dello “Ius soli”.
lunedì 30 ottobre 2017
Presentata a Roma la Accademia Giovanni Paolo II per la vita e la famiglia
La notizia, anticipata da “La Verità”, è stata confermata in occasione del convegno sull’Humanae Vitae, promosso alla Pontificia Università “Angelicum” da Voice of the Family.Un gruppo di membri della Pontificia Accademia per la Vita (PAV), creata nel 1994 da Giovanni Paolo II e recentemente “ripulita” e trasformata nei suoi obiettivi da papa Francesco, ha deciso di dare vita ad una John Paul II Academy for Human Life and the Family (JAHLF), che inevitabilmente si pone come contraltare della nuova accademia bergogliana.
domenica 29 ottobre 2017
Gregoriana e Angelicum: due opposte voci sull’Humanae vitae
(di Emmanuele Barbieri)
Cinquant’anni fa, con l’enciclica Humanae vitae, Paolo VI confermò in maniera vincolante la posizione della Chiesa sulla contraccezione. Nel documento pubblicato il 25luglio 1968, il Papa ribadì che «è esclusa ogni azione che, o in previsione dell’atto coniugale, o nel suo compimento, o nello sviluppo delle sue conseguenze naturali, si proponga, come scopo o come mezzo, di impedire la procreazione. (…) È quindi errore pensare che un atto coniugale, reso volutamente infecondo, e perciò intrinsecamente non onesto, possa essere coonestato dall’insieme di una vita coniugale feconda».
giovedì 26 ottobre 2017
Il vero significato di Halloween – Omelia di P. Giorgio Maria Farè, OCD
Non vedete la deriva di questa festa verso il satanismo? Siete accecati dal pensiero unico dominante? Seppure le origini siano cristiane (dicono alcuni) oppure celtice (dicono altri), non vedete che l’effetto di questo “festeggiamento” è deleterio e negativo? Quindi ascoltate, oppure leggete, oppure stampate e diffondete questa omelia di esattamente un anno fa. E ringraziamo questo bravo predicatore che ci apre gli occhi! Forse conoscete già la registrazione MP3 di questa omelia, tramite i social network, ma ne gira una versione parziale; qui ho voluto trascrivere, invece, la versione integrale e renderla disponibili in PDF e in DOC. E ne è valsa la pena!
Dal Vangelo secondo Marco (10, 46-52)
In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gerico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». Molti lo rimproveravano perché tacesse ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco dicendogli: «Coraggio! Alzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo.». E Gesù gli disse: «Và, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.
Parola del Signore.
mercoledì 25 ottobre 2017
NO ALLA COMUNIONE IN MANO!
Guarda il video:
In questo video suggestivo viene denunciato uno dei gravissimi problemi legati alla pratica della comunione sulla mano: la perdita dei frammenti.
La pratica della comunione sulla mano, sebbene oggi largamente diffusa, fu introdotta abusivamente in alcuni Paesi del Nord Europa negli anni ’60 e non è mai stata sancita come regola della Chiesa. Viceversa, è a tutt’oggi consentita solo sotto forma di indulto… Leggi la sezione “Approfondimenti” per conoscere la storia di questa pratica.
Guarda il video:
322. Nell’Eucaristia c’è lo stesso Gesù Cristo che è in cielo, e che nacque in terra da Maria Vergine?
Nell’Eucaristia c’è lo stesso Gesù Cristo che è in cielo, e che nacque in terra da Maria Vergine.
331. Sotto le apparenze del pane c’è solo il Corpo di Gesù Cristo, o sotto quelle del vino c’è solo il suo Sangue?
No, sotto le apparenze del pane c’è tutto Gesù Cristo, in Corpo, Sangue, Anima e Divinità; e così sotto quelle del vino.
332. Quando si rompe l’ostia in più parti, si rompe il Corpo di Gesù Cristo?
Quando si rompe l’ostia in più parti, non si rompe il Corpo di Gesù Cristo, ma solamente le specie del pane; e il Corpo del Signore rimane intero in ciascuna parte.
(dal Catechismo di S. Pio X)
Il toccare le sacre specie, la loro distribuzione con le proprie mani, è un privilegio degli ordinati, che indica una partecipazione attiva al ministero dell’Eucaristia.
(S. Giovanni Paolo II, Lettera Apostolica Dominicæ Cenæ, 24 febbraio 1980)
La distribuzione del Corpo di Cristo spetta solo al sacerdote.
(S. Tommaso d’Aquino, Summa Theologiae, IIIa q. 82 a. 3)
martedì 24 ottobre 2017
Da sempre l’Eucarestia si è data in bocca
“Dobbiamo badare con ogni premura a non attenuare alcuna dimensione o esigenza dell’Eucaristia. Così ci dimostriamo veramente consapevoli della grandezza di questo dono. (…) Non c’è pericolo di esagerare nella cura di questo Mistero!”
(Giovanni Paolo II, Ecclesia de Eucharistia, n.61)
Un edificante episodio …e ciò che insegna san Francesco
Si era nel 1871, in Francia. I Prussiani stavano per occupare il villaggio di Delors. Gli abitanti, buoni cristiani, si preoccuparono che all’arrivo dei nemici l’Eucaristia avrebbe rischiato di essere profanata. Avevano già sentito di casi simili operati dai Prussiani, ma non avevano però il sacerdote per poterla rimuovere dal tabernacolo. Allora pensarono di affidare ad un venerando anziano il compito di prendere le sacre Specie e di nasconderle. Ma l’anziano prescelto si rifiutò categoricamente:“Io non sono degno!”;poi lui stesso consigliò di servirsi di un bambino che era lì ed aveva appena quattro anni. Fu accettata la proposta. Si chiamò quel fanciullo innocente e ci si recò in chiesa. Il vecchio aprì il tabernacolo e il fanciullo prese nelle mani la Pisside con le Ostie e la portò, seguito dai fedeli, in un luogo sicuro. Un pio scrittore che riferisce questo episodio ha commentato: “Quei buoni abitanti mostrarono in qualche modo quale deve essere la purezza di chi riceve la Comunione! Poiché, se tanta deve essere l’innocenza e la purezza in colui che ha da portare semplicemente fra le sue mani Gesù Eucaristico, quanto dovrà essere maggiore l’innocenza e la purezza di chi deve riceverlo nel santuario del proprio cuore?”[1]
giovedì 19 ottobre 2017
Le anime sante del Purgatorio
Una verità di Fede
Purtroppo nelle nostre case non si prega più per le anime sante del Purgatorio, eppure la Chiesa fin dai primissimi tempi ha diffuso la devozione verso le anime purganti, a dimostrazione di quanto sia importante ricordare quotidianamente queste anime sante, che non possono pregare per se stesse, ma possono intercedere per noi, specie in punto di morte. Il Purgatorio è una verità di Fede e ne parla Nostro Signore stesso attraverso una parabola: “Conciliati presto col tuo avversario, mentre sei con lui in istrada; affinché il tuo avversario non ti consegni al giudice e il giudice alle guardie; e tu sii cacciato in prigione. Ti dico in verità: non ne uscirai prima di aver pagato sino all’ultimo spicciolo” (Matteo, V, 25-26). Questa prigione non può essere certo l’inferno, perché in quel luogo l’anima è condannata per l’eternità, dunque è il Purgatorio, così come definito dal Concilio di Trento: “Le pene temporanee che non sono ancora state espiate in questa vita si devono espiare in Purgatorio, prima che possa venire aperto l’ingresso nel regno dei cieli” (Sess. 6, c. 30; DB 840). Insegnamento ripreso nel Catechismo di San Pio X, che afferma: “Il Purgatorio è il patimento temporaneo della privazione di Dio, e di altre pene che tolgono dall’anima ogni resto di peccato per renderla degna di vedere Dio.”
martedì 17 ottobre 2017
L’Europa affidata al Rosario di oltre un milione di polacchi
(di Mauro Faverzani)
Non vanno sottovalutati l’esempio ed il modello offertici dalla Polonia col «Santo Rosario al confine», così denominato perché recitato sabato 7 ottobre per l’appunto lungo i confini nazionali da oltre un milione di fedeli, radunati in 320 chiese ed in 4 mila «zone di preghiera». Non vanno sottovalutati per tanti motivi.
HUMANAE VITAE 50 anni dopo: il suo significato ieri ed oggi
VOICE OF THE FAMILY
è lieta di invitarla al convegno internazionale
Sabato 28 ottobre 2017
presso Pontificia Università S. Tommaso d’Aquino (Angelicum) Largo Angelicum 1 – Roma
Il prossimo anno cadrà il cinquantesimo anniversario della promulgazione dell’Enciclica Humanae Vitae di Paolo VI (25 luglio 1968).
Paolo VI previde nell’Humanae Vitae che l’accettazione del controllo artificiale delle nascite avrebbe avuto come conseguenza un declino generale delle norme morali in tutta la società; un aumento dell’infedeltà coniugale; un venir meno del rispetto per le donne da parte degli uomini; e l’introduzione di tecnologie riproduttive coercitive da parte dei governi.
Dopo quasi cinquant’anni, non solo queste previsioni si sono avverate, ma siamo arrivati al punto in cui la società, su larga scala, ammette che nel matrimonio le relazioni sessuali possono essere separate dalla procreazione.
Per cercare di evitare alle future generazioni gli effetti distruttivi della mentalità contraccettiva e per aiutare a ripristinare un’autentica cultura cristiana, l’insegnamento cattolico sulla castità e l’apertura alla vita nel matrimonio deve essere difeso e insegnato apertamente.
Con il convegno in programma, Voice of the Family vuole offrire un’opportunità per studiare l’Enciclica Humanae Vitae nella sua epoca storica e nella nostra, ribadendone la continuità con l’insegnamento perenne della Chiesa sancito dal suo paragrafo 14.
A seguire il programma della giornata:
Le conferenze saranno in italiano, inglese e francese con traduzione simultanea nelle tre lingue.
(fonte Famiglia Domani)
venerdì 13 ottobre 2017
la Fraternità sacerdotale San Pio X inaugurerà e consacrerà una chiesa a San Damiano.
La Fraternità sacerdotale San Pio X (FSSPX) inaugurerà e consacrerà una chiesa a San Damiano, comune di San Giorgio Piacentino.«È bene ricordare l'origine della Fraternità, fondata nel 1970 dal vescovo francese Mons. Marcel Lefebvre, La Fraternità Sacerdotale san Pio X fondata da Mons. Marcel Lefebvre, è una società di vita comune senza voti, riconosciuta dalla Chiesa. Il 1° novembre 1970 Monsignor Charrière firmava il decreto di fondazione della "Fraternità Sacerdotale Internazionale San Pio X", la erigeva nella diocesi di Friburgo e ne approvava gli statuti. A questo decreto faceva seguito, il 18 febbraio 1971, da Roma, una lettera di incoraggiamento del cardinale Wright, prefetto della Congregazione per il Clero. A causa della sua fedeltà alla tradizione, della sua opposizione agli errori del Concilio Vaticano II e alla nuova liturgia a sapore protestante, essa fu vittima di persecuzioni dalla parte di alcuni membri della gerarchia ecclesiastica.
Il Papa Benedetto XVI, con il Motu proprio del 14 luglio 2007 riconosceva che la Messa tradizionale, detta di S. Pio V non è mai stata abrogata e che ogni sacerdote può celebrarla.
mercoledì 11 ottobre 2017
11 Ottobre Divina Maternità di Maria Santissima "Il Dogma cambiò le sorti della riflessione mariana di tutti i secoli successivi. "
Il primo dogma mariano formulato nella Chiesa fu il dogma della “Madre di Dio”. Nel Concilio di Efeso (431 d.C.), per combattere l’eresia di Nestorio che individuava due persone in Cristo, i Padri dell’assise ecumenica risposero affermando solennemente l’unità e l’unicità della Persona divina di Cristo e di conseguenza la Maternità di Maria estesa a tutta la sua persona non umana ma divina: «Se qualcuno non confessa che l’Emmanuele è Dio nel vero senso della parola e che perciò la Santa Vergine è Madre di Dio perché ha generato secondo la carne il Verbo (logos) che è da Dio, sia anatema» (Concilio di Efeso, Anatem. 1 di San Cirillo d’Alessandria).
domenica 8 ottobre 2017
Beato Alano della Rupe e le quindici Promesse fatte dalla Beatissima Vergine Maria
È l’anno 1475 quando il frate domenicano Alano della Rupe mette nero su bianco gli eventi miracolosi di cui è stato protagonista qualche anno prima: in particolare ciò che la Madonna aveva promesso «a tutti quelli che reciteranno devotamente il mio Rosario»
di Pina Baglioni
«Uno che pregava il Salterio della Vergine Maria fu assalito per sette interi anni, a volte con i sensi e altre materialmente, da spaventose tentazioni dei demoni. Ed egli in quasi tutti questi anni, non ebbe nessuna consolazione, neanche una minima. Per misericordia di Dio infine gli apparve la Regina di Clemenza, la quale accompagnata da alcuni santi, visitandolo di quando in quando, essendo stata abbattuta la tentazione da lei in persona, lo liberò dal pericolo […] e affidò a lui l’incarico di predicare questo Rosario». È l’inizio dell’anno 1475 quando il frate domenicano Alano della Rupe decide di mettere nero su bianco gli eventi miracolosi di cui è stato protagonista qualche anno prima. In quel momento si trova a Lilla, dove partecipa, come maestro di teologia, al capitolo della Congregazione riformata di Olanda.
Si mette a scrivere il suo memoriale giusto in tempo: l’8 settembre di quello stesso anno, infatti, il frate domenicano muore in odore di santità nel convento di Zwolle, in Olanda, a 47 anni, consegnando al popolo cristiano un tesoro di inestimabile valore ricevuto direttamente dalla Vergine Maria durante una delle sue apparizioni: quindici promesse «per tutti quelli che reciteranno devotamente il mio Rosario».
sabato 7 ottobre 2017
Ho la vocazione ? Cosa devo fare?" Se vuoi! Vieni! Seguimi"!
Presentazione
Padre Barielle fu il direttore spirituale del Seminario San Pio X di Ecône, scelto per questo compito così importante dallo stesso mons. Marcel Lefebvre. Egli scrisse il seguente testo, del quale daremo alcuni estratti, per spiegare i principi della dottrina cattolica concernente la Vocazione.
Dedica
a San Giuseppe,
patrono delle vocazioni.
Introduzione
“Che immenso tesoro
un prete veramente buono
ovunque egli si trovi!”
San Pio X, esortazione al clero.
Tutti sono chiamati alla santità, a salvarsi come dice San Pietro: “Iddio di ogni grazia ... vi ha chiamati in Gesù Cristo alla eterna sua gloria”. Qui non intendiamo parlare della vocazione alla salvezza, propria di ogni uomo, ma della vocazione particolare con la quale Dio chiama ad uno stato di vita superiore dove, oltre ai comandamenti di Dio, l’uomo, rinunciando al mondo per donarsi totalmente al Creatore, si impegna ad osservare i consigli evangelici. Il nome “vocazione” è strettamente riservato a quest’ultimo stato di vita.
Sono chiamato da Dio a scegliere uno stato di vita di perfezione? O piuttosto a restare nella vita comune? Ovvero: “Ho la vocazione?”
Ecco una domanda che ha turbato molte anime generose. Posso, devo donarmi totalmente a Dio? Persino anime consacrate, di fronte alle tentazioni o al demonio, si turbano e si pongono la domanda: “Sono sulla strada giusta? Non mi sarò ingannato entrando in seminario, in convento?” Ed il demonio ne approfitta per ingannarle, scoraggiarle e turbarle con una serie di scrupoli: “chissà se …? Sono nella giusta via …?” etc. Se ci apprestiamo ad affrontare questo importante argomento, è per illuminare i giovani che si pongono questa grande domanda dalle conseguenze incalcolabili: “ho la vocazione?” […]
martedì 3 ottobre 2017
Colpi bassi alla Fraternità Sacerdotale di San Pio X. dal Cardinale Burke
Non sono mancati, anche di recente, nuovi colpi bassi alla Fraternità Sacerdotale di San Pio X. Questa volta provenienti da parte di chi veniva considerato un cardinale amico.
È stato reso noto di recente che Burke ha descritto la FSSPX come scismatica. Ora, è stato "apparentemente sbagliato" considerare Burke un amico della FSSPX. L'articolo insinua che Burke abbia deciso di non compromettersi in relazione con la sua nomina a membro della Signatura Apostolica.
"La fraternità sacerdotale di San Pio X secondo il cardinale Burke è scismatica, da quando l'arcivescovo Marcel Lefebvre ordinò quattro vescovi senza il mandato del Pontefice Romano",lo ha detto lui stesso in luglio alla conferenza della Sacra Liturgia a Medford, Oregon.Secondo un audio del discorso pubblicato su Aka Catholic, Burke ha detto che "non è legittimo frequentare la Messa o ricevere sacramenti" in una chiesa della FSSPX. A queste dichiarazioni si replica a sua eminenza, ricordando le affermazioni in senso contrario di diverse alte personalità ecclesiastiche, dal cardinale Edward Cassidy, al cardinale Castrillón Hoyos, per l'appunto, allo stesso Benedetto XVI, il quale, nella Lettera Apostolica del 10 marzo 2009 ai vescovi [qui], nella quale spiegava il perché della remissione delle scomuniche ai quattro vescovi della Fraternità, mai aveva parlato dell'esistenza di un effettivo scisma 159. Tuttavia vi è da dire che Benedetto XVI ha revocato la scomunica "latae sententiae" ed inoltre se l'arcivescovo Lefebvre non avesse salvato la vera messa, oggi persino il cardinale Burke non la potrebbe più celebrare !
sabato 30 settembre 2017
"AMORIS LAETITIA" Anche i cardinali Parolin e Muller chiedono chiarimenti al Pontefice
di Riccardo Cascioli
«È importante dialogare anche all’interno della Chiesa». Se anche il segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, manda un segnale chiarissimo al Papa vuol dire che la tensione è proprio arrivata alle stelle. Ieri Parolin era a un convegno sull’Iraq organizzato dall’Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), ma a margine del convegno ha rilasciato alcune brevi dichiarazioni su immigrazione e Amoris Laetitiache, aldilà dei toni molto concilianti, lo mettono in rotta di collisione con papa Francesco e soprattutto con il “cerchio magico” che spinge a rapidi cambiamenti dottrinali.
venerdì 29 settembre 2017
Mons.Fellay :perché ho dato il mio sostegno alla Correctio filialis?
Il sito ufficiale della Fraternità,FSSPX.news, ha intervistato Mons. Fellay in seguito alla sua adesione allaCorrectio filialis sottoscritta da 62 personalità del mondo cattolico e resa il suo sostegno alla Correctio filialis?pubblica lo scorso 24 settembre. Proponiamo qui di seguito la traduzione italiana ufficiale dell’intervista.
martedì 26 settembre 2017
Correctio filialis de haeresibus propagatis
(fonte corrispondenza romana)
Una lettera di 25 pagine firmata da 40 sacerdoti e studiosi laici cattolici è stata spedita a Papa Francesco l’11 agosto. Per il fatto che non è stata ricevuta nessuna risposta dal S. Padre, la si rende pubblica quest’oggi, 24 settembre, Festa della Madonna della Mercede e di Nostra Signora di Walsingham. La lettera, che è aperta a nuovi firmatari, ora porta i nomi di 62 sacerdoti e studiosi cattolici provenienti da 20 nazioni, i quali rappresentano anche altri che però non hanno la necessaria libertà di parlare. La lettera ha un titolo latino: Correctio filialis de haeresibus propagatis (letteralmente, Correzione filiale in ragione della propagazione di eresie). In essa si dichiara che il papa, mediante la sua Esortazione Apostolica Amoris laetitia e mediante altri parole, atti e omissioni ad essa collegate, ha sostenuto 7 posizioni eretiche, riguardanti il matrimonio, la vita morale e la recezione dei sacramenti, e ha causato la diffusione di queste opinioni eretiche nella Chiesa Cattolica. Queste 7 eresie sono formulate dai firmatari in latino, lingua officiale della Chiesa.
giovedì 14 settembre 2017
14 Settembre L'ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE
Questa festa, che in Oriente è paragonata a quella della Pasqua, si collega alla dedicazione delle basiliche costantiniane costruite sul Golgota e sul Sepolcro di Cristo e in ricordo del ritrovamento della Croce di Gesù da parte di sant'Elena, madre dell’imperatore Costantino, avvenuto, secondo la tradizione, il 14 settembre del 320.
La Chiesa cattolica, e la Chiesa ortodossa celebrano la festività liturgica dell'Esaltazione della Santa Croce, il 14 settembre, anniversario del ritrovamento della vera Croce da parte di sant'Elena (14 settembre 320), madre dell'imperatore Costantino, e della consacrazione della Chiesa del Santo Sepolcro in Gerusalemme (335). Secondo la tradizione, Sant'Elena avrebbe portato una parte della Croce a Roma, in quella che diventerà la basilica di Santa Croce in Gerusalemme, e una parte rimase a Gerusalemme. Bottino dei persiani nel 614, fu poi riportata trionfalmente nella Città Santa.
domenica 10 settembre 2017
La Messa:lo stesso sacrificio della croce.
La Messa è sostanzialmente lo stesso sacrificio della croce. E' diverso solo il modo dell'offerta
Essendo un vero sacrificio la Messa ne realizza in modo proprio le finalità: adorazione, ringraziamento, riparazione e petizione .
Il valore della Messa è in se stesso rigorosamente infinito. Però i suoi effetti in quanto dipendono da noi non ci vengono applicati se non nella misura delle nostre interne disposizioni.La Messa ha gli stessi fini e produce gli stessi effetti del sacrificio della croce, che sono quelli del sacrificio in generale come atto supremo di religione, però di grado infinitamente superiore.
domenica 3 settembre 2017
PASCENDI DOMINICI GREGIS LETTERA ENCICLICA DEL SOMMO PONTEFICE PIO PP. X "Sugli errori del Modernismo"
AI VENERABILI FRATELLI PATRIARCHI
PRIMATI ARCIVESCOVI VESCOVI
E AGLI ALTRI ORDINARI
AVENTI CON L’APOSTOLICA SEDE
PACE E COMUNIONE.
VENERABILI FRATELLI
SALUTE E APOSTOLICA BENEDIZIONE
Introduzione
L'officio divinamente commessoCi di pascere il gregge del Signore ha, fra i primi doveri imposti da Cristo, quello di custodire con ogni vigilanza il deposito della fede trasmessa ai santi, ripudiando le profane novità di parole e le opposizioni di una scienza di falso nome. La quale provvidenza del Supremo Pastore non vi fu tempo che non fosse necessaria alla Chiesa cattolica: stanteché per opera del nemico dell'uman genere, mai non mancarono "uomini di perverso parlare (Act. X, 30), cianciatori di vanità e seduttori (Tit. I, 10), erranti e consiglieri agli altri di errore (II Tim. III, 13)". Pur nondimeno gli è da confessare che in questi ultimi tempi, è cresciuto oltre misura il numero dei nemici della croce di Cristo; che, con arti affatto nuove e piene di astuzia, si affaticano di render vana la virtù avvivatrice della Chiesa e scrollare dai fondamenti, se venga lor fatto, lo stesso regno di Gesù Cristo. Per la qual cosa non Ci è oggimai più lecito di tacere, seppur non vogliamo aver vista di mancare al dovere Nostro gravissimo, e che Ci sia apposta a trascuratezza di esso la benignità finora usata nella speranza di più sani consigli.
Ed a rompere senza più gl'indugi Ci spinge anzitutto il fatto, che i fautori dell'errore già non sono ormai da ricercarsi fra i nemici dichiarati; ma, ciò che dà somma pena e timore, si celano nel seno stesso della Chiesa, tanto più perniciosi quanto meno sono in vista. Alludiamo, o Venerabili Fratelli, a molti del laicato cattolico e, ciò ch'è più deplorevole, a non pochi dello stesso ceto sacerdotale, i quali, sotto finta di amore per la Chiesa, scevri d'ogni solido presidio di filosofico e teologico sapere, tutti anzi penetrati delle velenose dottrine dei nemici della Chiesa, si dànno, senza ritegno di sorta, per riformatori della Chiesa medesima; e, fatta audacemente schiera, si gittano su quanto vi ha di più santo nell'opera di Cristo, non risparmiando la persona stessa del Redentore divino, che, con ardimento sacrilego, rimpiccioliscono fino alla condizione di un puro e semplice uomo.
Pericolo delle dottrine moderniste
sabato 2 settembre 2017
San Pio X Papa.
L'unico film esistente su San Pio X Papa. Veramente imperdibile!
Alla morte di Leone XIII, il cardinale Sarto fu eletto Papa. Il candidato più probabile al soglio di Pietro, in realtà, era considerato il Segretario di Stato Rampolla. All'apertura del conclave il 1º agosto 1903, la sorpresa: il cardinale Puzyna, arcivescovo di Cracovia, disse che l'imperatore d'Austria-Ungheria Francesco Giuseppe, usando un suo antico privilegio quale sovrano di un impero cattolico, poneva il veto all'elezione del cardinale Rampolla. I motivi del veto sarebbero stati non soltanto politici, in particolare la vicinanza del Rampolla alla Francia e le sue idee più aperte, ma anche personali; il Rampolla quale Segretario di Stato avrebbe infatti cercato di influenzare Leone XIII a negare una sepoltura cristiana all'arciduca Rodolfo d'Asburgo-Lorena, suicidatosi durante i cosiddetti Fatti di Mayerling. Nonostante l'indignazione di molti cardinali il conclave decise comunque di obbedire alla volontà dell'imperatore, così la candidatura di Rampolla sfumò e i suffragi si orientarono sul patriarca di Venezia, che fu eletto il 4 agosto e incoronato il 9. Prese il nome di Pio X in onore dei suoi immediati predecessori Pio VI, Pio VII, Pio VIII e Pio IX. Scelse come motto del suo pontificato Instaurare omnia in Christo (Efesini 1,10) e lo attuò con coraggio e fermezza.Papa Pio X rimase sempre semplice e umile e in Vaticano visse parcamente, assistito dalle sorelle, in un appartamento fatto allestire appositamente. Caratteristico e storicamente importante fu l'indirizzo teologico che diede alla Chiesa cattolica durante tutto il suo pontificato, la cui linea può essere definita sinteticamente come tradizionalista, in particolare per la lotta ingaggiata contro il modernismo attraverso l'enciclica Pascendi Dominici Gregis e il decreto Lamentabili Sane Exitu, a cui seguì l'approvazione personale del Sodalitium Pianum, una rete di informazione che indagava su teologi e docenti sospettati di modernismo. Si stava infatti diffondendo all'interno del mondo cattolico e in ampi settori della stessa gerarchia ecclesiale, una sorta di rivisitazione filosofica della teologia cattolica sotto l'effetto dello scientismo di fine Ottocento. In risposta al modernismo teologico, Pio X introdusse dal 1º settembre 1910 il giuramento della fede per tutti i membri del clero.Pio X avviò anche la riforma del diritto canonico, che culminerà nel 1917 con la promulgazione del Codice di diritto canonico, e a redigere il Catechismo che porta il suo nome (Catechismo di Pio X, 1905). Anche sul piano della gestione patrimoniale fu lui a unificare i redditi dell'obolo di San Pietro e quelli del patrimonio del Vaticano. Ma, soprattutto, riformò la Curia romana con la costituzione Sapienti consilio del 29 giugno 1908, sopprimendo vari dicasteri divenuti inutili. Il nome di Pio X è legato anche alla riforma del canto gregoriano. Con il Motu proprio Tra le sollecitudini (22 novembre 1903)[2], il pontefice impose il canto gregoriano nella liturgia e fornì precise istruzioni circa l'uso della musica nelle cerimonie religiose. Pio X creò il primo cardinale sudamericano della storia della Chiesa. L'11 dicembre 1905 elevò a questa dignità ecclesiastica il vescovo brasiliano Joaquim Arcoverde Cavalcanti.L'8 agosto 1910 il Pontefice emanò il decreto Quam singulari Christus amore con il quale ripristinò l'età della Prima comunione e della Prima confessione dei bambini all'età dell'uso della ragione, cioè intorno ai sette anni. Tale età era stata fissata dai concili Lateranense IV (1215) e Tridentino (13a Sessione, 1551-1552); successivamente era stata modificata per influsso del giansenismo.Proprio nei primi giorni della prima guerra mondiale, Pio X morì per una cardiopatia (probabilmente di pericardite) il 20 agosto 1914. Fu beatificato il 3 giugno 1951 e canonizzato il 29 maggio 1954 durante il pontificato di Pio XII. La festa fu fissata al 3 settembre. Il calendario del Novus Ordo Missae la prevede il 21 agosto. La sua salma è tumulata all'interno della Basilica di San Pietro in Vaticano. È il patrono della Fraternità Sacerdotale San Pio X ed è anche compatrono secondario della città di Venezia in ricordo di quegli anni trascorsi come Patriarca.
venerdì 1 settembre 2017
Giuseppe Sarto "San Pio X"
Giuseppe Sarto nacque a Riese, nella diocesi di Treviso, il 2 giugno 1835. Dopo l’ordinazione sacerdotale fu inviato come cappellano nella parrocchia di Tombolo, dove rimase per nove anni; per altri otto svolse il ministero di parroco a Salzano, e successivamente fu nominato canonico e cancelliere della curia vescovile. Nel 1884 venne eletto vescovo della diocesi di Mantova. Con la sua intensa azione pastorale anticipò, a Mantova, alcune delle linee che avrebbe adottato in seguito come pastore della Chiesa universale: promosse la vita del seminario, la pratica dei sacramenti, il canto liturgico e l’insegnamento del catechismo. Nel 1888 convocò il Sinodo diocesano. Il 5 giugno 1892 fu chiamato alla sede patriarcale di Venezia e il 3 agosto 1903 fu eletto alla cattedra di Pietro, assumendo il nome di Pio X.
E’ il pontefice che nel Motu proprio “Tra le sollecitudini” (1903) affermò che la partecipazione ai santi misteri è la fonte prima e indispensabile della vita cristiana. Difese con forza l’integrità della fede cattolica, propose e incoraggiò la comunione eucaristica anche dei fanciulli, avviò la riforma della legislazione ecclesiastica, si occupò positivamente della questione romana e dell’Azione Cattolica, curò la formazione dei sacerdoti, fece elaborare un nuovo catechismo, favorì il movimento biblico, promosse la riforma liturgica e il canto sacro. Morì il 21 agosto 1914. Pio XII lo beatificò nel 1951 e lo canonizzò nel 1954, stabilendo la memoria che si celebri in tutta la Chiesa il 3 settembre.