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venerdì 28 febbraio 2014

A Tu per Tu con Don Pierpaolo Petrucci


Intervista rilasciata da Don Pierpaolo Petrucci superiore, del distretto italiano della Fraternità Sacerdotale San Pio X a Romauno




l'intervista di Don
Pierpaolo...comunque giovedi 6 marzo prossimo dovrebbe andare in onda alle
ore 22,30 su ROMATV (visibile sul canale 11 del digitale terrestre oppure
sul canale 518 di SKY oppure su web in streaming all'indirizzo
Su youtube la trasmissione gia' e' visibile, di seguito il
collegamento. 

http://m.youtube.com/watch?v=cKt2lyLlnvc#









3° convegno dei Giovani ad Albano Laziale



La Fraternità Sacerdotale San Pio X vi invita al

3° Convegno dei Giovani








Le ragioni della nostra fede

da venerdì 21 marzo a domenica 23 marzo
al Priorato San Pio X di Albano Laziale

Programma del convegno:

Venerdì 21 marzo

ore 18.30 Appuntamento al Priorato di Albano

ore 20.30 Introduzione, Alessandro Fiore


giovedì 27 febbraio 2014

Hanno chiuso il Cielo


 "Radicati nella fede" 

Riprendo dal Blogger,  Radicati nella fede questo bellissimo articolo, che ci accompagnerà nella nostra meditazione quotidiana, e ci farà riflettere sulla santa Liturgia cuore della nostra vita spirituale .Come il pane fa vivere il corpo il Santo sacrificio della Messa è nutrimento dell'anima .
È la liturgia che si deve adattare al tempo degli uomini, o è il tempo degli uomini che deve prendere la forma della liturgia cattolica?Ci sembra che la questione cruciale sia tutta qui.
Hanno chiuso il Cielo

Un cristianesimo “modernistico” che vede le verità di fede emergere dal profondo della coscienza degli uomini, vorrebbe che la liturgia prendesse le mosse dal vissuto antropologico, dalla vita degli uomini, per celebrare la consapevolezza umana del proprio rapporto con Dio. In fondo è stata questa la linea vincente di questi anni: la liturgia ha sempre di più celebrato l'uomo, anche quando ha celebrato la fede dell'uomo. Insomma, la liturgia si è adattata alla vita del tempo. Risultato? Una tragedia! Dio e le cose eterne praticamente scomparse dalle chiese, per far posto alla fede dei credenti, che esprimono, commentano, interpretano quello che loro vivono nei confronti di Dio. La liturgia riformata parla nel migliore dei casi della Chiesa, ma quasi mai di Dio. E quando parla della Chiesa, lo fa più secondo l'ottica di “Popolo di Dio in cammino” che come “Corpo Mistico di Cristo”.

Notizie della tradizione: Ecône un'ordinazione







Sabato 22 febbraio, giorno della Cattedra di San Pietro, ha avuto luogo al Seminario di  Ecône un'ordinazione sacerdotale, conferita da S.E. Mons. Alfonso de Galarreta. Il candidato, Thibaud Favre, entrato in seminario nell'ottobre del 2007, ha compiuto i suoi studi ecclesiastici ad Ecône, poi dopo un soggiorno in Argentina di qualche mese è stato ordinato Diacono il 28 giugno 2013.

Uccidere nel grembo materno milioni di esseri umani innocenti non può rappresentare un obiettivo di sviluppo per le Nazioni Unite


L'Aborto un peccato grave che grida vendetta    al cospetto di Dio




In pochi sanno che a partire dal prossimo 10 marzo gli ambasciatori all'ONU di tutti i Paesi membri si riuniranno a New York per discutere dei cosiddetti development goals, gli obiettivi di sviluppo sui quali saranno investiti miliardi di euro nei prossimi decenni. Come accade in ogni occasione del genere, le lobby abortiste intendono sfruttare questo momento per far inserire negli obiettivi di sviluppo delle Nazioni Unite i cosiddetti "servizi sessuali e riproduttivi” (un giro di parole per definire l'aborto) e quindi per ottenere la maggior quantità possibile di finanziamenti da parte dell'ONU.

Scissione dell'istituto del buon Pastore


La Segnatura, in qualche modo, ha risposto. E noi pure

I fondatori dell’Associazione chierici “San Gregorio Magno”
Se qualche anno fa i chierici dell'istituto del Buon Pastore, non si fossero fidati del vaticano e della sua gerarchia, oggi non avrebbero certi problemi giuridici ecclesiastici. Quante volte si è detto Roma ha perduto la Fede? Quella fede autentica che è maestra di verità. Quando la Roma di San Pietro e di San Paolo e di tutti i Sommi Pontefici, ritornerà alla fede di sempre allora con questa Roma si potrà dialogare, e lavorare per la salvezza delle anime. Oggi nel cuore della Roma cristiana per buona grazia degli innovatori e veri maestri di sventura, si annida un virus letale che non è altro che lo spirito della mondanità, del modernismo e del liberalismo , condannato da tutti i Papi, "eccetto gli ultimi". Preghiamo Dio onnipotente che dia presto alla sua Chiesa una gerarchia Timorata di Dio e sacerdoti secondo il Cuore di Cristo che Maria Santissima Madre della Chiesa interceda per tutti noi.

Alessandra


Sabato 22 febbraio 2014, Cattedra di San Pietro




1) La risposta della Segnatura e altri due segni analoghi

Pascendi Dominici Gregis



LETTERA ENCICLICA
PASCENDI
DOMINICI GREGIS
DEL SOMMO PONTEFICE
PIO X
Sugli errori del Modernismo
AI VENERABILI FRATELLI PATRIARCHI
PRIMATI ARCIVESCOVI, VESCOVI
E AGLI ALTRI ORDINARI
AVENTI CON L’APOSTOLICA SEDE
PACE E COMUNIONE.

VENERABILI FRATELLI
SALUTE E APOSTOLICA BENEDIZIONE

Introduzione

L’officio divinamente commessoCi di pascere il gregge del Signore ha, fra i primi doveri imposti da Cristo, quello di custodire con ogni vigilanza il deposito della fede trasmessa ai santi, ripudiando le profane novità di parole e le opposizioni di una scienza di falso nome. La quale provvidenza del Supremo Pastore non vi fu tempo che non fosse necessaria alla Chiesa cattolica: stanteché per opera del nemico dell’uman genere, mai non mancarono “uomini di perverso parlare (Act. X, 30), cianciatori di vanità e seduttori (Tit. I, 10), erranti e consiglieri agli altri di errore (II Tim. III, 13)”. Pur nondimeno gli è da confessare che in questi ultimi tempi, è cresciuto oltre misura il numero dei nemici della croce di Cristo; che, con arti affatto nuove e piene di astuzia, si affaticano di render vana la virtù avvivatrice della Chiesa e scrollare dai fondamenti, se venga lor fatto, lo stesso regno di Gesù Cristo. Per la qual cosa non Ci è oggimai più lecito di tacere, seppur non vogliamo aver vista di mancare al dovere Nostro gravissimo, e che Ci sia apposta a trascuratezza di esso la benignità finora usata nella speranza di più sani consigli.

Ed a rompere senza più gl’indugi Ci spinge anzitutto il fatto, che i fautori dell’errore già non sono ormai da ricercarsi fra i nemici dichiarati; ma, ciò che dà somma pena e timore, si celano nel seno stesso della Chiesa, tanto più perniciosi quanto meno sono in vista. Alludiamo, o Venerabili Fratelli, a molti del laicato cattolico e, ciò ch’è più deplorevole, a non pochi dello stesso ceto sacerdotale, i quali, sotto finta di amore per la Chiesa, scevri d’ogni solido presidio di filosofico e teologico sapere, tutti anzi penetrati delle velenose dottrine dei nemici della Chiesa, si dànno, senza ritegno di sorta, per riformatori della Chiesa medesima; e, fatta audacemente schiera, si gittano su quanto vi ha di più santo nell’opera di Cristo, non risparmiando la persona stessa del Redentore divino, che, con ardimento sacrilego, rimpiccioliscono fino alla condizione di un puro e semplice uomo.

Roma Felix


Lettera agi esercitanti               di don fausto Buzzi

Carissimi,


il mondo in cui viviamo ci spinge sempre di più ad immergerci nelle cose presenti, passeggere e incapaci di soddisfare il bisogno infinito di felicità che ha il nostro cuore.Lo spirito del mondo ci allontana dallo spirito di Cristo Nostro Signore spingendoci ad avere solo una visione umana delle cose.
Il mondo, la mondanità, ci scristianizza e quasi senza saperlo rischiamo di diventare dei cristiani che si dichiarano ancora tali ma cui vita, la cui mentalità, si separa dalla fede cattolica che magari professano in chiesa alla domenica, sconfessandola durante la

mercoledì 26 febbraio 2014

PER SAN TOMMASO D’AQUINO L’OMOSESSUALITA’ E’ UGUALE AL CANNIBALISMO E ALLA BESTIALITA’ – di don Marcello Stanzione



Tommaso d’Aquino, il futuro dottore angelico, nacque nel 1224 nel castello di Roccasecca, vicino Caserta, in Campania. Egli è l’erede di un nome prestigioso e di una fortuna economica, cose che non si abbandonano alla leggera. A Napoli dove si reca a studiare, conosce i frati predicatori del convento di San Domenico e rimane affascinato dal loro stile di vita religiosa. Pertanto, Tommaso ha scelto. Quando rientra a casa sua alla fine dei suoi studi, egli annuncia ai suoi genitori che vuole essere frate domenicano.tommaso d'aquino

SAN PIER DAMIANI E L’ OMOSESSUALITA’ COME IL PEGGIORE DEI VIZI – di don Marcello Stanzione

san pier damiani


Pier Damiani, Vescovo, cardinale, monaco e infine Dottore della Chiesa fu uno degli intellettuali di spicco del secolo XI e uno dei maggiori antesignani della Riforma Gregoriana. Nacque a Ravenna nel 1007 in una famiglia numerosa e rimase orfano in tenera età. Lo allevò la sorella Roselinda e lo adottò come figlio il fratello maggiore, Damiano, motivo per cui venne chiamato Pier Damiani.

SAN PIO V E LA CONDANNA DELL’OMOSESSUALITA’ COME ESECRABILE VIZIO

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Riguardo all’omosessualità, oltre alla condanna dei Padri e dei Dottori della Chiesa si aggiunse, fin dai primi secoli, quella, costante, di tutti i concili, dei Papi e del Diritto Canonico. Fin dal 305, il Concilio di Elvira in Spagna dispose, al canone 71, che agli “stupratori di ragazzi” venisse negata la santa comunione anche se in punto di morte (cfr. Canones Aspostolorum et Conciliorum, pars altera, p. 11). Le pene canoniche di penitenza vennero poi stabilite nel 314 dal Concilio di Ancyra, al canone 16. Il XVI Concilio di Toledo, tenutosi nel 693, al canone 3 condannò la pratica omosessuale come un vero e proprio crimine punibile con sanzioni giuridiche: il reo se chierico, veniva ridotto allo stato laicale e condannato all’esilio perpetuo, mentre se laico, veniva scomunicato e, dopo aver subito la pena delle verghe, veniva anch’esso esiliato (Conciliorum, oecumenicorum collectio, vol. XII, col. 71). Successivamente nel Concilio di Neplusa, tenutosi in Terrasanta nel 1120, vennero stabilita minuziose pene per i colpevoli di crimini contro natura, dalle più miti fino al rogo per i recidivi (cfr. Conciliorum oecumenicorum collectio, vol. XII, col. 264).

SAN GIOVANNI CRISOSTOMO E L’OMOSESSUALITA’ COME PASSIONE DIABOLICA – di don Marcello Stanzione


San Giovanni Crisostomo, che la Chiesa festeggia il 13 settembre, nacque in Antiochia nel 350 e morì a Comana il 14 settembre 407, fu vescovo della capitale imperiale di Costantinopoli, Primate della Chiesa d’Oriente, ed era un uomo dall’integrità morale assoluta. Integerrimo, dotto, brillante, le sue capacità oratorie lo hanno reso il più perfetto ed elegante fra i Padri Greci. Giovanni Crisostomo è passato alla storia come l’uomo della Bocca d’oro, l’appellativo che i Bizantini gli hanno attribuito tre secoli dopo la sua morte. Votato alla vita spirituale sin dall’infanzia, trascorsa insieme alla madre Antusa ad Antiochia, in Siria, Giovanni si lasciò sedurre dalla vita eremitica: trascorse sei anni nel deserto, di cui due all’interno di una caverna che gli provocò una malattia allo stomaco, ma la sua indole lo chiamò presto verso compiti più alti.

martedì 25 febbraio 2014

Concistoro



Una nuova inattesa stranezza in Vaticano, la presenza di Benedetto XVI al                           concistoro, e l'abbraccio con il papa regnante. 
di Di J








Non che un fraterno abbraccio tra due cristiani faccia scandalo,intendiamoci: ma l'intelligenza umana,a meno di negare completamente la natura, funziona attraverso la comunicazione, che si sviluppa con parole e segni. Questi ultimi sono la realtà, la significano. Ora, un semplice gesto quale un abbraccio tra due persone qualunque significa semplicemente affetto, riconciliazione dopo un litigio, gioia di vedersi e così via. Invece un abbraccio pubblico, ripreso da telecamere e macchine fotografiche e potenzialmente visibile da sei miliardi di abitanti, il pianeta terra, quando avviene fra il papa regnante che ama chiamarsi " Vescovo di Roma " e il " papa emerito ", figura canonica inaudita, il quale continua a vestirsi di bianco,a conservare lo stemma e il nome che aveva come Sommo Pontefice, cosa mai vorrà significare ?
Probabilmente, in realtà, è un gesto che vuole definitivamente confondere le idee a chi già non le aveva molto chiare: il popolo fedele aveva appreso nel catechismo (nella migliore delle ipotesi...) che il capo della Chiesa è il Papa, e che sabato ventidue Febbraio se ne vede due, senza star lì a sottilizzare su arzigogoli canonici di papa regnante, papa emerito,Vescovo di Roma,etc. .
Come se non bastasse , il papa regnante nell'omelia del giorno successivo, riprendendo il Vangelo, esorta i neo-cardinali alla semplicità di linguaggio, "Che il vostro parlare sia sì sì no no ", cioè chiede chiarezza nella predicazione, il colmo per un pastore che da ormai un anno si compiace nel confondere il suo gregge con parole,gesti, e discorsi contraddittori...











Don Orione L'uomo della carità



Nel 1897, durante gli esercizi spirituali, Don Orione stese i suoi propositi in trenta punti minuti e severi. Tra l'altro scrisse: "O Signore Gesù, oggi comincio vita nuova, come un secondo battesimo. Prometto di fare tutto ciò che vedrò e che potrà farmi santo, di abbandonarmi in tutto nelle braccia di Gesù... Voglio fare penitenza dei miei peccati e amare il Signore con il cuore e con le opere, tanto da morire arso dalla sua carità. Vivrò, con il permesso del confessore, a pane, acqua e minestra. Mi confesserò possibilmente tutti i giorni e non meno di ogni tre giorni. Andrò a confessarmi da chi mi farà più santo... Mi farò la disciplina e metterò il cilicio. Parlerò poco, pregherò molto e lavorerò tanto da cadere alla sera stanco nelle braccia di Gesù, mio bene e mio tutto". 




La dittatura ecclesiastica – di Patrizia Stella



Riprendiamo questo bellissimo articolo apparso su Riscossa Cristiana… se crolla la Chiesa, non assisteremo solo al tracollo della fede a livello mondiale, ma anche al tracollo dell’economia, della sanità, della cultura, di tutta la società civile, perché eliminare o neutralizzare la vera Chiesa vuol dire eliminare Gesù Cristo, il Salvatore dell’umanità, unica fonte del nostro benessere e felicità sin da questa terra fino all’Eternità



.

Da quando il card. Bergoglio è stato nominato Papa col nome di Francesco, sembra che il mondo cattolico stia inevitabilmente dividendosi tra coloro che gli fanno quadrato intorno, osannando la sua persona sullo stile del “santo subito”, e coloro che non nascondono la loro perplessità circa il suo comportamento o discorsi che sembrano in dissonanza con il Magistero perenne della Chiesa. Ma ciò che più colpisce di tutto questo, non è tanto il diverso schieramento dei fedeli che, in qualche maniera, si è sempre verificato dopo la nomina di un nuovo Papa, bensì la durissima presa di posizione di certo mondo ecclesiastico contro coloro che “osano” manifestare pubblicamente il loro dissenso in merito a certe innovazioni che stridono col Magistero perenne della Chiesa tanto difeso da Papa Ratzinger. Uno dei segni premonitori di divisione tra i cattolici è sicuramente il tanto discusso “sondaggio” voluto dal Papa su matrimonio e famiglia, tant’è vero che ha già seminato discordia tra il card. Muller, prefetto dell’ex Sant’Uffizio che ha dichiarato intoccabile la legge di Dio sulla famiglia uomo-donna, e il card. Maradiaga, nominato dal Papa a capo della commissione per la riforma della Curia romana, che invece propone una visione più aperta e liberale, staremo a vedere con quale modalità e misura. Molto chiaro e allarmante a questo proposito l’articolo di Antonio Socci su “Libero” del 26 gennaio dal titolo: “Ricomincia l’autodemolizione della Chiesa: i nuovi inquisitori contro Ratzinger”.

Les derniers défenseurs du pape

Abbé Jean-Pierre Boubée


Les derniers défenseurs du pape



Il n’est pas rare de voir la Fraternité Saint-Pie X accusée d’être contre le pape.

Les arguments d’une affligeante platitude théologique sont du genre : « Il ne faut pas exagérer », ou « Nous avons un pape merveilleux », « Qui êtes-vous pour juger (c’est-à-dire pour utiliser votre intelligence) ? » Parfois s’y ajoute une réflexion d’une ingénuité surprenante : « Ce pape, il a la foi ! » – ce qui est, avouons-le, extrêmement minimaliste pour cette fonction dans l’Église !

Les esprits les plus forts pensent trancher le débat par la renonciation solennelle à la vérité : « Je préfère me tromper avec le pape », réussissant ainsi à aller à l’encontre de saint Paul lui-même : « Mais quand nousmêmes, quand un ange venu du ciel vous annoncerait un autre Évangile que celui que nous vous avons annoncé, qu’il soit anathème ! » (1)

lunedì 24 febbraio 2014

Il fumo di Satana nella Chiesa







A commento dell'articolo Il fumo di Satana nella Chiesa 
di Mario Palmaro e Riccardo Cascioli, 
pubblicato qui.
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ENE ha fatto Palmaro a denunciare il silenzio assordante dei Pastori nell'attuale crisi della società e della Chiesa, dicendosene scandalizzato ed invitando i Cattolici a gridare dai tetti la loro indignazione.


Perché mai ti scrivo tutte queste cose? Perché questa notte non ci ho dormito. E perché io voglio capire – e lo chiedo ai lettori della Bussola – che cosa deve ancora accadere in questa Chiesa perché i cattolici si alzino, una buona volta, in piedi. Si alzino in piedi e si mettano a gridare dai tetti tutta la loro indignazione. [...] Qui io faccio appello alle coscienze dei singoli, al loro cuore, alla loro fede, alla loro virilità. Prima che sia troppo tardi.
Ed è partendo da questo magistrale e appassionato articolo che ci sentiamo spronati a cercare le cause di questa situazione, il momento in cui queste cause si sono attivate e ilmotore di queste cause. Più semplicemente: cosa, quando, da parte di chi.

Pape François : ceux qui se sont félicités de son élection



Pape François : ceux qui se 
sont félicités de son élection




Don Sarda y Salvany nous dit au chapitre 34 de son maître livre Le Libéralisme est un péché que la réaction des libéraux est utile nous aider à juger quelque chose de nouveau :

Il est évident que le libéralisme, ou le diable son inspirateur, distinguent sur-le-champ ce qui leur est dommageable ou leur est utile, et qu’ils ne sont pas si sots que d’aider à ce qui leur est opposé ou de s’opposer à ce qui favorise leurs desseins. Les partis et les sectes ont un instinct, une intuition particulière (olfactus mentis), selon l’expression d’un philosophe, qui leur révèle a priori ce qui leur est bon et ce qui leur est hostile. Défiez-vous donc de tout ce que les libéraux louent et vantent.

Cette remarque, mutatis mutandis, peut s’appliquer au nouveau pape. Dès son élection, il a reçu de nombreux messages de félicitations.

Signalons en quelques-uns :

Il demonio parla del Concilio e della nuova chiesa


di Cesare Baronio





E argomentazioni a proposito della gravissima crisi della Chiesa, addotte su base dottrinale o citando la Sacra Scrittura e i Santi Padri, trovano più e più volte conferma anche nelle rivelazioni private di molti mistici e nei messaggi della Santissima Vergine. 


Ma è interessante notare come, sotto ordine dell'esorcista, anche il Principe delle tenebre confessi di essere l'artefice di questa crisi. 

domenica 23 febbraio 2014

Primo Concistoro del Papa venuto dalla fine del mondo


Concistoro

 di Antongiulio Scarocci
Devo confessare che mi ha fatto una bruttissima impressione vederlo li, vestito di bianco in mezzo ai cardinali, a quei cardinali, e che cardinali: che combriccola: povero Cristo e povera Chiesa! Ma con il senno del poi mi sono detto, perchè no?! perchè non ci sarebbe dovuto essere?! Chiarita che la vocazione monastica tradizionalmente intesa Ratzinger non ce l'ha, nè quella del "nascondimento", e nè tanto meno quella della coerenza, e siccome gode un'ottima salute (altro che), perchè sarebbe dovuto stare a guardare in TV l'evento?! 

Libertà religiosa: la chiara posizione di Mons. De Castro Mayer

Mons. Antonio de Castro Mayer

Libertà religiosa: la chiara posizione di Mons. De Castro Mayer

“Il 15 ottobre scorso, ho avuto l'onore di scrivere a Vostra Santità affermando il mio filiale rispetto a tali ordini.
Tra questi c'era quello per cui, nell'eventualità che "in coscienza io non fossi d'accordo con gli atti dell'attuale Magistero Ordinario della Chiesa", "manifestassi liberamente alla Santa Sede" il mio parere. È quel che faccio, con tutta la riverenza dovuta all’Augusto Vicario di Gesù Cristo, consegnando a Vostra Santità i tre studi allegati.”








Il nodo teologico della “libertà religiosa”, così come descritta nel documento conciliare Dignitatis Humanae - al n. 2 in particolare - ha suscitato innumerevoli studi e proposte interpretative nella linea oggi ribattezzata “della continuità ermeneutica”. Finora i tentativi, benché di estrema erudizione teologica, si sono rivelati poco convincenti. 

1988 : un double anniversaire



1988 : un double anniversaire

L’année 2013 marquait le 25ème anniversaire des consécrations épiscopales par Mgr Lefebvre et Mgr de Castro Mayer. Elle marquait aussi le 25ème anniversaire de la fondation de la Fraternité Saint-Pierre (FSP] par une douzaine de prêtres de la FSSPX (et un groupe de séminaristes) qui pensaient en conscience ne plus pouvoir suivre Mgr Lefebvre. Ils reçurent une approbation pontificale et ont essayé de faire ce que faisait la Fraternité Saint Pie X.

Ce double anniversaire est ainsi l’occasion de se rappeler les principes qui guidaient les deux côtés et de considérer les résultats de leur séparation.

DIVINI CULTUS PIO XI



BOLLA
DEL SOMMO PONTEFICE
PIO XI

DIVINI CULTUS



Il Vescovo Pio, servo dei servi di Dio. 
A perpetua memoria. 

Poiché la Chiesa ha ricevuto da Cristo, suo Fondatore, il mandato di tutelare la santità del culto divino, essa ha certamente il compito di comandare — fatta salva la sostanza del sacrificio e dei sacramenti — su tutto ciò che riguarda il perfetto svolgimento di tale augusto, pubblico ministero, come cerimonie, riti, formule, preghiere e canto; cioè, su tutto ciò che è chiamato propriamente con il nome di Liturgia, o azione sacra per eccellenza. E la Liturgia, in effetti, è cosa sacra.

Les protestants sont-ils en train de devenir papistes ?



Les protestants sont-ils en train de devenir papistes ?


« Ceux d'entre nous qui nous trouvons dans les Eglises protestantes (presbytériennes, méthodistes, luthériennes, etc ) préférons depuis longtemps les questions de justice sociale aux structures hiérarchiques, à la gouvernance et aux fantaisies liturgiques. Nous payons le prix de cette préférence, ce prix, nous sommes prêts à le payer. Mais il semble maintenant à beaucoup d'entre nous que le nouveau pape a l'intention de rapprocher l'Eglise catholique de cette approche protestante ». Les protestants deviendraient-ils papistes ? Pour Bill Tammeus, la question serait plutôt : « François est-il le premier pape protestant ? ».[La Vie - 6 février 2014]

Dichiarazione di Mons. Lefebvre


In conseguenza alla visita di Giovanni Paolo II alla sinagoga e al congresso delle religioni ad Assisi

Roma ci ha fatto chiedere se abbiamo l’intenzione di proclamare la nostra rottura con il Vaticano in occasione del congresso di Assisi. A noi sembra piuttosto che la domanda dovrebbe essere la seguente:

Crise de l'Église ou crise spirituelle ?

Abbé François-Marie Chautard




  Crise de l'Église ou crise spirituelle ?





La vie chrétienne est une christianisation de la vie. Autant dire qu'elle embrasse tous ses aspects. On se sanctifie selon son tempérament, sa famille, son histoire, son pays, son sexe, son passé et aussi selon les circonstances providentielles dans lesquelles on est placé. Or, l'époque dans laquelle nous devons nous sanctifier est marquée par une crise sans précédent dans l'histoire de l'Église. Autant dire que cette crise doit être l'occasion providentielle d'un progrès de vie chrétienne. C'est précisément là que le bât blesse, tant nous sommes tentés d'esquiver la Croix du Christ et de ne pas la porter comme il convient. Pire, face à ce scandale du mal sans cesse renouvelé, deux écueils opposés nous guettent.


sabato 22 febbraio 2014

UNA FAMIGLIA CATTOLICA PER IL XXI SECOLO

Parlare di famiglia Cattolica oggi è quasi impossibile ma necessario. 
Se guardiamo alle forme di famiglia che ricorrono oggi sui media, fa' venire la pelle d'oca. 
Ci ritroviamo a dover osservare una miriade di forme: 
matrimoni civili, convivenze, unioni omosex, famiglie allargate,ecc. ecc. (e qui vorrei capire di che si tratta).  La società civile (non parliamo di quella religiosa) e' in via di disgregazione; parlare di morale e/o di valori e' quasi da medioevo se non una bestemmia; ormai il materialismo e la civiltà odierna modernizzata ha preso il sopravvento sulla vera concezione di Matrimonio-Sacramento istituito da N.S.G.C, e la famiglia quella vera formata da un uomo ed una donna come Dio l'ha voluta. 
La gerarchia della Chiesa Romana spende le proprie energie, pur di trovare un modo di dover piacere al mondo. ( come dare la comunione ai divorziati risposati ecc..). Questa nuova politica getta la chiesa nell'apostasia, e nel relativismo.

COMUNIONE ECCLESIALE, CONCILIARITÀ E AUTORITÀ TRA LA CHIESA CATTOLICA ROMANA E LA CHIESA ORTODOSSA



COMMISSIONE MISTA INTERNAZIONALE PER IL DIALOGO TEOLOGICO
TRA LA CHIESA CATTOLICA ROMANA E LA CHIESA ORTODOSSA

LE CONSEGUENZE ECCLESIOLOGICHE E CANONICHE 
DELLA NATURA SACRAMENTALE DELLA CHIESA

COMUNIONE ECCLESIALE, CONCILIARITÀ E AUTORITÀ

Ravenna, 13 ottobre 2007





Introduzione



1. «Perché essi siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me ed io in te, siano anch’essi in noi una cosa sola perché il mondo creda che tu mi hai mandato» (Gv 17,21). Rendiamo grazia al Dio Trino che ci ha riuniti – noi, i membri della Commissione Mista per il Dialogo Teologico tra la Chiesa cattolica romana e la Chiesa ortodossa – affinché possiamo rispondere insieme in obbedienza a questa preghiera di Gesù. Siamo consapevoli che il nostro dialogo prende un nuovo avvio in un mondo che nei tempi recenti è profondamente cambiato. Il processo di secolarizzazione e di globalizzazione, come anche le sfide poste da nuovi incontri tra i cristiani ed i credenti di altre religioni, richiedono con rinnovata urgenza ai discepoli di Cristo di dare testimonianza della loro fede, del loro amore e della loro speranza. Possa lo Spirito di Cristo risorto consentire al nostro cuore e alla nostra mente di recare i frutti dell’unità nelle relazioni tra le nostre Chiese, affinché possiamo servire insieme l’unità e la pace di tutta la famiglia umana. Possa lo stesso Spirito condurci alla piena espressione del mistero della comunione ecclesiale, che noi riconosciamo con gratitudine come un dono meraviglioso di Dio al mondo, un mistero la cui bellezza rifulge specialmente nella santità alla quale siamo tutti chiamati.

venerdì 21 febbraio 2014

"VI HO PRESO DAL MONDO MA NON FATE PARTE DEL MONDO"


Et unam,sanctam, catholicam,et apostolicam Ecclesiam.
di Maria Giulia
Non ho mai avuto simpatia per gli innovatori e per i suoi rappresentanti ma... diciamo che Jorge Bergoglio "sta giocando con il Fuoco" e mi dispiacerebbe molto se si bruciasse l'anima oltre che le mani, nel portare a compimento il suo progetto di rimodernare la "medievale" Chiesa Cattolica; come Lui la definisce.
Ho cercato di approfondire le sue

"Il papa è il primo tra i patriarchi". Tutto sta a vedere come


"Il papa è il primo tra i patriarchi". Tutto sta a vedere come

Con Benedetto XVI, per la prima volta nella storia, gli ortodossi accettano di discutere il primato del vescovo di Roma, sul modello del primo millennio quando la Chiesa era indivisa. Un inedito: il testo base del dialogo 

di Sandro Magister



Il concistoro discute di famiglia, divorziati e nozze nulle


IL CONCISTORO STRAORDINARIO SULLA FAMIGLIA
Padre Lombardi: 42-43 interventi dopo introduzione di Kasper. Clima non di “tensione o ansia”. Scelti i presidenti del sinodo sulla famiglia: Tagle, Vingt-Trois e Damasceno

                                                            IACOPO SCARAMUZZI




CITTÀ DEL VATICANO

La possibilità di concedere la comunione ai divorziati risposati è stata dibattuta al concistoro straordinario sulla famiglia che si celebra in Vaticano, ieri e oggi, nel corso di una discussione “molto ampia e serena”, dove non sono però mancate sottolineature circa le “difficoltà” della visione cristiana della famiglia nella attuale “cultura secolarizzata”. Nel corso di un briefing, il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, ha riferito che, dopo l’intervento introduttivo del cardinale Walter Kasper ieri mattina (che ha ricevuto i complimenti di “tantissimi padri”), sono intervenuti sinora 42-43 cardinali sugli oltre 150 presenti, ed ha messo in evidenza che la due-giorni si inserisce in un “cammino sinodale di due anni” e non giungerà, dunque, a conclusioni definitive.

Il Patriarca di Mosca Kirill pone il Veto contro Francesco e Bartolomeo


Il veto russo contro Francesco e Bartolomeo

Si rinnova l'abbraccio tra Roma e Costantinopoli. Ma un documento del patriarcato di Mosca gela la discussione tra cattolici e ortodossi sui poteri del papa sulla Chiesa universale 

di Sandro Magister





ROMA, 8 gennaio 2014 – A mezzo secolo esatto dall'abbraccio a Gerusalemme tra Paolo VI e il patriarca di Costantinopoli Atenagora, papa Francesco ha annunciato che anche lui si recherà in Terra Santa, dal 24 al 26 maggio prossimi, per reiterare quel gesto ecumenico con il successore di Atenagora, Bartolomeo.

giovedì 20 febbraio 2014

Primato Papale.


Primato papale. La Russia guida la resistenza a Roma

Il patriarcato di Mosca è grande ammiratore dell'attuale pontefice. Ma è anche il più restio a riconoscerne l'autorità sulle Chiese ortodosse d'oriente. I risultati dei colloqui di Vienna 

di Sandro Magister




Sua Santità Leone XIII Lettera Enciclica Satis cognitum



Papa Leone XIII, nella sua enciclica „De unitate ecclesiae – Satis cognitum“ (Dell’unità della Chiesa) del 1896 espresse in merito il seguente giudizio: "La Chiesa, anche secondo il giudizio unanime dei Padri, si è sempre comportata in questo modo: chiunque si fosse discostato anche minimamente dalla dottrina accreditata dall’autorità della Chiesa, veniva considerato decaduto dalla comunità cattolica ed apostata dalla Chiesa."
Satis Cognitum è un'enciclica di papa Leone XIII, datata 29 giugno 1896, circa la natura della Chiesa, l'unità tra Chiesa visibile e Chiesa invisibile, l'unità di fede, di culto e di regime all'interno della chiesa. Questa enciclica verrà ampiamente ricordata da Pio XII nella Mystici Corporis .
Sua Santità Leone XIIILettera Enciclica Satis cognitum


L’unità della chiesa 29 giugno 1896

Vi è ben noto come non piccola parte dei nostri pensieri e delle nostre cure è rivolta ad ottenere con ogni studio il ritorno dei traviati all’ovile del sommo pastore delle anime, Gesù Cristo. Tenendo presente questo, credemmo opportuno con salutare consiglio e proposito che gioverebbe non poco disegnare l’immagine e i lineamenti della chiesa, tra i quali degnissima di speciale considerazione è l’unità, che il divino Autore in perpetuo le impresse come carattere di verità e di forza. La nativa bellezza della chiesa deve impressionare molto gli animi di chi la contempla: ne è inverosimile che basti la sua contemplazione a togliere di mezzo l’ignoranza e a sanare le false e preconcette opinioni, specialmente di coloro che senza loro colpa sono in errore: che anzi può destarsi negli uomini un amore verso la chiesa simile alla carità, con la quale Gesù Cristo, redimendola col suo sangue divino, la fece sua sposa: "Cristo ha amato la chiesa, e per essa ha dato se stesso" (Ef 5,25). A quanti faranno ritorno all’amantissima madre, finora non bene conosciuta, o malamente abbandonata, se questo ritorno non costerà loro il sangue, che pure fu il prezzo con il quale Cristo la conquistò, ma qualche fatica o molestia, molto più lieve a sopportarsi, questo almeno sia loro chiaro e palese, che non è un tale peso ad essi imposto dalla volontà dell’uomo, ma da un volere e comando divino; e di conseguenza, mediante la grazia celeste, facilmente conosceranno per esperienza quanto sia vera la sua affermazione: "Il mio giogo è soave e il mio peso è leggero" (Mt 11,30). Per questo, avendo riposta grandissima speranza nel "Padre dei lumi", da cui discende "ogni bel dono e ogni regalo perfetto" (Gc 1,17), di tutto cuore lo supplichiamo, affinchè egli, "che solo fa crescere" (1Cor 3,6), voglia benignamente concederci la forza di persuadere.