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sabato 31 maggio 2014

Pellegrinaggio delle Sette Chiese

Carissimi, Amici fedeli e simpatizzanti, 

Lunedì 02 Giugno il Priorato di Albano Laziale, della Fraternità sacerdotale San Pio X, organizza l'annuale pellegrinaggio romano delle Sette Chiese, esso è anche un modo di dare la nostra testimonianza di Fede. Alle ore 07:00 sarà celebrata la Santa Messa nella cappella di Santa Caterina da Siena via Urbana 85 Roma. Al termine ci recheremo a piazza San Pietro dove raggiungeremo i pellegrini che si raduneranno davanti all'obelisco alle ore 08:30 inizierà il nostro pellegrinaggio. Le tappe del pellegrinaggio sono le seguenti::



Partenza da 


San Pietro


San Paolo


San Sebastiano


San Giovanni in Laterano


Santa Croce in Gerusalemme


San Lorenzo Fuori le Mura


Santa Maria Maggiore

 I Pellegrini porteranno con se scarpe comode pranzo al sacco acqua bevande energetiche. Buona camminata!

San Filippo Neri e il giro delle Sette chiese


venerdì 30 maggio 2014

F.S.S.P.X. Campeggi estivi 2014

Ecco tutte le informazioni e le date relative ai campi estivi

Campo "Madonna di Fatima" per bambini dai 7 ai 14 anni:

- Si svolgerà da domenica 6 luglio alle ore 18.00 alla domenica 20 luglio presso il Priorato San Carlo (Via Mazzini 19, Montalenghe)

- per informazioni: don Gabriele D'Avino, Fraternità San Pio X, via Trilussa 45, 00041 Albano Laziale (RM) - albano@sanpiox.it - 069306816 (fax: 069305848)



Campo "Santa Maria Goretti" per bambine dai 7 ai 13 anni:svolgerà da sabato 5 luglio alle ore 16.00 al sabato 19 luglio presso il Priorato di Albano 

- per informazioni: don Aldo Rossi, Fraternità San Pio X, via Trilussa 45, 00041 Albano Laziale (RM) -albano@sanpiox.it - 069306816 (fax: 069305848)



Campo "Maria Regina" per ragazzi dai 14 anni in su:

Si svolgerà da lunedi 21 a giovedì 31 luglio presso l'Altopiano di Asiago


- per informazioni: don Ludovico Sentagne, Priorato San Carlo, via Mazzini 19, 10090 Montalenghe (TO) montalenghe@sanpiox.it - 0119839272 (fax 0119839723)







Campo "Stella Matutina" per ragazze dai 13 anni in su:

- Si svolgerà da lunedi 21 a giovedì 31 luglio presso Vigne di Narni

- per informazioni: suor Maria Rita, Consolatrici del Sacro Cuore, via Flaminia Vecchia, 20 - 05030 Vigne di Narni (TR) consolatrici@gmail.com - 0744796171

giovedì 29 maggio 2014

Ascensione di N.S.Gesù Cristo



Nel giorno dell'Ascensione Gesù, prima di salire al Padre, manda nel mondo i suoi testimoni: saranno loro, e tutto il popolo profetico, a manifestare Gesù Cristo salvatore.
Solennità dell’Ascensione del Signore nostro Gesù Cristo, in cui egli, a quaranta giorni dalla risurrezione, fu elevato in cielo davanti ai suoi discepoli, per sedere alla destra del Padre, finché verrà nella gloria a giudicare i vivi e i morti.
Roccia dell'Ascensione all'interno dell'edicola.
L’Ascensione di Gesù al Cielo, è la grandiosa conclusione della permanenza visibile di Dio fra gli uomini, preludio della Pentecoste, inizia la storia della Chiesa e apre la diffusione del cristianesimo nel mondo.

Senso biblico del termine ‘Ascensione’
Secondo una concezione spontanea e universale, riconosciuta dalla Bibbia, Dio abita in un luogo superiore e l’uomo per incontrarlo deve elevarsi, salire.
L’idea dell’avvicinamento con Dio, è data spontaneamente dal monte e nell’Esodo (19,3), a Mosè viene trasmessa la proibizione di salire verso il Sinai, che sottintendeva soprattutto quest’avvicinamento al Signore; “Delimita il monte tutt’intorno e dì al popolo; non salite sul monte e non toccate le falde. Chiunque toccherà le falde sarà messo a morte”.
Il comando di Iavhè non si riferisce tanto ad una salita locale, ma ad un avvicinamento spirituale; bisogna prima purificarsi e raccogliersi per poter udire la sua voce. Non solo Dio abita in alto, ma ha scelto i luoghi elevati per stabilirvi la sua dimora; anche per andare ai suoi santuari bisogna ‘salire’.
Così lungo tutta la Bibbia, i riferimenti al ‘salire’ sono tanti e continui e quando Gerusalemme prende il posto degli antici santuari, le folle dei pellegrini ‘salgono’ festose il monte santo; “Ascendere” a Gerusalemme, significava andare a Iavhè, e il termine, obbligato dalla reale posizione geografica, veniva usato sia dalla simbologia popolare per chi entrava nella terra promessa, come per chi ‘saliva’ nella città santa.
Nel Nuovo Testamento, lo stesso Gesù ‘sale’ a Gerusalemme con i genitori, quando si incontra con i dottori nel Tempio e ancora ‘sale’ alla città santa, quale preludio all’”elevazione” sulla croce e alla gloriosa Ascensione.

mercoledì 28 maggio 2014

Le differenze fra la Chiesa -Cattolica-e-le-chiese-ortodosse.


Il 
Cristianesimo ortodosso (“ortodossia” significa “corretta opinione”) si chiama così perché convinto di applicare la vera volontà di Gesù Cristo. Esso si esprime in comunità autocefale (cioè aventi in sé il proprio capo), che solitamente vengono erette al rango di patriarcato. Queste comunità sono in comunione fra loro, ma agiscono indipendentemente le une dalle altre. Vi sono poi alcune comunità autonome e semiautonome che hanno un notevole grado di autogoverno, ma non possono definirsi di governo proprio nel vero senso della parola, perché l’elezione del loro primate viene formalmente approvata dal sinodo della “chiesa” autocefala da cui dipendono.

All’interno dell’Ortodossia vi sono varie controversie giurisdizionali, e ciò per diversi motivi. In alcuni casi le questioni si legano all’autodeterminazione nazionale di un popolo, come nel caso delle “chiese” ucraina, montenegrina e macedone, le quali non sono in comunione con le principali chiese ortodosse.

Le comunità ortodosse più importanti sono quelle greca, russa, serba, bulgara e rumena. Complessivamente l’Ortodossia è per dimensioni la terza maggiore confessione cristiana, contando circa 250 milioni di fedeli, sia in Oriente che in Occidente.


martedì 27 maggio 2014

Permanenza del papato, permanenza della Chiesa




di don Mauro Tranquillo

Tutti coloro che sanno che il Concilio contiene veri e propri errori contro la dottrina già definita, conoscono di certo il problema dell’origine del potere di giurisdizione nella Chiesa. La Chiesa cattolica è una società giuridicamente perfetta, fondata da Gesù Cristo, e come ogni società deve avere un’autorità in grado di governarla.



L’autorità è la causa formale di una società, cioè la definisce. Più precisamente il tipo di autorità, con le relazioni che essa causa tra sé e i membri, fa sì che una data società sia se stessa. Nella Chiesa militante, l’autorità invisibile di Gesù Cristo, che è l’unico Capo della Chiesa e fonte di ogni altro potere in cielo e in terra, è da Lui delegata direttamente a una sola persona, il suo Vicario in terra, Successore dell’Apostolo Pietro, il Vescovo di Roma.

lunedì 26 maggio 2014

[BACIAMANO] BERGOGLIO BACIA LA MANO AD ALCUNI SUPERSTITI DEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO



Non aggiungiamo, in questo caso, parole che ci sembrano vane e che abbiamo già pronunciato altrove, piangiamo sulle rovine morali e materiali del Papato romano ma ricordiamo che LA NUOVA CHIESA DI BERGOGLIO. MAI ACCADUTO PRIMA NELLA STORIA: BERGOGLIO IN ISRAELE RENDERA' OMAGGIO AL FONDATORE DEL SIONISMO, L'EBREO THEODOR HERZL, CHE IL PONTEFICE SAN PIO X INVECE RIFIUTO' PERSINO DI RICEVERE IN UDIENZA!!

[Fonte: euronews.com]









Se crollano i 'segni' e se, dopo un Papa, si dimette il Papato...


Chiesa e post concilio

Dove sta andando la Chiesa cattolica? È vero che quella visibile (la Chiesa Una Santa è Viva e immacolata nel Suo Sposo) rischia di subire una 'mutazione genetica' o questa è già avvenuta nostro malgrado e ne vediamo solo ora gli effetti? Siamo in tempo per rimediare e come?


Poche dolenti note su una patente dissacrazione: Abu Mazen salito sul presbiterio per abbracciare il Papa al momento dello scambio della pace. Ci sono momenti e segni sacri che non possono e non devono essere profanati. Esiste una distinzione netta tra Santa e Divina Liturgia e pubblica rappresentazione. Infatti:
Si tratta di una celebrazione liturgica, che non consente banalizzazioni e neppure commistioni improprie.
Il 'segno' della Pace ha senso solo se veicola Colui nel cui Nome è scambiato e che la stessa Liturgia rende Presente.
Dove siamo arrivati, se neppure questo ha più valore e acquista un 'senso' diverso, lasciando prevalere l'umano in quella che è, invece, l'azione teandrica (umano-divina) di Cristo Signore nostro?
Dati i fatti, questa Azione è più ritenuta tale da colui che dovrebbe essere il suo vicario in terra e giuridicamente lo è?
Inoltre, Bergoglio manifesta la disponibilità a discutere sul primato petrino [qui]. Vedi i prodromi sulla Evangelii Gaudium [qui] e precedenti [qui] - [qui] e [qui

Grave ingerenza di Papa Francesco contro i gay


Per le comunità gay è una gravissima ingerenza per noi cattolici è sana Dottrina.Ricordiamo che la maggioranza degli Italiani sono cattolici, e che preferiscono ancora avere un Papà e una Mamma, e questi con questa barbosa storia della laicità dello stato sembra che ne abbiano fatto una sorte di religione parallela in questa epoca di decadenza morale che possiamo toccare con mano abbiamo bisogno di guide e di pastori accorti che sorveglino il gregge che Dio gli ha affidato. Di J
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Grave, gravissima ingerenza quella di Papa Francesco. Coloro che avessero voluto vedere un’apertura verso i gay, dando una lettura superficiale delle sue parole, dovranno definitivamente ricredersi. Papa Francesco resta un’ottima iniziativa di marketing, ma nulla di più!  
Non solo Bergoglio ha tenuto a precisare con chiarezza che le coppie gay non sono una famiglia, ma ha anche bocciato nettamente le iniziative contro l’omofobia nelle scuole. Nel fare ciò, ha usato proprio quelli che sono gli slogan tanto cari agli omofobi cattolici di professione, con tanto di accusa di nazi-fascismo e dittatura del pensiero unico. Tirando in ballo la “dittatura del pensiero unico”, Bergoglio boccia indirettamente anche il DDL contro l’omofobia in discussione in Parlamento. Queste sono le accuse, infatti, di movimenti contro il DDL Scalfarotto come le Sentinelle in Piedi.

Il Papa, però, finge di non ricordare che le vittime delle dittature del XX secolo sono stati proprio i gay; come di ogni altra dittatura del resto.

Così si è espresso oggi Bergoglio, incontrando in Vaticano il Movimento per la Vita Italiano…


“Occorre ribadire il diritto dei bambini a crescere in una famiglia, con un papà e una mamma capaci di creare un ambiente idoneo al suo sviluppo e alla sua maturazione affettiva. Ciò comporta al tempo stesso sostenere il diritto dei genitori all’educazione morale e religiosa dei propri figli. E a questo proposito vorrei manifestare il mio rifiuto per ogni tipo di sperimentazione educativa con i bambini. Con i bambini e i giovani non si può sperimentare. Gli orrori della manipolazione educativa che abbiamo vissuto nelle grandi dittature genocide del secolo XX non sono spariti; conservano la loro attualità sotto vesti diverse e proposte che, con pretesa di modernità, spingono i bambini e i giovani a camminare sulla strada dittatoriale del pensiero unico” – Papa Francesco.

Ma Bergoglio ha anche attaccato la Corte Costituzionale, che ha stabilito che il divieto alla fecondazione eterologa previsto dalla legge 40 è incostituzionale. Un’altra vergognosa ingerenza dunque del Vaticano. “Ferma opposizione a ogni diretto attentato alla vita, specialmente innocente e indifesa. Il nascituro nel seno materno è l’innocente per antonomasia”, ha dichiarato Papa Francesco.

Ricordiamo che l’Italia, per Costituzione, è uno stato laico. Ma nei fatti, anche per la complicità della politica, così non è mai stato

domenica 25 maggio 2014

Pellegrinaggio Internazionale della Tradizione a Lourdes




La Fraternità San Pio X organizza un Pellegrinaggio internazionale a Lourdes dal 24 al 27 ottobre 2014.
La partenza è prevista in aereo da Roma Fiumicino il venerdì 24 alle 17.55, l’arrivo in albergo a Lourdes verso le 21.30 mentre il ritorno a Roma Fiumicino lunedì pomeriggio alle 16.25.

Il prezzo è di € 360,00 se la prenotazione viene effettuata subito (Il prezzo dell’aereo può variare).

Supplemento Singola: € 60,00
Bambini dai 0 ai 2 anni: gratuiti
Bambini dai 3 ai 5 anni: € 285,00
Bambini dai 6 a 10 anni: € 307,00

La prenotazione sarà effettiva al momento del versamento di una caparra di € 150,00 equivalente al prezzo del viaggio in aereo che occorre riservare subito perché non subisca aumenti.

Il versamento va effettuato sul c/c Postale Associazione Fraternità San Pio X distretto
IBAN: IT 16 N 07601 03200 000070250881
BIC/Swift: BPPIITRRXXX

Una volta effettuato il versamento è importante comunicarcelo tramite email ( info@sanpiox.it) oppure fax (06-930.68.16) indicando il nome, cognome e data di nascita della persona che effettuerà il viaggio per potere riservare il biglietto di aereo.

Per ulteriori informazioni: Tel. 06- 930.68.16 oppure 340-4774545

sabato 24 maggio 2014

La loro fede era evidente F.S.S.P.X Anno Santo


Anno Santo del 2000, sono già trascorsi 14 anni, e nello sfogliare una vecchia rivista ho trovato questo articolo di Stefano Maria Pace, che scrive per la rivista 30 giorni diretta da Giulio Andreotti, i personaggi come mons. Granito Tavanti sacrista maggiore della Basilica Liberiana, e On. Andreotti sono ormai defunti ma la Fraternità Sacerdotale san Pio X è ancora qua più rigogliosa che mai fedele alla sua missione che è quella di difendere il Sacerdozio cattolico e la Santa Messa di sempre ecco qui la cronaca di un pellegrinaggio giubilare cattolico.

La loro fede era evidente

venerdì 23 maggio 2014

DE LA OBEDIENCIA DEBIDA AL CONFESOR



Para llegar al Paraíso es preciso caminar por la senda que a él conduce. Muchos cristianos que tienen fe, pero no tienen costumbres, viven en pecado, sumergidos enteramente en placeres y en los intereses del mundo. Si preguntáis a alguno de ellos: Hermano mío, tu eres cristiano, que crees en la vida eterna, y que hay Paraíso e Infierno eterno; pero, dime: ¿te quieres salvar? Yo te pregunto con las palabras del Evangelio de hoy: Quo vadis? «¿A dónde vas a parar?»Responderá: no lo sé, pero espero que Dios me salvará. Dices bien que no lo sabes; más ¿cómo esperas que Dios te salve, si tu quieres vivir cómo un réprobo? ¿Cómo quieres ir al Paraíso, si andas por el camino del Infierno? Para salvarte es preciso que dejes ese camino, y por tanto, que busques un buen confesor que te guíe por la senda del Paraíso, y que le obedezcas puntualmente. Jesucristo dijo por San Juan: Oves meae vocem meam audiunt: «Mis ovejas oyen la voz mía». (Joann. X, 27). En éste mundo no nos habla ni nos hace oír su voz Jesucristo cara a cara; pero nos ha dejado en su lugar a los sacerdotes, y nos ha hecho saber, que quien los escucha a ellos, escucha al mismo Jesucristo: y que quien a ellos desprecia, a Jesucristo desprecia: Qui vos audit, me audit; et qui vos spernit, me spernit. (Luc. X, 16) Dichosos, pues, aquellos, que obedecen a su confesor, y ay de los que no le obedecen; porque manifiestan con su desobediencia, que no son ovejas del rebaño de Jesucristo. Quiero por tanto manifestaros hoy:

giovedì 22 maggio 2014

Pellegrinaggio a San Michele Arcangelo sul Monte Gargano




Sabato 24 Maggio Pellegrinaggio a San Michele Arcangelo sul Monte Gargano
Programma
ore 9:30 appuntamento davanti al Santuario
ore 10:00 Santa Messa segue la processione fino al Santuario.
ore 12:45 pranzo a sacco
nel Pomeriggio visita a San Giovanni Rotondo
per informazioni potete telefonare al Priorato San Pio X di Albano Laziale 06/9306816  fax  06/9305848 o inviare un email albano@sanpiox.it
Cenni storici del Santuario di San Michele arcangelo sul monte Gargano.
Il Santuario di San Michele Arcangelo, risalente al 500 d.C., è una basilica di particolare interesse in quanto da poco è nella lista del patrimonio dell' Unesco, ma è soprattutto un luogo unico al Mondo sia per la sua storia che per la fortissima spiritualità che aleggia al suo interno. Il Santuario è anche un luogo dove sono nascosti molti misteri e dei segreti non ancora svelati, in quanto coperti da antichi giuramenti risalenti a moltissimi secoli fa. Anticamente l’ ingresso della grotta celeste dove è custodita l’ impronta dell’ Arcangelo Michele, era collocato sotto l’ attuale pavimento dove oggi, attraverso un percorso ascensionale, si può rivivere il Santuario dell’ epoca longobarda e bizantina verso le cui pareti ancora tutt’ ora sono evidenti grafiti e simboli del popolo longobardo, il quale, tra il VII e l’ VIII sec. elesse l’ Arcangelo Michele a patrono nazionale del popolo longobardo, motivo per cui il Santuario da giugno del 2011 fa parte dell’ UNESCO, patrimonio mondiale dell’ umanità in quanto centro di potere e di culto longobardo. All’ interno del percorso ascensionale vi sono esposti e custoditi numerosi reperti storici risalenti dall’età longobarda fino a quella bizantina, con un vero e proprio museo di inestimabile valore, visitabile su appuntamento. Successivamente, nel 1274, venne chiuso il vecchio ingesso e costruita la Basilica superiore da Carlo D’ Angiò che inaugurò l’ attuale ingresso della Basilica superiore. Sotto la statua di San Michele Arcangelo posta sull’ altare della grotta, è custodito l'altare originario in pietra, dove è impressa un’ impronta di piede di un fanciullo attribuita all’ Arcangelo Michele, segno della sua personale consacrazione e custodia del luogo come è attestato nella fonte storica del "Liber de apparitione sancti Michaelis in Monte Gargano". 

martedì 20 maggio 2014

Lo strano pontificato di papa Francesco Parte II


Articolo di Alejandro Sosa Laprida
Francesco e la laicità dello Stato

Prima di tutto è necessario considerare in che consista il cosiddetto principio di laicità: si tratta della pietra angolare del pensiero illuminista, con la quale Dio è escluso dalla sfera pubblica, e lo Stato, nell’esercizio della sue funzioni, si emancipa dalla rivelazione divina e dal magistero ecclesiastico; in tal modo esso sarebbe in grado di agire in modo totalitario, rifiutandosi di ammettere ogni istanza morale superiore capace di illuminarlo intellettualmente e di orientarlo moralmente nella suo agire, sia che si tratti della legge naturale, della legge divina o della legge ecclesiastica.

lunedì 19 maggio 2014

Lo strano pontificato di papa Francesco Parte I



Articolo di Alejandro Sosa Laprida 

Come cattolico, vedermi obbligato ad esprimere delle critiche nei confronti del Papa, mi risulta sommamente doloroso. La verità è che sarei molto felice se la situazione della Chiesa fosse normale e che quindi non ci sarebbe motivo alcuno per formularle.

Sfortunatamente, ci troviamo di fronte al fatto innegabile che Francesco, in un solo anno di pontificato, ha consumato innumerevoli gesti atipici e ha fatto una serie di dichiarazioni innovative e peraltro preoccupanti.


I fatti in questione sono talmente numerosi che diventa impossibile trattarli tutti nei limiti necessariamente ristretti di questo articolo. Al tempo stesso, non è facile limitarsi a considerarne solo alcuni, visto che sono tutti portatori di una carica simbolica che li rende inauditi agli occhi dell’osservatore attento, e sintomatici di una situazione ecclesiale senza precedenti nella storia.

Dopo una sofferta riflessione, ne ho scelti cinque che mi sembrano indicare meglio il tono generale che è possibile cogliere in questo nuovo pontificato.

Questi fatti attengono a cinque temi differenti: l’Islam, il giudaismo, la laicità, l’omosessualismo e la massoneria. Dopo averli esposti in quest’ordine, cercando di mostrare in che modo sono indicatori di un’inquietante anomalia nell’esercizio del magistero e della pastorale ecclesiali, esporrò in maniera molto succinta un’altra serie di detti e fatti che permetteranno di illustrare ulteriormente, se possibile, la radicale eterodossia che caratterizza i principii e la prassi bergogliane. Infine, fornirò un elenco di collegamenti ad articoli di stampa nei quali il lettore potrà verificare l’esattezza dei fatti riferiti nel corso dell’articolo.

domenica 18 maggio 2014

Ecce ancilla Domini



I quattro Vangeli e gli Atti degli Apostoli ci parlano di Maria, la madre del Signore Gesù Figlio di Dio. Lei 

appartiene alla “storia della salvezza” con un percorso di vita semplice e straordinario nello stesso tempo. 

sabato 17 maggio 2014

Da Chartres a Parigi


Il distretto italiano della Fraternità San Pio X organizza quest’anno un capitolo “giovani” per il pellegrinaggio della Pentecoste da Chartres a Parigi, che avrà luogo il 7, 8 e 9 giugno 2014. Il programma prevede indicativamente il viaggio dall’Italia con mezzi propri e il ritrovo a Parigi nel primo pomeriggio del giovedì 6 giugno con pernottamento presso la sede del MJCF. Il ritorno, sempre con mezzi propri, è previsto il martedì 10 con possibilità di pernottare, per chi lo desiderasse, la notte precedente a Parigi.

Quanto all’alloggio durante il pellegrinaggio, sono previste delle tende collettive per i pellegrini non francesi, ma chi vuole può portare la sua tenda da campo.

[DANILO QUINTO] SIA FORTE QUEL POPOLO CHE VUOLE BATTERSI PER LA VITA E LA VERITÀ!


di Danilo Quinto



Con l’annunciata beatificazione di Paolo VI, prevista il prossimo 19 ottobre – che segue le canonizzazioni di Giovanni XXIII e di Giovanni Paolo II - si chiude, per così dire, un cerchio. La Chiesa conciliare sembra conquistare tutto il campo e si compie quello che proprio Paolo VI delineò con il discorso di apertura della Seconda Sessione del Concilio Vaticano II, il 29 settembre 1963: «Sappia con certezza il mondo che è visto amorevolmente dalla Chiesa, che nutre per esso una sincera ammirazione ed è mossa dallo schietto proposito non di dominarlo, ma di servirlo, non di disprezzarlo, ma di accrescerne la dignità, non di condannarlo, ma di offrirgli conforto e salvezza. Se alcuna colpa fosse a noi imputabile per tale separazione, noi ne chiediamo a Dio umilmente perdono e domandiamo venia altresì ai Fratelli che si sentissero da noi offesi». Quel mondo al quale ci si rivolgeva viveva una crisi drammatica, senza precedenti. La modernità avanzava e imponeva i suoi dogmi, senza trovare più ostacoli. Non si volle intervenire per proclamare e indicare a quella modernità i principi della Verità e della Libertà. Si scelse consapevolmente di prostrarsi davanti ad essa. Servilmente.

venerdì 16 maggio 2014

Fuori dalla Chiesa non c’è salvezza


di don Pierpaolo Maria Petrucci
«Andate a predicare il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo. Chi non crederà sarà condannato» (Mc. 16,16).

Un problema fondamentale della crisi nella Chiesa che stiamo vivendo tocca intimamente la sua missione divina: il motivo per cui essa è stata fondata da Gesù Cristo che è appunto la salvezza delle anime. Questa missione si può riassumere nelle parole indirizzate da Gesù agli apostoli:
«Andate a predicare il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo. Chi non crederà sarà condannato» (Mc.16,16). Oggi si parla tanto di evangelizzazione.Il sinodo che si è svolto a Roma dal 7 al 28 ottobre 2012 aveva proprio per tema questo argomento.Purtroppo, le parole in quest’epoca post-conciliare non hanno più lo stesso senso che la Chiesa da sempre attribuiva loro, proprio per i cambiamenti radicali che sono stati operati dal concilio, sopratutto per ciò che riguarda la costituzione intima della Chiesa e la sua missione.

giovedì 15 maggio 2014

MARIA CORREDENTRICE NELLA SACRA SCRITTURA


di Padre Stefano Maria Manelli (FI)
Introduzione

Ogni verità della nostra fede ha la sua scaturigine dalla Rivelazione divina, che ha due fonti comprimarie: la Sacra Scrittura e la Tradizione. Ambedue le fonti vengono garantite dal Magistero della Chiesa a cui spetta custodire il deposito della fede e “confermare” nella fede i credenti, secondo la parola di Gesù (cfr Lc 22,32).

Anche la verità della “Mediazione materna” di Maria - secondo la felice espressione di Papa Giovanni Paolo II [1] - ha la sua scaturigine sorgiva dalla Sacra Scrittura, sviluppata poi dalla Tradizione, sostenuta e garantita dal Magistero vivo della Chiesa [2] , alimentata dalla “Lex orandi, lex credendi ” della Liturgia, e dal sensus fidelium presente costantemente nel popolo santo di Dio [3] .

Nella presente ricerca per una sintesi organica sulla Mediazione mariana, ci fermiamo soltanto nell'area biblica in cui cogliere ed enucleare tutti gli elementi che la Sacra Scrittura ci offre in merito alla verità della “Mediazione” di Maria quale “Corredentrice dell'umanità”, come la chiama espressamente anche il Papa Giovanni Paolo II [4] , e, in senso più esteso e radi­cale, quale “Corredentrice universale”.

Tre aspetti costitutivi

In verità, noi possiamo scomporre il mistero della Mediazione di Maria in tre aspetti che ci paiono costitutivi e che si integrano fra loro ab intus in reciprocità dinamica.

I tre aspetti, infatti, ci presentano Maria SS.ma quale Corredentrice (o Mediatrice di redenzione), quale Mediatrice di tutte le grazie (o Dispensatrice di grazie), quale Avvocata del popolo di Dio (o Mediatrice di difesa, Ausiliatrice e Soccorritrice) 

Maria SS.ma, in effetti, è Mediatrice materna, quale Madre del Verbo Incarnato e Madre nostra; costituita Mediatrice di redenzione, ossia Corredentrice universale; costituita Mediatri­ce di grazia, ossia Dispensatrice di ogni grazia; Mediatrice di difesa e di soccorso, ossia Avvocata protettrice dei figli.

mercoledì 14 maggio 2014

TERESA MUSCO Alcune rivelazioni riguardo ai Sacerdoti e alla Santa Chiesa


Teresa MUSCO nacque il 7 giugno 1943 a Caiazzo (Caserta) e morì, in odore di santità, il 19 agosto 1976. 

Fu testimone, in molte occasioni, della realtà divina del Sacerdozio durante la Celebrazione della Santa Messa: 

· Vide Gesù prendere il posto e il corpo del Sacerdote. 
· Vide il volto del Sacerdote diventare luminoso. 
· Vide l’Ostia Consacrata emanare raggi di ogni colore.
· Vide il Sangue di Gesù colare dal Calice, quando il Sacerdote spezzava l’Ostia.

Pellegrinaggio della tradizione romana ai piedi della Madonna del Divino Amore

Sabato 17 Maggio
I pellegrini si raccolgono presso la Torre del Primo Miracolo, ore 16:45 e cantando un inno mariano, si recheranno alla grotta di Lourdes, dove verrà recitato alle ore 17:00 il santo Rosario alle ore 18:00 nella Cappella dello Spirito Santo verrà celebrata la Santa Messa in latino messale 1962 celebra sac. don Giuseppe Vallauri 


Sull'esempio dei pellegrini che, esultanti, si recavano a Gerusalemme per cantare le lodi del Signore nel suo tempio santo, anche noi, vogliamo sostare all'ingresso di questo luogo sacro quasi a voler pregustare il dono di pace che ci attenderà nella casa del Signore:
"I nostri piedi si fermano alle tue porte, Gerusalemme!" (Sal. 122,2).

martedì 13 maggio 2014

Il Vero Terzo Segreto di Fatima



La Perdita della Fede


Nel 1984, il Vescovo di Fatima, Cosme do Amaral, confermò che il Terzo Segreto non riguardava una guerra atomica o la fine del mondo, ma piuttosto la Fede Cattolica, e specificamente la perdita della Fede in tutta Europa (come minimo). (Vedi citazione in “testimonianze pubblicate: Il Vescovo di Fatima (10 settembre 1984”.)


Nella sua terza memoria, completata nell’agosto del 1941, Suor Lucia affermò che il Segreto di Fatima è diviso in tre parti distinte, dopo di che ella mise per iscritto, per la prima volta, le prime due parti del Segreto. Ella scrisse: “Il segreto è composto di tre parti distinte, due delle quali mi accingo a rivelare.”1Ella sentiva che “è giunto il momento di rivelare le prime due parti del Segreto.”2 Tuttavia, ella non scrisse nulla riguardo alla Terza Parte del Segreto, poiché non aveva ricevuto dal Cielo il permesso di rivelarla.


lunedì 12 maggio 2014

A Santa Marta succede di tutto



ANCHE IL SEGRETARIO DELLA CEI, NUNZIO GALANTINO, APRE ALLE RAGIONI DELL'OMOSESSUALITÀ, DEI DIVORZIATI RISPOSATI, DEL MATRIMONIO PER I PRETI, DELL'ABORTO, E DELL'EUTANASIA

il segretario generale della Cei Nunzio Galantino ha rilasciato un'intervista a QN in cui vede in Papa Francesco "un'occazione straordinaria per la Chiesa italiana di riposizionarsi rispetto alle attese spirituali, morali e culturali".

"Il mio augurio per la Chiesa italiana - dichiara Galantino, entrando nel merito - è che si possa parlare di qualsiasi argomento, di preti sposati, di eucarestia ai divorziati, di omosessualità, senza tabù, partendo dal Vangelo e dando ragioni delle proprie posizioni".


"In passato - ricorda il segretario della Cei - ci siamo concentrati esclusivamente sul no all'aborto e all'eutanasia. Non può essere così, in mezzo c'è l'esistenza che si sviluppa. Io non mi identifico con i visi inespressivi di chi recita il rosario fuori dalle cliniche che praticano l'interruzione della gravidanza, ma con quei giovani che sono contrari a questa pratica e lottano per la qualità delle persone, per il loro diritto alla salute, al lavoro".
CITTA' DEL VATICANO - La Chiesa non può sbarrare la strada allo spirito, non può chiudere le porte in faccia a nessuno. E' il messaggio lanciato da Papa Francesco nella sua omelia a Santa Marta. E per far comprendere appieno la sua visione, Bergoglio porta un esempio inizialmente sorprendente: gli extraterrestri, sempre più chiaro man mano che il discorso prosegue, quando appare evidente che il Papa rivolge il suo messaggio soprattutto ai vescovi che nei prossimi due Sinodi dovranno esprimersi sul problema dell'ammissione ai sacramenti dei divorziati risposati e di un diverso approccio pastorale alle coppie di fatto. Con parole nuove e nuovi riferimenti, torna così la domanda che il Papa si fece davanti ai giornalisti in volo con lui nel ritorno da Rio de Janeiro quando, era fine luglio del 2013, la conversazione cadde su gay e divorziati: "Chi sono io per giudicare?".
"Se domani - chiede Bergoglio - giungesse qui una spedizione di marziani, e alcuni di loro venissero da noi... Marziani, no? Verdi, con quel naso lungo e le orecchie grandi, come vengono dipinti dai bambini. E uno dicesse: 'Voglio il Battesimo!'. Cosa accadrebbe?". 

Comunicato stampa della Fraternità San Pio X


A proposito di un "incontro" fra Papa Francesco e Mons. Fellay



Il 10 maggio 2014, il sito anglofono Rorate Caeli ha pubblicato, sotto lo pseudonimo “Adfero”, una «informazione esclusiva», le cui fonti non potevano -a suo dire- essere divulgate. Questa «informazione esclusiva», ripresa da diversi media, rivelava che Mons. Bernard Fellay, Superiore generale della Fraternità San Pio X, aveva incontrato Papa Francesco. L’11 maggio, l’agenzia di stampa romana I.Media faceva sapere che i due assistenti di Mons. Fellay, i Reverendi Niklaus Pfluger e Alain-Marc Nély, avevano assistito alla Messa privata del Papa.


I reverendi Pfluger e Nély non hanno mai assistito alla Messa privata del Papa, e i giornalisti che lo affermano avrebbero grosse difficoltà ad indicare la data di un tale evento. Ecco quindi i fatti.


Il 13 dicembre 2013, Mons. Fellay e i suoi assistenti si sono recati a Roma, alla domanda della Commissione Ecclesia Dei, per un incontro informale. Al termine di tale incontro, Mons. Guido Pozzo, Segretario della medesima Commissione, ha invitato i suoi interlocutori a pranzo nel ristorante della Casa Santa Marta, dove sono stati raggiunti da Mons. Augustin Di Noia, Segretario aggiunto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Notoriamente è in questo ampio ristorante che il Papa consuma quotidianamente i suoi pasti, benché in disparte dagli altri ospiti.


Mons. Pozzo ha voluto presentare Mons. Fellay al Papa al momento in cui quest’ultimo lasciava la sala da pranzo. C’è stato un breve scambio di battute, dicendo il Papa a Mons. Fellay, secondo l'abituale formula di cortesia, «felice di conoscerla»; avendo Mons. Fellay risposto che pregava molto, il Papa gli ha chiesto di pregare per lui. Tale fu questo “incontro” durato qualche secondo.


Nell'intervista rilasciata a Le Rocher (aprile-maggio 2014), Mons. Fellay aveva risposto alla seguente domanda: «C'è stato un approccio ufficiale da parte di Roma per riprendere contatto con voi dopo l’elezione di Papa Francesco?» - «C’è stato un approccio non ufficiale da parte di Roma per riprendere contatto con noi, ma niente di più e non ho richiesto un’udienza come avevo fatto dopo l’elezione di Benedetto XVI. Per me attualmente le cose  sono molto semplici: restiamo come siamo. Alcuni hanno concluso dai contatti ravvicinati del 2012 che avevo come principio supremo la necessità di un riconoscimento canonico. La conservazione della fede e della nostra identità cattolica tradizionale è invece primordiale e resta il nostro principio primo».
Fonte: DICI








Chiesa ortodossa russa


La Chiesa ortodossa russa (in russo: Русская Православная Церковь), o Patriarcato di Mosca (in russo: Московский Патриархат), è una Chiesa ortodossa autocefala, guidata dal Patriarca di Mosca e di tutte le Russie e in comunione con le altre Chiese ortodosse. Occupa il quinto posto nel dittico ortodosso, dopo il Patriarcato di Costantinopoli, il Patriarcato greco-ortodosso di Alessandria, la Chiesa greco-ortodossa di Antiochia e la Chiesa greco-ortodossa di Gerusalemme.
Storia
La Chiesa russa fa risalire la sua origine al battesimo del principe Vladimir I di Kiev nel 988 (Vedi Conversione al Cristianesimo della Rus' di Kiev).
Sacerdoti di una chiesa ortodossa ucraina

Vi trasmetto quello che ho ricevuto


“Ecce Sacerdos magnus, qui in diebus suis placuit Deo, et inventus est 

justus. Non est inventus similis illi qui conservavit legem excelsi"
La Tradizione è l’anima della Chiesa, la linfa vitale e santificante, dalla quale nessun cattolico può prescindere. La Tradizione della Chiesa, orale e scritta, tutta intera, non parziale, non a frammenti, custodisce la Verità lasciata in eredità da Cristo, l’Unto di Dio, il Sacerdote salito e morto sulla Croce per la salvezza di ciascuno. A questa Tradizione ha sempre fatto riferimento Monsignor Marcel Lefebvre che riuscì, con la sua inossidabile, inscalfibile Fede e per speciale grazia divina, a diagnosticare le cause della crisi della Chiesa e, come un buon medico, a consegnare ai suoi contemporanei e alle generazioni future la terapia corretta per la guarigione.

Nel testo recentemente uscito in libreria Vi trasmetto quello che ho ricevuto. Tradizione perenne e futuro della Chiesa (Sugarco, € 18,80), curato da Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro, Monsignor Lefebvre illustra con Fede e sapienza, con lucidità e chiarezza, le ragioni essenziali della Tradizione: essa non è realtà chiusa in se stessa e nel suo passato, con i suoi insegnamenti, i suoi riti, le sue preghiere; non è una suggestione per pochi e sparuti nostalgici, bensì la vita perenne della Chiesa, quella che non è legata ad un periodo storico preciso e si esaurisce in esso, ma è il cuore pulsante della Sposa di Cristo dal quale si dipartono tutte le arterie che irrorano l’unica religione vera, come la proclamò è la cantò sant’Agostino d’Ippona (354-430) e l’altro convertito, lontano nel tempo e nello spazio, ma non nella comunione di santità, il Beato John Henry Newman (1801-1890), il valoroso e impavido pastore che dichiarò guerra aperta, nel XIX secolo, al liberalismo come la dichiarerà, nel secolo successivo, il paladino della Tradizione, Monsignor Marcel Lefebvre.

domenica 11 maggio 2014

Maggio IL MESE DI MARIA

Auxilium christianorum



PRIMO MAGGIO

Perché far bene il mese di maggio

1. Abbiamo tutti bisogno di Maria per arrivare alla salvezza. Chi è riuscito finora a conservare la grazia di Dio, deve difenderla incessantemente da ogni sorta di pericoli. Sono molti i casi di persone, forse più rette di noi, che a un certo punto si sono smarrite e non sono state più capaci di riprendersi. Chi ha avuto la forza di pentirsi davvero del male commesso in passato, sa che è difficile perseverare nel bene. Chi si abbandona al male, ha un gran bisogno di Maria per cambiare vita. Può darsi che più di una volta abbiamo deciso di condurre una vita veramente cristiana, senza essere mai riusciti a realizzare i nostri buoni propositi. Se non fosse stato per Maria, forse, ora non saremmo capaci neppure di tentare un'altra volta.

2. Questo mese è un'occasione per metterci tutti sotto la protezione di Maria, che ci aiuterà a raggiungere la salvezza. Una madre così tenera come la Madonna, ascolterà senza dubbio le suppliche di un figlio tanto devoto. Noi sappiamo che tante volte è bastata una preghiera o un sacrificio per indurla a mostrarsi pietosa verso persone colpevoli delle peggiori malvagità. Si può quindi essere sicuri che sarà tanto generosa verso chi, con amore, le dedica un mese dell'anno.

3. Dobbiamo stare attenti a non perdere o sprecare questa grazia; a non smettere pochi giorni dopo l'inizio. Potrebbe essere l'ultima occasione che Dio ci offre per ritrovare la sua amicizia. Potrebbe darsi che ad essa sia legata la grazia della perseveranza finale. Nessuno può sapere se questo mese sarà l'ultimo della propria vita. Al momento dell'incontro con nostro Signore, sarebbe ben triste pensare che potevamo ottenere una protezione così potente e non l'abbiamo fatto. È il caso di pensarci seriamente.


Onoriamo quindi e amiamo Maria, e ravviviamo il nostro affetto verso di lei in questo mese di maggio. A noi che abbiamo bisogno di tante grazie per il nostro corpo e per la nostra anima; a noi che siamo provati dal dolore e dalla sofferenza; a noi che siamo tanto esposti a tentazioni di ogni sorta, provenienti dal di dentro e dal di fuori di noi, è tanto caro il ritorno del mese dedicato a Maria! La Madonna concede grazie con abbondanza, asciuga le lacrime di chi piange, calma i dolori di chi soffre, consola gli afflitti, aiuta i bisognosi, viene incontro ai peccatori, ascolta le preghiere di chi l'invoca con fede e amore.

In questi giorni preziosi, la Madonna chiama tutti attorno a sé, perché vuole aiutare, proteggere, salvare tutti. Andiamo da lei, avviciniamoci alle chiese a lei dedicate, e soprattutto onoriamola con la serietà della vita, con la frequenza ai sacramenti, con la pratica delle virtù cristiane. In questi giorni, mostriamoci figli devoti della nostra Madre celeste: così potremo sperimentare l'efficacia della sua protezione.


sabato 10 maggio 2014

S..Antonino Vescovo e Confessore

Quando un Postulante come direttore spirituale e a modelli da seguire ha dei santi non può che diventare Santo.

Altare che custodisce l'urna con il corpo incorrotto di S. Antonino, Basilica di S. Marco, Cappella Salviati o di S. Antonino, Firenze
Nacque a Firenze nel 1389. Papa Eugenio IV, lo elesse Arcivescovo di Firenze. Non ebbe fama di grande predicatore, ma di ottimo confessore e direttore di spirito, tanto da meritare presto, tra i penitenti, il nome di "Antonino dei consigli". Da Vescovo si prodigò per l'istruzione del popolo e il miglioramento dei costumi. Nemico della tirannide, nel 1458 si oppose all'assolutismo mediceo. Diventò pure il consulente dei commercianti e dei banchieri non soltanto di Firenze, ma di ogni parte d'Italia che gli portavano scritture legali e contratti da esaminare alla luce della morale cristiana. Morì il 2-5-1459 nella villa arcivescovile di Montughi presso Firenze, e fu sepolto nella chiesa di S. Marco che lui aveva fatto costruire. Adriano VI lo canonizzò nel 1522.


venerdì 9 maggio 2014

Papa Francesco bacia la mano di Aberrosexual Attivista

  (Vatican) Two days ago, the Salesians of Don Michele De Paolis was received by Pope Francis on May 6.  The 93 years old priest concelebrated Holy Mass in the morning with the Pope in the guest house Santa Marta.  The founder and now the Honorary President of Emmaus Community in the Apulian city of Foggia  then met  for "a few minutes" with the Pope  At the end the Pope kissed  his visitor's  hand.   The scene has been a bit irritating and in itself bizarre.  What Pope  actually kisses people on the hand?