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domenica 21 giugno 2020

Il demonio sconfitto dalla Croce e la gloria della Risurrezione da conquistare con la santità



Il demonio fu sconfitto dalla Croce. Fu sconfitto dalla Risurrezione di Nostro Signore, ma è ancora lì.

E finché il mondo non finirà, sarà presente e combatterà e mentirà.

Dirà che Nostro Signore non è resuscitato, che Nostro Signore non era Dio, che il suo corpo è stato rubato. Continuerà a mentire attraverso i secoli, ed è così che arriveranno gli scismi, le eresie, le persecuzioni contro la Chiesa, le persecuzioni contro i sacerdoti, le persecuzioni contro tutti coloro che credono nella Risurrezione di Nostro Signore.

Così siamo in un mondo in guerra. Non dobbiamo dimenticarlo. Il demonio è ancora lì. Continua il suo lavoro, come ha fatto subito dopo la risurrezione di Nostro Signore, quando in quel momento tutti avrebbero dovuto credere. La lotta non è finita. Non diciamo: "Gloria a Dio, la Risurrezione è arrivata, tutti sono salvati".

Ahimè, ahimè! Anche noi dobbiamo conquistare questa risurrezione. Dobbiamo conquistarla con la santità, ecco perché tutti gli autori spirituali affermano che la nostra vita spirituale è una lotta, una lotta spirituale quotidiana, una lotta contro i poteri delle tenebre, una lotta contro tutti i cattivi istinti che sono in noi, contro il peccato che è ancora in noi.

Dobbiamo combattere. Combattiamo coraggiosamente, combattiamo con la persuasione che un giorno Nostro Signore ci darà la vittoria, ma prendiamo i mezzi. Prendiamo i mezzi che sono la ricerca della santità e in particolare la Croce di Nostro Signore che è la via della risurrezione. Fu attraverso la sua Croce che Nostro Signore arrivò alla sua Risurrezione.

Se anche noi vogliamo arrivare alla risurrezione di Nostro Signore, dobbiamo passare per la Croce; dobbiamo passare per la sofferenza; dobbiamo passare per il dolore. Bisogna passare per la lotta e quindi, questa Croce, i suoi discepoli la sperimenteranno.

Se la strada che conduce a Dio è aperta, la strada di Dio è qui sull'altare. La nostra risurrezione passa attraverso l'altare, attraverso la Santa Messa, attraverso il sacrificio della Croce.

Dobbiamo unirci a Nostro Signore Gesù Cristo, ed è con l'Eucaristia che lo avremo in noi, è grazie al nostro Signore crocifisso e al nostro Signore ora risorto che porremo in noi, nel nostro corpo, nel nostro cuore, nella nostra anima, che otterremo il pegno della risurrezione, poiché la santa Eucaristia è questo: il pegno della nostra risurrezione.

Se vogliamo risuscitare le nostre anime in modo che anche i nostri corpi possano risuscitare, dobbiamo nutrirci della Carne e del Sangue di Nostro Signore e sapere che dovremo combattere durante questa vita contro i poteri delle tenebre.

Questo è ciò che dobbiamo fare oggi e la risoluzione che dobbiamo prendere, non semplicemente concederci una piacevole sensazione di piacere, gioia, gloria.

Certamente, che gioia è per noi sapere che Dio è risorto, che Nostro Signore è risorto e che ha aperto la strada del Cielo per noi, e che d'ora in poi dobbiamo solo seguirlo, seguire la via che ci ha tracciato per arrivare alla Casa del Padre e gioire tutti insieme!

Ma dobbiamo camminare passo dopo passo, coraggiosamente, per meritarci ogni giorno la nostra patria. 

Mons. Marcel Lefebvre (11 aprile 1971)

venerdì 19 giugno 2020

19 GIUGNO 2020 – SOLENNITÀ DEL SACRATISSIMO CUORE DI GESÙ: PREGHIERA, PENITENZA E DIGIUNO.

Nostro Signore diede l’incarico a S. Margherita Alacoque di trasmettere un messaggio al re Luigi XIV, esortandolo a consacrare se stesso e la Francia al Sacro Cuore di Gesù, e a porre questo simbolo sugli stendardi del regno. Se il re di Francia avesse intrapreso la lotta contro i nemici della Chiesa, Nostro Signore prometteva di venire in suo aiuto, conducendo il suo regno verso una grande gloria. 
Se egli avesse dato ascolto a questa esortazione del Sacro Cuore, il suo sarebbe stato un regno glorioso e la Francia sarebbe andata verso un periodo di grande apogeo cattolico e si sarebbero evitate le sanguinose stragi provocate dalla Rivoluzione Francese del 1789 e il diffondersi dell’odio anticattolico.

La devozione al Sacro Cuore si sarebbe diffusa in tutto il mondo, e si sarebbe creato un clima spirituale propizio per la predicazione di S. Luigi Maria Grignion de Montfort, che è vissuto proprio in quel periodo. È dunque chiaro che, già dal primo momento, la devozione al Sacro Cuore ha avuto un carattere nettamente controrivoluzionario. E perciò tutti i movimenti di reazione contro la Rivoluzione francese contro l’ateismo militante si sono sempre richiamati al Sacro Cuore di Gesù, usandolo perfino come distintivo.

Carissimi amici, accogliamo l'invito a questa santa crociata, che ci viene suggerita da Stilum Curiae, mi sembra interessante mettervi al corrente di un’iniziativa che si sta sviluppando in questi giorni, un’iniziativa di laici – appoggiati da alcuni Pastori – per riparare alle offese compiute durante l’emergenza imposta con il Covid 19 al Santissimo Sacramento. 
GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA, PENITENZA E DIGIUNO
19 GIUGNO 2020 – SOLENNITÀ DEL SACRATISSIMO CUORE DI GESÙ

Noi, fedeli laici, sostenuti da alcuni Pastori della Chiesa cattolica, ci troviamo ad assistere quotidianamente a tante offese commesse contro Nostro Signore Gesù Cristo, veramente presente nel Santissimo Sacramento dell’Eucaristia, specialmente in questo momento in cui, in molti paesi, i fedeli sono obbligati a ricevere la Santa Comunione in mano. Questa disciplina, sconosciuta alla prassi della Chiesa, è un oltraggio alla divinità di Nostro Signore Gesù Cristo e alle norme universali di Santa Madre Chiesa.

Ci proponiamo quindi di riparare tutti i peccati commessi contro l’Eucaristia indicendo

UNA GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA, PENITENZA E DIGIUNO PER Oggo Venerdì 19 GIUGNO, SOLENNITÀ DEL SACRATISSIMO CUORE DI GESÙ.

Chiediamo al clero, ai religiosi e ai fedeli laici di unirsi a questa giornata di riparazione eucaristica nei modi più diversi: offrendo o partecipando alla Santa Messa e all’Ora Santa, facendo Comunioni riparatrici, recitando il Santo Rosario, comprese le giaculatorie insegnate dall’Angelo del Portogallo ai Pastorelli di Fatima, meditando sulla Passione del Signore, offrendo sacrifici e digiunando. Chiediamo inoltre ai partecipanti di recitare le litanie del Sacro Cuore di Gesù e, privatamente o pubblicamente, di rinnovare l’Atto di Consacrazione al Sacro Cuore di Gesù, come prescritto da Papa Leone XIII l’11 giugno 1899.

Nella speranza che venga promossa UNA GRANDE CROCIATA DI RIPARAZIONE, esortiamo Pastori e fedeli a unirsi a questa iniziativa e a promuoverla il più possibile. Invochiamo con fiducia Gesù Eucaristia, per i meriti della Madonna del Santissimo Sacramento: Fac cor nostrum secundum Cor Tuum.

giovedì 11 giugno 2020

Festum Ss.mi Corporis Christi

                                                                                                                                 
                                                                                                                                                                                                                             
Una festa di popolo,
la Solennità del Corpus Domini, Corpo e Sangue di Cristo, che cade il giovedì dopo la festa della Santissima Trinità, e celebra il mistero dell'Eucaristia istituita da Gesù nell’Ultima Cena. Oggi noi fedeli e popolo di Dio siamo stati privati dalla “vita eucaristica”, poichè le autorità religiose,non sono state in grado di difendere i diritti di Dio e la libertà della Chiesa,sono fuggiti come tanti mercenari dinnanzi ai lupi che tentavano di sbranare il gregge, non hanno avuto coraggio, tanto o poco per infiammare il mondo con il fuoco dell’amore di Dio.Tuttavia possiamo ancora realizzare una “vita eucaristica”, grazie a quei molti sacerdoti che perdendo tutto, o quasi tutto, hanno ancora conservato la Fede. L’ostia consacrata racchiude la persona del Cristo: siamo chiamati a cercarla davanti ai tabernacoli nelle chiese di tutto il mondo dove ancora si celebra il Santo Sacrificio dell'altare " la messa di sempre" quella vera dove Gesù nell'eucarestia viene adorato e non trattato come un possibile untore .

mercoledì 10 giugno 2020

Basta guanti, lo dicono le regioni. Basta anche per l’Eucarestia

di Maria Stella Lopinto

(Marco Tosatti, Stilum Curiae – 9 giugno 2020) Carissimi Stilumcuriali, l’avvocato Maria Stella Lopinto ci ha scritto, per annunciare una grossa novità, che si spera abbia una ricaduta immediata sulle famigerate norme imposte per la distribuzione dell’eucarestia. Buona lettura, nella speranza che la Conferenza Episcopale Italiana sia rapida nel recepirle così come lo è stata nell’assecondare i diktat del governo. 

Pregiatissimo Direttore,

vi è una grossa novità. La Conferenza delle Regioni, come potrà leggere nell’allegato, ha emanato il 25 maggio un’ordinanza che esclude l’uso dei guanti in tutte le attività pubbliche, a partire dalle attività di ristorazione, bar, attività turistiche, strutture ricettive, servizi alla persona, commercio al dettaglio, piscine, palestre, ma anche uffici con contatto col pubblico come gli uffici postali (pag. 3).

La novità non ha “stranamente” avuto una neppur minima risonanza, considerato il rilievo che ha sia a livello informativo che psicologico per tutti gli italiani, e comunque per il clamore che ha avuto la questione dei guanti negli ambienti cattolici a seguito del protocollo del 7 maggio scorso intervenuto fra la Cei e il Governo italiano per la distribuzione dell’Eucarestia.

lunedì 8 giugno 2020

La Chiesa Cattolica sempre più perseguitata. "Assieme alla libertà della Chiesa è in gioco la libertà dell’intera società"


La parrocchia non ospita l’evento gay? A processo
Un’organizzazione Lgbt canadese chiede di affittare una sala parrocchiale. La parrocchia si rifiuta spiegando che «sostenere uno stile di vita omosessuale» è contrario alla fede cattolica. Adesso dovrà difendersi davanti a un tribunale per i diritti umani. È la conferma che la libertà della Chiesa è sotto attacco. E in Italia, se passasse la legge contro l'"omofobia", il quadro si aggraverebbe.
Giusto ieri, a proposito del Ddl Zan contro l’omofobia, Stefano Fontana ricordava sulla Nuova Bussola un pensiero di Benedetto XVI, secondo cui nella società contemporanea vi è il pericolo che «la tolleranza venga abolita in nome della tolleranza stessa» (Luce del mondo, 2010).

domenica 7 giugno 2020

Devozione dei nove uffizi del Sacro Cuore

Istruzione

Questa devozione è una delle pratiche più diffuse per onorare il divin Cuore. Essa comprende i nove Uffizi, corrispondenti ai nove Cori degli Angeli; si uniscono insieme nove persone, devote del S. Cuore, ed estraggono a sorte l'Uffizio che devono recitare per tutto il mese. Al primo venerdì di ogni mese si rinnova detta estrazione. Ideale sarebbe essere in nove devoti, ma se non si raggiunge questo numero, non importa... anche se si fosse solo in 5, 4 o anche meno, anche se si è da soli, si faccia comunque l'estrazione. L'estrazione potrebbe essere fatta all'inizio dell'anno per tutti i 12 mesi.

Ognuno per amore del S. Cuore prende questi impegni, che però non obbligano in coscienza, in modo che non adempiti non costituiscono nemmeno peccato veniale:

1) di recitare ogni giorno l'uffizio estratto a sorte;

2) di accostarsi frequentemente ai SS. Sacramenti, specialmente nei primi Venerdì del mese per ottenere l'assicurazione della “Grande Promessa”;

3) di pregare in modo speciale per i suoi compagni, affinché il SS. Cuore sparga su di essi e sulle loro famiglie le sue benedizioni più elette.

giovedì 4 giugno 2020

Il Vaticano ha finito per accettare le richieste del regime comunista. "SI ARRENDE ALLA CINA"


“Il 4 giugno 1989 è stato un giorno cruciale per i cinesi, poiché il governo cinese ha massacrato migliaia di dimostranti pro-democrazia nella piazza Tiananmen di Pechino” scrivono Nina Shea e Bob Fu. “Lo stesso giorno, i leader del Partito comunista videro i candidati pro-democrazia in Polonia soppiantare il dominio comunista – con l’indispensabile sostegno di Papa Giovanni Paolo II. Insieme, gli eventi hanno spinto Pechino a rafforzare il controllo sulla religione.Questo accadeva nel 1989, oggi siamo nel 2020 e non c'è più Papa Giovanni Paolo II, e nemmeno Papa Benedetto XVI,abbiamo un Gesuita che è pontefice romano che dovrebbe guidare e custodire il gregge a lui affidato,ma le cose non stanno come dovrebbero stare. 
Mentre a Hong Kong si manifesta per la democrazia, nella Cina continentale il PCC fa chiudere le chiese con la scusa di «prevenire le rivolte».

mercoledì 3 giugno 2020

Papa Bergoglio, Lutero e i gay



di don Mauro Tranquillo

HOMINES PER SACRA IMMUTARI FAS EST, NON SACRA PER HOMINES

Durante il viaggio di ritorno dall’Armenia, domenica 26 giugno, Papa Bergoglio ha avuto modo di dare fiato alle consuete esternazioni ex abundantia cordis, riuscendo come di consueto ad assestare qualche vigoroso colpo alla dottrina e alla morale di Gesù Cristo.

martedì 2 giugno 2020

SUORA DI CLAUSURA SCRIVE A MONS. VIGANÒ


di Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, l’arcivescovo Carlo Maria Viganò ci rende partecipi di una lettera ricevuta da parte di una monaca di clausura, e della sua risposta alla stessa. Uno scambio epistolare veramente molto interessante, e degno di attenzione e riflessione. Buona lettura. 

Rev.ma Eccellenza Monsignor Carlo Viganò,



Sono una Monaca di clausura e Le scrivo dopo una conversazione avuta con il nostro Padre spirituale. Il nostro discorso riguardava l’ultimo “Appello” che ha girato il mondo per far svegliare le coscienze dal pericolo imminente che ci sta ormai incalzando dietro la maschera dell’emergenza “coronavirus”. Ed è interessante constatare come perfino i non credenti siano allarmati da tale percorso dispotico. La situazione è sempre più schiacciante, certamente, però la strategia usata da Bergoglio e le sue forze alleate verte ad una tecnica di isolamento e disgregazione di qualsiasi gruppo che possa formare una contro-forza. La chiamo “contro-forza” poiché la parola “resistenza” mi sembra “umana” e alquanto insufficiente.

Les 50 ans de la Fraternité Saint-Pie X POUR L’HONNEUR DE LA SAINTE ÉGLISE Dimanche 31 mai - Fête de la Pentecôte


Prions Mgr Lefebvre pour que l’Esprit-Saint descende sur nous et sur les pèlerins comme au jour de la Pentecôte.

Qu’Il nous remplisse de ses dons et particulièrement de la vertu de religion qui nous relie à Dieu par une liaison d’amour et de service.


Prière du pèlerinage :

Jésus, Souverain Prêtre Eternel, qui avez suscité votre serviteur fidèle Monseigneur Marcel Lefebvre pour la défense de la Foi, du sacerdoce catholique et de la messe traditionnelle, accordez aux pèlerins, par les mérites de votre serviteur, l’abondance de vos bénédictions.

Qu’en ce 50e anniversaire de son œuvre, les pèlerins marchants et priants attirent sur l’Eglise, sur la France, sur les familles et sur les âmes des grâces de conversion, de fidélité, de prudence et de persévérance. Faites que, marchant sur les pas de votre serviteur, nous œuvrions sans cesse pour la restauration de votre Règne dans les cœurs et dans les sociétés afin qu’à l’aube de notre jugement, nous puissions vous entendre nous dire : « C’est bien, serviteur fidèle et prudent, entre dans la joie de ton maître ».

Marie, Reine du Clergé, priez pour nous !

Saint Pie X, priez pour nous !

lunedì 1 giugno 2020

ANTHONY FAUCI: NEGLI USA BISOGNA PROIBIRE LA COMUNIONE.

La rivista dei gesuiti “America”,, quella di cui è direttore at large padre James Martin, l’attivista della causa LGBT all’interno della Chiesa cattolica, una delle voci più note del progressismo cattolico negli USA ha voluto intervistare Anthony Fauci, il Direttore dell’Istituto Nazionale per le allergie e le malattie infettive, il grande sodale di Bill Gates e della macchina di produzione dei vaccini a gogò in tema di messa e di comunione. Per sapere qualche cosa di più su Anthony Fauci, e sui suoi collegamenti, potete dare un’occhiata a questo sito; ma basta fare una ricerca combinata Fauci-Gates per trovare molte cose. Fauci fra l’altro è stato allievo di due scuole gestite dai gesuiti, Regis High School a New York and il College of the Holy Cross a Worcester ….

E così, mentre molti Stati in tutto il paese cominciano a ammorbidire l’ordine di stare a casa, Anthony Fauci, sostiene le chiese dovrebbero adottare misure di “buon senso” per proteggere i fedeli e la comunità in generale, come la richiesta di indossare la mascherina, la pratica della distanza sociale e il divieto di cantare. Per quanto riguarda la distribuzione della Comunione, ha detto: “Penso che per il momento bisogna solo impedirla”.


Fauci sostiene che le Chiese dovrebbero “limitare il numero di persone, in modo da non avere persone sui banchi proprio accanto agli altri”, ha detto. Alla domanda se pensa che la Comunione possa essere distribuita in modo sicuro, il dottor Fauci ha risposto “no”, soprattutto in alcune zone.

“Se il sacerdote è sull’altare, separato dai fedeli da dieci, quindici metrri, non penso che sia assolutamente necessario per lui usare le maschere”, ha detto. “Ma le persone che sono a meno di sei, dieci metri l’una dall’altra ne hanno davvero bisogno”.

Inoltre, il canto dovrebbe essere scoraggiato, ha detto il dottor Faucis, perché aumenta drasticamente la distanza che le goccioline percorrono, aumentando la possibilità di diffondere l’infezione.”Quando si canta, la quantità di goccioline e di aerosol che escono è davvero, per certi versi, spaventosa”, ha detto.

E alla domanda se pensa che la Comunione possa essere distribuita in modo sicuro, il dottor Fauci ha risposto “no”. Il dottor Fauci ha espresso preoccupazione non solo per una coppa condivisa per il vino consacrato, ma anche per la distribuzione delle ostie, e ha suggerito di aspettare fino a quando l’epidemia non sarà più controllata prima di reintrodurre la Comunione. Ha detto che l’interazione tra il sacerdote e più persone che ricevono la Comunione rende la distribuzione non sicura. “Quante volte un prete può lavarsi le mani, arriva alla Comunione, la mette in mano a qualcuno, gliela mettono in bocca… è quel tipo di interazione stretta che non si vuole quando si è nel bel mezzo di un’epidemia mortale”, ha detto.
(Fonte Stilum Curiae)

L’Otto per mille alla Chiesa cattolica?


Sull'eco di Bergamo, questa mattina è uscito un articolo da parte dell'incaricato al sostegno economico della Chiesa che dice: 
«C’è un Paese che accoglie, sostiene, abbraccia e soprattutto consola. È l’Italia dell’Otto per mille alla Chiesa cattolica», una Chiesa che si prende cura dei più deboli. I tanti progetti caritativi sono quelli che fanno scegliere anche a chi non è cattolico di destinare il suo Otto per mille alla Chiesa.
«È infatti un riconoscimento di quanto la Chiesa da sempre fa a fianco dei poveri. Le azioni, le risorse messe a disposizione per esempio da Caritas nelle situazioni di emergenza e a sostegno delle vecchie e nuove povertà, sono molto apprezzate» sottolinea monsignor Sergio Bertocchi, incaricato diocesano per la promozione del sostegno economico alla Chiesa. A noi purtroppo tocca nostro malgrado dissentire, e invitare tutti i cittadini italiani cattolici, al clamoroso gesto di “disobbedienza ” di non favorire la Chiesa cattolica,perché in questo tempo di crisi causato dal Covid-19, la nostra carissima gerarchia ecclesiastica,la CEI con il suo capo, il cardinale Bassetti e con il sostegno di Papa Francesco, "HANNO TRADITO GESÙ CRISTO" si sono ben guardati di stare con i fedeli. Diciamo le cose come stanno: quello delle chiese chiuse è solo un sintomo, l’ennesimo, di un problema più grave che sta, come si suol dire, a monte. E che tocca da vicino l’essenza stessa della vita della Chiesa, cioè la fede. Ma come! C’è una pandemia in corso, migliaia di morti, decina di migliaia i contagiati, paura, inquietudine, smarrimento diffuso, i nostri stili di vita radicalmente cambiati in pochissimo tempo, siamo costretti a difenderci standocene rintanati in casa, le nostre città ci rimandano scene spettrali, viviamo una vita sospesa; e in questo frangente la Chiesa non ha nulla da dire, fatta salva qualche lodevole eccezione (si veda ad esempio la bella intervista rilasciata da Mons. Massimo Camisasca alla Nuova Bussola Quotidiana)?Non una parola sul senso e sul significato di ciò che sta accadendo, alla luce di quel fatto sconvolgente senza il quale, come dice l’Apostolo, è vana la nostra fede ossia la Resurrezione? Semplice presa d’atto?
E’ vero che viviamo tempi difficili, ma è altrettanto vero che proprio perché difficili possono essere tempi anche straordinariamente fecondi, come spesso è accaduto nella storia.  Può dunque la Chiesa, che pure è chiamata a vivere nel mondo e a farsi carico dei problemi degli uomini e che degli uomini condivide gioie e dolori eccetera eccetera eccetera, può, la Chiesa, sintonizzarsi sulla stessa lunghezza d’onda del pensare e dell’agire umano e basta? Senza andare oltre, senza parlare come si può e si deve parlare in tali circostanze illuminando la storia presente con una parola di verità? Ovvio che no.

O cessa di essere Chiesa per diventare un’associazione come un’altra. Va bene la preghiera, va bene la solidarietà e la carità verso i più deboli, va bene tutto. Ma resta il fatto che da quando si è scatenato questo flagello del Covid-19 poco o nulla si è sentito o letto di realmente, autenticamente cattolico. Silenzio assoluto. Tranne quando, ma lì sì che era meglio tacere, si è trattato di prendere le distanze da certe interpretazioni del fenomeno giudicate evidentemente retrò (tipo, coronavirus = castigo di Dio), in quanto potevano forse (e sottolineo forse) andar bene in epoche passate, ma nel XXI secolo?

Suvvia…Ora, a parte il fatto che ci andrei cauto a liquidare con una alzatina di spalle – come sogliono fare certi teologi o sedicenti tali – la possibilità che anche nel XXI secolo, anche nel nostro mondo divenuto adulto Dio possa voler comunque mandare un – vogliamo chiamarlo avvertimento, se castigo suona troppo ecclesialmente scorretto? (a tal riguardo oltre a rimandare alla già citata intervista a M.or Camisasca, ricordo qui sommessamente, così, alla rinfusa: Sodoma e Gomorra, l’esilio babilonese, le piaghe d’Egitto, la cacciata dall’Eden, il diluvio universale, Corazin, Betsaida e Cafarnao, e potremmo continuare a lungo); a parte questo, ripeto, il punto qui è la dimensione oramai quasi del tutto orizzontale di buona parte dei discorsi che si sentono in ambito ecclesiale. In quasi tutta Italia sono state sospese le celebrazioni religiose, una delle proteste più vibranti è quella della giornalista cattolica Costanza Miriano, autrice del bestseller “Sposalo e sii sottomessa”. “Credo che la sospensione delle messe in Lombardia e nel resto della penisola sia una grave decisione, sono sicura che sia stata presa per rispettare norme sanitarie, ma io personalmente credo che ci tenga in vita – anche fisicamente – più il corpo di Cristo che qualsiasi altra cura. Probabilmente le chiese per le messe feriali sono i luoghi meno affollati che frequento. Quindi, anche in seguito ai commenti, puntualizzo che fino a che rimangono aperti la metro, i bar, i supermercati e tutti i luoghi di lavoro in Lombardia, non ha senso vietare le messe, che dovrebbero essere l’ultima cosa da proibire, essendo il paragone con la peste manzoniana, al momento, per fortuna davvero sproporzionato.”
Si esprime così anche Riccardo Bonacina, direttore di Vita, il più importante giornale interamente dedicato al mondo del non profit, che si esprime in modo molto duro contro l’arcivescovo di Milano Mario Delpini, che “non ha senso permettere che si possa andare in metropolitana o al ristorante e vietare di partecipare ad una messa.” Bonacina, noto per la sua moderazione fa un appello diretto a monsignor Delpini: “Caro vescovo disobbedisca se le è stato imposto, o ritrovi la ragione se è stato frutto di una sua scelta.” Bonacina fa anche una sorta di preghiera laica: “Il Signore ispiri i Fontana e gli Speranza di turno perchè ne hanno molto bisogno, ma ispiri anche lei e le faccia capire che è una misura ridicola, insensata. Ma non solo, anche umiliante per chi crede, per chi ogni giorno cerca l’incontro con l’Eucaristia. Lei sa e dovrebbe insegnare quanto sia importante l’incontro personale con Cristo nell’Eucaristia. E allora non lo vieti. Il suo divieto lascerà campo aperto ai profeti di sventura e a chi da Radio paracattoliche racconta dell’inizio dell’Apocalisse. Caro Delpini ci ripensi e ridia l’Eucarestia a chi la cerca ogni giorno.”
A Verona la disposizione per la chiusura delle chiese in ossequio alla volontà del Ministro della Salute e della Regione non è firmata dall’arcivescovo, monsignor Zenti, ma dal suo vicario. La diocesi, dunque, anche per far sentire la propria voce, ha deciso di chiudere le chiese ma di far sentire la sua voce con le campane: è stato, infatti, dato ordine ai parroci di suonarle ogni sera alle 18:00. Da mercoledì, primo giorno di quaresima, il vescovo Zenti reciterà il rosario e celebrerà la santa messa nella cattedrale, in forma privata, garantendo la trasmissione della liturgia in diretta su Telepace e tramite il sito internet della diocesi.Questo è solo una piccola parte, tutta la chiesa italiana si è data latitante abbandonando il gregge, come gli Apostoli abbandonarono Gesù, eccetto San Giovanni."Per i Vescovi italiani la triste e dolorosa decisione - assunta a seguito delle disposizioni emanate dal Governo e finalizzate a fronteggiare le presenti criticità - di sospendere nelle chiese la celebrazione dell’Eucaristia “in forma pubblica” rappresenta un gesto mosso da una carità pastorale verso i fedeli e da un atto di saggezza e responsabilità ecclesiale e civile nell’esercizio del governo delle Chiese locali; si tratta qui di condividere un comune senso di cittadinanza che porta i credenti, con la loro fede, ad essere pienamente partecipi della realtà in cui vivono, nel rispetto anche di quanto indicato dalla ragione e dalla scienza.La nota, diffusa dall’Ufficio comunicazione sociali della Conferenza episcopale italiana, prosegue con un’altra presa di posizione: “l’allarme dei medici, le decisioni delle autorità, le pressioni mediatiche si sono rivelate di straordinaria efficacia nel lottare per contenere la diffusione del virus”(fonte l'avvenire).Chi non si piega alle disposizioni della Cei e a quelle governative è perseguitato in molti modi, i sacerdoti vengono rimossi se non si adeguano a guanti e mascherine nel distribuire la Santa Comunione, in italia sta accadendo con la benevole benedizione del romano pontefice e della cei, quello che succede nella Repubblica popolare cinese. Che usa ogni mezzo per costringere gli obiettori di coscienza cattolici ad aderire alle disposizioni emanate dal governo.Sarebbe auspicabile,uno sciopero dell’8 per mille contro una Chiesa sempre più asservita al mondo, che non risolve il problema mondiale della povertà ed è solo atta a devastare i popoli europei e la loro cultura, in perfetta linea con il progetto politico/economico mondialista e socialista di cui il Vaticano è attualmente il principale fautore. Eppure sono in molti ad essere rimasti delusi da questi provvedimenti stringenti presi dalla chiesa. Il disappunto viene da chi in questo momento difficile vorrebbe affidarsi a Dio. “Non mi sembra che le Chiese siano focolaio di Coronavirus. È una follia. Siamo diventati un popolo di pagani. La novità sta nel fatto che la Chiesa stessa (tranne rare eccezioni) ha collaborato con i rivoluzionari ed anzi ha dimostrato di voler essere più realista del re. Ma potevamo aspettarcelo: poiché da tempo ha sostituito Dio con l’uomo, e la legge divina con la volontà umana, era fatale che la Chiesa si piegasse ai rivoluzionari di turno, magari con la speranza di poterne ottenere qualche beneficio. Siccome le organizzazioni vicine a questo sistema sono molto attente al loro portafoglio e grazie alla gestione dei disperati dell’immigrazione riescono ad avere provviste per il loro sostentamento, tocchiamoli sulla pecunia: io NON darò il mio 8 per mille alla Chiesa Cattolica e spero lo facciano in tanti altri che si sentono traditi.