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domenica 18 giugno 2017

Chiediamo il ripristino delle festivitá soppresse, in particolare Il Corpus Domini


Il Corpus Domini completa il ciclo delle feste liturgiche dopo la Pasqua. Se nella Solennità del Giovedì Santo la Chiesa guarda all'Istituzione dell'Eucaristia, scrutando il mistero di Cristo che ci amò sino alla fine donando se stesso in cibo e sigillando il nuovo Patto nel suo Sangue, nel giorno del Corpus Domini l'attenzione si sposta sulla relazione esistente fra Eucaristia e Chiesa, fra il Corpo del Signore e il suo Corpo Mistico. Le processioni e le adorazioni prolungate celebrate in questa solennità, manifestano pubblicamente la fede del popolo cristiano in questo Sacramento. In esso la Chiesa trova la sorgente del suo esistere e della sua comunione con Cristo, Presente nell'Eucaristia in Corpo Sangue anima e Divinità.Il Corpus Domini si celebra il giovedì dopo la festa della Santissima Trinità. A Orvieto, dove fu istituita,Nella stessa data si celebra in quei paesi nei quali la solennità è anche festa civile:in Vaticano, nei cantoni cattolici della Svizzera, in Spagna, in Germania, Irlanda, Croazia, Polonia, Portogallo, Brasile, Austria e a San Marino. Anche in Italia era festa civile, ma nel 1977 vennero espressamente soppresse, agli effetti civili e nella cadenza infrasettimanale diversa dalla domenica, l'Epifania, San Giuseppe, l'Ascensione, il Corpus Domini, i Santi Pietro e Paolo, e la commemorazione di tutti i fedeli defunti. Ciò avvenne per iniziativa dell'allora Presidente del Consiglio dei ministri, onorevole Giulio Andreotti, in considerazione della loro «negativa incidenza sulla produttività sia delle aziende che dei pubblici uffici» (atto Senato n. 227 - VII legislatura). Successivamente, con l'articolo 1 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 1985, n. 792, e in applicazione del nuovo concordato con la Santa Sede, venivano reintrodotte l'Epifania e, per la sola città di Roma, la festività dei Santi Pietro e Paolo, quali patroni dell'Urbe. Tuttavia, l'attuale regime delle festività religiose agli effetti civili, in un Paese di forte radicamento della religione cattolica, presenta incongruenze con realtà di altri Paesi, aderenti o non aderenti all'Unione europea, in cui la presenza della religione cattolica è minore o addirittura minoritaria. 
L'Ascensione,e  scomparsa dal calendario delle festività civili in Italia, è invece civilmente riconosciuta tale in Austria, in Belgio, in Danimarca, in Finlandia, in Francia, in Germania, in Lussemburgo, in Polonia, in Olanda, in Norvegia, in Svezia e in Svizzera. 
Il Corpus Domini è festività agli effetti civili in Austria, in Svizzera, in Germania, in Polonia, in Croazia e in Portogallo. 
Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Irlanda, Olanda, Norvegia, Svezia e Svizzera riconoscono agli effetti civili il «lunedì di Pentecoste». 
La vecchia festività di San Giuseppe si è conservata in Spagna, in Svizzera, in Baviera e in Tirolo. I Santi Pietro e Paolo è giorno festivo in Svizzera, a Monaco, in Polonia e a Malta. La solennità del Corpus Domini – Santissimo Corpo e Sangue di Cristo – fu istituita da papa Urbano IV, francese di nascita (si chiamava Jacques Pantaléon) ma umbro di adozione (decise di stabilire la sede del suo pontificato in Umbria, prima a Orvieto poi a Perugia, dove è stato sepolto, dopo la morte avvenuta a Deruta). Circa due mesi prima della morte, Urbano IV istituì ufficialmente questa solennità con la bolla Transiturus de hoc mundo per celebrare il miracolo di Bolsena.

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