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domenica 23 marzo 2014

La croce SATANICA di Dozulé



a cura del sac. dott. Luigi Villa

Questa Croce apparve in Francia, a Dozulé, tra il 1972 e il 1978.

Il Vescovo del luogo, Mons. Badré di Bayeux-Liseux,

dopo aver fatto esaminare quell’evento da una Commissione, il 27 aprile 1984, 

ESPRESSE PARERE NEGATIVO,

dichiarando, inoltre, che i Partigiani della tesi di Dozulè e i suoi diffusori, 

NON SONO IN COMUNIONE CON LA CHIESA.


“Chiesa viva”, 

perciò, supplica tutta la Gerarchia cattolica di impedire, in tutte le loro Diocesi, 

che venga innalzata quella Croce satanica di stampo massonico, 

e prega tutti i Sacerdoti di non permettere che si organizzino gruppi di fedeli 

per pellegrinaggi a quelle “Croci senza il Crocifisso Gesù Redentore!”.

In questi tempi di secolarizzazione, in cui il satanismo massonico ha lavorato

per eliminare ogni segno sacro di Cristianesimo, 

come ha già fatto facendo togliere Gesù Eucaristico dall’Altare, 

oggi, sta facendo eliminare il Crocifisso da ogni luogo pubblico

(scuole, ospedali, sale di tribunali, cimiteri, ecc..), 

sostituendovi, satanicamente camuffata di luce, una Croce senza Crocifisso.

La diffusione delle “Croci di Dozulé” serve per diluire sempre di più 

la Fede in Gesù Cristo dalle coscienze delle generazioni venture, 

affinché non vedano più le cappelline col Crocifisso di una volta, 

dove i nostri padri e nonni si fermavano a pregare, fissando lo sguardo su quella... 

Croce del Golgota col Cristo Crocifisso Redentore

unico vero simbolo della nostra Fede e della nostra Civiltà cristiana!Le presunte “rivelazioni” avvenute in Francia, tra il 1972 e il 1978, 

facevano riferimento ad una croce metallica, 

sempre della stessa forma, e che era luminosa anche di notte.

Dopo il parere negativo del Vescovo del luogo, 

mons. Badré di Bayeux-Lisieux, espresso il 27 aprile 1984, 

aggiungiamo che il card. Joseph Ratzinger, 

Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, 

approvò la decisione e le disposizioni del Vescovo mons. Badré.

Anche il Vescovo successore di mons. Badré confermò, il 15 marzo 1991, 

quella posizione negativa, dichiarando, tra l’altro, che 

«I partigiani della tesi di Dozulé e i suoi diffusori 

NON SONO IN COMUNIONE CON LA CHIESA».

Ma i “testimoni della croce” continuano 

proprio come i fanatici sostenitori di Medjugorje, 

nonostante la Dichiarazione del Vescovo di Mostar, 

e dopo la conferma della 

Congregazione per la Dottrina della Fede. 

Perché si continua, 

malgrado queste condanne?

Purtroppo, le croci cosiddette di “Dozulé”, sono già migliaia e sparse ovunque, ma

i Vescovi e i Sacerdoti dovrebbero far togliere quelle croci senza il Crocifisso,

e non prestarsi ad incontri di preghiera presso di esse, perché le croci di Dozulé

sono croci sataniche, come dimostriamo in questo nostro articolo!

L’altezza di queste croci deve essere rigorosamente di 7,38 metri di altezza; 

devono avere i “bracci” orizzontali di 1,23 metri, orientati da est a ovest, 

il braccio superiore anch’esso di 1,23 metri, 

la larghezza di tutti i bracci di 0,72 metri e lo spessore di 0,42 metri. 

Ogni croce, poi, deve avere i “colori di Maria”: 

l’azzurro, per il profilo; il bianco, per le facce nord e sud, 

rivestite di policarbonato bianco per renderle fluorescenti e luminose di notte.

Perché queste misure, perché questi colori?

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