Comunicato del cardinale Raymond Burke, tratto dal sito ufficiale di Sua Eminenza. Questo testo è molto importante, soprattutto alla luce della visita del presidente Joe Biden a papa Francesco. Come scrive il cardinale, è di vitale importanza difendere “la santità della Santa Eucaristia, salvaguardando le anime dei politici cattolici che violerebbero gravemente la legge morale e si presenterebbero comunque a ricevere la Santa Comunione, commettendo così un sacrilegio, e impedendo il più grave scandalo causato dalla mancata osservanza della norma del can. 915”.
Pubblichiamo molto volentieri il seguente comunicato del cardinale Raymond Burke, tratto dal sito ufficiale di Sua Eminenza
28 ottobre 2021
Festa dei Santi Simone e Giuda, Apostoli
Sia lodato Gesù Cristo!
Cari fratelli e sorelle in Cristo,
negli ultimi mesi, l'intenzione della Chiesa negli Stati Uniti d'America è stata molto presente nelle mie preghiere. Nella loro prossima riunione di novembre, i vescovi degli Stati Uniti prenderanno in considerazione l'applicazione del canone 915 del Codice di Diritto Canonico: "Non siano ammessi alla sacra comunione gli scomunicati e gli interdetti, dopo l'irrogazione o la dichiarazione della pena e gli altri che ostinatamente perseverano in peccato grave manifesto."[1]. Le loro deliberazioni affronteranno, in particolare, la situazione a lungo termine e gravemente scandalosa dei politici cattolici che persistono nel sostenere e promuovere programmi, politiche e leggi in grave violazione dei precetti più fondamentali della legge morale, mentre, allo stesso tempo, affermano di essere cattolici devoti, specialmente presentandosi a ricevere la Santa Comunione. Pregando per i Vescovi e per la mia patria, gli Stati Uniti d'America, ho sempre più pensato all'esperienza della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti di più di 17 anni fa, nel loro incontro estivo a Denver nel giugno del 2004, nell'affrontare la stessa questione. È un'esperienza che ho vissuto intensamente.
Ho ritenuto importante offrire le seguenti riflessioni come un aiuto per tutti noi nell'affrontare ora e in futuro una questione così critica - una questione di vita e di morte per i non nati e di salvezza eterna per i politici cattolici coinvolti - nella mia patria, come in altre nazioni. Avrei voluto offrire queste riflessioni molto prima, ma il recupero da recenti difficoltà di salute ha impedito la scrittura di queste riflessioni fino ad ora.
Carissimi amici e lettori, il 4 Ottobre su Stilum curiae e apparso un interessante articolo di Antonello Cannarozzo, davvero bello che merita la nostra più attenta lettura, ci offre questa disamina impietosa dello stato della Chiesa attuale. Buona lettura, riflessione e condivisione….
La Chiesa sempre più verso il protestantesimo,
dunque verso il nulla
Per motivi professionali e personali, devo leggere, purtroppo, anche siti di pseudo cattolici che con la protervia dell’ignorante salgono sulla “cattedra virtuale” e sentenziano errori, sacrilegi, eresie e tutto nel silenzio colpevole di chi dovrebbe vigilare, pretendendo, poi, che il mondo cristiano li segua.
Si è perso il senso del sacro e chi legge questo sito non ha certo bisogno delle mie affermazioni per saperlo.
Il discorso sarebbe lungo da affrontare, ma sentendo tanti sproloqui mi è tornato alla mente un episodio di molti anni fa.
Ero davanti allo splendido duomo di Orvieto, quando un vecchio amico sacerdote mi propose una riflessione. “Vedi – mi disse- la bellezza di questa opera umana, dagli affreschi ai mosaici e tutto questo capolavoro è nato per conservare solo un pezzetto di pane azzimo, la nostra Santa Ostia, il Corpo ed il Sangue di Cristo” e proseguì dicendo “Così noi uomini nel nostro duomo, che è anima, dobbiamo accogliere con tutto l’amore ed il rispetto questa grazia infinita; l’Ostia che il sacerdote ci porge alla balaustra dell’altare” (Ancora non c’era la riforma di Paolo VI, ndr)
Carissimi amici, nell' enciclica Evangelium-Vitae “Si afferma che l’uso degli embrioni e dei feti umani come oggetto di sperimentazione costituisce un grave delitto nei riguardi della loro dignità di esseri umani, che hanno diritto al medesimo rispetto dovuto al bambino già nato e ad ogni persona". Il Vangelo della vita sta al cuore del messaggio di Gesù. Accolto dalla Chiesa ogni giorno con amore, esso va annunciato con coraggiosa fedeltà come buona novella agli uomini di ogni epoca e cultura. Riceviamo e volentieri pubblichiamo da una studiosa di filosofia e di teologia, che conosciamo personalmente ma che per ragioni personali e professionali preferisce non apparire, questo contributo al dibattito provocato dalla discussa e discutibile frase del Pontefice regnante e ripresa dall’inquilino del Quirinale sulla vaccinazione come atto di amore. Buona lettura.
Si continua ad assistere agli interventi da parte di intellettuali, finora baluardo culturale contro l’aborto, e di rappresentanti di istituzioni religiose, volti a “convincere” che i vaccini sono moralmente legittimi. L’interesse sotteso a tale dispiegamento di forze, visto che gli apparati governativi sono più che efficienti in tal senso, appare solo quello di scardinare il convincimento di chi è ancora fermo nel rifiutare i vaccini a causa del loro derivare da linee cellulari “abortive”.
A tale proposito, quale premessa terminologica, continuerò a definire per velocità di espressione, le linee cellulari come “abortive”, sebbene si tratti evidentemente di linee cellulari derivanti da neonati “espiantati” da “vivi”.
L’ultimo intervento che sponsorizza i vaccini è a firma di Don A. Selegni della Fraternità di San Pio X (https://fsspx.news/it/news-events/news/considerazioni-pratiche-sulla-vaccinazione-contro-il-covid-19-68810).