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lunedì 30 giugno 2014

Ordinazioni 27 Giugno 2014 Ecône F.S.S.P.X.



Che cosa grande è un sacerdote! Il sacerdote non lo capiremo bene che in cielo. Se lo capissimo sulla terra, moriremo non di spavento, ma di amore!

Queste parole del Santo curato d'Ars risuonano nelle nostre orecchie, sono trascorsi pochissimi giorni dalle ordinazioni svoltasi ad Ecône, dove ben diciannove giovani si sono consacrati totalmente a Dio, dieci sono stati ordinati diaconi e nove sono stati ordinati sacerdoti per mano di Mons. Alfonso de Galarreta, vescovo ausiliare della F.S.S.P.X. Mentre il mondo rifiuta più che mai il prete e ciò che egli rappresenta, ci è necessario penetrare ancor di più nel mistero del sacerdozio al quale Nostro Signore ha chiamato questi giovani."Tra tutti i suoi discepoli, il Signore Gesù vuole sceglierne alcuni in particolare, perchè esercitando pubblicamente nella Chiesa in suo nome l'ufficio sacerdotale a favore di tutti gli uomini, continuino la sua personale missione di maestro,sacerdote e pastore... ""Essi saranno infatti configurati a Cristo sommo ed eterno sacerdote,ossia saranno consacrati come veri sacerdoti del Nuovo Testamento, e a questo titolo, che li unisce nel sacerdozio al loro vescovo, saranno predicatori del Vangelo, pastori del popolo di Dio, celebreranno le azioni di culto, specialmente nella celebrazione del Santo Sacrificio del Signore (La Santa Messa)."Carissimi amici a noi non ci rimane che pregare la Santa Vergine Maria Regina e Madre del Sacerdote, perchè questi novelli sacerdoti, che intraprendendo una strada ritta e scoscesa che esercitando il ministero della sacra dottrina siano fedelmente partecipi della missione di Cristo, unico maestro. Dispensino a tutti quella Parola, che loro stessi hanno ricevuto con gioia, prima dalle loro mamme, dai loro catechisti,e poi dai loro professori in seminario. Leggano e meditano assiduamente la parola del Signore per credere a ciò che hanno letto, insegnino ciò che hanno appreso nella fede, vivano ciò che hanno insegnato. Sia dunque nutrimento al popolo di Dio la dottrina che insegneranno, che non è la loro: loro non sono padroni della dottrina! E' la dottrina e del Signore, e loro dovranno essere fedeli alla dottrina del Signore! Sia dunque un nutrimento al popolo di Dio la sana dottrina, gioia e sostegno ai fedeli di Cristo il profumo della loro vita, perchè con le parole e con l'esempio edifichino la casa di Dio, che è la Chiesa. E così loro continuino l'opera santificante di Cristo. Mediante il loro ministero il sacrificio spirituale dei fedeli viene reso perfetto,perchè congiunto al Sacrificio di Cristo, che attraverso le loro mani in nome di tutta la Chiesa viene offerto in modo incruento sull'altare nella celebrazione del Santo sacrificio della Messa.

domenica 29 giugno 2014

FESTA DEI SANTI PIETRO E PAOLO PRIMI VESPRI



Le care impressioni della visita al Laterano nei secondi Vesperi di S. Giovanni — in esultanza commossa innanzi al fervore così vivo di quella folla tutta popolare e modesta, ma vibrante di sentimento filiale intorno al Papa, il suo Vescovo di Roma — sono invito continuo a letizia spirituale, per questa celebrazione dei primi Vesperi della festa di S. Pietro in Vaticano. Come è bello ed insieme edificante questo chiudersi del Testamento Antico col Precursore di Cristo e l'aprirsi del Nuovo sulle indicazioni di lui, nella luce e dell'umile pescatore di Galilea, chiamato al governo del Testamento eterno, della Chiesa universale.

Sul mare del mondo verso Roma

Venerabili Fratelli! quanti qui siete, e diletti figli, non vi torni discaro qualche pensiero che intendiamo esprimervi a comune edificazione.

Con S. Giovanni noi eravamo a sentirne la voce profetica nel deserto, quando insisteva sul Parate viam Domini: rectas facite semitas eius [. Cioè: strada del Signore da preparare: vie giuste da rettificare e da percorrere, sino a raggiungere la salvezza per tutti.

Questa sera, siamo invece come sul mare, nella barca di Pietro, il pescatore, dove Gesù era salito, e di là parlava alle turbe. S. Luca racconta il bell'episodio.

sabato 28 giugno 2014

Ecône F.S.S.P.X. Ordinazioni 27 Giuno 2014


Ordinazioni Diaconali e sacerdotali 
FSSPX - Page d'accueil du site officiel du District de France

Aujourd'hui, samedi 28 juin 2014


Mgr Alfonso de Galarreta, évêque auxiliaire de la FSSPX, a ordonné 10 diacres et 9 prêtres


C'est devant une foule de fidèles attentifs que Mgr de Galarreta a procédé à l'élévation au diaconat de dix clercs : sept diacres pour la FSSPX, un diacre pour les Capucins de Morgon, deux diacres pour les Bénédictins de Bellaigue.

Il conféra ensuite l'ordination sacerdotale à huit diacres de la FSSPX et d'un moine bénédictin de Bellaigue. Avant de donner ces nouvelles dignités aux séminaristes, il a donné un très beau sermon sur le Sacré Coeur de Jésus.

“I peccati mortali sono 11 e non 7. Non commetteteli. Io ho visto l’Inferno”. Pubblicate le rivelazioni della Santa Pubblicato 6 minuti fa |


Santa Faustina è l’apostola della divina misericordia e potrebbe sembrare strano che proprio attraverso lei Gesù Cristo abbia deciso di darci la più esaustiva catechesi del secolo scorso sull’Inferno.

Queste sono le parole che la Santa mistica scrisse nel proprio diario:

“Oggi, guidata da un angelo, sono stata negli abissi infernali. E’ un luogo di grandi torture e lo spazio che occupa è vastissimo”.

venerdì 27 giugno 2014

"Cuore di Gesu', casa di Dio e porta del Cielo"


"Cuore di Gesù, Tabernacolo dell'Altissimo" e come un'altra litania afferma, in questo Cuore "abita tutta la pienezza della Divinità".
Il Cuore di Cristo è un "sancta sanctorum". Così ce Lo descrivono anche le litanie ad Esso dedicate.
In questo Cuore umano troviamo la pienezza del Verbo Divino, troviamo lo Spirito Santo, troviamo la Comunione col Padre che "abita" in Gesù.
La Scrittura stessa ce lo attesta. Il Figlio stesso che parla lo afferma:

"Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. 
Se non altro, credetelo per le opere stesse". (Gv 14,11)

"Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso"! (Lc 12,49)

giovedì 26 giugno 2014

"Cuore di Gesu',annientato dalle nostre colpe e trafitto dalla lancia"



"In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati". (At 4,12)
"Nessuno può dire «Gesù è Signore» se non sotto l'azione dello Spirito Santo" (1Cor 12,3) 

La teologia e il magistero sottolineano come il Cuore di Gesù sia il "simbolo" dell'Amore e della Misericordia di Dio. 

Don Bosco consigliava, proprio per questo motivo, di propagare la devozione al Sacro Cuore poiché in essa, tutte le altre sono "racchiuse". 
E di certo l'uomo è salvato dalla Misericordia di Dio, che ha voluto riavvicinare a Sè la creatura peccatrice, stringendo con essa la Nuova Alleanza, portando a compimento l'Antica Promessa. 

mercoledì 25 giugno 2014

Vita di San Giuseppe - L. I, cap. III

 Ite ad Joseph


Serva di Dio
Maria Cecilia Baij O.S.B. (1694-1766)
VITA DI SAN GIUSEPPE
Libro I - Capitolo III
Purificazione della madre e presentazione di S. Giuseppe al Tempio

Al Tempio - Passati i giorni stabiliti dalla legge per le donne che si dovevano purificare, i genitori del nostro Giuseppe andarono a Gerusalemme; la madre per purificarsi e per offrire il loro fanciullo e poi riscattarlo, così come era ordinato nella legge. Essi portarono grandi doni al Tempio: non solo quello che erano soliti portare gli altri, ma molto di più, in atto di gratitudine per il beneficio ricevuto da Dio della sospirata prole. Il nostro Giuseppe in questo viaggio si fece vedere con un'insolita allegrezza e giovialità di volto, che fu ben avvertita dai suoi genitori, tanto che anche loro si riempirono di consolazione nel vedere il loro piccolo bambino tanto allegro e festoso. Capivano molto bene come la grazia divina si andava diffondendo nell'anima del loro figliolo, e che se tanto operava in quella tenera età, tanto maggiormente avrebbe fatto dei progressi nel crescere. Di questo ne rendevano grazie all'Altissimo e ne traevano motivo per crescere anche loro nell'amore e nella gratitudine verso Dio, ed applicarsi sempre più nella pratica delle virtù.

Primato papale



Iscrizione nel frontale della Basilica di san Giovanni in laterano, Chiesa cattedrale del vescovo di Roma:Sacros(ancta) Lateran(ensis) eccles(ia) omnium urbis et orbis ecclesiarum mater et caput significa: "Sacrosanta chiesa in Laterano, madre e capo di tutte le chiese della Città e del Mondo"



Nella dottrina cattolica, il primato papale è l'autorità apostolica del vescovo della diocesi di Roma su tutta la chiesa cattolica , sia di rito latino che di rito orientale. La Chiesa cattolica alla base di tale primato vi sono due attribuzioni di san Pietro: l'essere stato nominato da Gesù Cristo primo fra gli Apostoli (Primato di Pietro) e l'essere stato il primo Vescovo di Roma.
« Basandosi sulla testimonianza del Nuovo Testamento, la Chiesa Cattolica insegna, come dottrina di fede, che il Vescovo di Roma è Successore di Pietro nel suo servizio primaziale nella Chiesa universale; questa successione spiega la preminenza della Chiesa di Roma... »
(Congregazione per la Dottrina della Fede, testo citato, n. 4.)

martedì 24 giugno 2014

Vita di San Giuseppe - L. I, cap. II



Serva di Dio
Maria Cecilia Baij O.S.B. (1694-1766)
VITA DI SAN GIUSEPPE
Libro I - Capitolo II
La nascita di S. Giuseppe e la sua circoncisione


Nascita di Giuseppe - Arrivato il tempo della nascita del nostro Giuseppe, sua madre si preparò con più calde orazioni, cosicché arrivato il giorno fortunato lo diede alla luce con grande facilità, restando molto consolati, sia i genitori, come chi li assisteva. Il nostro Giuseppe aveva un'aria angelica, grave e serena e nonostante a quell'età si possano appena distinguere negli altri fanciulli le fattezze, tuttavia si distinguevano bene nel nostro Giuseppe che, al solo guardarlo, apportò a tutti una grande consolazione e specialmente ai suoi genitori, che, nel vederlo tale, si confermarono nella verità di quanto l'Angelo aveva detto loro in sogno. Terminate le funzioni che si fanno in tali occorrenze, la madre si applicò con la sua mente a rendere grazie a Dio del felice parto, e fattasi portare il fanciullo l'offrì a Dio col desiderio di dedicarlo al servizio del sacro Tempio di Gerusalemme. Ma Dio aveva già destinato di farlo custode del Tempio vivo e animato dello Spirito Santo, cioè della Madre del Verbo divino. L'Altissimo, però, gradì il desiderio e l'offerta della madre di Giuseppe e, se non accettò ed esaudì i suoi desideri, fu per sublimarlo ad un posto assai maggiore.

lunedì 23 giugno 2014

MEDJUGORIE, L'ATTO D'ACCUSA DEL VESCOVO-ESORCISTA ANDREA GEMMA




CITTA’ DEL VATICANO - Un misto tra interessi economici e diabolici, con i presunti veggenti e i loro collaboratori direttamente coinvolti nei guadagni relativi all’elevatissimo flusso di pellegrinaggi e soggiorni in paese, e il Maligno ben contento di seminare zizzania tra i fedeli più convinti delle veridicità delle apparizioni di Medjugorje e la Chiesa, da sempre scettica verso quello che ha definito a più riprese, per bocca dei due Vescovi di Mostar succedutisi nel tempo, ‘un grande inganno’. 


Monsignor Andrea Gemma, già Vescovo di Isernia-Venafro, tra i più grandi esorcisti viventi, non usa mezzi termini: altro che la Vergine, a Medjugorje sono apparsi, sinora, solo fiumi di denaro. Un’accusa grave, che dà la cifra non solo del coraggio ma anche della levatura morale e spirituale del prelato che ha accettato di rispondere alle domande di ‘Petrus’ su una vicenda così spinosa.

domenica 22 giugno 2014

Scritti di santi: Vita di San Giuseppe - L. I, cap.

Serva di Dio
Maria Cecilia Baij O.S.B. (1694-1766)
VITA DI SAN GIUSEPPE
Libro I - Capitolo I
La patria di S. Giuseppe e dei suoi genitori

Fondamento teologico - Avendo Dio destinato il glorioso S. Giuseppe per Sposo della Madre del suo Unigenito, volle anche che egli le assomigliasse molto, sia nelle origini, come nella patria e molto di più nelle sue virtù, impegnandosi l'Altissimo a formarlo tale e quale si conveniva per renderlo degno sposo della divina Madre.

I suoi genitori - I genitori del nostro Giuseppe erano, il padre nativo di Nazareth e la madre di Betlemme, e uniti in matrimonio dimorarono a Nazareth fino a che vissero. Il padre si chiamava Giacobbe e la madre Rachele, persone di santissima vita e simili sia nella nobiltà, come nelle virtù. Il padre era della stirpe e della progenie di Davide, come anche la madre era della medesima discendenza.

Frutto dell'orazione dei genitori - Dio permise che fossero per qualche tempo sterili, perché voleva che il nostro Giuseppe fosse figlio di orazione, e perciò i suoi genitori facevano larghe elemosine ai poveri, come anche al Tempio di Gerusalemme, dove andavano spesso a pregare per impetrare da Dio la sospirata prole, e Dio non tardò molto a consolarli. Un giorno erano stati al Tempio ad offrire larghe elemosine, quando la madre ebbe una grande fede che Dio l'avrebbe esaudita e consolata. Tornando a Nazareth concepì il nostro Giuseppe, ed in quel tempo si videro sopra la loro casa tre lucidissime stelle, una di maggiore sublimità e splendore dell'altra, manifestando Dio con questi segni, come il nostro Giuseppe doveva formare la Trinità in terra ed essere il capo della Sacra Famiglia. Dio, però, permise che questo prodigio non fosse molto notato, affinché il mistero e la fortuna del Santo rimanessero celati. La madre, essendo già incinta del nostro Giuseppe, sperimentava una grande consolazione e si andava esercitando sempre più in atti di virtù. Il nostro Giuseppe con l'alimento che riceveva dalla madre, si imbeveva anche delle virtù e devozioni che lei praticava, cosicché nel seno materno contrasse, con il nutrimento, anche le nobili virtù della sua buona madre.

sabato 21 giugno 2014

Le passioni dell'anima - la Gioia


di don Gabriele D'Avino

Gli Epicurei, come afferma lapidariamente San Tommaso, consideravano buoni tutti i tipi di piaceri; gli Stoici, invece, credevano che tutti fossero cattivi. Naturalmente, entrambe le scuole di pensiero si sbagliavano: la verità, come sempre accade in una sana disputa tomista, sta nel mezzo.

San Tommaso affronta direttamente il problema della Gioia soltanto in un articolo (Ia-IIae Q. 31 a. 3) per dire che essa è una specie particolare di piacere, il quale è un genere che racchiude varie tipologie; il Piacere, in breve, è quel moto dell’anima conseguente ad una quiete goduta dopo l’acquisizione di un bene, e la sua relativa fruizione. La Gioia aggiunge a questo concetto il fatto di essere tipica degli esseri dotati di ragione: è un piacere “ragionato”, o conseguente ad un’apprensione (nel senso di apprehensio,conoscenza) dell’intelligenza. Ma per una maggiore facilità l’Aquinate tratta in quattro lunghe questioni del Piacere in generale, avendo l’accortezza di precisare via via di che piacere si tratti, se sia comune o no agli uomini ed agli animali bruti, e così via.

Nel ciclo naturale delle passioni che riguardano il bene, come abbiamo visto in precedenza, un oggetto considerato come un bene in sé è dapprima amato, cioè suscita una certa compiacenza; poi l’appetito lo desidera mentre ancora non lo possiede; infine, una volta acquisito, l’appetito ne gode la fruizione e “si riposa” in esso: ecco dunque la Gioia.

venerdì 20 giugno 2014

«La meravigliosa storia di S. Margherita M. Alacoque» di Benedetto XV



1 - LA MERAVIGLIOSA STORIA DI MARGHERITA



1. È antichissima consuetudine della Chiesa iscrivere nell'albo dei Santi coloro che durante la vita vissero le virtù in grado eroico e operarono prodigi e miracoli. Per mezzo delle canonizzazioni, decretate dalla Chiesa, si celebrano le lodi dei Santi e le opere della misericordia di Dio, il quale volle premiare le fatiche dei Santi con meravigliose grazie concesse per loro intercessione, quand'erano ancora su questa terra; nello stesso tempo si proclama la gloria che essi godono in Cielo. Ed è giusto che la Chiesa militante veneri con filiale e devoto affetto coloro che lasciarono esempi di virtù e insegnarono la via per raggiungere la vita eterna.Meravigliosa poi in modo speciale è la storia della serva di Dio Margherita Maria Alacoque, alla quale tante volte si manifestò il Signore e le rivolse benignamente la parola per suscitare sentimenti di devozione e di carità verso il Cuore Sacratissimo di Gesù Cristo, che tanto ha amato gli uomini, mentre essi rispondono con ingratitudine al suo amore.Le prove della bontà e della misericordia di Dio, che appaiono così chiaramente nella vita di questa serva di Dio, muovano tutte le anime rigenerate nel sangue di Cristo, ad amare il suo Cuore Sacratissimo, affinché in questi tristi tempi, ottengano le grazie che Egli promise di effondere sopra coloro che venerano con devoto culto il suo Cuore.

giovedì 19 giugno 2014

Washington. Marcia per il Matrimonio




“Ogni bambino ha bisogno di una madre e di un padre”: è questo uno degli slogan della Marcia per il Matrimonio che si terrà a Washington il prossimo 19 giugno.

Quella del 2014 è la seconda edizione; la prima si è svolta a Washington DC il 26 marzo 2013 e ha visto la partecipazione di 10mila manifestanti. La data del 26 marzo non fu casuale: proprio quel giorno del 2013 la Suprema Corte degli Stati Uniti diede inizio alla discussione del caso Perry vs California, riguardante la Proposition 8 della Costituzione della California.

di Rita Bettaglio

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Infatti nel novembre 2008 il 52.3% degli elettori californiani approvò tale proposizione che aggiungeva alla Costituzione della California la definizione di matrimonio come unione tra un uomo e una donna. L’anno successivo una corte distrettuale della California sentenziò che tale proposizione violava il 14mo Emendamento. La questione finì all’attenzione della Corte Suprema a seguito della causa intentata nel 2009 da Kristin Perry contro lo stato della California (Governatore Schwarzenegger compreso), che le aveva negato il diritto al matrimonio omosessuale con la sua compagna. Il dibattito era infuocato perché tutto il mondo LGBT premeva, supportato da una parte del mondo politico e della società statunitense, per l’abrogazione della Proposition 8 e, di conseguenza, il riconoscimento delle unioni omosessuali. Lo stesso presidente Obama e Hillary Clinton si erano schierati apertamente a favore dei matrimoni omosessuali.

Ora bisogna diffonderla...

S. Caterina Labouré sul letto di morte (vera foto)
Una delle prime a ricevere la Medaglia miracolosa, fu la stessa Santa Caterina Labouré, la quale, quando l'ebbe tra le mani, la baciò, e poi disse: "Ora bisogna diffonderla".Da queste parole dell'umile Santa, la piccola Medaglia prese il via, e rapida come una minuscola cometa, fece il giro del mondo intero. Si pensi che nella sola Francia, nei primi dieci anni, ne vennero coniate e vendute ben settantaquattro milioni. Perché questa prodigiosa diffusione? Per la fama di "miracolosa" che ben presto si meritò dal popolo. Grazie e miracoli si moltiplicavano via via operando conversioni e guarigioni, aiuti e benedizioni per le anime e per i corpi.

mercoledì 18 giugno 2014

La cronaca della festa per i 40 anni di presenza in Italia della FSSPX.




Finalmente la tanto attesa festa per i 40 anni della Fraternità in Italia è arrivata! Con la collaborazione di sacerdoti, suore, frati, preseminaristi e volontari vari, durante la giornata di sabato sono stati montati gli stand e tutto il necessario per il buono svolgimento della festa, sotto la costante minaccia della pioggia.

Pioggia che non ha tardato a farsi vedere: la mattina della domenica, numerosi tuoni la preannunciavano, ma, incuranti di quello che sarebbe potuto accadere in caso di temporale, e affidandoci completamente alla Provvidenza, abbiamo dato il via alla festa.

La Medaglia Miracolosa e noi



Che cosa dice a noi la Medaglia miracolosa? Ci mostra solo i grandissimi privilegi di Maria SS.? O ci indica anche una via di comportamento? Per chi sa capire tutte le lezioni che la Medaglia miracolosa offre, è chiaro che essa non ci riguarda solo perché ci presenta i privilegi sublimi della Madonna, ma vuole anche essere un piccolo programma di vita cristiana ispirato a quelle verità mariane fecondissime di virtù. È questo un contenuto di valore della Medaglia, che ne rafforza la potenza giustamente ritenuta "Miracolosa". Infatti, la Medaglia miracolosa e stata nel corso del tempo un mezzo efficacissimo per ravvivare nel popolo la pratica della perfetta vita cristiana. E ricordiamo a questo proposito l'associazione delle Figlie di Maria Immacolata, che ha posto per suo distintivo la Medaglia miracolosa e che tante giovani ha preservato da pericoli morali e ha avviato alla santità. Basti pensare, ad esempio, che S. Teresina di Gesù Bambino apparteneva alle Figlie di Maria.

martedì 17 giugno 2014

Il dono dell'Immacolata: la Medaglia Miracolosa



La Mamma Immacolata


È stato detto che la Medaglia miracolosa è un "piccolo libro di fede" e un "piccolo trattato di mariologia".
Perché? Perché basta esaminare con attenzione la medaglina cosÒ com'è, e leggervi le grandi verità che esprime nel suo disegno la potenza e la misericordia di Maria Madre Divina, Immacolata, Mediatrice, Corredentrice e Regina.
E adesso noi vogliamo meditare brevemente su queste pagine grandi verità che riguardano la storia della salvezza e che ci faranno apprezzare ancor più questa cara medaglina.

lunedì 16 giugno 2014

Il dono dell'Immacolata: la Medaglia Miracolosa



La seconda apparizione avvenne quattro mesi più tardi. Era il 27 novembre. Questa è l'apparizione più importante e fondamentale. In essa l'umile Santa Caterina ebbe la rivelazione della celebre Medaglia miracolosa, e la Madonna le spiegò in che cosa consisteva la missione che voleva affidarle. Una missione vasta quanto la terra. Proprio lei, l'umile e ignorata Suor Caterina, veniva eletta perché facesse conoscere a tutti gli uomini il celeste pegno di misericordia che l'Immacolata si degnava donare all'umanità. E Suor Caterina si metterà all'opera non risparmiandosi nelle prove e nelle sofferenze a cui verrà sottoposta. Era sicura dell'aiuto di Colei che è la Regina dell'universo, e prima o poi, quindi, sarebbe arrivata l'ora della diffusione di questa medaglina, piccolo tesoro di grazia. Per Suor Caterina, del resto, dovette essere ben poca cosa sacrificarsi senza risparmio per la Regina Immacolata che l'aveva inebriata delle sue celestiali apparizioni.
Ella stessa ha descritto in modo dettagliato anche questa seconda e più celebre apparizione. Leggiamola con amore.

Bellezza indescrivibile

domenica 15 giugno 2014

Un dono meraviglioso Vedere la Madonna...


Per non togliere nulla alla bellezza delle due principali apparizioni della Madonna, leggiamone la descrizione fatta con incantevole semplicitá da S. Caterina stessa.

"Venuta la festa di S. Vincenzo (19 luglio) la buona Madre Marta (la direttrice delle novizie) ci fece alla vigilia un'istruzione sulla devozione dovuta ai Santi e specialmente sulla devozione alla Madonna. Questo mi accese sì gran desiderio di vedere la SS. Vergine, che andai a letto col pensiero di vedere in quella stessa notte la mia buona Madre Celeste era tanto tempo che desideravo vederla. Essendoci stato distribuito un pezzettino di tela di una cotta di S. Vincenzo, ne tagli4i una metà e la inghiottii. Così mi addormentai col pensiero che S. Vincenzo mi avrebbe ottenuto la grazia di vedere la Madonna.
Alle undici e mezzo mi sento chiamare per nome:
"Suor Labouré! Suor Labouré!" Svegliatami, guardo dalla parte donde veniva la voce, che era dal lato del passaggio del letto. Tiro la cortina e vedo un fanciullino vestito di bianco, dai quattro ai cinque anni, il quale mi dice
"Venite in cappella; la Madonna vi aspetta". Mi venne subito il pensiero mi sentiranno! Ma quel fanciullo è pronto a rispondermi "State tranquilla: sono le undici e mezzo e tutti dormono profondamente. Venite che vi aspetto".
Vestitami in fretta, mi diressi verso quel fanciullo che era restato in piedi senza avanzarsi oltre la spalliera del letto.

sabato 14 giugno 2014

Una storia meravigliosa: S. Caterina Labouré



Una storia meravigliosa



Ma dove e come ha avuto origine la Medaglia miracolosa?

Essa risale al 1830. La sua origine è veramente meravigliosa. Si può dire che questa medaglietta è "miracolosa " già nel suo nascere.
Siamo a Parigi. Ci troviamo nella Casa Madre delle Suore di San Vincenzo de' Paoli e Santa Luisa de Marillac, le Figlie della Carità. Nella Casa Madre c'è il Noviziato. Tra le novizie c'è un'umile suora che si chiama Suor Caterina Labouré, oggi Santa.
A quest'umile novizia, nascosta e sconosciuta, avverranno alcuni dei fatti più straordinari che possono capitare a una creatura sulla terra: le apparizioni della Vergine Immacolata. Perché a Suor Caterina? ... Perché proprio a lei? ...
Perché era una Suora tanto umile, tanto semplice, tanto angelica...
Questa risposta corrisponde alle divine parole di Gesù: "Ti ringrazio, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose agli intelligenti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli" (Lc 10,21).
La conferma più splendida della lode di Gesù agli umili la troviamo nel comportamento di S. Caterina dopo i fatti straordinari: ella seppe tenere nascosto il segreto delle apparizioni della Madonna per ben 46 anni, ossia fino alla morte, rivelandolo soltanto al suo confessore.
A questi "piccoli" Dio dona le cose più grandi.

venerdì 13 giugno 2014

P. Alfonso M. Ratisbonne: l'ebreo convertito da Maria

P. Alfonso M. Ratisbonne
l'ebreo convertito da Maria

Quasi per scommessa...

Due uomini discutono serenamente tra loro, in una villa di Roma.
L'uno è il barone De Bussières. L'altro è il giovane Alfonso Ratisbonne, ebreo. Siamo nel 1842.
Ascoltiamo che cosa stanno dicendo.

-Vorrei chiedervi un favore- dice il barone De Bussières al giovane Ratisbonne.

-Vediamo di che si tratta?- risponde il giovane.

-Semplicemente di questo; accettare di portare indosso questa medaglia. Secondo il vostro modo di vedere, la cosa dovrebbe essere del tutto indifferente, mentre a me recherebbe un grande piacere.

-Se è così, per dimostrarvi che gli ebrei non sono poi tanto ostinati e testardi come si crede, accetto di portare la vostra medaglia.

A questo punto, il giovane Ratisbonne racconta lui stesso ciò che avvenne e ciò che egli disse: -Detto, fatto. Il barone mi mette al collo la medaglia, mentre io, scoppiando a ridere, esclamo: "Eccomi ormai cattolico, apostolico, romano"-

giovedì 12 giugno 2014

Maria Mediatrice, Corredentrice e Regina




Queste sono le tre fulgide gemme che rendono sovranamente bella e potente l'Immacolata Madre di Dio. La Medaglia miracolosa, che affrettò la solenne proclamazione di fede dell'Immacolata Concezione, possa far affrettare i tempi anche per la definizione dei dogmi mariani di Maria Mediatrice, Corredentrice e Regina.
Non a caso la Medaglia fa brillare queste verità. Tocca a noi non trascurare la lezione e il richiamo così dolce e consolante che essa ci dona: la mia Celeste Mamma Immacolata è anche la mia Celeste Mediatrice, Corredentrice e Regina!

Ogni grazia viene da Lei

L'Immacolata con le braccia allargate verso il basso e con una miriade di raggi splendenti che partono dalle sue mani rappresenta in modo luminoso Maria SS. come Mediatrice di tutte le grazie.
La mediazione universale fa parte della missione materna di Maria SS. verso il genere umano. Questa è una verità che fin dai primi tempi della Chiesa è stata riconosciuta alla Madonna e che speriamo di vedere presto proclamata dogma di fede, come ardentemente desiderava San Massimiliano Maria Kolbe.
L'Immacolata è la Mediatrice di grazia presso Gesù, unico Mediatore fra Dio e l'uomo. Ella, come Madre nostra, intercede sempre in nostro favore, anche quando noi non ricorriamo esplicitamente e direttamente a Lei. Per questo, oltre che Madre nostra, è anche la "Madre della divina grazia" e tutte le grazie che gli uomini ricevono, tutte, senza eccezione, vengono dal suo Cuore, passano per le sue mani.
Rileggiamo ora qualche punto della seconda apparizione dell'Immacolata a S. Caterina Labouré, e vedremo come la verità della Mediazione mariana appaia certa e luminosa.

mercoledì 11 giugno 2014

Le suore Consolatrici del Sacro Cuore e l'orfanatrofio in India


Dal mondo della Tradizione

Carissimi amici e benefattori,
Siamo liete di darvi finalmente notizie incoraggianti circa il nostro orfanatrofio in India.
Grazie alla Divina Provvidenza che si è servita della vostra generosità costante, siamo riuscite a realizzare quasi al completo il “progetto della nuova costruzione” a Tirunelveli (India).


Il 15 Agosto 2013, festa della Madonna Assunta, compatrona dell’Istituto Suore Consolatrici del Sacro Cuore, ci sarà la benedizione della nuova casa. Saranno presenti a questo grande avvenimento, anche tre Suore rappresentanti della Comunità di Vigne (Italia) con il Superiore P. Emanuele du Chalard.Il complesso dell’edificio comprende tre ale e un cortile interno (50 bambini e 50 anziani/disabili):

l’ala est: a pian terreno è già abitata dalle persone disagiate, al primo piano dai bambini;
nell’ala sud: refettorio dei bambini, cucina, locali per studio, camere per Suore, lavanderia, laboratorio;
ala ovest: piccolo appartamento per il Sacerdote, camere per ospiti

martedì 10 giugno 2014

LETTERA APERTA: ABIURARE LA FEDE PER AVERE LA "PACE"?


Articolo Preso da Radio Spada




di Patrizia Stella

Durante l’incontro interreligioso svoltosi il mese scorso a Gerusalemme si è notato che il crocifisso che Papa Francesco tiene appeso al collo con una catenella era opportunamente infilato dentro la fascia bianca perché non si notasse, e così pure quello di altri Prelati era ben nascosto dentro la camicia. Inoltre si è visto Papa Francesco prostrarsi riverente ai piedi del Rabbino al quale ha baciato la mano quasi in segno di sottomissione, ben oltre le esigenze della normale prassi, fatto che ha suscitato domande e preoccupazioni tra i fedeli, almeno tra quelli che vanno oltre alle apparenze puramente superficiali di un incontro tra i popoli e le religioni.

Domenica 8 giugno, inoltre, nello scambio delle visite qui in Italia, nei giardini del Vaticano, in un clima davvero glaciale, formale, senz’anima, le autorità del Vaticano hanno provveduto in tempo, come hanno riferito i reporter, alla rimozione di tutti i segni sacri dai luoghi di passaggio, soprattutto dei crocifissi, compresi dipinti e statue delle varie Madonne per non suscitare reazioni spiacevoli da parte dei rappresentanti delle altre religioni. Eppure Gesù nel Vangelo parla chiaro: “Chi mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli” e vedersi rifiutati da Dio nel giudizio finale è l’unica vera disgrazia che possa capitare all’uomo.

Infatti Gesù non ha detto agli Apostoli: “andate e dialogate”, bensì: “Andate ed evangelizzate tutte le genti battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo” nella certezza che la vera pace, l’unità e la concordia sono conseguenza diretta del compimento fedele della Parola di Dio rivelatasi in Gesù Cristo e non in un Dio vago e generico che possa accontentare un po’ tutti! La grande menzogna consiste nel credere che per avere la pace, (che al massimo significa avere salva la vita perché per tutto il resto saremmo sempre schiavi dei nemici di Cristo), sia necessario abiurare la nostra fede cattolica, detronizzando Cristo e la vera Chiesa! A che serve la pace se per ottenerla dobbiamo seppellire, assieme alle armi, anche il nostro onore, la nostra fede, la nostra cultura, le nostre tradizioni, i nostri affetti compresa la nostra famiglia?

Solennità del Corpus Domini Priorato F.S.S.P.X.




La sua istituzione si deve ad una suora che nel 1246 per prima volle celebrare il mistero dell'Eucaristia in una festa slegata dal clima di mestizia e lutto della Settimana Santa. Il suo vescovo approvò l'idea e la celebrazione dell'Eucaristia divenne una festa per tutto il compartimento di Liegi, dove il convento della suora si trovava. 


Qualche anno dopo, nel 1263, un sacerdote mise in discussione il valore della celebrazione dell'Eucaristia, ma durante la funzione che stava officiando L'Ostia Benedetta sanguinò e gocce di sangue caddero sul bianco corporale di lino.

Il corporale fu portato a Orvieto, nel cui Duomo ancora oggi è custodito. 

Venuto a conoscenza dell'accaduto Papa Urbano IV istituì ufficialmente, l'8 settembre 1264 con la Bolla Transiturus de hoc mundola, la festa del Corpus Domini estendendola dalla circoscrizione di Liegi a tutta la cristianità.

La data della sua celebrazione fu fissata nel giovedì seguente la prima domenica dopo la Pentecoste. 


Attualmente il rito viene celebrato la Domenica successiva.

Durante la festa del Corpus Domini si svolgono solenni processioni in cui viene mostrata pubblicamente e solennemente l'Eucaristia ai fedeli.


PROGRAMMA


Domenica 22 Giugno


Priorato San Pio X Albano Laziale ore 10:30 Santa Messa nella Solennità del Corpus Domini segue la Processione del Santissimo Sacramento 


Giovedì 19 Giugno


Velletri Discepole del cenacolo via Madonna degli Angeli 78 Santa Messa nella Solennità del Corpus Domini ore 18:00 segue la processione eucaristica per informazioni telefonare,06 9635568

Giovedì 19 Giugno


Vigne di Narni (TR) Consolatrici del Sacro Cuore via Flaminia Vecchia,20 Santa Messa Solennità del Corpus Domini segue la processione eucaristica per informazioni telefonare,0744 796171


Giovedì 19 Giugno

Roma cappella Santa Caterina da Siena via urbana 85 (Metro Cavour) Santa Messa Letta nella Solennità del Corpus Domini ore 18:30 confessioni ore18:00

lunedì 9 giugno 2014

40 anni di presenza in Italia



Il prossimo 15 giugno la Fraternità Sacerdotale San Pio X festeggia i suoi 40 anni di presenza in Italia. Fu nell’ormai lontano 1974 che i primi sacerdoti vennero ad abitare la casa di Albano Laziale, in via Trilussa, 45, comprata ai Fratelli del Sacro Cuore.

Proprio in questa casa comincerà il noviziato delle Suore della Fraternità San Pio X che festeggiano quindi anche loro il 40° anniversario della loro fondazione. Invitiamo tutti gli amici ad unirsi alla S. Messa Solenne di ringraziamento che sarà celebrata alle ore 10.30

PROGRAMMA



• Ore 10,30 Santa Messa Solenne

• Ore 12,00 Conferenza con foto

• Ore 13,00 Pranzo

• Ore 14,00 Giochi, lotteria, spettacoli, mercatino, stands gastronomici e tanto altro!

• Ore 18,30 Vespri e Benedizione Eucaristica

E’ gradita la conferma della presenza per il pranzo.

domenica 8 giugno 2014

Dal mondo della Tradizione Intervista a Monsignor Bernard Fellay




«DOBBIAMO PREOCCUPARCI DELLA CURA DELLE ANIME»

In occasione della sua visita a Oensigen, il 20 gennaio 2014, abbiamo potuto intrattenerci con monsignor Fellay su questioni d’attualità riguardanti la Chiesa e la Fraternità San Pio X.

Le Rocher: Monsignore, nel combattimento a favore della salute delle anime che la nostra Fraternità conduce da più di quarant’anni, quale è la nostra relazione con questa Chiesa che sembra non prendere più sul serio tale combattimento, che cosa si può fare con i progressisti?

sabato 7 giugno 2014

Sermone di Mons. Lefebvre per il ritiro del Terz’Ordine il 3 settembre 1988


«Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Miei carissimi fratelli,

l’abbé La Praz ha avuto un’eccellente idea di riunirvi oggi ad Ecône in occasione della festa di san Pio X che è la nostra festa patronale. Sfortunatamente i seminaristi sono assenti per la maggior parte e di conseguenza noi non possiamo dare a questa festa la solennità che oggi meriterebbe; ma poiché la maggior parte di voi viene a questa Messa sotto il segno del Terz’Ordine della Fraternità san Pio X, noi avremo occasione di trascorrere questa giornata sotto questo patrocinio: patrocinio del nostro santo Patrono, il santo papa Pio X.

Non sarò lungo questa mattina, dal momento che avrò occasione di rivedervi dalle 14.30 alle 15.30. Io vorrei semplicemente comunicarvi, lasciarvi come consegna, una consegna di San Pio X, che San Pio X dava ai membri dell’Azione Cattolica ma che egli intendeva anche dare a tutti coloro che in una maniera o in un’altra, vivendo nel mondo, si sforzeranno di vivere cristianamente, e di aiutare i preti e i vescovi nella loro vita apostolica e nella loro missione. Ed è, penso, il caso del Terz’Ordine. Il santo papa Pio X diceva dunque a questi congressisti che erano venuti a vederlo a Roma, in occasione di un Congresso dell’Azione Cattolica, che dava loro come consegna tre parole: Pietà, Studio, Azione. E io penso che questa consegna conviene anche ad un Terz’Ordine.

venerdì 6 giugno 2014

Domenica di Pentecoste al Divino Amore

Domenica 08/Giugno Santa Messa nella Solennità di Pentecoste al Santuario della Beata Vergine Maria del Divino Amore ore 17:00 Santo Rosario ore 17:30 Santa Messa. in Rito Antiquior cappella dello Spirito Santo


Venerabili Fratelli e Figli carissimi!

Due fatti, due pensieri impegnano in questo momento la nostra breve, ma intensa meditazione.

Primo fatto, primo pensiero si è la celebrazione che noi stiamo compiendo della festa dello Spirito Santo, la Pentecoste: «Omnium festivitatum maximam», come fino dal IV secolo la definisce Eusebio di Cesarea (Vita Constan., IV, 64; P.G. 20, 1219). È la festa che sta alla sorgente delle altre feste. Non sarebbe infatti possibile celebrarne alcuna, - se festa significa memoria giuliva di persone o di avvenimenti, che una tradizione perenne rammenta ed onora -, qualora mancasse all’origine della tradizione il principio vitale che la genera e la rende coerente e fiorente.

Primo Sabato del Mese di Giugno, Priorato San Pio X Albano Laziale



Sabato 7 Giugno, cade il primo sabato del mese, nel priorato della Fraternità sacerdotale San Pio X,Via trilussa 45 Albano Laziale, si svolgerà un pomeriggio dedicato alla preghiera personale e comunitaria, per onorare la Beata Vergine Maria, e per riparare hai tanti oltraggi che gli uomini gli arrecano,appuntamento al Priorato alle ore 16:00 ci saranno delle conferenze sulla Madonna ore 17:15 santo Rosario e meditazione sui misteri del Rosario ore 18:00 Santa Messa i sacerdoti saranno disponibili per le confessioni per tutto il pomeriggio.


La Promessa del Cuore di Maria

e la salvezza dell’anima


«A tutti coloro che per cinque mesi, al primo sabato, si confesseranno, riceveranno la Santa Comunione, reciteranno il Rosario e mi faranno compagnia per quindici minuti meditando i Misteri, con l’intenzione di offrirmi riparazioni, prometto di assisterli nell’ora della morte con tutte le grazie necessarie alla salvezza». Queste sono le parole che ha detto la Madonna apparendo a Suor Lucia a Fatima. Questa è la grande Promessa del Cuore di Maria. Nel Santuario di San Salvatore in Lauro, ogni primo sabato del mese, da febbraio a giugno, il Coordinamento Diocesano dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio propone questa pratica; lo stesso Padre Pio infatti era molto devoto della Madonna di Fatima. In queste giornate di meditazione e raccoglimento spirituale ci si attiene alle condizioni richieste per ottenere le promesse di Maria:



giovedì 5 giugno 2014

Il Primato Petrino columna et firmamentum veritatis


Le origini del Papato, dunque, si trovano alla luce solare di Documenti e testimonianze indiscutibili. Si è tentato sempre di oscurarli o, di tante testimonianze, renderle un mito di autogenesi per esigenze interne delle società in ogni tempo. Per farlo però hanno dovuto ricorrere a mutilazioni, soppressioni e arbitrarie interpretazioni quale fu, persino vana, l'azione infamante dalla Riforma Protestante in poi come, altro esempio, tutta la campagna diffamatoria contro la Chiesa e il Papa da parte della Massoneria dell'800. Non ci soffermeremo perciò sulle sterili polemiche. Chi vuole sa dove andare a cercare libri seri e solidi.


Oggi si fa un gran parlare del ruolo del Papa. C'è chi strumentalizza l'enciclica di Giovanni Paolo II la Ut unum sint, c'è chi alimenta tifoserie varie fra martiniani, bergogliani, ratzingeriani, montiniani.... una definizione con un finale per altro talmente volgare che eviteremo ogni ulteriore parola per descrivere queste tifoserie. Ciò che interessa a noi è la Veritas e ritenendoci "cooperatori" di questa e non altra verità, cercheremo di analizzare, in questo primo articolo, quanto maggiormente per noi è importante di sapere.

FSSPX Adorazione notturna 6 giugno: Albano e Rimini


« Fra tutte le devozioni, quella di adorare Gesù Sacramentato è la prima dopo i sacramenti, la più cara a Dio e la più utile a noi » (Sant'Alfonso Maria dè Liguori)


Adorazione notturna 
Primo venerdì di ogni mese Priorati di Albano e 
Madonna di Loreto di Rimini


Da più di un anno si registra la presenza costante, oltre che dei tanti fedeli della FSSPX, di persone che provengono da parrocchie del circondario e si sono avvicinate alla tradizione grazie a questo momento di grazia che termina con la celebrazione della Santa Messa nel rito Romanoantiquior.

Sacerdoti sempre disponibili per le confessioni.

L'appuntamento del mese di giugno è per 
Venerdì 6  alle ore 21
Ricordiamo che venerdì 6 giugno ore 18:00 Santo Rosario 
- ore 18:30 segue la Santa Messa in Rito Antiquior
Confessioni dalle 17:45
Roma - Cappella di santa Caterina da Siena via Urbana 85