Blog della Tradizione Cattolica Apostolica Romana

martedì 1 settembre 2015

LA CHIESA - IL PAPA

 26) Come si dimostra che la Chiesa istituita da Cristo deve essere visibile? La Chiesa di Gesù Cristo è visibile, perchè egli ce la presenta come un edificio, come un regno, come un ovile, come una città posta sul monte; e perchè si entra in essa con un segno sensibile, il battesimo. Su questa pietra edificherò la mia chiesa... a te darò le chiavi del regno dei cieli (Matt. 16. 18, 19). Ho altre pecore che non sono di quest’ovile; anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo pastore (Giov. 10. 16). Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte (Matt. 5. 14). Se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio (Giov. 3. 5). 27) Se la Chiesa è costituita da quanti sono congiunti con Cristo mediante la grazia e i doni soprannaturali, come si può dire che è visibile? 


Quando si dice che la Chiesa è visibile non s’intende punto di dire che tutto ciò che è nella Chiesa sia visibile. Essa è paragonata al composto umano. Ora, come l'anima e il corpo non fanno due uomini, ma un solo uomo, così l’organismo ecclesiastico e i doni soprannaturali, che ne costituiscono l’anima, fanno una sola Chiesa. Noi, pur essendo molti, siamo un solo corpo in Cristo (Rom. 12. 5). 28) Non si potrebbe dire che Gesù Cristo abbia iniziato un movimento invisibile di anime, e che l’organizzazione ecclesiastica sia una cosa del tutto umana? Non si può dire, perchè è in assoluto contrasto con le Sacre Scritture, che ci presentano la Chiesa istituita da Gesù Cristo in forma gerarchica. [Gesù] chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici (Lc. 6. 13). Ne costituì Dodici che stessero con lui (Mc. 3.14). Il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé (Lc. 10. 1). Gesù disse a Simon Pietro:… Pasci i miei agnelli… pasci le mie pecorelle (Giov. 21. 15-17). Vegliate … su tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha posti come vescovi a pascere la Chiesa di Dio (Att. 20. 28). Per questo ti ho lasciato a Creta perché regolassi ciò che rimane da fare e perché stabilissi presbiteri in ogni città, secondo le istruzioni che ti ho dato (Tit. 1. 5). (Scelsero sette diaconi e) li presentarono quindi agli apostoli i quali, dopo aver pregato, imposero loro le mani (Att. 6. 6). [Gesù] ha dato ad alcuni di essere apostoli, ad altri di essere profeti, ad altri ancora di essere evangelisti, ad altri di essere pastori e maestri, per preparare i fratelli a compiere il ministero, allo scopo di edificare il corpo di Cristo (Efes. 4. 11-12). 29) Come si conosce la vera Chiesa di Gesù Cristo? La vera Chiesa di Gesù si conosce da queste quattro noteIL PAPA 35) Come si dimostra che la Chiesa di Gesù Cristo debba avere un capo visibile? La Chiesa deve avere un capo visibile perchè fu istituita come un EDIFICIO (Matt. 16. 18), come un REGNO {Matt. 16. 19); come un OVILE (Giov. 21. 16); come un CORPO (Rom. 12. 5). Ora ogni edificio fabbricato da un uomo saggio deve avere la roccia su cui posi il fondamento e lo renda solido; ogni regno il suo re, ogni ovile il suo pastore, ogni corpo il suo capo. Questa roccia, questo re, questo pastore, questo capo è S. Pietro, e chi a S. Pietro succede. 36) Come si dimostra che S. Pietro sia stato costituito Capo visibile della Chiesa? Da tutto il vangelo appare che egli fu preparato a questo ufficio. Gesù gli dà un nome nuovo, al primo vederlo: Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa, che significa Pietro (roccia) (Giov. 1. 42). Egli è chiamato il primo nell'elenco degli apostoli (Matt. 10. 2). Egli è il primo nei favori (p. e. Matt. 17. 1s; 14. 28s; 17. 25ss, ecc.); è il primo a parlare, specialmente nelle questioni di fede (Matt. 16. 16; 18, 21; Giov. 6. 68). Per la fede di Pietro Gesù prega, e a lui commette l’ufficio di confermare i fratelli (Lc. 22. 32). A Pietro infine promise il primato. 37) Quando Gesù promise il primato a S. Pietro? Gesù promise il primato a S. Pietro a Cesarea di Filippo, in premio della splendida testimonianza che diede della sua divinità: E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli (Matt. 16. 18-19). Da queste parole si deduce che Pietro ha il primato perchè è la roccia che consolida l’edificio della Chiesa, perchè ha le chiavi del regno dei cieli, perchè ha il potere di legare e di sciogliere, ossia di condannare e di assolvere. 38) La pietra sopra la quale s’innalza la Chiesa non è forse Gesù Cristo? Certamente; ma Gesù Cristo è la pietra invisibile, Pietro invece è la roccia visibile e sociale. 39) Le parole: «Su questa pietra», non potrebbero intendersi: «Sulla fede della mia divinità» edificherò la mia Chiesa? No, perchè Gesù Cristo si rivolge alla persona di Pietro. La fede nella divinità di Gesù Cristo è la roccia dottrinale della Chiesa, non quella sociale. : l’unità, la santità, la cattolicità, l’apostolicità. 30) Che cosa comprende l’unità della Chiesa? L’unità della Chiesa comprende tre cose: 1) unità di fede, in quanto che tutti professano lo stesso Credo, o simbolo apostolico, riconoscono gli stessi sacramenti, accettano gli stessi dogmi. 2) Unità di comunione, con la partecipazione agli stessi beni spirituali per opera della Comunione dei Santi. 3) Unità di regime, in quanto che tutti sottostanno allo stesso capo, secondo la forma gerarchica istituita da Gesù Cristo. [Vi è] un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo (Efes. 4. 5). Perché siano una sola cosa, come noi siamo una sola cosa (Giov. 17. 11, 21). Cerchiamo di crescere in ogni cosa tendendo a lui, che è il capo, Cristo. Da lui tutto il corpo, ben compaginato e connesso, con la collaborazione di ogni giuntura, secondo l’energia propria di ogni membro, cresce in modo da edificare se stesso nella carità (Efes. 4. 15-16). Un solo gregge, un solo pastore (Giov. 10. 16). 31) Che cosa s’intende dicendo che la Chiesa è santa? La Chiesa è santa: 1) nei suoi principi, per cui non avviene mai che rinneghi una qualsiasi verità o che tolleri qualche massima immorale: 2) nella missione santificatrice che esplica al cospetto del mondo con la predicazione della parola di Dio e con l’amministrazione dei sacramenti. 3) nel fine che persegue, la santificazione degli uomini, comunicando loro la vita soprannaturale. 4) In molti suoi membri, d’ogni stato e condizione, che praticano la virtù sino all'eroismo. Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola con il lavacro dell’acqua mediante la parola (Efes. 5. 26). (O Padre, quelli che mi hai dato) consacrali nella verità (Giov. 17. 17). Dio non ci ha chiamati all’impurità, ma alla santificazione (I. Tess. 4. 7). Come il Santo che vi ha chiamati, diventate santi anche voi in tutta la vostra condotta. Poiché sta scritto: Sarete santi perchè io sono Santo (I Pet. 1. 15-16). (Gesù Cristo) ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone (Tit. 2. 14). 32) Che cosa significa che la Chiesa è Cattolica? La Chiesa è cattolica, ossia universale: 1) nel tempo, in quanto che dalla sua istituzione non venne mai meno, né mai cesserà sino alla fine del mondo; 2) nello spazio, in quanto che di diritto deve occupare tutta la terra; di fatto,  simultaneamente, accoglie nel suo seno un gran numero di fedeli di stirpi diverse, con la tendenza ad espandersi continuamente. Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo (Matt. 28. 20). Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli (Matt. 28, 19). Nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati (Lc, 24. 47). Proclamate il Vangelo ad ogni creatura (Mc. 16. 15). Mi sarete testimoni … fino agli estremi confini della terra (Att. 1. 8). Purché restiate fondati e fermi nella fede, irremovibili nella speranza del Vangelo che avete ascoltato, il quale è stato annunciato in tutta la creazione che è sotto il cielo (Coloss. 1. 23). 33) Che cosa vuol dire che la Chiesa è apostolica? L’apostolicità della Chiesa deve presentare visibilmente i seguenti caratteri: 1) apostolicità di dottrine e di istituzioni, in quanto che ora si annunzia la stessa fede, si amministrano i medesimi sacramenti che annunziarono e amministrarono gli Apostoli, senza alcuna variazione essenziale; 2) apostolicità di origine, ossia che la Chiesa appaia edificata sugli apostoli, e che mostri la continuità col tronco apostolico, senza interruzione nella gerarchia. 3) apostolicità di regime, ossia che è governata e retta secondo quella stessa forma e con quelle stesse leggi istituite da Gesù Cristo fondatore, promulgate e seguite dagli Apostoli. [Siete] edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d’angolo lo stesso Cristo Gesù (Efes. 2. 20). Le mura della città [ossia della Chiesa trionfante, continuazione di quella militante] poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell'Agnello (Apoc. 21. 14). Custodisci ciò che ti è stato affidato; evita le chiacchiere vuote e perverse e le obiezioni della falsa scienza (I Tim. 6. 20). 34) Quelli che si trovano fuori della Chiesa si possono salvare? Chi in mala fede e per propria colpa è fuori della Chiesa non può salvarsi. Alcuni Padri della Chiesa applicano in senso accomodatizio 3 alla Chiesa ciò che si dice del diluvio Universale e dell’Arca di Noè: Così fu cancellato ogni essere che era sulla terra … rimase solo Noè e chi stava con lui nell’arca (Gen. 7, 23). Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato (Mc. 16. 16).40) Non si potrebbe dire che le parole sono rivolte a Pietro come rappresentante degli altri Apostoli? No, perchè Gesù Cristo parla a Pietro in persona: E io dico a te. 41) Non si potrebbe dire che si tratta solo di un primato di onore, e che S. Pietro sia nella Chiesa quello che è la prima pietra in un edificio? No, perchè Pietro (Cefas nella lingua aramaica parlata da Gesù Cristo) non vuol dire masso, ma roccia. Anche in greco ha questo significato, benché più di rado. Come la roccia consolida l’edificio materiale, così l’autorità quello sociale. Si tratta perciò di un primato di giurisdizione. 42) S. Paolo dice che siamo edificati “sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d’angolo lo stesso Cristo Gesù” (Ef. 2. 20). Come può dirsi allora che questo sia un privilegio solo di S. Pietro? L’essere fondamento della Chiesa appartiene a tutti gli Apostoli, ma non al medesimo modo: a S. Pietro perchè ne è la roccia consolidante; agli altri perchè ne sono le prime pietre. La roccia sopra la quale si innalza un edificio può dirsi fondamento, ma non ogni fondamento è roccia. Nel testo citato Gesù Cristo è detto pietra angolare, perchè unisce i due popoli: l’ebreo e il gentile. Non già che Gesù Cristo non sia roccia, ma questa sua prerogativa non si dimostra con questo testo, come neppure da questo testo si può dimostrare che S. Pietro è roccia, tanto è vero che la parola usata in greco per indicare la pietra angolare non è la stessa usata da S. Matteo, per indicare che S. Pietro è roccia. Cristo è la roccia invisibile, Pietro visibile della Chiesa. 43) Le chiavi del regno dei cieli non sarebbero la predicazione del Vangelo? No, perchè le chiavi, riferite a un regno, sono segno di giurisdizione. Quando le città erano cinte di mura, le chiavi delle porte stavano presso il sommo magistrato. 44) Il «legare e sciogliere» non può intendersi del reciproco perdono delle offese? No. perchè non avrebbe senso. Si tratta invece di un potere di giurisdizione, che si esercita condannando e assolvendo; e la sentenza di Pietro è ratificata in cielo: sarà legato e sciolto nel cielo. 45) Quando Gesù Cristo conferì il primato a S. Pietro? Glielo conferì dopo la sua risurrezione sul lago di Tiberiade con queste parole: “Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?”. Gli rispose: “Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene”. Gli disse: “Pasci i miei agnelli”. Gli disse di nuovo, per la seconda volta: “Simone, figlio di Giovanni, mi ami?”. Gli rispose: “Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene”. Gli disse: “Pascola le mie pecore”. Gli disse per la terza volta: “Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?”. Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: “Mi vuoi bene?”, e gli disse: “Signore, tu conosci tutto, tu sai che ti voglio bene”. Gli rispose Gesù: “Pasci le mie pecore” (Giov. 21. 15-17). 46) Non si potrebbe dire che Gesù con queste parole volle reintegrare S. Pietro nell’apostolato, dal quale era decaduto per la triplice negazione? S. Pietro si era già convertito (Lc. 22. 32) e reintegrato col pianto (Lc.. 22. 62), tanto è vero che Gesù gli apparve privatamente (Lc. 24. 34). Se decadde S. Pietro, decaddero anche gli altri apostoli, che lo abbandonarono; e Gesù tutti reintegrò quando apparve nel Cenacolo e disse loro: Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi (Giov. 20. 21). Il Signore con la triplice domanda volle ricordare a S. Pietro il fallo commesso, e raccomandargli l’umiltà e l’amore nell’esercizio del suo primato. Non appartiene quindi al gregge di Cristo chi non è pasciuto da S. Pietro. 47) S. Pietro esercitò il primato dopo l’ ascensione di Gesù Cristo? Senza dubbio. Egli propone di sostituire un altro apostolo in luogo di Giuda traditore (Att. l. 15); egli parla il giorno della Pentecoste (Att. 2. 14); egli condanna Anania e Saffira (Att. 5. 1-10); scomunica Simon Mago (Att. 8. 9-24); apre le porte della fede ai gentili (Att. 10. 34-35); presiede il concilio di Gerusalemme (Att. 15. 7-12). 48) S. Paolo dice che resistette a S. Pietro ad Antiochia: Quando Cefa venne ad Antiochia, mi opposi a lui a viso aperto perchè aveva torto (Gal. 2. 11). Non è contro il primato? No, perchè non è punto detto che un inferiore non possa fare una osservazione a un superiore. Si trattava di una questione pratica a riguardo dei giudaizzanti, e S. Pietro si mostrava verso di questi molto indulgente. 49) Non si potrebbe dire che queste prerogative di Pietro fossero personali, e che sarebbero cessate con la sua morte? No, perchè la Chiesa di Gesù Cristo deve durare quanto il mondo; perpetua perciò deve essere la roccia che consolida questo edificio, perpetuo il re di questo regno, il pastore di questo ovile, il capo di questo corpo. 50) In chi si perpetuano queste prerogative di S. Pietro? Si perpetuano nei suoi successori, i Romani Pontefici. 51) Ma è certo che S. Pietro sia venuto a Roma, vi abbia stabilito la sua cattedra, e vi sia morto? La venuta e il martirio di S. Pietro a Roma è della massima certezza storica, accennata velatamente nelle SS. Scritture, attestata concordemente dai Padri antichi, confermata da cospicue prove archeologiche, specialmente dalla sua tomba nelle grotte vaticane. Vi saluta la comunità che vive in Babilonia [a Roma NdR] e anche Marco, figlio mio (I Pet. 5. 13). Rendo grazie al mio Dio per mezzo di Gesù Cristo riguardo a tutti voi [romani NdR], perché della vostra fede si parla nel mondo intero (Rom. 1. 8; cfr, Rom. 15. 20-21. Apoc. 18. 20). 52) Qual è il potere del Romano Pontefice? Il Romano Pontefice, come successore di S. Pietro, ha la suprema e piena potestà di giurisdizione in tutta la Chiesa e nei singoli pastori e fedeli, sia per ciò che riguarda la fede e i costumi, sia per la disciplina e per il governo. 53) Che cosa s’intende per infallibilità Pontificia? S’intende che il Papa quando parla come maestro universale in materia di fede e di morale, condannando o definendo, per l’assistenza dello Spirito Santo promessa da Gesù Cristo, non può in nessun modo sbagliare. 54) Gesù Cristo promise lo Spirito Santo a tutti i credenti (Giov. 7. 38-39). L’assistenza dunque dello Spirito Santo non è una prerogativa del Papa e della Gerarchia. Certo lo Spirito Santo è promesso e concesso a tutti i cristiani per la loro santificazione, e per questo pure Gesù Cristo istituì il sacramento della cresima; ma per reggere la Chiesa e guidare le anime alla santità, è concesso solo al Papa e alla gerarchia: Lo Spirito Santo vi ha costituito come custodi per essere pastori della Chiesa di Dio (Att. 20. 28}. E Gesù Cristo nell'istituire il sacramento della confessione disse agli Apostoli: Ricevete lo Spirito Santo (Giov. 20. 22). 55) E’ la stessa cosa l’infallibilità e l’impeccabilità? No, perchè l’infallibilità riguarda l’insegnamento, l’impeccabilità la vita privata.

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti contenenti linguaggio sgradito, insulti , con contenuti a sfondo razzista , sessista ed intolleranti saranno cestinati dall'amministratore del blog che si riserva il diritto di scegliere quali commenti possono essere pubblicati.

Questo sito internet è un blog personale e non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001


Realizzazione siti web - www.webrex2000.com